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11-11-2014, 14:10
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#1
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Intermedio
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 113
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Ho 20 anni e sono depresso per molte ragioni, ma attualmente quella che più mi sta lacerando è la seguente:
I miei sono separati (non è certo questo il problema) e da più di due anni vivo con mia mamma, mia sorella e quello schifosissimo bastardo che purtroppo è mio fratello. Lo odio sconfinatamente e gli auguro morte ogni volta che mi ricordo di farlo. Il punto è che lui ha causato a tutti noi un’enormità di dolore. Ha mollato la scuola ed è senza lavoro. Non fa altro che farsi le canne dalla mattina alla sera e uscire con quei quattro tossici del cazzo che ha come amici. C’erano periodi in cui si ritrovava senza soldi e allora iniziava a stressare ed esasperare mia mamma. Eravamo, non dico poveri in canna ma quasi. E per un lungo periodo ho assistito alle sue violenze psicologiche su di lei. Le urlava contro tutto il giorno e la brutalizzava togliendole di mano tutti gli oggetti che toccava e impedendole di fare le cose che aveva da fare. La minacciava anche. L’ho sentito più e più volte dicendo che se non le avesse dato questi soldi (che lui reputava suoi) le avrebbe distrutto la macchina, le finestre di casa, o che si sarebbe messo d’impegno per farle perdere il lavoro.
Dov’ero io? Io ero sempre li ad assistere sconvolto. Avevo 18-19 anni, quindi l’età più che adeguata per prendere in mano la situazione e reagire. Ma per motivi che nemmeno io stesso mi so spiegare, non avevo le palle per fare niente. A volte lo prendevo a insulti o a spinte, oppure ci picchiavamo, ma io non avevo il fegato per impegnarmi come avrei dovuto. Non lo volevo mai colpire alla faccia e avevo troppi riguardi, per il fatto che era mio parente. Tra i giorni in cui questi episodi avevano luogo, ci sono stati anche il giorno di natale e il compleanno di mia mamma. Ma io, nonostante l’odio profondo e la disperazione acuta, non mi sentivo in grado di fare nulla di veramente concreto. Probabilmente perchè appesantito da tutto il resto della depressione, già descritta nei post precedenti.
Ora sono passati circa due anni e la situazione si è appianata. Le cose sono più calme, tutti sembrano aver fatto pace ecc. Ma io ho realizzato la mia incapacità e la mia totale assenza in quei momenti. Non so se riesco a rendervi veramente l’idea, ma si è trattato di un tale peso e una tale esasperazione da avermi segnato. Anche se nessuno se ne rende conto e tutti fanno come se nulla fosse mai successo.
Il fatto è che mi sono risvegliato solo adesso. Ora sono cambiato abbondantemente, in questo ambito sono un’altra persona e ho tonnellate di forza di volontà in più, perchè ci ho lavorato seriamente. So anche che, anche se tutti fanno finta di niente, lui è sempre uguale e basta un po di astinenza da erba per farlo tornare lo stronzo che è, e fargli fare tutto quello squallido teatrino.
Lo odio a morte e lo dico apertamente a tutti. Ma il problema è che in famiglia, sono io che vengo considerato come il cattivo, perchè cel’ho con lui. Ho tutti i motivi di questo mondo per odiarlo cosi, e loro lo sanno. Mi sento tradito da tutti. Mia mamma in particolare, era la diretta interessata di questi episodi, ma adesso mi tratta come se fossi uno stronzo ogni volta che accenno al mio odio per lui. Tutti fanno finta di niente. Come se all’improvviso avessero tutti sbattuto la testa e dimenticato tutto il male che ci ha fatto. Il mio odio per lui viene considerato un problema mio infondato, nonostante abbia tutte le ragioni.
Mi sento tradito da tutti e non riesco più a vivere in quella casa.
Mi sono imposto di vendicarmi prima o poi. Tutto quello che ha fatto non può assolutamente restare impunito e lui deve pagare le conseguenze. Ho sempre in mente di cominciare a pestarlo a sangue come avrei dovuto fare in quei momenti. Solo spaccargli la faccia e ricordargli che non ho mai dimenticato niente e che quelle sono le conseguenze della sua bastardaggine. Sono anche abbastanza allenato. Tempo fa facevo boxe. Poi ho mollato, ma da un po ho ripreso ad allenarmi da solo, avendo le basi.
