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Vecchio 19-01-2024, 23:49   #1
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Quando qualcuno si rivolge a me in modo arrogante e prepotente non riesco a reagire in nessun modo, se si tratta di persone che conosco bene ad esempio colleghi di lavoro allora riesco rispondere a tono tranquillamente (mi viene meglio in dialetto veneto con anche qualche bestemmia se proprio proprio serve ) però con gli estranei o gente che conosco appena mi blocco completamente, ad esempio mi è capitato più volte quando ho avuto a che fare con personale ospedaliero magari solo per avere chiesto una spiegazione di troppo avendo parenti ricoverati, poi mi rimane la frustrazione per giorni ci penso e ci ripenso specialmente se è successo anche in presenza di altre persone.

Voi in questi casi riuscite a reagire?
Ringraziamenti da
~~~ (20-01-2024)
Vecchio 19-01-2024, 23:55   #2
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Same here. O meglio, come tutte le persone che hanno accumulato calci in culo per tutta la vita salto con poco ma sostanzialmente è una forma diversa di non-reazione. La vera reazione è efficace, raggiunge lo scopo, quasi sempre non occorre alzare la voce. Al contrario, le reazioni di scatto su base emozionale fanno male a chi le mette in atto, non servono ad alcuno scopo e allo step successivo si parte da una posizione mentale globale più arretrata invece di essere migliorati.

In ogni caso da piccolo e adolescente ero molto più incapace di reagire rispetto a ora. Se dovessi basarmi sulla mia esperienza è una di quelle cose che in misura media sono allenabili.
Ringraziamenti da
~~~ (20-01-2024)
Vecchio 20-01-2024, 00:33   #3
Esperto
L'avatar di cuginosmorfio
 

Subisco molto la mia bassezza ed in base a questo mi auto-limito. Avrei voluto svilupparmi fisicamente ma sarei sempre un basso con qualche muscolo più grosso. Ma tutto sommato è meglio così perché probabilmente sarei stato un prepotente.

All'ospedale successe pure a me: certamente venni percepito inoffensivo. Va' che se fossi stato un chad spalle larghe di 1.90 cm mi avrebbero dato più considerazione.
Vecchio 20-01-2024, 00:43   #4
Esperto
L'avatar di Keith
 

Mio padre mi ha insegnato che quando si discute o si litiga bisogna rimanere freddi, avere lo sguardo duro e un po' cattivo, ma senza alzare la voce. Bisogna in qualche modo far capire che siamo persone temibili, dire che quella cosa è meglio se non risuccede altrimenti ci saranno conseguenze.
Vecchio 20-01-2024, 07:44   #5
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Ad esser sincero non ci riesco neanch'io
Vecchio 20-01-2024, 09:47   #6
~~~
Esperto
L'avatar di ~~~
 

Penso che manchi l'impalcatura sotto a reggere la personalità, si è troppo fragili e sensibili e quindi tutto arriva con un impatto violentissimo.
Manca una sorta di forza interiore, di spinta intrinseca, che deriva dalla convinzione di valere e che ci spetti di essere rispettati, convinzione che purtroppo latita quando si è maturata la convinzione conscia e/o inconscia di valere poco e che non ci sia dovuto rispetto.
Non è una condizione immutabile, io mi sento cambiata ad esempio, ma non saprei spiegare come e perché; perché non capisco se sono diventata più forte o se ho sofferto così tanto che alla fine il mio cervello ha scelto la strategia del distacco. Io comunque mi sento più strutturata, più solida. Da dove derivi questa forza in più nell'affrontare gli altri e il mondo, nel comprendere i miei bisogni, dar loro importanza e saperli comunicare agli altri (che era ciò che avrei sempre voluto avere) non saprei dirlo.
