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Vecchio 26-01-2012, 19:42   #1
Esperto
L'avatar di filosofo
 

Non mi sento cittadino in questa città, in questo Paese, in questo continente, e in questo mondo. E' come se non facessi nemmeno parte della specie umana.

Come dire... Gente che si indigna, che si infervora, che gioisce, che piange, che dona la propria vita... Per un sacco di cazzate.

Basta discostarsi appena appena dal flusso degli eventi, starne fuori anche per poco, vedere un pochino più in là del proprio naso, per capire quanto sia fallace, artefatto, superficiale ciò che ci sta intorno.

E andiamo un pò sull'aneddotica più recente, impepiamo un pò il discorso.

Martedì ho sostenuto un colloquio a Firenze. Quindi ho preso il Frecciarossa, sono arrivato là, e ...

Ho sostenuto il colloquio proprio lì in mezzo all'ufficio, alla presenza di altre persone.
La "recruiter" simpatica come il peggior nazista, non aveva la più pallida idea delle peculiarità della posizione per cui stava ricercando, non aveva nemmeno letto il mio cv, non aveva la più pallida idea del tipo di mansioni che avevo svolto e di cosa comportassero (l'avrebbe saputo anche un bambino di 4 anni), ha scambiato un corso di formazione per un'esperienza professionale.
E, intendiamoci, stava cercando un contabile per una prestigiosa azienda del settore lusso, mica un addetto alla vendita di zucchero filato. Con tutto il rispetto per gli addetti alla vendita di zucchero filato.

Dopo l'ubriacatura di monumenti, fiorentine, e l'amato Frecciarossa, sono rincasato con i brividi.

Il mio futuro è in mano a questa gente. Ho smesso di mandare curriculum.
Ho cercato una camera in condivisione a Torino per abbattere i costi e dalla prossima settimana mi auguro di cambiare aria, e boh... forse mi inventerò qualcosa per campare... non lo so davvero...

Ma il punto è questo: ci sono migliaia di persone in difficoltà, con una professionalità pregressa o quantomeno degli studi qualificati, che si stanno svendendo per impieghi precari, dequalificati e malpagati, e a decidere del futuro di queste persone, sono delle persone che non hanno le capacità per farlo. Il mio probabilmente è un caso limite, ma ne ho viste, sentite e lette di cotte e di crude.
Qui non è in ballo il successo o l'insuccesso, è in ballo la sopravvivenza.

Mi interesso all'internet marketing, e poco fa ho aperto la mail di un ragazzo che si è imposto come un guru del settore, con tanto di seguito fidelizzato.
Bene, gli stessi contenuti, con le stesse virgole, me le aveva già inviate i giorni scorsi un altro consulente, ma questo, almeno credo, "vero". Anche se, credo, scopiazzati da qualche altro "guru" americano.

Come vedete, basta veramente poco a prendere per i fondelli centinaia o migliaia di persone.
Potrei farlo anch'io. Ho studiato a fondo molte tecniche di self-help, coaching, vendita, leadership bla bla bla. Avrei gli strumenti e le tecniche per fare tutto.

Mi manca la motivazione, la voglia, il desiderio, il "pelo" per prendere per i fondelli le persone.
Poi, che persone... Quelle che comprano "Io Ibra?", quelle che scrivono su lettere ufficiali ai clienti "cmq"? Quelle che organizzano nel 2012 concerti contro il fascismo? Quelle che urlano quando passa un sedicente VIP? Quelle che si ammazzano per un cane? Quelle infoiate che cliccano Mi piace a qualsiasi puttanata scritta da un formatore su Facebook? Quelle che non sanno scrivere una mail in italiano? Quelle che leccano il culo e quelle che se lo fanno leccare? Quelle che da un giorno all'altro ti mandano affanculo?

Provo solo un profondo senso di disprezzo, schifo ed estraneità, che ormai mi portano a precludermi tutte le strade, sia di una ricerca di lavoro, che ormai è un terno al lotto con un premio che fa ridere, sia quella di un lavoro "intraprendente".

Mi viene in mente una battuta di Gordon Gekko nel film "Wall Street" (il primo)
"O sei dentro, o ne sei proprio fuori".
Io dentro faccio una fatica tremenda a starci, mi devo violentare, e fuori rischio di finire per strada. Io per strada, mentre un sacco di persone che valgono due soldi son fuori a prosperare.

No, di sto passo il 2012 sarà la fine del "mio" mondo.