Ha anche una ragazza. Una patetica rammollita che si fa trattare come una merda senza battere ciglio. La insulta pesantemente e le urla contro come un forsennato. Le ha anche messo le corna una volta, lei lo sa, ma dopo un piccolo litigio ha lasciato perdere. Pensate quanto è patetica. Li odio a morte entrambi. Non sopporto la loro presenza. Non mi siedo a tavola se ci sono loro, anche se muoio dalla fame e non resto nella stessa stanza con loro.
Il problema è che se faccio quello che voglio (anzi che DEVO) fare, e lo picchio, verrò disprezzato da tutti. Nonostante abbia tutte le ragioni del mondo. Mi trattano tutti come una merda perchè lo odio (giustamente), figuriamoci se faccio questo. Dovrei farlo, e poi andarmene di casa. Ma dove vado? Che faccio? Cosa mangio? Ho appena conseguito il diploma e di università se ne parlerà l’anno prossimo. Ma io non ce la faccio più a vivere con persone che odio a morte. Li odio follemente ma devo averceli sempre in casa, sempre in mezzo alle palle. Non resisto più.
Talvolta, perso in questi pensieri, scoppio in attacchi di panico, e comincio a prendere a pugni tutto quello che ho davanti. Per molto tempo ero solito a tagliarmi il polso, nel tentativo di sfogarmi. Ma questa cosa sto riuscendo a diminuirla grazie all’allenamento mi sfoga.
Detto questo, credo che un giorno arriverò al punto di fare quello che devo, per poi andarmene di casa, dormire in macchina per qualche giorno e aspettare di morire di fame. Questa situazione è insostenibile.
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11-11-2014, 14:21
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,111
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I tuoi hanno ragione... il problema non è tuo... se non lo odia tua madre, a te che ti frega? Se rompe a te... allora dagli due pigne sulla testa, magari, ancora meglio, dagli un pugno in faccia nel pieno anonimato, la sera mentre e per strada... penserebbe di essere rimasto vittima di quel gioco da dementi che arriva dagli usa... vedi, ognuno di noi reagisce ai problemi in modo diverso... lui è lanello debbole della famiglia e ha ceduto, tua mamma lha capito perche genitore, i genitori hanno modi di vedere le cose diverse da noi... genitore significa anche questo... non perdere i figli ingoiati dalle paure o dai vizi...
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Ultima modifica di super unknown; 11-11-2014 a 14:24.
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11-11-2014, 14:26
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#3
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 568
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Non credo che i tuoi abbiano dimenticato tutto, ma visto che la situazione adesso si è placata probabilmente cercano di mantenere la barca pari finché dura. Secondo me dovresti mettere da parte l'odio verso tuo fratello, sia per il tuo bene, perché vivere in un costante stato di rabbia non fa bene alla salute, sia per i tuoi genitori. Poi, se mai dovessero verificarsi altre situazioni spiacevoli in futuro, allora potrai reagire nel modo opportuno.
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11-11-2014, 14:52
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#4
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Esperto
Qui dal: Jan 2008
Messaggi: 897
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Tua madre si comporta da madre...e ama i suoi figli a prescindere dalle loro debolezze. Non dici se tuo fratello è più grande o più piccolo...in ogni caso lei non potrà mai odiare suo figlio, a prescindere da tutto. Anche perchè altrimenti si inescherebbe un clima di tensione e di ripicche reciproche, che vi manderebbe tutti ai matti.
Tua madre lo sa bene, secondo me.
Sei giovanissimo...non sai quanti ragazzi della tue età ho sentito dire che odiano a morte il padre, il fratello...io lo ammazzo...quello stronzo....botte in casa....son cose che di solito si superano.
Ma devi fare uno sforzo e lasciarti indietro il passato, devi farlo per te, innanzi tutto. Non vedi che sei logorato dall'odio? pensi che le cose cambierebbero se menassi tuo fratello? peggiorerebbero soltanto.