E pokorny ha ragione a dire che gli scatti emozionali fanno star male chi li fa, ma col senno del poi anche quelli mi sono serviti, perché ho fatto pratica del comunicare finalmente i miei bisogni, o ciò che mi feriva, anche se in maniera scomposta e sproporzionata (perché è sproporzionato il dolore che si prova in seguito a determinati gesti o parole ricevuti in primo luogo), è non è colpa nostra se è così, non possiamo controllare quello che sentiamo; ma non è colpa nemmeno degli altri il quantitativo di dolore che ci portiamo dentro, quindi anche se si reagisce male si può sempre cercare di porre rimedio alle proprie reazioni eccessive, spiegandosi.
Purtroppo ci sono momenti della vita in cui siamo in uno stato di infiammazione così acuto, una sorta di burnout emotivo, che abbiamo bisogno che venga lenito e che guarisca prima di riuscire ad avere uno stato mentale migliore ed essere meno iper-sensibili nella vita con gli altri.
Ringraziamenti da
anahí (20-01-2024), Lost (20-01-2024), pokorny (20-01-2024)
Vecchio 20-01-2024, 09:56   #7
Esperto
L'avatar di Varano
 

Io non reagisco mai, però non perché sia bloccato, è proprio indifferenza
Però alla gente fa paura lo stesso uno che ti guarda sprezzante

Inviato dal mio moto g32 utilizzando Tapatalk
Vecchio 20-01-2024, 10:03   #8
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
Penso che manchi l'impalcatura sotto a reggere la personalità, si è troppo fragili e sensibili e quindi tutto arriva con un impatto violentissimo.
Manca una sorta di forza interiore, di spinta intrinseca, che deriva dalla convinzione di valere e che ci spetti di essere rispettati, convinzione che purtroppo latita quando si è maturata la convinzione conscia e/o inconscia di valere poco e che non ci sia dovuto rispetto.
Bel post, ho appreso qualcosa che non riuscivo a mettere bene a fuoco. Mi vanto sempre con me stesso della mia introspezione ma forse non faccio del tutto bene
Vecchio 20-01-2024, 10:24   #9
Esperto
L'avatar di TheCopacabana
 

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Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
tutto arriva con un impatto violentissimo.
E' la stessa sensazione che provo io.
Mi arrabbio così tanto da non riuscire a ragionare, a pensare.
Dopo un po' di tempo, quando sono calmo, ci ripenso e mi viene la risposta.
Mi dico: guarda, se avessi risposto in questo modo, avrei ribaltato la situazione a mio favore
Ma ormai il momento è passato, e gli altri l'hanno avuta vinta
Vecchio 20-01-2024, 11:36   #10
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

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Originariamente inviata da Lost Visualizza il messaggio
Quando qualcuno si rivolge a me in modo arrogante e prepotente non riesco a reagire in nessun modo, se si tratta di persone che conosco bene ad esempio colleghi di lavoro allora riesco rispondere a tono tranquillamente (mi viene meglio in dialetto veneto con anche qualche bestemmia se proprio proprio serve ) però con gli estranei o gente che conosco appena mi blocco completamente, ad esempio mi è capitato più volte quando ho avuto a che fare con personale ospedaliero magari solo per avere chiesto una spiegazione di troppo avendo parenti ricoverati, poi mi rimane la frustrazione per giorni ci penso e ci ripenso specialmente se è successo anche in presenza di altre persone.

Voi in questi casi riuscite a reagire?
Non so, io anche quando riesco a reagire ci sto male, quindi bo... Per me il problema consiste nel fatto che queste situazioni dovrebbero essere ridotte il più possibile o non esserci proprio, in ogni caso io non sto bene.
Anche quando vinco, bene non sto, perché comunque m'è costata troppo questa cosa, almeno dal mio punto di vista.
Se non faccio niente non mi sta bene, e non mi sta bene nemmeno se faccio qualcosa, mi è chiaro che quel che non mi sta bene non è la mia reazione, ma qualcos'altro.

