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28-09-2016, 23:13
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Non è buonismo, ma buon senso. Da queste parti , il male ricevuto pesa il doppio. Ma proprio per questo dobbiamo riflettere.
Il male è una catena. Da qualche parte va spezzata. Restituire il colpo, non rende migliore l'altro e nemmeno noi, perché il male che si crea, resta e va a scaricarsi su qualcun altro, magari innocente.
Sappiamo che i prepotenti di oggi, sono stati bambini che hanno subito angherie o violenze.
Comunque siano andate le cose, è necessario dire basta!
I nostri interminabili processi mentali hanno un solo sbocco giusto: la grazia.
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28-09-2016, 23:25
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2015
Messaggi: 694
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Ricevere e incassare e basta, senza reagire, non mi sembra la soluzione migliore. In qualche modo ci si deve pur difendere.
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28-09-2016, 23:27
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 205
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Condivido superpippo.
Discutevo oggi che se la pace (sia nel quotidiano che tra i Paesi) fosse vista e proposta come qualcosa di "utile", perchè il mondo d'oggi cerca l'utilità piuttosto che una scelta morale, forse avrebbe un po' più di successo. Forse.
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28-09-2016, 23:45
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#4
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,022
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Secondo me incassare sempre senza reagire è un buon modo per andare incontro ad un bel esaurimento nervoso,senza contare che poi la gente comincia ad approfittarsene,reagire ad una cattiveria non è malvagità ma semplice senso di giustizia.
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29-09-2016, 00:02
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#5
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Principiante
Qui dal: Apr 2016
Messaggi: 13
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Quoto perfettamente ti viene l'esaurimento nervoso, magari non sùbito, dopo anni perchè certi atteggiamenti, parole, sguardi e situazioni grottesche vissute fanno danni psicologici a lungo termine. Io in questo ci sono dentro fino al collo, la differenza si vede nei fatti: io a 30 e passa anni non ho combinato nulla, -premetto che io non sarò un granchè ma sono alto quasi 1 e 90 e non certo troppo magro, mai stato troppo magro, altezza mezza bellezza, no? - e quando avevo 19 anni vengo tirato in trappola da un finto amico che conoscevo e frequentavo solo nel mio luogo di vacanza, che già vedendomi mi vuole parlare e fa cadere il discorso, senza conoscere fino in fondo che vita facevo, sul fatto che a vedermi, per come ero, sicuramente non nè avevo nè amici, nè ragazza e poi dice "mai avuta?" ridacchiando e che oggi questo mio aguzzino-coetaneo di allora è realizzato essendo meno di 1,75, pure pelato e nessuna lo rifiuta, un pò girano. Certe parole sono peggio di spade. Questo è un esempio del "male", no... Qualcuno può dire che uno non si deve abbattere, ma quando in una età critica come la adolescenza e il subito post adolescenza ovunque tu sia, ovunque tu vada, subisci questo "male" da molte persone diverse, è finita, per quanto tu possa darti forza. Spero di riscattarmi, comunque, anche se qualcuno dovrà pagare, pazienza. Quando uno ha una vita rovinata e non ha niente da perdere, e non vede luce all'orizzonte, nessuno (nessuna) che ti viene a salvare non è bello ( scusate il sermone ).
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29-09-2016, 00:16
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Comunque siano andate le cose, è necessario dire basta!
I nostri interminabili processi mentali hanno un solo sbocco giusto: la grazia.
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In svariate circostanze è più probabile che ci si scanni a vicenda perché non conviene conseguire questo tipo di giustizia in cui si diventa l'agnello sacrificale che toglie i peccati dal mondo.
Sicuramente la pace conviene a tutti, ma conviene soltanto in un contesto poco conflittuale ed in cui ci sono buone forme di cooperazione (in cui in pratica "vincono" tutti qualcosa), altrimenti le cose secondo me sono destinate a capitolare come nel "dilemma del prigioniero": tu freghi me, ed io ti ripago con la stessa moneta.
La catena bisogna spezzarla insieme secondo me, se questa volontà altre persone non la manifestano e condividono non conviene a nessuno spezzarla.
Io lo ammetto sono un rancoroso, ma non penso che dipenda da questo direttamente il mio star male, semplicemente io non perdono mai chi non si è pentito davvero di quel che ha fatto e non manifesta alcuna volontà di voler cambiare atteggiamento, questa è la mia idea relativa a quando bisogna dire "basta", ognuno ha la sua. La pace e l'assenza di conflitti può esserci solo se si verificano una serie di condizioni, altrimenti niente, non ci può essere altro che lo scontro.
Sono pacifista là dove è evitabile davvero l'offensiva, ma non lo sono ad oltranza. Spesso bisogna rispondere al male col male.
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Ultima modifica di XL; 29-09-2016 a 00:28.
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29-09-2016, 00:46
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Le giuste obiezioni, m'impegnano.
Cerco allora di essere chiaro e semplice. Mia madre temeva e odiava papà. Mia mamma, senza rendersi conto, faceva di me, bambino, uno strumento contro papà. Questo per anni. Mi riempiva la testa di discorsi focosi, come se mio padre fosse lì davanti. Poi c'era la schiera dei parenti...
