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04-09-2012, 22:12
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Ebbene, decimo mese da disoccupato.
Ora, o si torna a casa da parassita, o si muore.
Sfighe e sberleffi quotidiani per dieci mesi.
Addirittura la fantomatica esperienza del colloquio per una doppia posizione in cui per una ero troppo qualificato e per l'altra troppo poco.
Il colloquio in cui mi son beccato mezz'ora di romanzina per le dimissioni di fine novembre.
Ma diventerebbe lunga.
Dieci mesi a pagare l'affitto coi risparmi fino a trovarmi alla canna del gas, dieci mesi da solo, dieci mesi di rifiuti assurdi.
Oggi scrivo alla mia ex capa e a un altro funzionario, i quali son rimasti di sale, perché pensavano che uno come me si sarebbe ricollocato subito.
Una segnalazione su Linkedin, presto un'altra. Feedback ottimi ("dovevamo blindarti qui!"). Ma intanto NON cambierà un cazzo.
E ripenso a quando erano arrivate le "Sirene" a prospettarmi un'altra possibilità ingolosente, poi sono sparite. Puff.. appena ho dato le dimissioni. E mica lo sapevano.
Dieci mesi in cui la mia ex ha smesso di scrivermi, e proprio cinque giorni fa sulla copertina di facebook ho potuto notare che è ancora strafelicemente fidanzata con colui che prese il mio posto (e NON è vero che prima di mollarmi non si frequentavano).
Bella foto, vicino al mare, da lui in Puglia.. Chissà che belle vacanze. Così come tutti gli "amici".
In questi ultimi tre anni volevo "correre" per avere successo.
Ma io NON posso avere successo. Io NON posso farcela. NON posso avere una botta di fortuna ogni tanto. NON contano i meriti quando ci sono di mezzo io. NON contano nè le intenzioni nè i risultati.
Chissà perché, partendo per Milano, mi ero dimenticato che sono una persona assediata da sempre dalla sfiga, mi cerca col GPS, e appena alzo la testa e voglio volare alto mi bastona come un cane, fino a spaccarmi tutte le ossa che ho in corpo, portandomi a invocare il suicidio, pirati della strada, pallottole vaganti, criminali accaniti, sicari, mine antiuomo ancora inesplose, fughe di gas, terremoti, fulmini, tumori fulminanti, infarti, aperitivi corretti col cianuro. O anche solo il coraggio di finire una vita di merda schifosa maledetta.
Io NON posso sognare qualcosa di meglio, NON posso aspettarmi di più, NON posso fare progetti, NON posso rischiare, NON posso neanche commettere il minimo errore.
E anche quando imparo la lezione, NON posso avere una seconda chance.
Con me NON funzionano le frasi fatte: chiusa una porta si apre un portone, non può piovere per sempre, di solito è l'ultima chiave del mazzo che apre la porta, nulla succede per caso, Dio ti toglie qualcosa di mano per darti qualcosa di meglio, ecc. ecc.
NON posso avere una bella persona accanto, NON posso avere un lavoro senza ritrovarmi un'autentico/a incapace che mi porta all'esaurimento, NON posso amare una città, NON posso proprio pretendere di vivere in una città, e NON posso ricollocarmi in un settore dove ho dato anche il sangue. NON posso fare investimenti a lungo termine, e NON posso essere nemmeno sereno... Figuriamoci felice.
NON posso essere ottimista, NON posso pensare che a una determinata causa si colleghi un determinato effetto valido per tutte le altre persone tranne me.
E naturalmente NON ho ancora avuto il coraggio di uccidermi, ma ci sta... NON posso uccidermi, altrimenti il ciclo di sfighe finirebbe.
Però, mi succeriscono dalla regia... Magari potrebbe entrare un cane nella camera mortuaria, salire sulla bara e pisciarmi in faccia. Sai che smacco...
Fantozzi mi fa una sega. Peccato che è un personaggio di un film.
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04-09-2012, 22:31
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Sotto una mattonella...
Messaggi: 3,522
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Però mi hai fatto ridere sulla parte del cane
Mi dispiace , ma una serie così negativa di eventi mi lascia perplesso ci sarà pure stato qualcosa di positivo, no?
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04-09-2012, 22:48
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da Altamekz
Però mi hai fatto ridere sulla parte del cane
Mi dispiace , ma una serie così negativa di eventi mi lascia perplesso ci sarà pure stato qualcosa di positivo, no?
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Qualcosa di positivo: ho ricevuto consigli di vita che i miei genitori avrebbero dovuto darmi anni addietro, e che ora come ora mi sono completamente inutili.