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11-11-2014, 15:06
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#5
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Intermedio
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 113
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Allora, innanzitutto mio padre é completamente fuori da questa storia perché ci abbiamo dei rapporti molto ristretti e lo vediamo poco da quando si sono separati. Non andavo tanto d'accordo neanche con lui perché é uguale a mio fratello.
Poi, super unknown, mia madre é l'unica persona al mondo per cui non mi suicido. Quindi la storia non riguarda solo lei. Lei non è l'unica ad avere il diritto di odiarlo. Se qualcuno ferisce pesantemente la persona più importante della tua vita, sta facendo del male anche a te. Quindi anche se lei per il momento ha deciso di far finta di niente, non vuol dire che devo farlo anch'io.
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11-11-2014, 15:18
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Seth
[...] Solo spaccargli la faccia e ricordargli che non ho mai dimenticato niente e che quelle sono le conseguenze della sua bastardaggine. Sono anche abbastanza allenato. Tempo fa facevo boxe. Poi ho mollato, ma da un po ho ripreso ad allenarmi da solo, avendo le basi. [...]
Detto questo, credo che un giorno arriverò al punto di fare quello che devo, per poi andarmene di casa, dormire in macchina per qualche giorno e aspettare di morire di fame. Questa situazione è insostenibile.
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Spero che le tue basi di Boxe siano buone come dici, perché saprai che i guantoni non servono a non danneggiare l'avversario ma a non danneggiarsi le mani , quasi impossibile portare tutti i colpi (tranne uno) senza anche polverizzarsi le ossa della mano... Va be' chiusa parentesi. Solo due osservazioni:
1) In piccolissimo io vivo lo stesso problema e ho compreso come funziona il giocattolo. Il punto di vista di una madre non lo possiamo né mai potremo capire ma in sostanza l'amore di una madre è incondizionato e "a prescindere". Nelle varie interviste alle madri dei peggiori criminali bastardi meritevoli della tortura, le madri dicono sempre che "non voleva" "non è come sembra, è tanto buono" eccetera. Io credo che l'amore le accechi totalmente e i risultati sono assurdi. Ora, tua madre vede tuo fratello come quello debole a cui serve più aiuto di te. Io stesso, come te, vengo definito il fratello perfido e cattivo perché non accetto che tutti gli aiuti di famiglia vadano a mio fratello. Pochi come me ti possono capire meglio.
2) La vendetta ti rovinerà la vita e basta (ci sono passato anche io), l'unica azione costruttiva e vantaggiosa per te, a mio parere, è avere la fortuna di trovare l'indipendenza economica e mettere più distanza possibile tra te e loro. Questo perché (dico per dire) se abiti a tre isolati ogni volta che tua madre sarà nei pasticci ti sentirai obbligato ad andare, ma se vivi in Austria potrai sempre dire "mi avete rovinato parte della vita, il lavoro l'ho trovato qui, se me ne vado mi licenziano, non posso finire col culo per terra a causa vostra".
Sempre per la mia modesta esperienza, il resto è inutile e sono solo chiacchiere. Ti sentirai molto meglio quando ne sarai lontano. Ovviamente ho basato la mia risposta sulla tua narrazione, occorrerebbe sentire anche le altre campane, quindi metto bene in chiaro i limiti del mio contributo. Che potrebbe essere diverso avendo i dati che mancano visto che i tuoi familiari non scrivono qui.
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11-11-2014, 16:06
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#7
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Intermedio
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 113
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Pokorny, per quanto riguarda quello che hai detto sulla boxe, non mi convinci per niente. Inanzitutto sai che cos'è la calcificazione ossea? A furia di sbattere contro superfici dure, si arrecano delle microfratture nell'osso, che poi si rigenera più duro di prima e a lungo andare può diventare simile alla pietra. E' un fenomeno diffuso nelle arti marziali, specialmente nella muay thai, e anche nella boxe (anche se il processo è più lento per via dei guanti, ma comunque le mani si induriscono). I colpi sono impossibili da portare? E allora se un pugile viene aggredito in strada che fà? Dice "aspettate un momento che mi metto i guanti"? I colpi li puoi portare benissimo, al massimo puoi avere qualche livido alla fine. Ma non è il mio caso, visto che in quegli attacchi di panico di cui parlavo, mi mettevo istintivamente a tirare pugni contro il muro. Ho avuto dolori, ma le nocche sono più grosse e più dure (la calcificazione di cui parlavo). E non credo che se per una volta tiro un paio di pugni a una persona (perchè alla fine, a meno che uno non sia un pugile allenato, bastano due colpi e l'incontro è bello che finito, anzi uno, se è un gancio ben assestato), mi disintegro le mani come dici tu. Se intraprendessi una carriera da pugile facendo per anni, incontri a mani nude allora avrei problemi, ma qui nessuno ha questa idea.
