Non mi sento cittadino in questa città, in questo Paese, in questo continente, e in questo mondo. E' come se non facessi nemmeno parte della specie umana.
Come dire... Gente che si indigna, che si infervora, che gioisce, che piange, che dona la propria vita... Per un sacco di cazzate.
Basta discostarsi appena appena dal flusso degli eventi, starne fuori anche per poco, vedere un pochino più in là del proprio naso, per capire quanto sia fallace, artefatto, superficiale ciò che ci sta intorno.
E andiamo un pò sull'aneddotica più recente, impepiamo un pò il discorso.
Martedì ho sostenuto un colloquio a Firenze. Quindi ho preso il Frecciarossa, sono arrivato là, e ...
Ho sostenuto il colloquio proprio lì in mezzo all'ufficio, alla presenza di altre persone.
La "recruiter" simpatica come il peggior nazista, non aveva la più pallida idea delle peculiarità della posizione per cui stava ricercando, non aveva nemmeno letto il mio cv, non aveva la più pallida idea del tipo di mansioni che avevo svolto e di cosa comportassero (l'avrebbe saputo anche un bambino di 4 anni), ha scambiato un corso di formazione per un'esperienza professionale.
E, intendiamoci, stava cercando un contabile per una prestigiosa azienda del settore lusso, mica un addetto alla vendita di zucchero filato. Con tutto il rispetto per gli addetti alla vendita di zucchero filato.
Dopo l'ubriacatura di monumenti, fiorentine, e l'amato Frecciarossa, sono rincasato con i brividi.
Il mio futuro è in mano a questa gente. Ho smesso di mandare curriculum.
Ho cercato una camera in condivisione a Torino per abbattere i costi e dalla prossima settimana mi auguro di cambiare aria, e boh... forse mi inventerò qualcosa per campare... non lo so davvero...
Ma il punto è questo: ci sono migliaia di persone in difficoltà, con una professionalità pregressa o quantomeno degli studi qualificati, che si stanno svendendo per impieghi precari, dequalificati e malpagati, e a decidere del futuro di queste persone, sono delle persone che non hanno le capacità per farlo. Il mio probabilmente è un caso limite, ma ne ho viste, sentite e lette di cotte e di crude.
Qui non è in ballo il successo o l'insuccesso, è in ballo la sopravvivenza.
Mi interesso all'internet marketing, e poco fa ho aperto la mail di un ragazzo che si è imposto come un guru del settore, con tanto di seguito fidelizzato.
Bene, gli stessi contenuti, con le stesse virgole, me le aveva già inviate i giorni scorsi un altro consulente, ma questo, almeno credo, "vero". Anche se, credo, scopiazzati da qualche altro "guru" americano.
Come vedete, basta veramente poco a prendere per i fondelli centinaia o migliaia di persone.
Potrei farlo anch'io. Ho studiato a fondo molte tecniche di self-help, coaching, vendita, leadership bla bla bla. Avrei gli strumenti e le tecniche per fare tutto.
Mi manca la motivazione, la voglia, il desiderio, il "pelo" per prendere per i fondelli le persone.
Poi, che persone... Quelle che comprano "Io Ibra?", quelle che scrivono su lettere ufficiali ai clienti "cmq"? Quelle che organizzano nel 2012 concerti contro il fascismo? Quelle che urlano quando passa un sedicente VIP? Quelle che si ammazzano per un cane? Quelle infoiate che cliccano Mi piace a qualsiasi puttanata scritta da un formatore su Facebook? Quelle che non sanno scrivere una mail in italiano? Quelle che leccano il culo e quelle che se lo fanno leccare? Quelle che da un giorno all'altro ti mandano affanculo?
Provo solo un profondo senso di disprezzo, schifo ed estraneità, che ormai mi portano a precludermi tutte le strade, sia di una ricerca di lavoro, che ormai è un terno al lotto con un premio che fa ridere, sia quella di un lavoro "intraprendente".
Mi viene in mente una battuta di Gordon Gekko nel film "Wall Street" (il primo)
"O sei dentro, o ne sei proprio fuori".
Io dentro faccio una fatica tremenda a starci, mi devo violentare, e fuori rischio di finire per strada. Io per strada, mentre un sacco di persone che valgono due soldi son fuori a prosperare.
No, di sto passo il 2012 sarà la fine del "mio" mondo.