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Originariamente inviata da July
DIglielo,non sei più una bambina,sei una donna puoi decidere tu della tua vita  |
D'accordo in linea teorica.
In linea pratica se convivi con i tuoi, a prescindere da età e quant'altro, ci saranno sempre alcuni aspetti sui quali devi mediare per il quieto vivere.
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Originariamente inviata da SleepyHead
Ho bisogno di dire ai miei genitori che sto insieme a un ragazzo, e ormai da due anni.
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Mi sono trovato in una situazione molto simile.
Ho avuto due relazioni a distanza per anni e non ne ho mai parlato con i miei.
Però, a differenza di te, non ne ho mai sentito l'esigenza ed, anzi, ho sempre preferito mantenere riservata la mia vita sentimentale.
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Coi miei non abbiamo mai parlato di questioni sentimentali e di affettività esterna al nucleo familiare.
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Anch'io ho uno scenario analogo.
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vorrei parlargliene al più presto anche per organizzare il mio prossimo viaggio.
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Su quello io ho risolto limitandomi a dire quando esco, quando penso di tornare e, vagamente, dove vado.
Lascio sempre a mia discrezione il dire con chi e perché ed i miei, per evitare inutili discussioni, sanno che non devono far domande.
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Originariamente inviata da SleepyHead
La difficoltà sta interamente nella circostanza generica di dovere dire ai miei genitori che ho una relazione. La distanza non è un problema ai fini della loro accetazione della faccenda, anzi.
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Nel mio caso invece si tratta di un atteggiamento eccessivamente polemico aprioristicamente da parte di mia madre.
Inoltre, essendomi sempre trovato in una condizione dove non potevo disporre di casa mia e nemmeno l'altra persona ed essendo importante per me questo aspetto, ho sempre preferito non dovermi trovare nella situazione di discutere sulla scelta di starmene sistematicamente in albergo per avere completa libertà e privacy con la partner.
Un solo consiglio...
Accertati che l'altra persona accetti la cosa.
Io ho l'enorme dispiacere di aver perso una persona anche per 'sto motivo: lei aveva commesso l'enorme errore di minimizzare il disagio derivante dal non essere presentata ed aveva concluso che io non avessi intenzioni serie (cosa non vera).
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mio padre ha 16 anni più di mia madre.
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Quanto mi piace leggere 'ste cose...
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La mia difficoltà invece è proprio quella di ammettere e confessare che anch'io posso provare sentimenti per qualcuno, che non sono ormai una bambina.
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Beh, allora i tuoi non sono problemi legati al vivere poi male la relazione tra polemiche, litigi e battaglie.
In 'sti termini io lo direi. Che timore vuoi che ci sia? Se non ti mettono i bastoni tra le ruote...
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Sapere poi che, secondo il loro punto di vista, fidanzarsi se non ci si sta per sposare e non si è già in carriera è sbagliato, è un fatto che aumenta ancora di più questo blocco.
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Secondo me è un approccio deleterio quello che si aspettano i tuoi.
Sposarsi è un passo da fare dopo ANNI di fidanzamento, dopo aver appurato che a livello sentimentale, sessuale e di quotidiano le persone fanno al caso loro.
Non solo, è l'esatto contrario: finché non si ha un'indipendenza economica ed una stabilità lavorativa non ha senso sposarsi o convivere per me.
E poi, perdonami, ma un fidanzamento non è solo un rapporto fatto di responsabilità e doveri.
E' fatto anche di spensieratezza e svago.
Secondo la loro visione uno dovrebbe fidanzarsi solo col fine utilitaristico di creare una famiglia? Rabbrividisco