Riguardo al resto, io ho sempre avuto il sogno di vivere in Svezia, ma da qui che ci riuscirò, ne dovrà passare di acqua sotto i ponti, e dovrò vivere ancora per moltissimo tempo con queste persone che odio. Quindi se devo passare buona parte della vita in questa condizione ignobile, non riuscirò più a scrollarmela di dosso anche se trovo una fantomatica felicità.
Poi, io non voglio vendicarmi per il gusto della vendetta, ma perchè mi sembra una cosa folle, che uno provochi tutti quei danni a delle persone che non lo meritano, senza pagare uno straccio di conseguenza. Voi ovviamente potete solo immaginare le cose di cui parlo, ma vi assicuro che le cose che ha fatto non possono restare impunite. Lasciarle impunite significherebbe per me, confermare il fatto che sono ancora l'idiota senza palle che ero al momento. E non lo sono più, perchè ci ho lavorato molto (in ogni singolo aspetto, sia mentale che fisico). E questa frustrazione per me è dolorosissima e preferirei crepare, piuttosto che accettare di viverci per sempre, lasciando questa questione irrisolta.
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11-11-2014, 16:27
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
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Quote:
Originariamente inviata da Seth
Pokorny, per quanto riguarda quello che hai detto sulla boxe, non mi convinci per niente. Inanzitutto sai che cos'è la calcificazione ossea? A furia di sbattere contro superfici dure, si arrecano delle microfratture nell'osso, che poi si rigenera più duro di prima e a lungo andare può diventare simile alla pietra.
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Sì so cos'è, per diversi anni ho allenato le tibie con piccolissimi colpi con un bastone di legno, proprio per evitare che parare i calci mi facesse male Non sono un campione (però sono un vice-campione: nella categoria "vecchietti" e per il mio peso eravamo solo due e ai nazionali sono arrivato secondo , che tristezza...). Comunque non intendo certo ricorrere al principio di autorità, 'sta cosa dell'essere ultimo e contemporaneamente vice mi ha sempre intristito, quindi non sono nessuno e volevo solo fare una battuta.
Quote:
Originariamente inviata da Seth
E allora se un pugile viene aggredito in strada che fà? Dice "aspettate un momento che mi metto i guanti"? I colpi li puoi portare benissimo, al massimo puoi avere qualche livido alla fine.
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Sarà, ma io non lo farei perché ci tengo alle mie mani. Anzitutto non segue di necessità che siccome uno è un campione di boxe può tirare i pugni in qualsiasi condizione egli voglia. Quindi non è un argomento valido per affermare che avendo fatto boxe *segue* di necessità logica che si possa colpire senza guanti senza conseguenze.
Se proprio devi distruggere qualcuno hai sempre il montante al fegato/milza a seconda di che mano usi. Oltretutto non è facilmente refertabile quindi non lasci prove... Oddio, si scherza - ma è vero che quello è il solo colpo tirabile a mani nude senza polverizzarle. Io al tuo posto mi toglierei proprio queste idee dalla testa. Capisco quello che provi ma magari dormici su e spero che poi vedrai le cose in modo più costruttivo per te.
