|
19-06-2012, 13:55
|
#1
|
Avanzato
Qui dal: May 2011
Ubicazione: Roma...o giù di lì
Messaggi: 324
|
Ragazzi ho un problema che mi affligge da molti anni : quando mi trovo con una o più persone sento la necessità impellente di evitare i tempi morti ovvero quelli in cui nessuno parla.In questi casi provo un senso di frustrazione e disagio molto forte eppure le altre persone sembrano far finta di nulla o meglio probabilmente sono abituate a gestire psicologicamente queste situazioni e nella maggior parte dei casi non provano alcuna difficoltà.Per tale motivo mi viene automatica la necessità di parlare e quindi attacco con qualsiasi tipo di discorso pur di evitare che si creino situazioni di silenzio.Una volta addirittura un ragazzo in macchina mi ha detto che parlavo troppo! Eppure io lo faccio a fin di bene perchè lo scopo in definitiva è quello di mettere a proprio agio le persone parlando di qualsiasi argomento mi passi per la testa cercando così di creare un atmosfera divertente e movimentata anzichè noiosa. Sarebbe brutto infatti,restare muti e silenziosi durante un discorso a tu per tu oppure in compagnia di più persone magari in macchina o in qualche locale non credete ?
Questa situazione a volte può avere risvolti positivi passando io per persona simpatica e di buona compagnia altre volte invece pur di parlare ed evitare questi tempi morti mi viene da discorrere in automatico e spesso capita di non essere in sicronizzazione con gli altri dicendo cose non attinenti al contesto generale risultando in questi casi fuori luogo e visto dalle persone o troppo invadente o disinteressato ai discorsi degli altri e di conseguenza giudicato negativamente...
Qualcuno ha il mio stesso problema e come mi consigliate di superare questa situazione ? grazie.
|
Ultima modifica di Barcollo; 19-06-2012 a 13:58.
|
19-06-2012, 14:17
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 2,561
|
Scusami se te lo dico, è solo un mio parere personale, ma io quelli che parlano parlano e parlano a ripetizione proprio non li reggo.
Il mio metabolismo intellettivo ha bisogno di pause di silenzio.
|
|
19-06-2012, 14:24
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
|
Capitava anche a me. L'unica strada è uscire da questa mentalità del dover parlare ad ogni costo convincendosi che il silenzio (dosato) è un bene.
Forzare sè stessi a estroversare oltre un certo limite ragionevole, è invece solo un male.
|
|
19-06-2012, 14:32
|
#4
|
Esperto
Qui dal: May 2011
Messaggi: 1,628
|
Nella mia opinione è meglio apparire un po' logorroici che disadattati.
Io tiro fuori il mio repertorio di frasi fatte, che purtroppo si esaurisce in circa 7 secondi. Dopo è la fine.
|
|
19-06-2012, 14:35
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,041
|
Per quanto mi riguarda si deve parlare solo se si ha qualcosa da dire, meglio il silenzio che qualcosa di forzato solo per evitare il silenzio, che invece può essere sfruttato per pensare a qualcosa di più interessante da dire.
|
Ultima modifica di eVito Corleone; 19-06-2012 a 14:53.
|
19-06-2012, 15:32
|
#6
|
Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
|
Concentra il tuo tempo a osservare il linguaggio del corpo dei tuoi interlocutori, ti porterà via molto tempo.
Parlare è giusto, bisognerebbe, ribaltando il punto di vista, chiedersi perchè poi i tuoi amici tacciano, e amino il silenzio e le pause morte.
Anche io prima avevo il tuo stesso problema, e molte persone lo hanno. A me invece le pause morte danno un senso di rilassamento, cerco di attivare tutti gli altri sensi:visivo, olfattivo, gusto, tatto, empatia, per comprendere con chi mi trovo a che fare, è una bellissima sensazione di fusione per un attimo che si realizza non con le parole ma con le sensazioni.
|
|
19-06-2012, 15:34
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
|
Quote:
Originariamente inviata da Ravanello
Scusami se te lo dico, è solo un mio parere personale, ma io quelli che parlano parlano e parlano a ripetizione proprio non li reggo.
Il mio metabolismo intellettivo ha bisogno di pause di silenzio.
|
Esatto, neanch'io sopporto quelli TROPPO spigliati.
Però è anche vero che i silenzi prolungati mettono a disagio, ma è una cosa normale!
|
|
19-06-2012, 15:47
|
#8
|
Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
|
Per me il "peso" dei silenzi dipende dalla situazione: p.es, se sto parlando con una donna che mi piace, non posso evitare di pensare che un “vero uomo” possa arrivare ed approfittare di quei silenzi
|
|
19-06-2012, 16:17
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: In un posto migliore
Messaggi: 1,958
|
Quote:
Originariamente inviata da Barcollo
Eppure io lo faccio a fin di bene perchè lo scopo in definitiva è quello di mettere a proprio agio le persone parlando di qualsiasi argomento mi passi per la testa cercando così di creare un atmosfera divertente e movimentata anzichè noiosa
|
Noiosa?
Da quando il silenzio è noioso?
Forse lo sono le persone con cui stai in silenzio....o magari ti annoi tu troppo facilmente
Credo sia una questione di carattere, di compagnia e di modi di vedere le cose.