Ultima modifica di filosofo; 26-01-2012 a 19:46.
Vecchio 26-01-2012, 23:53   #2
Esperto
L'avatar di super unknown
 

Torino, ottima scelta, secondo me troverai "fortuna" in quella città, io ci sono nato, con tutto il rispetto per il nord-est (ovviamente, dipende in quale città provincia si vive ), ma a Torino fino a 12 anni fa la cultura la si poteva respirare anche nei mezzi pubblici ( chissà se dopo 12 anni la "mia" società si sarà uniformata al niente del resto dell'italietta o se a tenuto botta )
Vecchio 27-01-2012, 00:13   #3
Esperto
L'avatar di filosofo
 

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Originariamente inviata da super unknown Visualizza il messaggio
Torino, ottima scelta, secondo me troverai "fortuna" in quella città, io ci sono nato, con tutto il rispetto per il nord-est (ovviamente, dipende in quale città provincia si vive ), ma a Torino fino a 12 anni fa la cultura la si poteva respirare anche nei mezzi pubblici ( chissà se dopo 12 anni la "mia" società si sarà uniformata al niente del resto dell'italietta o se a tenuto botta )
A dire il vero attualmente abito a Milano. Sempre un'agenzia mi face credere di essere in pole position per un'offerta di lavoro a Verona, città che adoro, però.... Puff...

Avevo già cambiato l'ubicazione... macché... pesci in faccia e pedalare.
Lascio Verona, chissene... Se metto Torino va ancora a finire che per qualche motivo resterò incollato qui.

Per Torino ho delle idee, in modo da valorizzarla e attrarre turisti, utilizzando il web. Solo che ci vuole tempo, e un minimo di stabilità, cose che ora mancano, e temo mancheranno anche i mesi a venire.

Sono originario del Canavese
Vecchio 27-01-2012, 00:50   #4
Banned
 

Dal tuo curriculum sei assolutamente inadatto per questo paese, cambia nazione al più presto, dove verrai preso sul serio per davvero, non sbattere la testa oltremodo, i parametri sociali italiani sono tutt'altri, hai voglia a sciorinare le tue competenze, qua si va avanti a figlio di... parente di.... amico di.... quello\a la conosco.... è amico mio .... e bla bla bla, vai vola come un airone verso lidi + consoni alla tua professionalità e non prendertela con te stesso se intorno ce una società italiana in gran parte strutturata così.
Vecchio 27-01-2012, 00:53   #5
Esperto
L'avatar di Myway
 

Devi essere nel mondo ma non del mondo.....
Vecchio 27-01-2012, 01:01   #6
Banned
 

Coraggio.. siamo almeno in 2
Vecchio 27-01-2012, 14:29   #7
Esperto
L'avatar di filosofo
 

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Originariamente inviata da Nói Visualizza il messaggio
Ha ragione Martello, sei sprecato per l'italietta. Sei troppo avanti.
Da quello che scrivi mi sembri uno che ha le idee chiare, hai competenze specifiche, in più sei anche disposto a trasferirti e hai abbastanza spirito di adattamento per condividere una casa: cosa vogliono di più le aziende? Non c'è niente da fare, qui conta solo di chi sei figlio/parente/protetto.

Nel resto d'Europa non è così, almeno non lo era prima della crisi. Il problema è la mentalità locale, è il sistema italiano.

Non ci sarà mai meritocrazia qui, cosa possiamo aspettarci visto che in Italia si distribuiscono lauree a 110 e lode in lingue straniere a gente che non conosce neanche l'ortografia della lingua madre?


Infatti a me è bastato un anno all'estero. Non dico che altrove sia tutto perfetto, ma il pensiero unico come qui è veramente un matrix che gli stranieri se glielo racconti stentano a crederci.
Siete gentili fino all'eccesso.

Dove sei stato? E di cosa ti sei occupato in quell'anno all'estero?

Attualmente sto "campando" in perdita, quindi a occhio e croce non so nemmeno se avrei le possibilità economiche per farlo.

Con la crisi sta diventando dura pure all'estero. Mi sovviene immediatamente il caso Barcellona, fino a qualche tempo fa meta gettonatissima, e ora sempre più "inguaiata"
Vecchio 27-01-2012, 18:14   #8
Banned
 

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Originariamente inviata da Nói Visualizza il messaggio
Ho fatto lavoretti di ripiego a Dublino, avevo appena finito di studiare e non avevo nessuna esperienza lavorativa quindi mi andava bene anche lavorare in un negozio, per cominciare. Adesso invece è difficile trovare lavoro anche all'estero, ma è dovuto alla situazione di mercato, non al nepotismo imperante. Il fatto che allora ho trovato subito qualcosa senza conoscere nessuno mi ha fatto riflettere. Vabbé che era prima della crisi, ma qui senza raccomandazioni e arruffianamenti politici non andavi da nessuna parte neanche prima.
e aggiungo non vai da nessuna parte ne ora nè andrai da nessuna parte in futuro, comunque la carta emigrazione è ancora la più valida per cercare di ripartire, in questo merdaio chiamato Italia si dovrebbe fare prima una pulizia totale di feccia e poi si potrebbe avere qualche possibilità, intanto il tempo passa e l'angoscia aumenta........
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