Quote:
Originariamente inviata da Seth
Poi, io non voglio vendicarmi per il gusto della vendetta, ma perchè mi sembra una cosa folle, che uno provochi tutti quei danni a delle persone che non lo meritano, senza pagare uno straccio di conseguenza. Voi ovviamente potete solo immaginare le cose di cui parlo, ma vi assicuro che le cose che ha fatto non possono restare impunite. Lasciarle impunite significherebbe per me, confermare il fatto che sono ancora l'idiota senza palle che ero al momento. E non lo sono più, perchè ci ho lavorato molto (in ogni singolo aspetto, sia mentale che fisico). E questa frustrazione per me è dolorosissima e preferirei crepare, piuttosto che accettare di viverci per sempre, lasciando questa questione irrisolta.
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Ma non spetta mica a te risolverla. Quando i tuoi genitori hanno deciso di mettervi al mondo hanno "accettato" che era un salto nel buio e che avrebbero dovuto accettare qualsiasi cosa ne venisse. Tu non hai nessuna responsabilità di vendicatore. Se vuoi farlo io credo tu debba accettare che la motivazione che hai non è di puro senso della giustizia [EDIT: avevo scritto "corretta" ma è inappropriato dire così]. Pure io ogni tanto commetto azioni non costruttive sapendo che le commetto, ma prima chiedo a me stesso se sto per fare quel che farò spinto da un motivo giusto o perché poi il mio ego ne sarà soddisfatto. Posso anche agire spinto dalla seconda motivazione, ma almeno lo so e so cosa sto facendo.
Personalmente non credo che se non ti vendichi tu avresti motivo di considerarti un senza-palle. Ma non mi metto a sindacare i moventi del prossimo. Ripeto solo che è molto meglio staccare tutti i legami e farsi una propria vita perché ogni energia che dedichi a vendicarti è qualcosa di sottratto alle cose che darebbero realmente significato e tranquillità alla tua vita.
Dopo che avrai "distrutto" tuo fratello, pensi che tua madre sarà contenta? Non è colpa sua se gli è nato un figlio aggressivo e con una serie di problematiche (tuo fratello, intendo).
Ovviamente sono solo mie modeste opinioni.
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Ultima modifica di pokorny; 12-11-2014 a 03:03.
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11-11-2014, 17:12
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#9
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Intermedio
Qui dal: May 2013
Messaggi: 114
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da come mi e parso di capire tuo fratello diventa violento perché tua madre non gli da i soldi per la droga, io personalmente metterei l'astio da parte e lo aiuterei ad inserirsi in un percorso terapautico/disintossicazione.
p.s: cerca anche un po' di capirlo visto il suo comportamento tuo fratello potrebbe avere anche un disturbo di personalità ad esempio il bordeline.
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11-11-2014, 18:01
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Diogene
da come mi e parso di capire tuo fratello diventa violento perché tua madre non gli da i soldi per la droga, io personalmente metterei l'astio da parte e lo aiuterei ad inserirsi in un percorso terapautico/disintossicazione.
p.s: cerca anche un po' di capirlo visto il suo comportamento tuo fratello potrebbe avere anche un disturbo di personalità ad esempio il bordeline.
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Non credo che in situazioni simili ci sia tanto spazio per la comprensione. Io so che vuol dire essere discriminato a favore dell'altro fratello, con l'aggravante che magari i genitori dicono che siccome sei tu quello intelligente e sensato sei anche cattivo a non usare il buon senso.
Sono stato il primo a sconsigliare vendette ma con altrettanta decisione sostengo che abbiamo diritto-dovere a vivere, e lo spazio per aiuto e comprensione si può creare solo se si è sereni.
Queste sono solo dinamiche distruttive e basta. Anche perché ho l'impressione che il fratello non abbia nessuna intenzione di uscire dalla sua situazione. Un tossicodipendente in famiglia salvo rarissimi casi è solo una grossa trave nel s...e per tutti quelli che gli stanno vicino.
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11-11-2014, 20:54
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#11
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: Aiur, terra dei Protoss.
Messaggi: 234
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non sono nessuno per consigliare/giudicare la tua situazione, ma da come ne parli sembra proprio uno stronzo di prima categoria, personalmente se fossi al posto tuo almeno un scontro verbale lo farei, giusto per sottolineargli che "non perdono e neanche dimentico"
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12-11-2014, 00:52
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#12
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Avanzato
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 336
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Seth, ho letto la tua esperienza e volevo chiederti se per tuo fratello provi anche un sentimento di affetto che ti lega a lui, e anche mi interesserebbe sapere quanta differenza di età c'è tra di voi.