Per questo io con psicoterapeuti e altre persone non riesco proprio a comunicare, traducono tutto sempre in relazione a me in certi sensi, ma io sto comunicando un altro tipo di disagio mentale e lamentela che quasi sicuramente non è traducibile nell'idea di disagio mentale e lamentela che hanno in mente loro.

C'è un fraintendimento di fondo. Ma mi sa che loro fanno finta di non capire perché devono per forza tradurre un problema che io pongo in qualcosa che io posso risolvere con i loro sistemi.

Se il mio problema è che questi si comportano così con me, non è che lo posso risolvere col mio comportamento, col comportamento posso reagire ad un attacco, non impedire a queste persone di comportarsi così o di attaccarmi.

Per me queste sono delle forzature paracule, per questo poi ci litigo con queste persone che a parole dicono di volermi aiutare ma con le quali non vedo riconosciuti nemmeno i miei bisogni perché quando li comunico li ignorano e cercano di tradurli subito in tutt'altra roba.

Ultima modifica di XL; 20-01-2024 a 12:09.
Vecchio 20-01-2024, 11:44   #11
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Originariamente inviata da Keith Visualizza il messaggio
Mio padre mi ha insegnato che quando si discute o si litiga bisogna rimanere freddi, avere lo sguardo duro e un po' cattivo, ma senza alzare la voce. Bisogna in qualche modo far capire che siamo persone temibili, dire che quella cosa è meglio se non risuccede altrimenti ci saranno conseguenze.
Più facile a dirsi che a farsi, io con la voce tremante e con lo sguardo impaurito non faccio paura neanche ai canarini si sono 1.82 x quasi 90 kg pero conta poco
Vecchio 20-01-2024, 11:46   #12
Avanzato
 

Neanche io spesso riesco a reagire, spesso la sorpresa e l' ansia del momento è troppa. Quando invece mi trovo in un periodo in cui sono particolarmente nervosa ho delle reazioni eccessive e infantili.
Vecchio 20-01-2024, 11:51   #13
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Anch'io come altri utenti reagisco sì, ma reagisco male, perché l'emotività prende il sopravvento e non riesco a mantenere il controllo che vorrei.
Non che mi metta a picchiare la gente e cose del genere, ma secondo me reagire nel modo più efficace significa tenere sotto controllo le emozioni e riuscire a far capire in modo fermo e deciso all'altra persona che non si è disposti ad accettare prevaricazioni.
Ringraziamenti da
Silent (20-01-2024)
Vecchio 20-01-2024, 11:57   #14
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Ieri sera ero scattato ma non mi pento io sono questo nel bene o nel male di cosa pensano gli altri me ne mai fregato nulla.il problema è quando a provocare sono parenti o familiari stretti.ho voluto fare un percorso in solitudine gli ultimi 3 anni perché a parte mio padre e un caro amico ventennale non mi fido.so che ci sono donne che mi reputano collerico e teatrale infantile può darsi,ma me ne sono sempre fregato.ieri non trovavo il cellulare l'apparecchio c'erano 25 gradi in sicilia,ho preso il covid 2 volte nel 23,e un lutto di mamma,possono fare tutta la morale che vogliono.ad una donna lho detto per strada volete gente ingessata o che mostra emozioni,se volete gente sempre controllata non tiferete per me amen...
Vecchio 20-01-2024, 12:00   #15
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da TheCopacabana Visualizza il messaggio
E' la stessa sensazione che provo io.
Mi arrabbio così tanto da non riuscire a ragionare, a pensare.
Dopo un po' di tempo, quando sono calmo, ci ripenso e mi viene la risposta.
Mi dico: guarda, se avessi risposto in questo modo, avrei ribaltato la situazione a mio favore
Ma ormai il momento è passato, e gli altri l'hanno avuta vinta
La storia della mia vita
Vecchio 20-01-2024, 12:01   #16
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La heart come commenta i miei modi cosa tirerà fuori stavolta
Vecchio 20-01-2024, 12:01   #17
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

Io una volta ho reagito e mi hanno anche sostenuto altre persone intorno dando ragione a me, però lo stesso mi ha disturbato il tutto. Poi se uno ha a che fare con una "vasciaiola" non è che può reagire da "gagà".
