Alakazam

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eely

Non credo che il problema sia il tuo legame/non legame con la famiglia... Probabilmente in te c'è questa ambivalenza :vuoi essere indipendente ma hai paura del mondo, non ti fidi di nessuno e hai paura del giudizio quindi quando incontri persone e situazioni nuove i tuoi meccanismi di difesa sono quelli di mettere in atto le cose che ti hanno insegnato i tuoi, di pensare alla tua famiglia e di mettere in discussione te stesso e loro.... Secondo me, anche se sembra una cosa difficile e quasi impossibile hai un enorme bisogno di iniziare a fare piano piano delle cose nuove per te stesso, nutrire la tua fame di nuovo, però ti consiglio di andarci piano e di ragionare ogni mossa cosi non avrai grandi delusioni, il tuo desiderio di indipendenza è perfettamente normale e se lo desideri cosi tanto puoi fare piccole esperienze che fanno gli adulti,però come ti dicevo prima vacci piano

Masterplan92

Sono d'accordo..l'ho sperimentato anche io..fare cose sempre per gradi,accettandolo..mai correre troppo o si rischiano brusche frenate

Alakazam

Non penso sia questo, non si giustificherebbe il fatto che in un altra città tale problema non si presenta.

Ps: il quote.....

eely

In altre città non si presenta appunto perché ti senti libero di fare quello che vuoi...
Non so togliere il quote una volta inserito... 😅

Alakazam

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HelterSkelter

Capisco molto bene.
Nel mio paesino ero solo la "cameriera" o quella che "fa le pulizie e pulisce i bagni" nonostante andassi all'università e lo facevo solo per pagarmi più o meno tutto. Se mi fermavano per strada a chiedere che combinavo mi veniva spontaneo dire quali sarebbero state le mie intenzioni una volta laureata ma vedevo in loro dello scherno, come per dire "se vabbè".
Complice anche la mia famiglia perché mia madre era conosciuta come una gran beghina, molto bigotta e severa e quasi tutti erano a conoscenza dei suoi metodi punitivi.
Quando passeggiavo mi sembrava di portare con me una sorta di lettera scarlatta, una lista delle mie "colpe" appesa dietro la schiena.
Insomma, a lungo andare tutto ciò ha compromesso la mia capacità di instaurare legami, di parlare con gli altri e mi sono chiusa molto in me stessa.
Appena ho avuto la possibilità economica me ne sono andata, mi sono trasferita in un'altra città e piano piano mi sono riappropriata dei miei interessi, delle mie aspirazioni e sono riuscita a scoprire me stessa.
Non ho soluzioni da proporti se non quella, appena ne hai la possibilità, di abbandonare il nucleo famigliare.

Ezp97

Ti capisco, vivo in un paesino di 400 anime, in mezzo al nulla...che merda di stile di vita. Non ho amici e non esco da anni in città con coetanei.
Non ho vita sociale da tantissimo tempo e non so come uscirne visto che i ragazzi del paesello o sono andati all'estero o sono fidanzati.

Alakazam

Abbandonare il nucleo familiare è allo stessa tempo la soluzione più facile e più difficile. Più difficile perché per questioni economiche può essere difficile diventare indipendenti al 100%. La più facile per risolvere la situazione perché appunto implica l'allontanamento "fisico" e quindi per ovvietà di cose si diventa indipendenti nei termini indicati nel primo post.

Molto più difficile sarebbe invece risolvere il problema restando qui dove sono...

HelterSkelter

@Alakazam il quote plz!

Elle_

Anche io ho un problema simile, in pratica mi vergogno di fare cose perché ho paura che la mia famiglia poi venga a saperlo. Questo si riflette soprattutto nelle relazioni con l'altro sesso, nel mio paese non sono mai uscita con un ragazzo proprio perché è piccolo e ho paura che possano arrivare voci ai miei familiari.. Mi piacerebbe infatti trasferirmi per vivere più serenamente le cose ma come hai detto tu c'è il problema economico.

Alakazam

Ma com'è il rapporto con la tua famiglia?