Questo per farmi un'idea sul tuo rapporto con lui paragonato a quello che ho io con mio fratello.
Nel nostro caso noi siamo gemelli e ci siamo scannati fin da piccoli odiandoci di un sano odio fraterno in certi momenti, non proprio periodi, quelli in cui si innescava talvolta anche lo scontro fisico tra noi.
Ti rendo partecipe di questo per farti presente che nonostante tutto mio fratello sia la persona che amo di più al mondo e che ci scanniamo da sempre quando siamo costretti a vivere a stretto contatto ma che quando le circostanze della vita ci hanno permesso di allontanarci fisicamente il nostro rapporto è sempre stato buono, non dico ottimo, e nemmeno ideale, ma buono.
So che lui ha un carattere anche violento ma è una persona che spazia da un estremo all'altro e in certi aspetti, non pochi, riconosco che è anche più brillante di me. Poi noi abbiamo avuto percorsi diversi che ci hanno plasmati in modi diversi.
Noi siamo più vecchi di te, abbiamo 32 anni, ora io sono all'estero, per farti un esempio, ma ora se ho bisogno che dall'Italia qualcuno mi aiuti in qualsiasi cosa la prima persona che chiamo e che so che mi aiuterà è lui. Esattamente come farei io con lui.
Può essere che voi siate molto distanti di età, almeno 8/10 anni, e questo giustificherebbe un rapporto quasi di estraneità come sembra da quello che hai raccontato, tra l'altro molto bene, scrivi molto bene.
Se quindi tu sei molto più giovane di lui, allora in quel caso non avreste avuto la possibilità di vivere insieme il periodo dell'infanzia con esperienze che vi avrebbero accomunato e permesso di sentirvi, appunto, più fratelli.
Io non ho altri fratelli a parte lui e non so quindi come sia un rapporto tra fratelli in cui ci sia una grande differenza di età, ma un'idea di come sia o possa essere un rapporto tra fratelli non troppo distanti di età l'ho sempre immaginata così; un rapporto di amore/odio, ma in cui c'è sempre anche l'amore, in cui ci si odia a morte in alcuni momenti ma in cui quando sopraggiunge ad esempio un problema esterno viene naturale tra fratelli coadiuvarsi e aiutarsi agendo insieme e in perfetta sintonia.
Magari è un ideale, ma credo che anche quando ci sono problemi più seri, come ad esempio un fratello con problemi anche di salute magari o invalidanti, addirittura, ci sia comunque quell'amore che veniva descritto prima da un altro utente, quell'amore incondizionato che rimane sempre il collante di una famiglia, anche quando è spaccata o lontana.
Dico l'ultima cosa e chiudo in attesa di una tua risposta; se posso permettermi di darti un consiglio non richiesto ti consiglio di non cedere mai agli impulsi bestiali, al tuo demone, alla tua animalità, la violenza peggiorerà in maniera spropositata le cose, con conseguenze imprevedibili, penose, persino pericolose, anche proprio per la vostra stessa incolumità, di tutti e due. Ma anche per tua madre non sarebbe che una pena inutile e terribile.
Perché una cosa sulla quale può benissimo non esserti capitato di soffermarti a riflettere, questo perché sei giovanissimo e quindi anche impulsivo, come è normale che sia alla tua età e questo nonostante la tua intelligenza e la tua emotività che è grande ed è ferita, e quindi capisco e mi immedesimo nei tuoi problemi che sono grandi e che possono sembrare insormontabili e che in parte capisco perché mi ci sono ritrovato in certe situazioni.
Per riallacciarmi al discorso una cosa sulla quale potresti non aver riflettuto è
che non sei debole se non sistemi attraverso lo scontro fisico tuo fratello, la forza che hai avuto per ingoiare tutta la merda che hai ingoiato è stata enorme e non fa di te un perdente nei confronti di tuo fratello che anzi dimostra lui di essere più debole e con meno autocontrollo di te, almeno al momento.