Immaginate un bambino!
Avevo 17 anni quando i miei si sono separati e ho aperto gli occhi.
Mi domando: come ho fatto a resistere? Poi a studiare, a laurearmi e avere una vita mia? Le ho sempre voluto un grandissimo bene, ecco perché. Quel flusso quotidiano di odio è stato neutralizzato dal mio bene. La amavo, anche se comunque non credevo alle sue dure parole.
Un po' mi si è attaccata. Da adolescente, occasionalmente, sono stato.immotivatamente aggressivo.
Non possiamo sradicare il male, ma possiamo capirlo. Se un'idea ci può sollevare, esploriamola.
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29-09-2016, 08:31
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Non è buonismo, ma buon senso. Da queste parti , il male ricevuto pesa il doppio. Ma proprio per questo dobbiamo riflettere.
Il male è una catena. Da qualche parte va spezzata. Restituire il colpo, non rende migliore l'altro e nemmeno noi, perché il male che si crea, resta e va a scaricarsi su qualcun altro, magari innocente.
Sappiamo che i prepotenti di oggi, sono stati bambini che hanno subito angherie o violenze.
Comunque siano andate le cose, è necessario dire basta!
I nostri interminabili processi mentali hanno un solo sbocco giusto: la grazia.
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bello, mi piace come ragionamento
ma non c'è più la faccina col cartello ???
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29-09-2016, 08:55
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Le giuste obiezioni, m'impegnano.
Cerco allora di essere chiaro e semplice. Mia madre temeva e odiava papà. Mia mamma, senza rendersi conto, faceva di me, bambino, uno strumento contro papà. Questo per anni. Mi riempiva la testa di discorsi focosi, come se mio padre fosse lì davanti. Poi c'era la schiera dei parenti...
Immaginate un bambino!
Avevo 17 anni quando i miei si sono separati e ho aperto gli occhi.
Mi domando: come ho fatto a resistere? Poi a studiare, a laurearmi e avere una vita mia? Le ho sempre voluto un grandissimo bene, ecco perché. Quel flusso quotidiano di odio è stato neutralizzato dal mio bene. La amavo, anche se comunque non credevo alle sue dure parole.
Un po' mi si è attaccata. Da adolescente, occasionalmente, sono stato.immotivatamente aggressivo.
Non possiamo sradicare il male, ma possiamo capirlo. Se un'idea ci può sollevare, esploriamola.
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Il mio problema è che la mia aggressività è stata in buona parte repressa, io forse avrei dovuto esprimerla e non capirla: sono due cose completamente diverse. Delle persone "comprendono" fin troppo e secondo me può esser peggio, l'aggressività forse va incanalata in sistemi efficaci per esprimerla ed agirla davvero, ma non credo si possa trasformare completamente il male, l'odio e il desiderio di distruzione in bene. Forse è utile questa strategia là dove la persona ne esprime troppa di aggressività ed impulsività, ma non là dove è già completamente repressa, bloccata, e spesso rivolta verso l'interno.
Usando un'analogia penso che delle feci conviene liberarsene perché non si possono trasformare in cibo commestibile internamente. Finché le si trattiene sperando che si trasformino in qualcos'altro, finiranno col risultare soltanto tossiche.
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Ultima modifica di XL; 29-09-2016 a 09:04.
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29-09-2016, 12:00
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#10
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Credo che reprimere la rabbia, non la distrugga. Ed è meglio non rinviare i conti, se li possiamo chiudere subito.
Io penso che , se non interrompiamo un male, questo lo scaricheremo da qualche altra parte, entro la nostra sfera d'influenza sociale. Oppure quando ci capita l'occasione di poterlo scaricare. Ma anche scaricandolo, non si esaurisce.
E' come quel manager che torna a casa scazzato e se la prende prima con la moglie, poi coi figli e pure col cane.
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Ultima modifica di cancellato16573; 29-09-2016 a 12:03.
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29-09-2016, 12:08
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#11
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Uno dice: "vabbé, ma se quel manager va farsi una corsetta, sfoga l'aggressività".
Noooo! La soluzione è che non deve proprio tornare scazzato. Amche perché la corsetta scarica sì l'aggressività di quel momento, ma non lava i brutti ricordi...
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29-09-2016, 12:35
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#12
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,111
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Non è buonismo, ma buon senso. Da queste parti , il male ricevuto pesa il doppio. Ma proprio per questo dobbiamo riflettere.
Il male è una catena. Da qualche parte va spezzata. Restituire il colpo, non rende migliore l'altro e nemmeno noi, perché il male che si crea, resta e va a scaricarsi su qualcun altro, magari innocente.
Sappiamo che i prepotenti di oggi, sono stati bambini che hanno subito angherie o violenze.
Comunque siano andate le cose, è necessario dire basta!
I nostri interminabili processi mentali hanno un solo sbocco giusto: la grazia.
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Chiudi la bibbia è accendi il cervello!
Restituire il male ricevuto al MITTENTE è una bella soddisfazione, il resto per me son solo chiaccere e distintivo.
