incompresa88

Che c'entri tu?

Keith

E chi non te lo dice che gli altri non si sforzino ad uscire da casa? Che lo devono fare per forza perché nessuno lo fa per loro?
Quelli che tu definisci "un po' fobici" DEVONO lavorare, perché chi altro lo può fare per loro? Vanno al pronto soccorso ad accompagnare i familiari perché lo DEVONO fare, fobia o no.. tachicardia, senso di svenimento, visione annevviata.. lo devi fare e lo fai. Se questo vuol dire essere quasi normali, o al limite un po' timidi.. io rispondo NO. Se c'è la guerra cerco di non farmi bombardare in testa e mi nascondo, e se devo difendere i miei familiari, i miei figli, sparo anche io, fobia o non fobia.

incompresa88

Scrivi quello che ti pare, figurati. C'è chi ne ha dette molte di peggio, nessun problema.

lauretum

Oh

Io sopra ti ho chiesto come stai, e proprio non esistono secondi fini, è stata una azione spontanea

La reazione è che ti sei incazzato vedendo solo il mio errore ai tuoi danni, non hai visto neanche che qualcuno voleva sapere come stavi

A questo punto mi verrà naturale farsi i cavoli propri, e così passare nelle schiere dei nemici, di quelli che emarginano e non considerano

Cosi il buco nero interiore che cerca nemici ovunque sarà contento

E vale pure per incompresa88 quello che dico, lei è allo stesso punto del percorso.

La colpa è degli altri? Si
La colpa è nostra? Pure

incompresa88

Non hai capito il punto, mi sa… Vabbè. E comunque, già se riuscite a lavorare vuol dire che la fobia è meno grave. Un lavoro normale, intendo, con dei colleghi. Perché a lavorare lavoro pure io, ma in proprio, non potrei proprio lavorare, non esiste che io possa avere persone accanto, ma qui certe cose non le capite. Vi lamentate tanto, però con la gente ci state.

incompresa88

Benissimo. E quali colpe avrei io? Di non riuscire a comunicare col prossimo? Di prendermela troppo perché sono troppo sensibile? Ah già, la colpa è mia che sono troppo debole, capito.

Keith

Sarà meno grave, che ti devo dire.. se il dover prendere l'ascensore con i condomini mi fa venire un nodo in gola.. va bene.. non è grave.. se l odite voi.. ma ripeto.. non è che si può fare altrimenti.. io non ho qualifiche per fare i lavori da casa e anche se facessi qualcosa non basterebbe affatto per mantenere le spese di affitto etc. ma non mi voglio lamentare, è la mia vita e l'ho scelta io. ma il lavoro fuori lo devo fare.. con la gente.. che ti prende per il culo, che ti sparla dietro.. che se ne approfitta.. è così e si sopporta.

incompresa88

Ma buon per voi, infatti. Se riuscite comunque a lavorare o ad avere qualche contatto con cui uscire. Il problema dei condomini ce l'ho pure io, infatti non capisco come facciate poi a passare 8 ore al lavoro con persone di merda che poi dovete sorbirvi pure durante la pausa pranzo (se non volete passare per autistici come succedeva a me). Io se non avessi il lavoro che ho, da casa, davvero mi sarei suicidata. Forse avrei puntato sulle categorie protette, ma dubito me le avrebbero date… Avrete capacità di sopportazione che io non ho, che vi devo dire… Per me il liceo e l'università sono stati un trauma, e finiti quelli non ho voluto più saperne di stare con gli altri. Mi sale la tachicardia anche solo se incontro uno per le scale e mi scoppia la testa se qualcuno inizia a parlarmi per 5 minuti, dimmi tu come potrei avere un lavoro normale. Non so reagire, non so farmi valere, accumulo rabbia e poi rischio di esplodere e appiccicare la gente al muro.

Nightlights

Niente è che partendo da un discorso generale ho parlato per me, faccio autoanalisi.

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incompresa88

Ah. Non mi riferivo a te, comunque.

Keith

ma infatti mi risparmio un po' di questa merda. ho dovuto prendere il part-time sennò morivo. lavorando su turni per fortuna non ho pause pranzo.
saprò pure sopportare meglio gli altri, perché alla fine di sopportazione si tratta.. ma di contro sono handicappato totale con l'altro sesso, cosa che alcuni qui non sono. Ognuno ha la sua croce.

incompresa88

Hai fatto bene. E per fortuna non hai pause pranzo, per me erano più traumatiche quelle del lavoro in sé. Tutti lì a parlare e io che stavo lì come una scema, senza dire mezza parola, in preda al panico, in mezzo a persone odiosissime a dir poco.
Io sono handicappata in ogni campo… lavorativo, sociale, relazionale, tutto. Mi sento proprio una disabile, solo che nessuno lo capisce. Passo la vita a nascondere la disabilità, in pratica, pensa che vita…

Keith

ma mi pare che anche tu con qualche ragazzo sei uscita, forse avrai pure avuto qualche storia.. quindi proprio handicappata totale non credo che lo sei.. non è un processo eh, solo una constatazione (amichevole XD)

incompresa88

E quindi? Anche tu sei stato fidanzato, mi pare…
Ti assicuro che sono handicappata lo stesso. Anzi… nelle relazioni esce fuori il lato più handicappato

lauretum

Già, ma sono colpe verso te stessa, crei un danno a te non agli altri

incompresa88

Dal tuo punto di vista, forse. Dal mio no. Essere in un certo modo, diverso dai più, non è una colpa. Non ho chiesto io di nascere così come sono, e non è che posso trasformarmi (né voglio farlo).

Keith

ah beh si, ma anni fa, quando ancora il mio handicap non era esploso con tutta la sua forza dirompente

incompresa88

Io pure sono peggiorata negli anni… normale non sono mai stata, ma ora sono peggiorata e di brutto pure. Almeno finché andavo a scuola dei conoscenti li avevo, ora zero proprio. Però preferisco così, visto che prima stavo sempre male e quei rapporti non mi davano nulla. Solo stress e somatizzazioni.

Keith

non fare la furbetta pure tu se conosci uno capiterà pure che ci esci.. per carità, è un bene eh!

incompresa88

In realtà, a me capita una volta ogni dieci anni più o meno… furbetta io proprio no, guarda, sono pure asessuale ahahahahaha ma dai, non scherziamo. Nessuno starebbe con una come me, tranne al massimo qualche altro disagiato (che infatti sono quelli con cui ho avuto qualche esperienza). Aggiungiamoci pure che il più delle volte è a me che non vanno bene gli altri e non il contrario. Difficilmente mi ispira qualcuno, poi sono fobica e non ho voglia di frequentare gente, ma chi me lo fa fare?