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		|  09-09-2014, 00:35 | #1 |  
	| Intermedio 
				 
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			Ormai ne avrete tutti le palle piene di sentirmi lamentare del fatto che non ho avuto un'adolescenza, che secondo me è la parte principale in cui avviene la formazione per la persona che diventerai ecc......e se non l'hai avuta sarai una persona completamente vuota, infelice e priva di carattere. L'ho detto e ridetto in mille post, ma perdonatemi, ho bisogno di un'ultima risposta da chi in qualche modo ha superato la cosa.
 
Ho letto di gente sulla mia stessa barca, che però comunque in seguito è riuscita a rifarsi, ad essere felice e recuperare il tempo sprecato. Sembrano apparentemente tutte idee adatte e positive. Ma penso che la cosa sia strettamente individuale. 
Insomma da una parte è vero, ho 20 anni e sono ancora giovane, ma comunque resta indelebile il fatto che quei 5 o 6 anni che ho passato in solitudine e senza le esperienze che avrei dovuto fare (e di cui porto visibilmente le carenze) mi premono molto. Sento dannatamente questo vuoto che mi opprime. Tutte quelle tonnellate di felicità che avrei dovuto avere ma che sono state sostituite da una massa indistricabile di sofferenza. Come mai potrei fare a passare sopra questo? Soprattutto con tutti quanti che senza accorgersene me lo fanno continuamente notare? Posso anche avere 20 anni, posso anche avere davanti 2000 anni da vivere, ma se io, personalmente, considero quella, la parte principale e non riesco ad accettare il fatto di non averla avuta, come posso fare per andare avanti?
 
Inanzitutto non mi torna il concetto di "recuperare il tempo perso". Non esiste, il tempo non può essere recuperato finchè qualcuno non inventerà una macchina del tempo. Ciò che si può fare è evitare di sprecarne altro, ma non recupererai mai neanche un secondo di tutto quel tempo cruciale che hai perso. Quindi posso godermi il resto della vita in ogni modo possibile, ma mi sentirò sempre vuoto per la mancanza di quella parte cosi fondamentale, che fa da base per tutto il resto della vita. 
 
Non lo digerisco proprio, non ce la faccio mi dispiace. Ho visto gente che, nonostante si trovasse nella mia stessa situazione è riuscita a trovare la felicità e a dimenticare. Ma questo non mostra che anche io posso farlo, mostra semplicemente che loro sono riusciti ad adattarsi. Ma io, dal momento che la cosa cambia in ognuno, posso anche non riuscirci ed è questo il modo in cui mi sento. Sono veramente in crisi. E non riuscire a superare questo per me significa confermare il suicidio, senza se e senza ma....
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		|  09-09-2014, 01:11 | #2 |  
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			Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso. 
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo. 
Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono.
 
Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora. 
Rimani aperto al cambiamento. 
Tieni a mente che non sei tu ORA che devi aiutare, ma il te futuro. 
Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome. 
Qualsiasi cosa fai, anche se non è ciò che ti dicono sia da fare, è una tacca nelle tue esperienze di vita.  
Fosse anche guardarti un porno. 
L'importante è fare qualcosa, non chiudersi nel nulla dello smettere di pensare e cercare.    |  
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		|  09-09-2014, 02:24 | #3 |  
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			A merda 'nchiù si miscita e cchiù puzza...conosco molto bene la sensazione di voragine e il senso di smarrimento, inpotenza che si ha... io  ho perso più tempo a guardare al passato che il tempo effettivamente perso, per carità, non fare il mio errore,  guarda avanti, se inizi a guardare a qui 5 o 6 anni di vuoto, rischi di perderne altri 10 di anni...
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		|  09-09-2014, 12:17 | #4 |  
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					Originariamente inviata da Allocco  Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso. 
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo. 
Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono.
 
Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora. 
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Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome. 
Qualsiasi cosa fai, anche se non è ciò che ti dicono sia da fare, è una tacca nelle tue esperienze di vita.  
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		|  09-09-2014, 12:22 | #5 |  
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					Originariamente inviata da Allocco  Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso. 
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo. 
Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono.
 
Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora. 
Rimani aperto al cambiamento. 
Tieni a mente che non sei tu ORA che devi aiutare, ma il te futuro. 
Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome. 
Qualsiasi cosa fai, anche se non è ciò che ti dicono sia da fare, è una tacca nelle tue esperienze di vita.  
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		|  09-09-2014, 12:27 | #6 |  
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			è proprio una filosofia simile alla risposta di Allocco che mi ha permesso di stare piu sereno e di non vergognarmi piu di quanto facevo 5 anni fa..
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		|  09-09-2014, 12:28 | #7 |  
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					Originariamente inviata da Allocco  Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso. 
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo. 
Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono.
 
Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora. 
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Tieni a mente che non sei tu ORA che devi aiutare, ma il te futuro. 
Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome. 
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L'importante è fare qualcosa, non chiudersi nel nulla dello smettere di pensare e cercare.   |  Post davvero intelligente. Quoto tutto    |  
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		|  09-09-2014, 12:40 | #8 |  
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			Io mi ritrovo nella stessa situazione. Ma, se ti può consolare io ho iniziato "a vivere" solo a intorno ai 24-25 anni, dopo la fine dell'università, e non ancora pienamente del tutto.
 Non ho avuto un'adolescenza. I miei unici "amici" erano i compagni di classe. Non avevo interessi extra-scolastici. Non uscivo mai al pomeriggio con loro durante l'anno scolastico e mi chiudevo letteralmente in casa durante l'estate, per svariate ragioni che non sto qui a dire.
 Quindi non avuto un'adolescenza esattamente come te.
 Risultato: pienone di complessi e paranoie su me stessa, sul carattere e sul fisico.
 
 Vado all'università, in un'altra città, lontana. Dopo i primi tentativi di socializzazione e di ingresso in gruppi, mi accorgo che "la vita da gruppo" non faceva per me, a causa della mia indole ultra-individualistica. Quindi mi isolo e perdo tutte le occasioni di conoscenza.
 
 Fine dell'università:mi ritrovo senza amici e conoscenti.
 
 Adesso mi trovo nella fase post-universitaria, ho superato buona parte dei miei complessi nella socializzazione e scarsa sicurezza/autostima grazie alla dura fase della ricerca del lavoro e alle sgomitate necessarie per sopravvivere. Per fortuna ho dalla mia un'indole abbastanza volitiva e forte.
 Ora sarei in grado di avere delle amicizie, ne ho fatto esperienza anche per brevi periodi, ne avrei anche voglia, ma mi manca la materia prima. Dopo la scuola diventa molto più difficile.
 
 Il mio consiglio da più grande di te?
 Non so se andrai all'univeristà, ma cerca di sfruttare quella situazione per crearti dei giri di amicizie e di entrare in un gruppetto sociale, se è quello che desideri. Come? Fingi! in senso buono. Cerca di lavorare nel contempo sulle tue insicurezze per sentirti esattamente allo stesso livello degli altri. E' fondamentale. Mostrati sicuro finchè non lo diventi realmente.
 Io ho fatto così (in ambito lavorativo e in certi ambiti sociali) e ha funzionato.
 
 Devi lavorare molto su te stesso ma contemporaneamente devi sfruttare le occasioni di relazione ADESSO!
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		|  09-09-2014, 12:43 | #9 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da Allocco  Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso. 
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo. 
Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono.
 
Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora. 
Rimani aperto al cambiamento. 
Tieni a mente che non sei tu ORA che devi aiutare, ma il te futuro. 
Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome. 
Qualsiasi cosa fai, anche se non è ciò che ti dicono sia da fare, è una tacca nelle tue esperienze di vita.  
Fosse anche guardarti un porno. 
L'importante è fare qualcosa, non chiudersi nel nulla dello smettere di pensare e cercare.   |  da incorniciare.
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		|  10-09-2014, 00:04 | #10 |  
	| Intermedio 
				 
				Qui dal: Oct 2012 
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					Originariamente inviata da Allocco  Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso. 
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo. 
Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono.
 
Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora. 
Rimani aperto al cambiamento. 
Tieni a mente che non sei tu ORA che devi aiutare, ma il te futuro. 
Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome. 
Qualsiasi cosa fai, anche se non è ciò che ti dicono sia da fare, è una tacca nelle tue esperienze di vita.  
Fosse anche guardarti un porno. 
L'importante è fare qualcosa, non chiudersi nel nulla dello smettere di pensare e cercare.   |  
Questa risposta è piaciuta a molti ma devo dire che ci ho capito poco quando dici che qualunque cosa fai è parte dell'esperienza. E' sicuramente meglio che non fare niente, ma se le cose che fai sono inutili e non ti aiutano a migliorare la vita, il loro risultato è nullo, se non completamente negativo. Per esempio guardare un porno è una cosa che farebbe scendere ancora di più la mia autostima, già sotto terra. Quindi non è che ogni cosa che fai è valida e ha un effetto positivo ed è meglio che non fare niente. Ma ci sono cose che continuano a farti scendere e che sarebbe stato meglio non fare niente invece che farle.
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		|  10-09-2014, 00:24 | #11 |  
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			Beh Seth, in linea generale hai ragione, ci sono alcune cose che ti portano più giù. 
Ma in generale se non fai niente, non cambia niente; se fai qualcosa qualcosa cambia.
edit   |  
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				 Ultima modifica di Allocco;  10-09-2014 a 14:29.
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		|  10-09-2014, 06:43 | #12 |  
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					Originariamente inviata da Seth  Questa risposta è piaciuta a molti ma devo dire che ci ho capito poco quando dici che qualunque cosa fai è parte dell'esperienza. E' sicuramente meglio che non fare niente, ma se le cose che fai sono inutili e non ti aiutano a migliorare la vita, il loro risultato è nullo, se non completamente negativo. Per esempio guardare un porno è una cosa che farebbe scendere ancora di più la mia autostima, già sotto terra. Quindi non è che ogni cosa che fai è valida e ha un effetto positivo ed è meglio che non fare niente. Ma ci sono cose che continuano a farti scendere e che sarebbe stato meglio non fare niente invece che farle. |  sono d'accordo. 
e sono d'accordo anche sul fatto che il tempo perso non si recupera, ma le cose perse si, si possono recuperare invece. 
se hai 20 anni, ed ipotizzo, senti la mancanza di un primo appuntamento, di una serata in discoteca fino alle 6 con gli amici ectect dovresti cercare di fare qualcosa per riuscire ad ottenerle, come si dice... meglio tardi che mai...
 
chiaro che alcune cose che magari gli altri hanno cominciato a farle a 14-15-16 anni, tu pensi che iniziarle a farle a 20 non sia la stessa cosa, ma in realtà non penso sia vero. 
tra l'altro hai 20 anni, non 40 (e cmq anche a 40 sempre meglio iniziare a muoversi nella giusta direzione piuttosto che rimanere fermi...) e anche se per te una differenza di 4-5 anni può sembrare grande, in realtà è quasi nulla... 
a quell'età (visto che si va a scuola) si ragiona spesso per "classi" e anche un anno di differenza sembra molta, ma già a 25 ti posso dire che questa differenza si annulla, anche perchè non è che guardi un ragazzo/ragazza e sai/dici "tizio ha 23 anni" o 21 o 17, alla fine sia fisicamente che mentalmente la differenza è spesso minima tra uno di 16 o 20 22 ectect
 
tra l'altro pensaci, credi davvero che se domani svegliandoti avresti per magia TUTTO quello di cui senti la mancanza, vivresti ancora con questo enorme peso di "aver perso" la tua adolescenza? 
secondo me sarebbe solo un piccolo rimpianto, ma non avresti neanche tanto tempo per pensarci, districato magari tra lavoro, fidanzata, amici, serate in compagnia ectect.
 
quindi smettila di piangerti addosso, e cerca di focalizzarti su quello di cui senti la mancanza per riuscire ad ottenerlo.
 
"Non perdere tempo con l'invidia... a volte sei in testa, a volte resti indietro... 
la corsa è lunga, e alla fine è solo con te stesso."
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		|  10-09-2014, 09:56 | #13 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da Allocco  Beh Seth, in linea generale hai ragione, ci sono alcune cose che ti portano più giù.Ma in generale se non fai niente, non cambia niente; se fai qualcosa qualcosa cambia.
 e:
 |      gran bello esempio
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				 Ultima modifica di Ansiaboy;  10-09-2014 a 13:03.
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		|  10-09-2014, 10:00 | #14 |  
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				      | 
			
