Oggi il settimo colloquio con la psico mi ha lasciato un pò scosso. Avevo preparato per iscritto un elenco di vecchi traumi infantili di cui parlare. Scrivere era stato fastidioso ma è stato parlandone di persona che ho rivissuto sensazioni dimenticate in cassetti della memoria. Non è stato per niente piacevole, anche se necessario. Quando, due mesi fa, ho iniziato la terapia sottovalutavo completamente la mia storia da bambino e incolpavo soprattutto gli anni dell'adolescenza ma adesso mi rendo conto che i miei problemi avevano origini molto più remote di quanto pensassi. Col senno di poi e con le osservazioni della psico vedo bene che l'ansia è stata piantata nell'infanzia e i problemi da ragazzo sono stati più conseguenze che cause.
Tornando a casa, per alcune ore ho visto la situazione un pò nera, pensando che a 31 anni devo risolvere una serie di traumi infantili profondamente radicati nella mente, esacerbati durante l'adolescenza, somatizzati nel fisico e incrostati da anni di circoli viziosi. Poi ho riflettuto che in fondo stavo molto ma mooolto peggio qualche anno fa, la psico è in gamba e sto facendo le cose giuste per guarire...
Una delle prossime volte iniziamo con l'Emdr