Sinceramente io personalmente non vedo una vera soluzione, sono proprio queste situazioni che a me danno fastidio a monte.
Va curato proprio l'ambiente sociale per me per farmi star bene di testa, non direttamente la mia testa e comportamento, io la vedo così, non c'è niente da fare.

Ultima modifica di XL; 20-01-2024 a 12:05.
Ringraziamenti da
Silent (20-01-2024)
Vecchio 20-01-2024, 12:22   #18
Esperto
L'avatar di Varano
 

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Originariamente inviata da Silent Visualizza il messaggio
Neanche io spesso riesco a reagire, spesso la sorpresa e l' ansia del momento è troppa. Quando invece mi trovo in un periodo in cui sono particolarmente nervosa ho delle reazioni eccessive e infantili.
ci sono vari motivi per cui uno non reagisce, dipende da quello che sente dentro in quel momento. sarà che prendo tranquillanti, però non sento palpitare il cuore come con l'ansia. se invece vorresti reagire ma non riesci a formulare una risposta, sarebbe meglio buttare fuori quella negatività piuttosto che trattenerla e farsi logorare.
ma se uno non prova nulla di fronte a gente che gli inveisce contro, a che pro dovrebbe reagire? solo per dimostrare di non essere un debole?
Vecchio 20-01-2024, 12:26   #19
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Vara e acqua e aria ha la flemma di zeman.ognuno reagisce in base al proprio carattere io non critico nessuno.non ho mai criticato Berardo e balotelli perché sono 2 leoni.icardi e acquario e aria.si sottovalutano gli elementi.anzi vorrei aprissi un topic sugli elementi natura e come influenzano i nostri caratteri.veneta 1 e un sagittario le ho sempre dato attenuanti perché è la sua indole,non le posso dire di reagire come un acquario se non è un acquario.e fuoco..
Ringraziamenti da
Varano (20-01-2024)
Vecchio 20-01-2024, 12:42   #20
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Originariamente inviata da ~~~ Visualizza il messaggio
E pokorny ha ragione a dire che gli scatti emozionali fanno star male chi li fa, ma col senno del poi anche quelli mi sono serviti, perché ho fatto pratica del comunicare finalmente i miei bisogni, o ciò che mi feriva, anche se in maniera scomposta e sproporzionata (perché è sproporzionato il dolore che si prova in seguito a determinati gesti o parole ricevuti in primo luogo), è non è colpa nostra se è così, non possiamo controllare quello che sentiamo; ma non è colpa nemmeno degli altri il quantitativo di dolore che ci portiamo dentro, quindi anche se si reagisce male si può sempre cercare di porre rimedio alle proprie reazioni eccessive, spiegandosi.
Purtroppo ci sono momenti della vita in cui siamo in uno stato di infiammazione così acuto, una sorta di burnout emotivo, che abbiamo bisogno che venga lenito e che guarisca prima di riuscire ad avere uno stato mentale migliore ed essere meno iper-sensibili nella vita con gli altri.
Ottimo questo, anche io penso che se non si è per nulla abituati ad esternare (qualsiasi cosa ci sia bisogno di comunicare) è prevedibile che le prime volte si stia ancora prendendo le misure. Per me bisogna sopportare un po' una fase "awkward" prima di ingranare e fare le cose in modo più naturale. Certo quando è eccessivo o cieco il "farsi valere" diventa uno sfogo di frustrazione anche accumulata. E fa del male a se stessi e agli altri purtroppo, e a volte molto, e quindi per me è utile anche sapersi disinnescare da soli certe cose. Penso che la base di questo sia proprio il disinfiammarsi di cui parli.

Ultima modifica di anahí; 20-01-2024 a 12:53.
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