			Una storia e sempre una storia anche se dentro ci sono i draghi o i mobili di casa tua.  
Quando diventi piu grande capisci che qualcosa sei stato in quel tempo. 
ansiaboy ha scritto di non quotare o sbaglio   |  
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		|  10-09-2014, 12:32 | #15 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Jan 2014 
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					Originariamente inviata da Skyler Cavey  a quell'età (visto che si va a scuola) si ragiona spesso per "classi" e anche un anno di differenza sembra molta, ma già a 25 ti posso dire che questa differenza si annulla, anche perchè non è che guardi un ragazzo/ragazza e sai/dici "tizio ha 23 anni" o 21 o 17, alla fine sia fisicamente che mentalmente la differenza è spesso minima tra uno di 16 o 20 22 ectect
 |  si è vero!!    in effetti fino ai 18-19 anni guardi quelli magari sui 25 e ti sembra come se fossero degli adulti navigati....poi invece con un soffio ti ci ritrovi tu a 25, senza sentirti tutto sommato così diverso nello spirito e nel corpo, da un 17enne!!!
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		|  10-09-2014, 12:56 | #16 |  
	| Esperto 
				 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Ansiaboy      gran bello esempio |  modifica il quote che c'è una scritta rossa gigante in cui si chiede di non quotare
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		|  10-09-2014, 13:54 | #17 |  
	| Esperto 
				 
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			Ascolta seth, alcuni trovano la forza dalla paura 
 Ora rimpiangi gli anni passati ma non vivi i 20 anni
 Quindi a 30 anni rimpiangerai i 20
 A 40 di non aver vissuto i 30
 E così via
 
 Prova a pensare al futuro, ti spaventa vero? Allora trasforma quella paura in determinazione
 
 Per alcuni è stato il punto di svolta
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		|  10-09-2014, 13:59 | #18 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Aug 2011 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Seth  Questa risposta è piaciuta a molti ma devo dire che ci ho capito poco quando dici che qualunque cosa fai è parte dell'esperienza. E' sicuramente meglio che non fare niente, ma se le cose che fai sono inutili e non ti aiutano a migliorare la vita, il loro risultato è nullo, se non completamente negativo. Per esempio guardare un porno è una cosa che farebbe scendere ancora di più la mia autostima, già sotto terra. Quindi non è che ogni cosa che fai è valida e ha un effetto positivo ed è meglio che non fare niente. Ma ci sono cose che continuano a farti scendere e che sarebbe stato meglio non fare niente invece che farle. |  Ovviamente quando si dice dì fare qualcosa, è per riavvicinarsi al mondo reale da cui ci allontaniamo 
 
Quello che dice allocco è che a volte gli eventi si mettono in moto in modi che non immaginiamo
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		|  10-09-2014, 15:15 | #19 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Aug 2013 Ubicazione: Roma 
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				      | 
			
			secondo me è troppo gonfiato questo concetto dell'adolescenza, c'è tanta gente che si è rifatta dopo e con gli interessi. Ognuno ha i suoi tempi, certo non dico di iniziare a fare i ragazzi a 40 anni. C'è chi entro i 25 anni ha già fatto tutta la propria vita e poi vegeta o muore, chi invece la farà dopo e si godrà i suoi 30-40-50 anni etc.
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		|  10-09-2014, 20:22 | #20 |  
	| Esperto 
				 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da Allocco  Posso dirti cosa è valso per me: il tempo non è mai perso. 
Ho passato anni a giocare alla playstation, al pc, a stare chiuso in casa, a guardare film a non studiare non lavorare non prendere patenti non cercare relazioni non imparare lingue non fare niente di apparentemente costruttivo. 
Ma in quegli stessi anni ho limato il mio carattere, ho orbitato intorno alla nostra cultura, ho creato una filosofia di vita personale e ho piano piano, con fatica, grandi crisi, rischi di vita e chi più ne ha più ne metta, deciso chi sono.
 
Se non ti senti di rischiare, limitati a ciò che ti piace, che sai fare, per ora. 
Rimani aperto al cambiamento. 
Tieni a mente che non sei tu ORA che devi aiutare, ma il te futuro. 
Io non avrei capito questa cosa se me l'avessero detta a 20 anni, ma ora la capisco eccome. 
Qualsiasi cosa fai, anche se non è ciò che ti dicono sia da fare, è una tacca nelle tue esperienze di vita.  
Fosse anche guardarti un porno. 
L'importante è fare qualcosa, non chiudersi nel nulla dello smettere di pensare e cercare.   |  a proposito mi sento di dire una semplice frase.  
Just do it.
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