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29-09-2016, 22:24
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#21
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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La difesa passiva è più forte di quello che pensi.
Bisogna però rimanere interiormente calmi.
Se riesci ad essere inamovibile, devono spostarti di peso.
Tempo fa ho subito una lunga sfuriata al lavoro. Ma sono rimasto calmo, mentre l'altro è andato in crisi: "come, non ti arrabbi!!!??
Quando si combatte a volte, non si vuole la vittoria, ma la guerra.
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29-09-2016, 23:33
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 995
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La pensavo anche io così finché non capitò una cosa che nella mia vita era nuova. Nel percorso della mia vita perlopiù pacifica e orientata al "vivi e lascia vivere", entrò in gioco il mio primo "nemico".
E' successo qualche tempo fa, che sia piombato (perché calcinculato da altri settori dell'azienda doveva aveva già fatto il peggio possibile) nel nostro ufficio un totale e inutile fancazzista. Uno che solo a sentirgli aprire bocca faceva saltare i nervi per lo scazzo esistenziale che trasmetteva, il disprezzo verso il lavoro, l'azienda e tutto. Una lamentela continua e infinita, su tutto e tutti. In malafede totale, tentava (anche con un certo successo) di accozzarsi ad altri per fargli fare il suo lavoro. I primi tempi ci riuscì anche con me, alla grande pure.
Ho resistito a lungo finché la misura non è stata completamente passata, e con il supporto del mio a quel tempo referente, e con un minimo di forza che mi dava la mia posizione di "futuro referente", ho poco a poco messo in moto una strategia che manco il KGB.
E' brutto dirlo, perché sembra peggio che picchiare un neonato (in Italia sotto sotto siamo tutti simpatizzanti con il fancazzista che si dice vessato dai colleghi stakanovisti, parliamoci chiaro), ma ho avuto ruolo attivo nelle sue dimissioni. E vi dirò di più, se potessi tornare indietro cercherei di essere più efficiente.
Perché l'essere infame, fiutata l'aria, ha tentato di rabbonorci. Col mio referente non era cosa, ormai lui era in modalità Terminator per trascorsi di anni prima con la persona. Io ci sono cascato (e con me altri colleghi), e mi sono rammollito dandogli fiducia, finché non ho visto che ogni mio sforzo di venirgli incontro significava solo altre promesse di un futuro (remoto?) rinnovato impegno, totalmente disattese puntualmente.
Stancatomi di coprire le sue mancanze per mesi, arrivò il momento di un cambio di registro, in certe situazioni mi spiace dirlo ma la comprensione non serve a niente. Fu anche facile perché tanto la scia dei suoi errori gridava vendetta in ogni dove, fu sufficiente non aiutarlo più, e quando il merdone era gigantesco fare presente la cosa alla persona giusta. In un paio di occasioni mentre si trovava sul ciglio dell'ennesima cazzata, dargli un colpetto per farcelo precipitare dentro a piedi uniti. E poi quando la situazione assunse connotati quasi demenziali, arrivò la cavalleria dei piani alti a "bonificare" la situazione.
Essere dalla parte del cattivo è spiacevole, ma è una cosa che di tanto in tanto va fatta.
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30-09-2016, 00:58
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#23
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Valdelatresca
Messaggi: 1,093
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Comunque siano andate le cose, è necessario dire basta!
I nostri interminabili processi mentali hanno un solo sbocco giusto: la grazia.
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non conosco questa grazia, francamente, ma trovo profondamente ingiusta l'idea da te suggerita, questa barbarie secondo la quale tutti debbano sboccare su di lei. Innanzitutto non so se sarebbe d'accordo ed è ragionevole porsi dei dubbi; secondariamente, ma questo è un parere soggettivo, le cose di gruppo non mi piacciono.
Inoltre ho delle difficoltà a pensare a questa grazia, poichè come già detto non la conosco. Ho subito anchio, certamente, dei processi mentali. E ti dirò di più: il mio legale mentale mi ha scagionato da molte accuse, e nessuna di queste è stata comunque così infamante quanto l'intenzionalità, da te propugnata, di sboccare tutti su questa grazia. Non so come finirebbe stavolta.
Mi auguro vivamente di aver frainteso.
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30-09-2016, 07:46
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#24
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Caro Dead,
ci sono le persone distruttive, che non mirano alla distruzione come mezzo, ma come fine: "se può far male, lo faccio". Mirano ai più deboli.
