Mi sono letto l'articolo per intero.
Tocca anche punti importanti, ma Cristo se lo fa male e con toni volti solo al sensazionalismo.
Poi boh, un continuo buttarla sulle ragazzine che son troie, i maschi che "minchia zio, non c'ho sbatta" e su un sottofondo di critica tra le righe al fatto in sé che degli adolescenti vogliano fare queste esperienze.
Ok, non è che dal fattoquotidiano e dalla stampa italiana mi aspetti grandi cose, ma sembrano scritti da una persona sessuofoba e incapace di elaborare un discorso razionale.
Dunque, sarebbe utile usare dei dati se si vuole argomentare in un senso o nell'altro sulla salute sessuale degli adolescenti.
Gli ultimi che ho letto, e che ricordo, dicevano che in Occidente (Europa più che altro) pare che la crescente educazione sessuale stia spostando più in là l'età della prima volta.
Per l'Italia nello specifico non ho idea.
Addirittura, contrariamente a quello che pare lo stereotipo imperante (livello "URR DURR tutte cagne"), pare la vita sessuale degli adolescenti - e non solo -sia divenuta meno attiva per via della combo di :
- maggiore informazione sul tema/maggiore consapevolezza dei rischi
- pressioni sociali e confronto - pornopornoporno - che alimentano le insicurezze ( "ma chi me lo fa fare se più che scopare pare si debba fare un test di idoneità con modelli di pura deficienza ")
- maggiori distrazioni esterne per avere soddisfazione, rimediare a carenze affettive e sublimare i bisogni.
- maggiore stress generale per poter avere la tranquillità di vivere con calma la propria vita sessuale
Il governo britannico ad esempio aveva fatto una campagna per promuovere il sesso tra adolescenti, associata ad una per la prevenzione e salute sessuale.
La questione del far sesso troppo presto insomma è fuffa moralista.
Il punto importante riguarda le abitudini sessuali, la prevenzione e il rapporto con la sessualità.
Che pure l'articolo tocca - male.
C'è da fornire dei modelli di prevenzione sani, spiegare bene l'uso e anche i lati negativi di alcuni metodi contraccettivi.
E poi c'è proprio tutta la questione delle abitudini sessuali e del rapporto col sesso che spesso assume connotati di nevrosi tra gli adolescenti.
Perché parlarne è sicuramente utile, ma bisogna parlarne bene.
Se bombardi dei ragazzini con pensieri e riferimenti sessuali, li dai una apparente piena libertà sessuale ma non insegni a rapportarsi ai propri bisogni individuali, a viverla come un contatto intimo con un'altra persona - quindi educazione all'empatia, Madonna saura - finisce che questi assimilano dei modelli di riferimento distorti.
Si sentano di dover dimostrare di essere all'altezza di questa (presunta) libertà sessuale, vivendo il sesso come una continua pressione piuttosto che un qualcosa di spontaneo, da fare ciascuno secondo i propri tempi ed esigenze.
Che a furia di stimolare la competizione e il confronto a livello sociale si fanno solo danni - il Giappone saluta.
Quote:
Originariamente inviata da Leucina
La gente si stupisce del perchè pur potendo mi ostini a non voler fare l'insegnante.
A parte che non posso farlo perchè sono ignorante c'è anche che a me gli adolescenti fanno paura, mi fanno impressione proprio e piú sto lontana meglio è.
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Gli adolescenti sono grossomodo il prodotto della società che li circonda.
Quello che hanno vissuto ed imparato in famiglia, a scuola e nella vita di tutti i giorni.