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21-11-2018, 20:02
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#1
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,188
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...non usciamo o non facciamo vita mondana. Uscire era cool, il top del top 30 anni fa perché era qualcosa di decisamente trasgressivo, perché il massimo che potevi fare era fare il numero di telefono di casa del tuo amico o della ragazza che ti piaceva. Ritrovarsi era necessario perché quasi il massimo della trasgressione subito dopo fare sesso.
Oggi siamo superconnessi, non c'è più la scintilla di qualcosa di nuovo perché abbiamo tutto pronto all'uso, è tutto immediato. Per poi fare che? andare in posti superaffollati, agglomerati di testosterone perché nessuno scopa più e la prima occasione buona per sfogare gli ormoni è far rissa su qualcosa di futile? Invidiare i galletti? Pendere dalle labbra di qualche figamunita che si sente la regina in un mare di mdf? (e femminista zitta)
Io non sono sociopatico, alla fin fine mi piace stare in mezzo alla gente e capitandomi di rado è pure qualcosa che gusto di più. Semplicemente credo che bisogna anche ribadire il proprio diritto a non sentirsi dei mostri mutaforme solo perché non si aderisce a taluni comportamenti uniformanti.
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21-11-2018, 20:18
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#2
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Intermedio
Qui dal: Nov 2018
Messaggi: 125
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Quote:
vero che è meno sentito di prima l'obbligo sociale di andare in discoteca, ecc., però fare i pantafolai è cool se hai almeno una ragazza o una cerchia di amici nerd. passare tutti i fine settimana in casa da solo, non mi sembra un comportamento di cui vantarsi, almeno io non lo userei come argomento per fare colpo.
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21-11-2018, 20:40
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#3
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Grande haroldone
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21-11-2018, 20:41
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,964
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Non riuscite a dire niente senza tirare in ballo le donne bla bla.Che noia
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21-11-2018, 20:46
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#5
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Io credo di essere diventato schizoide
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21-11-2018, 20:54
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#6
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Esperto
Qui dal: May 2018
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,704
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L'uscita teoricamente non dovrebbe essere vista come un obbligo..ma unicamente come uno svago e un piacere. Sono due situazioni che vanno disgiunte....È chiaro che, se l'uscita viene considerata quasi come un obbligo sociale.....allora non può che essere negativa....ed è preferibile rimanere a casa.
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21-11-2018, 21:25
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,188
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Non riuscite a dire niente senza tirare in ballo le donne bla bla.Che noia
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Commento plastico per il post d'apertura.
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21-11-2018, 21:46
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#8
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,720
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Quote:
Originariamente inviata da Harold Finch
...non usciamo o non facciamo vita mondana. Uscire era cool, il top del top 30 anni fa perché era qualcosa di decisamente trasgressivo, perché il massimo che potevi fare era fare il numero di telefono di casa del tuo amico o della ragazza che ti piaceva. Ritrovarsi era necessario perché quasi il massimo della trasgressione subito dopo fare sesso.
Oggi siamo superconnessi, non c'è più la scintilla di qualcosa di nuovo perché abbiamo tutto pronto all'uso, è tutto immediato. Per poi fare che? andare in posti superaffollati, agglomerati di testosterone perché nessuno scopa più e la prima occasione buona per sfogare gli ormoni è far rissa su qualcosa di futile? Invidiare i galletti? Pendere dalle labbra di qualche figamunita che si sente la regina in un mare di mdf? (e femminista zitta)
Io non sono sociopatico, alla fin fine mi piace stare in mezzo alla gente e capitandomi di rado è pure qualcosa che gusto di più. Semplicemente credo che bisogna anche ribadire il proprio diritto a non sentirsi dei mostri mutaforme solo perché non si aderisce a taluni comportamenti uniformanti.
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Ci sono due casi differenti...
C'è chi non esce e non fa vita mondana perché non gli va di farlo, ed è giusto che non si senta sfigato
Ma c'è anche chi non esce per paure varie, pur volendo veramente farlo: e costui, bloccato dalle sue paure, credo che un po' sia "sfigato", o che quantomeno sia comprensibile che si percepisca così
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21-11-2018, 22:32
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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La vera distinzione non è tra sfigati o no, ma tra approccio funzionale e disfunzionale.
Va tutto bene, la libertà di fare o non fare ciò che si vuole è sacra, però attenzione anche a non cadere nel discorso della volpe e l'uva.
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21-11-2018, 22:56
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#10
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
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Quote:
Originariamente inviata da Harold Finch
...non usciamo o non facciamo vita mondana. Uscire era cool, il top del top 30 anni fa perché era qualcosa di decisamente trasgressivo, perché il massimo che potevi fare era fare il numero di telefono di casa del tuo amico o della ragazza che ti piaceva. Ritrovarsi era necessario perché quasi il massimo della trasgressione subito dopo fare sesso.
Oggi siamo superconnessi, non c'è più la scintilla di qualcosa di nuovo perché abbiamo tutto pronto all'uso, è tutto immediato. Per poi fare che? andare in posti superaffollati, agglomerati di testosterone perché nessuno scopa più e la prima occasione buona per sfogare gli ormoni è far rissa su qualcosa di futile? Invidiare i galletti? Pendere dalle labbra di qualche figamunita che si sente la regina in un mare di mdf? (e femminista zitta)
Io non sono sociopatico, alla fin fine mi piace stare in mezzo alla gente e capitandomi di rado è pure qualcosa che gusto di più. Semplicemente credo che bisogna anche ribadire il proprio diritto a non sentirsi dei mostri mutaforme solo perché non si aderisce a taluni comportamenti uniformanti.
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Quindi tra uscire la sera e un massaggio prostatico meglio la seconda perché è più trasgry?
Mo' me lo segno (cit.).
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22-11-2018, 00:12
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2018
Messaggi: 604
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Quote:
Originariamente inviata da Darby Crash
Ci sono due casi differenti...
C'è chi non esce e non fa vita mondana perché non gli va di farlo, ed è giusto che non si senta sfigato
Ma c'è anche chi non esce per paure varie, pur volendo veramente farlo: e costui, bloccato dalle sue paure, credo che un po' sia "sfigato", o che quantomeno sia comprensibile che si percepisca così
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infatti. è esattamente così.
se non si ha voglia di uscire...ma lo si potrebbe fare, non ha senso sentirsi sfigati. se si vive bene lo stesso in certe condizioni...o non la si vive come una privazione.
al contrario, se c'è la volontà di vivere, anche uscendo con gli amici, a divertirsi, ovviamente con persone con cui si prova affetto e con cui si compatibili al 100%, ma si è pieni di paure...allora forse ha senso essere chiamati così.
il punto è sempre se il tutto è volontario oppure no, probabilmente.
uscire solo perchè ci si sente obbligati non ha senso.
ma ci si può sentire obbligati anche per il fatto che si fatica a star bene con gli altri, anche se si vorrebbe vivere nelle condizioni di farlo, o poterlo fare.
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22-11-2018, 00:25
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Via da qui
Messaggi: 1,729
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Capisco ma non condivido.
Il tuo ragionamento sarebbe giusto implicando una scelta a monte del fobico: La maggior parte di noi non esce perché non può o perché sarebbe troppo faticoso sotto ogni prospettiva. Se una persona sceglie di starsene chiusa in casa perché lo preferisce è un'altro discorso.
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