Chi fa il male continua ad essere attivo fino a quando qualcuno non gle la fa pagare con gli interessi.
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Ultima modifica di super unknown; 29-09-2016 a 12:37.
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29-09-2016, 12:46
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#13
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 7,102
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Noooo! La soluzione è che non deve proprio tornare scazzato.
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non penso che sia qualcosa che si possa decidere, probabilmente dovrà, da prima o dopo, mettere in atto tutta una serie di pensieri, modificare punti di vista, interpretare diversamente ciò che gli sta attorno. Ciò si può scontrare volta per volta con l'impatto con la realtà, che può demotivare nel proseguire negli intenti che ci si era proposti, cioè non te ne accorgi, avviene indipendentemente dalla nostra volontà.
Ultimamente sono abbastanza propenso a tentare di comprendere le persone. A un certo punto non sai se dover fare qualcosa per provare a contrastare ciò che è sentita come un'ingiustizia o lasciar correre, perchè nel primo caso puoi pensare di avere delle ripercussioni, nel secondo che potresti in teoria mettere freno a quella situazione stressante e non lo stai facendo. Quindi si vive un conflitto ed è proprio questo, secondo me, che principalmente crea disagio e malessere.
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Ultima modifica di alien boy; 29-09-2016 a 15:03.
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29-09-2016, 12:54
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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In linea generale sono d'accordo. il male sia se lo teniamo noi ( non rispondiamo ) sia se restituiamo il colpo e nella maggior parte dei casi e una perdita di tempo ed energie. Al massimo si puo evitare . La migliore vendetta per il prossimo sara il fatto che tu sei andato avanti. Questo e una frase fatta di qualcun altro
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29-09-2016, 16:21
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#15
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Quote:
Originariamente inviata da super unknown
Chiudi la bibbia è accendi il cervello!
Restituire il male ricevuto al MITTENTE è una bella soddisfazione, il resto per me son solo chiaccere e distintivo.
Chi fa il male continua ad essere attivo fino a quando qualcuno non gle la fa pagare con gli interessi.
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Ma io ho fatto un discorso volutamente laico! Il male non esiste solo nella Bibbia, ma nell'umanità: tra cristiani, islamici, induisti, ma anche atei, scettici e agnostici. Se qualcuno ti fa torto, stai male, indipendentemente dalle convinzioni religiose.
Il punto è che, o ce lo portiamo dietro, o lo neutralizziamo. E' chiaro che, se lo neutralizziamo, stiamo meglio. Conviene. Ma come si fa?
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29-09-2016, 16:46
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#16
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Io penso che , comunque il male si sia originato, anche se abbiamo ragione al 100%, resta il fatto che, possiamo finire per coltivarlo. E se lo coltiviamo, che piante possono crescere?
Tra una cosa e l'altra poi, rischiamo di diventare coltivatori. E allora la mente è sempre occupata dagli errori altrui , ma anche dai nostri.
Non è vita...
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29-09-2016, 17:47
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#17
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Una cosa ho osservato: che il mio male va a braccetto con la paura. Se qualcosa è andata storta con un altro, poi inevitabilmente , lo temo, specie quando reagisco. Vogliamo parlare della paura?
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29-09-2016, 18:28
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#18
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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La metafora è gustosa, ma non pertinente. Quella adatta è la Galleria delle Botte da Orbi. E' buia e piovono schiaffi da tutte le parti. C'è quello che entra, le prende ed esce. Poi entra quello che reagisce : entra e non esce più...
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29-09-2016, 18:34
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,449
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
La metafora è gustosa, ma non pertinente. Quella adatta è la Galleria delle Botte da Orbi. E' buia e piovono schiaffi da tutte le parti. C'è quello che entra, le prende ed esce. Poi entra quello che reagisce : entra e non esce più...
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...e rimane a dar schiaffoni al prossimo che entra.
Ottimo thread superpippo.
D'altra parte si sa che la remissività e l'aggressività sono due facce della stessa medaglia, che si chiama "mancanza d'assertività". Una persona aggressiva soffre di insicurezza tanto quanto una remissiva.
Poi ci sono casi in cui tirar schiaffoni è d'obbligo; ma bisogna aver esaurito ogni altra opzione.
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29-09-2016, 21:56
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo
...e rimane a dar schiaffoni al prossimo che entra.
Ottimo thread superpippo.
D'altra parte si sa che la remissività e l'aggressività sono due facce della stessa medaglia, che si chiama "mancanza d'assertività". Una persona aggressiva soffre di insicurezza tanto quanto una remissiva.
Poi ci sono casi in cui tirar schiaffoni è d'obbligo; ma bisogna aver esaurito ogni altra opzione.
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E a tirar schiaffoni non significa agire in modo aggressivo?
Sarebbe più corretto dire che una persona troppo aggressiva dovrebbe cercare di contenerla l'aggressività, ma chi già non esprime nulla non dovrebbe contenere proprio un bel niente, anzi dovrebbe trovare canali efficaci per usarla.
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Ultima modifica di XL; 29-09-2016 a 21:58.
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