Ma a loro volta , sono stati disastrati.
Meglio non è il combattimento, ma neutralizzarle, metterle in condizione di non nuocere. Mi pare che tu abbia messo in atto una risposta politica.
Importante , io credo, è non aver nulla sulla coscienza. Altrimenti il male che il tuo collega ha prodotto, almeno un po', te lo porti dietro.
Ma si deve estinguere.
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30-09-2016, 08:40
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E a tirar schiaffoni non significa agire in modo aggressivo?
Sarebbe più corretto dire che una persona troppo aggressiva dovrebbe cercare di contenerla l'aggressività, ma chi già non esprime nulla non dovrebbe contenere proprio un bel niente, anzi dovrebbe trovare canali efficaci per usarla.
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il discorso degli "schiaffoni" era semplicemente per contestare l'affermazione secondo cui bisogna sempre stare passivi.
Non va letto per forza letteralmente, ma prevalentemente in senso metaforico; certo, a meno che non vivi in un quartiere dove rischi violenze e furti ogni giorno.
Ma non intendo approfondire questo tema.
Tornando al discorso dell'aggressività, il tuo post ha senso, ma nel mio post, parlando di assertività, intendo proprio riferirmi a chi contiene la rabbia in maniera eccessiva (senza tuttavia risolvere le ragioni alla base per cui essa si crea) e non riesce a esprimerla usando canali socialmente accettabili e funzionali alla propria crescita.
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30-09-2016, 09:25
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#26
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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ma travisate? l'autore del topic parla espressamente di rispondere al male con il bene. non di rispondere al male con nulla, è molto diverso
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30-09-2016, 11:17
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#27
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
ma travisate? l'autore del topic parla espressamente di rispondere al male con il bene. non di rispondere al male con nulla, è molto diverso
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Oppure si può rispondere al male con un attitude adjustment
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30-09-2016, 11:36
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#28
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Il male di chi?
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30-09-2016, 14:19
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#29
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
Oppure si può rispondere al male con un attitude adjustment
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Cena sucks!
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30-09-2016, 15:13
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#30
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da ~~~
Il male di chi?
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io ho inteso il male. punto. però forse ho interpretato
quello che avviene è che il male può essere trasmesso da chiunque, famigliari, amici, estranei, noi stessi...e non si può avere la pretesa di combatterlo eliminando lo strumento, della serie "ammazzo chi mi fa del male" (metaforicamente e non) oppure scappando dal mondo in una sorta di ascetico eremitismo.
l'unica soluzione efficace è cercare di spezzare la catena del male che produce male, e l'unico modo di farlo è rispondendo con il bene
poi ovviamente c'è il solito spread tra il dire ed il fare, non è facile e non ce la si fa quasi mai, ma bisogna provarci secondo me
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30-09-2016, 20:28
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#31
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Originariamente inviata da Inosservato
ma travisate? l'autore del topic parla espressamente di rispondere al male con il bene. non di rispondere al male con nulla, è molto diverso
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Giusta osservazione. Ma il nulla ha un senso. Perché senza un senso del bene, è ben difficile non reagire. Poi sopratutto: opporre una resistenza passiva è vero , se dentro restiamo calmi e non portiamo rancore. Non è vera calma quella in cui taccio fuori, ma faremo di rabbia dentro.
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30-09-2016, 20:55
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#32
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Banned
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 14,748
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E invece bene con male va bene? certe volte veramente non basta nemmeno il male
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01-10-2016, 05:15
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#33
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 214
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Sappiamo che i prepotenti di oggi, sono stati bambini che hanno subìto angherie o violenze.
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Non sempre chi ha subìto ancherie e violenze diventa egli stesso prepotente (o qualcosa di affine). A volte accade proprio il contrario.
Antropologicamente parlando, c'è una predisposizione genetica.
Ci sono antropologi (più del versante sociale che scientifico) che riversano le motivazioni tutte sull'ambiente circostante, ma per esperienza posso dire che l'ambiente influisce fino a un certo punto.
Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Quando si combatte a volte, non si vuole la vittoria, ma la guerra.
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Si vuole la guerra e la vittoria, ma soprattutto si vuole trascinare l'altro nella propria miseria.
E' un gioco di up and down.
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Ultima modifica di cancellato17904; 01-10-2016 a 05:20.
Motivo: Aggiunta
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