La tua forza è stata e sarà proprio quella di migliorare, trasformare le situazioni, ma in positivo, e attraverso la ragione, che è una ricchezza inestimabile, uscendo da questa situazione stagnante e iniziando a trasformarla proprio affrontando non fisicamente tuo fratello ma raccontandogli quello che ti ha ferito del suo comportamento, i motivi per cui ti sei sentito tanto ferito dai suoi comportamenti e spiegandogli che sei arrivato al limite, magari chiedendo addirittura un suo parere su come sia meglio arrivare il più possibile vicino ad un accordo per riuscire a vivere insieme rispettando ognuno i propri spazi e mettendo delle condizioni.
In ogni caso buona fortuna
Ciao
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12-11-2014, 14:08
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#13
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Intermedio
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 113
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Lui ha solo 3 anni più di me. Comunque nonostante i tuoi consigli sembrino abbastanza saggi Dave, parlarci è assolutamente escluso, perchè sono anni che non gli rivolgo la parola, anche prima di tutto questo. Quindi anche se per qualche motivo decidessi di accantonare tutto quello che vorrei fare, l'odio che ho per lui non cambierebbe mai, e mi rifiuterei categoricamente, in ogni caso, di aprire un dialogo con lui.
Inoltre tutta questa forza che mi attribuisci non la trovo veramente appropriata. L'unica ragione per cui sopporto tutto lo schifo di questa vita è che quei pochi familiari che ho sono ancora vivi e non vorrei mai dargli il dispiacere di seppellirmi, perchè altrimenti, se fosse per me, mi sarei già ucciso da molto molto tempo. Ho il suicidio in testa dall'età di 15 anni. Quindi sono andato avanti solamente perchè costretto, non per chissà quale atto di forza.
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12-11-2014, 14:47
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#14
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Avanzato
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 336
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Non è così strano che tu abbia avuto in mente il suicidio, anche io l'ho pensato, anche a 15 anni, me lo ricordo bene. Sei non sei un bonobo al suicidio ci pensi qualche volta durante la vita è normale, ma non vuol dire che la tua vita non abbia un senso o che presenti dei problemi che sono irrisolvibili.
Non hai problemi di salute, non sei un cretino, sei giovane e ti sei rotto i coglioni di stare lì, è un quadro abbastanza comune, ti sei rotto i coglioni, hai vent'anni, prendi e te ne vai.
Avrai qualcuno, se non tuo padre, un parente, un amico, che ti possano aiutare ad andartene da sotto quel tetto insieme a persone che ti fanno soffrire ?
E se non odi tuo padre come tuo fratello potresti chiedere un aiuto a lui per staccarti da quella casa, è tuo padre, un aiuto deve dartelo, o anche se lo odi hai comunque il diritto di chiederglielo e lui deve dartelo, da genitore, non da amico.
E' una situazione che potrebbe scoppiare, è grave, ti causa sofferenza, va fatto.
Il modo per andartene c'è, devi solo lasciare andare l'idea dello scontro con tuo fratello.
Se una soluzione la cerchi vedrai che salterà fuori, basta cercarla, ma salterà fuori solo quando sarà veramente forte la tua volontà di andartene e non di rimanere lì a farti vampirizzare ogni energia, ogni risorsa, da una situazione che ti logora e che alla lunga vi farà ammalare tutti, ma te per primo perché devi smetterla di covare questi sentimenti, e se non ce la farai, questo risentimento, questo livore ti terrà attaccato a quella casa e non verrà fuori niente di buono, non è perdere il tuo tempo, il tempo è prezioso e ne abbiamo poco a disposizione, buttati nella vita, inventa, giocaci con la vita, ma senza covare questi sentimenti, liberatene.
Le situazioni che ci capitano possono arricchirci, farci capire qualcosa riguardo la nostra interiorità, riguardo noi stessi.
Cerca allora di capire a cosa possono esserti servite queste esperienze che hai vissuto, anche se sono state tanto dolorose, hai già detto che grazie a queste esperienze sei riuscito a guardati dentro.
Una vendetta inutile nei confronti di un fratello non è lo scopo di una vita. Quando gli avrai spaccato la testa non starai meglio con te stesso, non ti sentirai più orgoglioso di te per questo e di sicuro tuo fratello non capirà qualcosa di più grazie a un trauma cranico, o a un naso rotto.