Peraltro la persona che me li ha dati era estremamente favorevole alla mia (ora mi vien quasi da ridere) svolta imprenditoriale (la fase delle Sirene). Se me li avesse dati prima magari evitavo di finire gambe all'aria e culo scoperto.
Ci sta.. NON posso imparare qualcosa che sia utile, soprattutto NON posso impararlo nel momento giusto.
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04-09-2012, 23:06
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#4
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Ebbene, decimo mese da disoccupato.
Ora, o si torna a casa da parassita, o si muore.
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E a fare l'"eroe" cosa ottieni? Che rimarrai senza risparmi ed in ginocchio.
Io non avrei esitato a tornarmene dai miei fin dal primo giorno utile dopo il preavviso per la disdetta del contratto d'affitto che avrei inviato il primo giorno di disoccupazione.
Parassitismo? Nemmeno per sogno. Di vivere di stenti per mero principio ed erodermi i risparmi non ne ho la minima intenzione se ho un paracadute.
Quote:
Il colloquio in cui mi son beccato mezz'ora di romanzina per le dimissioni di fine novembre.
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Valeva la pena per qualche collega dimettersi SENZA una lettera d'intenti in mano?
Capisci che in un periodo come questo, per di più con un tempo determinato/indeterminato/apprendistato che avevi, significa suicidarsi.
Io spero che tu possa trovare un altro impiego ma onestamente mi domando cosa pensavi... Di trovare in poco tempo? Utopia
Quote:
E ripenso a quando erano arrivate le "Sirene" a prospettarmi un'altra possibilità ingolosente, poi sono sparite.
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Le "Sirene" non contato nulla. Conta un atto scritto e vincolante, magari dopo aver fatto una visura camerale dell'azienda, aver visto i bilanci, ecc.
Quote:
NON posso ricollocarmi in un settore dove ho dato anche il sangue
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Qual'è il settore?
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04-09-2012, 23:28
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#5
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
E a fare l'"eroe" cosa ottieni? Che rimarrai senza risparmi ed in ginocchio.
Io non avrei esitato a tornarmene dai miei fin dal primo giorno utile dopo il preavviso per la disdetta del contratto d'affitto che avrei inviato il primo giorno di disoccupazione.
Parassitismo? Nemmeno per sogno. Di vivere di stenti per mero principio ed erodermi i risparmi non ne ho la minima intenzione se ho un paracadute.
Valeva la pena per qualche collega dimettersi SENZA una lettera d'intenti in mano?
Capisci che in un periodo come questo, per di più con un tempo determinato/indeterminato/apprendistato che avevi, significa suicidarsi.
Io spero che tu possa trovare un altro impiego ma onestamente mi domando cosa pensavi... Di trovare in poco tempo? Utopia
Le "Sirene" non contato nulla. Conta un atto scritto e vincolante, magari dopo aver fatto una visura camerale dell'azienda, aver visto i bilanci, ecc.
Qual'è il settore?
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Non son pratico coi tag, quindi ti rispondo qua sotto ad cazzum.
1° punto.
Tornare a casa significa tornare nel buco del c... del mondo, tra persone che mi hanno rovinato.
Il tuo ragionamento comunque è da egoisti.
2° I colleghi li potevo pure tollerare, era la focal point (intermediaria tra me e la responsabile, santa donna, che sta IMPAZZENDO pure lei lì dentro) che mi faceva uscire perennemente di melone. Braccia strappate all'agricoltura, a detta del 99,7% dell'azienda, ma c'era quello 0,3% che la proteggeva perché tornava utile. E non c'era modo di levarmela dalle palle. Avevo fatto richiesta di passare in un altro ufficio ma ero "indispensabile lì".
Lettera d'intenti? Illuminami.
3° Avevo risultati importanti alla mano, sirene ammalianti, corsi qualificati, referenze, e credevo in me stesso (sicumera). Ed ero ingenuo. Sì, pensavo di trovare, anche perché ho esteso la ricerca in tutto il centro-nord, e avrò mandato oltre 1000 cv. Ero stato anche chiamato da due società di ricerca con focus sul middle management che in fin dei conti mi han preso per i fondelli... Fumo, fumo, fumo, niente arrosto.
4° La società era da costituire. Fesso io, che ti devo dire... Erano capitate coincidenze assurde che mi avevano portato verso il settore della formazione. Sembrava davvero l'occasione d'oro, tutto cospirava affinché... Era solo l'inizio di un incubo.