Il consiglio che posso darti quindi è di considerare bene la gente con cui stai , perchè quando sei in compagnia non devi solo pensare a mettere a proprio agio le altre persone senza pensare a te, la prima cosa da fare è sentirsi a proprio agio e questo arriva a chi ci sta vicino (se sei con una persona ansiosa non credo che ti senta tranquillissimo, se sei con una depressa non credo tu possa sentirti proprio felice) devi cercare di stare tranquillo, provando e avendo la domostrazione che non c'è nulla di male il disagio diminuirà sempre di più. Dovresti renderti conto che sono momenti in cui semplicemente non c'è niente da dire...non siamo mica dei robot programmati per parlare (a parte certe persone che conosco e che soffocherei)
Quote:
Originariamente inviata da Barcollo
Sarebbe brutto infatti,restare muti e silenziosi durante un discorso a tu per tu oppure in compagnia di più persone magari in macchina o in qualche locale non credete ?
|
Non credo, per i motivi che ho appena scritto : )
|
|
19-06-2012, 16:29
|
#10
|
Esperto
Qui dal: May 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,421
|
Non è che si debba parlare sempre e comunque ma neanche stare sempre zitti oppure rispondere con monosillabi.
Come al solito ci vuole equilibrio
Io quando parlo con altre persone mi accorgo di essere sempre in attesa che da un momento all'altro cali il silenzio e subentri l'imbarazzo e questo pensiero continuo spesso non mi permette neanche di ascoltare con attenzione quello che si sta dicendo e quindi di tenere il ritmo del discorso.
Tra l'altro in situazioni di silenzio ho sempre il senso di colpa di essere io la causa, che dipenda solo da me, che sia io a "impedire" la conversazione
|
|
19-06-2012, 16:37
|
#11
|
Intermedio
Qui dal: May 2012
Messaggi: 252
|
|
|
19-06-2012, 16:58
|
#12
|
Avanzato
Qui dal: May 2011
Ubicazione: Roma...o giù di lì
Messaggi: 324
|
Quote:
Originariamente inviata da illumi
Io quando parlo con altre persone mi accorgo di essere sempre in attesa che da un momento all'altro cali il silenzio e subentri l'imbarazzo e questo pensiero continuo spesso non mi permette neanche di ascoltare con attenzione quello che si sta dicendo e quindi di tenere il ritmo del discorso.
Tra l'altro in situazioni di silenzio ho sempre il senso di colpa di essere io la causa, che dipenda solo da me, che sia io a "impedire" la conversazione
|
Esatto,è proprio la stessa sensazione di disagio che provo anch'io.Comunque questo non succede solo con gli amici ma anche con persone sconosciute ad esempio oggi un tizio mi ha dato un passaggio in macchina è subito mi è scattata in automatico la necessità di dire qualcosa per creare un ambiente amichevole. Succede sempre,con qualsiasi persona, probabilmente perchè parlando cerco di sentirmi alla loro altezza e con gli amici per non passare da "sfigato" mettiamola così,senza considerare che di fondo c'è sempre la fobia sociale e l'ansia che forse mi inducono ad azionare questo meccanismo anche se potrebbe sembrare un controsenso...
|
|
19-06-2012, 17:01
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
|
Quote:
Originariamente inviata da illumi
Tra l'altro in situazioni di silenzio ho sempre il senso di colpa di essere io la causa, che dipenda solo da me, che sia io a "impedire" la conversazione
|
Bruttissima sensazione!
|
|
19-06-2012, 17:21
|
#14
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
Messaggi: 3,495
|
Nemmeno io non reggo quelli che devono per forza riempire i silenzi..non parlare non significa essere tristi o annoiati..si può stare bene insieme.. un momento di relax.. nel quale non c'è bisogno di dire niente.
|
Ultima modifica di Halastor; 19-06-2012 a 17:28.
|
19-06-2012, 17:38
|
#15
|
Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Ovunque... e da nessuna parte...
Messaggi: 6,762
|
a me il silenzio non dispiace.
A volte, un prolungato silenzio può dire molto più di una quantità impressionante di parole.
Personalmente, non amo le persone logorroiche. A meno che non trattino argomenti interessanti, che sappiano cogliere la mia attenzione.
Ma quando mi trovo in intimità con una persona, noi due da soli, un silenzio non ha peso e non è fonte di imbarazzo. Dopo un silenzio imbarazzante, mi scappa anche un sorriso. E se c'è complicità con l'altra persona, allora anche questa si lascerà trasportare dalla leggerezza del momento.
Dipende dalle persone con cui si condividono i silenzi: con un estroverso si rischia di passare per asociali, ma con le persone giuste no
|
|
19-06-2012, 17:40
|
#16
|
Banned
Qui dal: May 2012
Messaggi: 1,424
|
boh, questo problema mi ha sempre attanagliato. Ovvero sentirsi costretti a parlare nelle situazioni sociali. Ma a differenza tua quando mi sento "costretto" non riesco quasi mai a trovare qualcosa da dire, mi azzittisco del tutto e faccio ancor di più la figura del muto. In quei momenti se mi viene in mente qualcosa, sono solo sciocchezze, e mi autocensuro. In ogni caso, è innegabile che ci siano delle situazioni in cui ci si aspetta che si parli, tipo non so, ad una cena per esempio. Quindi non va neanche bene dirsi "parlo quando e se ho qualcosa da dire" perchè nel caso di gente come me si starebbe quasi sempre zitti, almeno per quanto riguarda le situazioni più "libere".
Quindi ti capisco. Quel che ho notato io però è che con le persone giuste (e dopo aver ottenuta una certa intimità) il peso del "sentirsi costretti a parlare" diminuisce di molto, e diventa tutto molto più naturale. i discorsi E i silenzi.
ps. io adoro il silenzio, vorrei che ci fossero più persone che lo apprezzano come faccio io.
Purtroppo non ce ne sono molte.
|
|
|
|