E non è detto che rifletterà sui motivi per cui lo avrai aggredito, magari rifletterà solo su come spaccarti la testa a sua volta, e allora auguri.
Non si finirà mai, devi trovare qualcosa di meglio per la tua vita, andandotene, non pensando a morire, ma pensando ad allontanarti da lì prima, e alla Svezia poi, e vedrai che di acqua non ne passerà poi tanta sotto ai ponti prima che tu ci riesca, basta che tu impieghi le tue energie in qualcosa di buono, e che non te le lasci prosciugare in quel circolo vizioso in cui rischi di rimanere davvero bloccato se non tiri fuori adesso la forza che ti ci vuole per liberartene, rompi questa situazione stagnante e fallo il prima possibile.
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12-11-2014, 20:13
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#15
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Intermedio
Qui dal: Oct 2012
Messaggi: 113
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Quella della svezia è solo un utopia ormai. Per un sacco di ragioni che si incastrano tra loro come un puzzle che mi impediscono di andare avanti. Non ho la minima idea di come diavolo farla una cosa simile, quindi lasciamo proprio perdere l'argomento. Anche perchè ormai dopo aver passato una vita in queste condizioni non ha più senso. Tutti dicono che sono giovane, ma la parte più interessante della vita è proprio la giovinezza e l'adolescenza e quando non le hai avute, il resto della vita lo passerai infelice. Anche se mi mettessi d'impegno per raggiungere un obiettivo come quello, mi ritroverei a farmi un culo cosi sperando che FORSE tra dieci anni potrei avere una vita decente? E anche se fosse che senso ha vivere una vita dimezzata? Avendo sempre il peso di non aver passato la parte migliore? Quindi chiudiamo l'argomento va.
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12-11-2014, 21:04
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#16
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
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Quelli come tuo fratello sono dei dannosi scherzi della natura e vanno trattati come tali, senza riguardi. Loro sì che non sono adatti alla vita sociale. Non si danno mai una regolata e il loro egoismo e i loro vizi trascinano nel baratro loro e le persone vicine.
L'affetto annebbia la mente dei tuoi familiari. Tu devi trovare un escamotage per allontanarlo dalla famiglia e farlo rinchiudere da qualche parte.
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13-11-2014, 20:50
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#17
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Intermedio
Qui dal: Oct 2012
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In teoria avresti ragione. Ma dal momento che ci vivo qui, anche se decidessi di dedicarmi al da farsi futuro, dovrei continuare ogni santo giorno a combattere con questa situazione e con questa frustrazione. La mia concentrazione sarebbe continuamente interrotta dalla presenza di questa gentaglia e dalla matassa di odio e frustrazione che mi viene provocata dalla loro sola vista.
E poi in un certo senso ho le mie colpe. Non sarò responsabile della sua condotta, ma quando si sono verificati tutti questi episodi ero l'unico uomo in casa oltre lui. E avrei dovuto comportarmi di conseguenza, avrei dovuto massacrarlo e scaraventarlo fuori di casa. Quando uno tratta tua madre in un modo simile, non ci vedo altra soluzione. Ma non sono riuscito a farlo, non ci ho nemmeno provato a fondo come avrei dovuto. E' per questo che odio me stesso quasi quanto odio lui.
Non ho mai passato un giorno senza sentirmi un coglione. Poi da costante, il dolore ha cominciato ad alternarsi a periodi. Alcuni erano tranquilli, ma in altri tutto tornava all'improvviso, finchè non sfocciavo in quei violenti attacchi d'ira incontrollati che ho descritto.
Quindi tutto questo mi impedisce categoricamente di pensare a qualcos'altro. Non potrò mai combinare niente di niente se prima non risolvo questo schifo.
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Ultima modifica di Seth; 13-11-2014 a 20:55.
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22-11-2014, 14:42
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#18
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Non vorrei turbarti ulteriormente, ma da come hai descritto la situazione mi sembra difficile il problema di tuo fratello siano le canne, mai sentito di gente che sclera così per le canne, secondo me si fa di coca, poi non so.
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