5° settore: bancassurance vita
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04-09-2012, 23:28
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#6
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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mannaggia all'ego
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04-09-2012, 23:33
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da Sampei80
mannaggia all'ego
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Concordo... Ma c'è gente che può.
Per alcuni avere ambizioni e aspettative è più che lecito e il giochetto funziona.
Eccome se funziona.
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04-09-2012, 23:34
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#8
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
E a fare l'"eroe" cosa ottieni? Che rimarrai senza risparmi ed in ginocchio […]
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Dal tono del suo post, mi sembra che filosofo si stia già rimproverando da solo: che bisogno c'è di farlo sentire peggio, rincarando la dose?
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04-09-2012, 23:59
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Dal tono del suo post, mi sembra che filosofo si stia già rimproverando da solo: che bisogno c'è di farlo sentire peggio, rincarando la dose?
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Grazie barclay.
Ho milioni di cose da rimproverarmi.
E' anche vero che, guardandomi indietro, ci sono stati moltissimi avvenimenti significativi per i quali ho finito col prendere determinate direzioni piuttosto che altre.
E spesso, scelte che sembravano felici & vincenti, si sono trasformate in incubi & dolori.
D'ora in poi si vericherà un nuovo problema: l'ansia da prestazione per qualsivoglia scelta da prendere, o peggio ancora, la consapevolezza che qualsiasi decisione prenderò, sarà quella sbagliata.
Ho smesso di sperare, credere che cambierò, che qualcosa cambierà, ecc. ecc.
Ho passato mesi ad analizzare i miei comportamenti nei 27 anni passati, traendone tanti spunti per cambiare registro.
Ma se non ho l'opportunità di sdoganare filosofo 2.0 (cavalco questo cliché ), cosa me ne faccio di tutte ste macerazioni mentali? Un bel piffero.
Pipponi mentali inutili, intanto non c'è nessuno che lo vuole sto filosofo 2.0.
Tanto valeva continuare a errare, errare, e ancora errare cercando di proteggermi dai colpi della sf...vita.
C'è gente che fa mille cazzate, anche molto gravi, e casca sempre in piedi.
Fuck!
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Ultima modifica di filosofo; 05-09-2012 a 00:02.
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05-09-2012, 00:10
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Somewhere over ther rainbow
Messaggi: 2,996
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Non posso capire cosa provi, ma forse sarebbe il caso di ricollocarti in un settore differente da quello in cui hai lavorato. Qualsiasi lavoro va bene per guadagnare, capisco l'ambizione, con le tue competenze puoi continuare a mandare curricula, ma intanto devi guadagnare il pane per vivere.
Capisco che sarebbe per te squalificante lavorare in un settore generico, con gente senza nessuna competenza.
Onestamente, ritieni che sia meglio tornare a casa da mamma e papà?Un pò di sano realismo su.
L'ambizione puoi conservarla anche facendo i lavori più infimi, e nel frattempo puoi coltivare le tue passioni, spedire CV, fare colloqui. Nulla ti impedisce di continuare a sperare di ottenere ciò che desideri.
Ma intanto cerca un lavoro qualsiasi per mantenerti, inizia dalle basi.
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05-09-2012, 00:11
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#11
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Banned
Qui dal: Jun 2012
Ubicazione: Milano
Messaggi: 9,206
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Tornare a casa significa tornare nel buco del c... del mondo, tra persone che mi hanno rovinato.
Il tuo ragionamento comunque è da egoisti.
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Capisco.
Egoista? Sì, non sono al 100% altruista.
Se si parla di lavoro, amore, denaro penso prima a me stesso e poi agli altri senza danneggiare il prossimo in modo sensibile.
Nel caso in questione, tra il fare la fame e tornare dai miei sacrificandoli nei termini di avermi tra le palle e di avere una "leggera" spesa in più, egoisticamente scelgo la seconda se ne ho facoltà.
Quote:
2° I colleghi li potevo pure tollerare, era la focal point (intermediaria tra me e la responsabile, santa donna, che sta IMPAZZENDO pure lei lì dentro) che mi faceva uscire perennemente di melone.
....
Lettera d'intenti? Illuminami.
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Anch'io ho un ambiente lavorativo alla LONTANA simile ma, a meno di non avere un reddito mensile analogo a quello attuale fino alla pensione e medesimo stile di vita, stringo i denti ed accetto.
Lettera d'intenti? Un documento firmato dal legale rappresentante dell'azienda NUOVA in cui l'azienda s'impegna alla data x ad assumerti con CCNL y, livello z per un reddito annuo lordo di w mila Euro fissi + a mila Euro di variabile subordinato al raggiungimento di EBIDTA a 6-12 mesi + benefit (buoni pasto da b Euro, ecc.).
Se l'azienda non rispetta il patto t'indennizza con x mensilità.
Ah, dimenticavo... Nell'atto si fa dichiarare che l'azienda s'impegna anche a corrisponderti l'indennità di mancato preavviso se la devi lasciare alla vecchia e se la nuova ti vuole disponibile subito.
Altro consiglio che però non gradisco molto a livello etico... Meglio un licenziamento disciplinare (basta fare x giorni d'assenza ingiustificata per farlo scattare) che le dimissioni: il licenziamento ti da accesso all'indennità di disoccupazione per 8 mesi, le dimissioni no.
Quote:
3° Avevo risultati importanti alla mano, sirene ammalianti, corsi qualificati, referenze, e credevo in me stesso (sicumera). Ed ero ingenuo.
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Infatti serve a poco.
Quote:
5° settore: bancassurance vita
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Purtroppo non ti posso essere d'aiuto.
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05-09-2012, 00:25
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
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Quote:
Originariamente inviata da Martello
Non posso capire cosa provi, ma forse sarebbe il caso di ricollocarti in un settore differente da quello in cui hai lavorato. Qualsiasi lavoro va bene per guadagnare, capisco l'ambizione, con le tue competenze puoi continuare a mandare curricula, ma intanto devi guadagnare il pane per vivere.
Capisco che sarebbe per te squalificante lavorare in un settore generico, con gente senza nessuna competenza.
Onestamente, ritieni che sia meglio tornare a casa da mamma e papà?Un pò di sano realismo su.
L'ambizione puoi conservarla anche facendo i lavori più infimi, e nel frattempo puoi coltivare le tue passioni, spedire CV, fare colloqui. Nulla ti impedisce di continuare a sperare di ottenere ciò che desideri.
Ma intanto cerca un lavoro qualsiasi per mantenerti, inizia dalle basi.
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Li cercano precisi & perfetti, con esperienza pregressa. E li trovano. Per qualsiasi cosa. Dal lavapiatti al megadirettore planetario positronico figl. di put. bastard. stronz. test. d. caz.
Per lavori più umili, poi, ci son mediamente il 300% di candidature in più.
Oltre mille cv significa che ho cercato anche in altri settori. Avessi trovato 1000 e oltre offerte sull'assicurativo starei sbavando o sguazzando in una vasca con ostriche e champagne.
E ho fatto colloqui solo con compagnie di assicurazioni. Per gli altri sono molto meno di una cagatina di mosca.
Essere una cagatina di mosca per me, mi sto accorgendo, è già un gran lusso.
C'è un altro fatto: odio la vita. La mia soprattutto.
Quindi... Lottare per cosa? Per procacciarmi ulteriori incazzature/dolori/sofferenze/limiti/umiliazioni?
Volevo suicidarmi, non ci sono riuscito.
Mi tengono vivo l'istinto di autoconservazione e l'incredulità (della serie: NON può finire così... è la quintessenza dell'assurdità!).
Non tornerei da mamma e papà perché papà è morto. Tornerei da mamma (o pseudomamma) e zia.
E lì basterebbe una cosa per rivoltare tutta la frittata: un annuncio sull'assicurativo a Torino (l'unica speranza pure lì), e potrebbe coronarsi il sogno che ho perseguito per anni.
Ma NON è mai accaduto (una volta un'azienda fece una "finta", era tutto pronto, dovevo solo più firmare... e poi ha rinviato le assunzioni) e NON potrà mai accadermi.
Devo SUBIRE.
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05-09-2012, 00:39
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Capisco.
Egoista? Sì, non sono al 100% altruista.
Se si parla di lavoro, amore, denaro penso prima a me stesso e poi agli altri senza danneggiare il prossimo in modo sensibile.
Nel caso in questione, tra il fare la fame e tornare dai miei sacrificandoli nei termini di avermi tra le palle e di avere una "leggera" spesa in più, egoisticamente scelgo la seconda se ne ho facoltà.
Anch'io ho un ambiente lavorativo alla LONTANA simile ma, a meno di non avere un reddito mensile analogo a quello attuale fino alla pensione e medesimo stile di vita, stringo i denti ed accetto.
Lettera d'intenti? Un documento firmato dal legale rappresentante dell'azienda NUOVA in cui l'azienda s'impegna alla data x ad assumerti con CCNL y, livello z per un reddito annuo lordo di w mila Euro fissi + a mila Euro di variabile subordinato al raggiungimento di EBIDTA a 6-12 mesi + benefit (buoni pasto da b Euro, ecc.).
Se l'azienda non rispetta il patto t'indennizza con x mensilità.
Ah, dimenticavo... Nell'atto si fa dichiarare che l'azienda s'impegna anche a corrisponderti l'indennità di mancato preavviso se la devi lasciare alla vecchia e se la nuova ti vuole disponibile subito.
Altro consiglio che però non gradisco molto a livello etico... Meglio un licenziamento disciplinare (basta fare x giorni d'assenza ingiustificata per farlo scattare) che le dimissioni: il licenziamento ti da accesso all'indennità di disoccupazione per 8 mesi, le dimissioni no.
Infatti serve a poco.
Purtroppo non ti posso essere d'aiuto.
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Grazie mille per le dritte liuk.
Ti parlavo di egoismo, ma in questo tipo di società, a perseguire principi etici a tutti i costi ci si fa solo del gran male. Quindi in fin dei conti hai ragioni da vendere.
Tu sei del 76? Io sono un pistola dell'85, un pò più giovane, ma avrei dovuto arrivarci anch'io a questo modo, forse un pò più scaltro, ma funzionale, di concepire lavoro, amore, e quant'altro.
Infatti, in amore, ero partito anche lì per la tangente. Storia a distanza Prov. di Torino - Marche, e poi per mia scelta, condivisa, sotto lo stesso tetto a Milano. In quel caso il rischio fu premiato, perché c'era di mezzo anche lei. Invece quando rischio da solo... brrr
E se penso alle mille varianti che potevano frapporsi... per esempio legarmi a una ragazza qui a Milano, che frequentavo in amicizia ma con possibili evoluzioni.. Non avrei fatto quella scelta. Avrei agito con più accortezza. MA non ero pronto a lanciarmi. Invece mi sono lanciato dove non avrei dovuto.
Ho sperato fino alla fine che in qualche modo, per una qualche legge karmika dei mei zebedei (razionalità a puttane), trovassi una soluzione.
Son passato dall'essere un punto di riferimento per alcuni, a essere nessuno per tutti. Bella merda
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05-09-2012, 00:43
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
E lì basterebbe una cosa per rivoltare tutta la frittata: un annuncio sull'assicurativo a Torino (l'unica speranza pure lì), e potrebbe coronarsi il sogno che ho perseguito per anni.
Ma NON è mai accaduto (una volta un'azienda fece una "finta", era tutto pronto, dovevo solo più firmare... e poi ha rinviato le assunzioni) e NON potrà mai accadermi.
Devo SUBIRE.
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Questo NON è detto.
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05-09-2012, 00:54
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Questo NON è detto.
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Sarebbe troppo bello se accadesse, quindi NON può accadere
Ogni volta che ho pensato positivo od ho sperato in qualcosa ho sempre preso vagonate di calci in bocca, presto o tardi, o direttamente l'ipotetico cartello "Chiusi per ferie a tempo indeterminato".
E chi ci spera più
Un tempo funzionava il pensare a conseguenze negative, e talvolta succedeva nella realtà qualcosa di meglio (es. mettevo da parte qualche soldo in più, o banalmente la giornata filava via più liscia del previsto).
Non funziona neanche più quello
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05-09-2012, 00:57
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#16
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
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Quote:
Originariamente inviata da filosofo
Sarebbe troppo bello se accadesse, quindi NON può accadere
Ogni volta che ho pensato positivo od ho sperato in qualcosa ho sempre preso vagonate di calci in bocca, presto o tardi, o direttamente l'ipotetico cartello "Chiusi per ferie a tempo indeterminato".
E chi ci spera più
Un tempo funzionava il pensare a conseguenze negative, e talvolta succedeva nella realtà qualcosa di meglio (es. mettevo da parte qualche soldo in più, o banalmente la giornata filava via più liscia del previsto).
Non funziona neanche più quello
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Ci sono passato anch'io per questi meccanismi mentali, quello che vorrei dire è che oltre al pensare positivo o negativo c'è anche il NON pensare, il non aspettarsi che debba per forza succedere qualcosa di positivo o negativo o che le cose debbano per forza andare sempre bene o sempre male. Lasciare il futuro nella nebbia in cui si trova e benedire l'ignoranza di ciò che avverrà.
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05-09-2012, 01:40
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#17
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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Butta la spazzatura!
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05-09-2012, 02:10
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#18
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da Sampei80
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Eckart Tolle & company?
Tutte cose inutili ORA.
Sarebbero servite prima, o se ci fosse qualcos'altro in ballo.
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05-09-2012, 03:01
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#19
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,304
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ORA sono le 3 di notte
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