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17-04-2006, 21:26
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#1
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Principiante
Qui dal: May 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 43
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Ciao a tutti, ragazzi, è la prima volta che scrivo in questo forum, ma è moltissimo che vi seguo, anche perchè molte problematiche che descrivete sono molto simili alle mie.
Mi presento, mi chiamo Alessio, ho 26 anni e non ho mai avuto una ragazza, ma la causa che mi ha spinto a scrivere la mia storia è accaduta ieri sera ad una discoteca delle mie parti (sono di Pisa), perchè mi sono reso conto che rischio veramente di rimanere solo tutta la vita.
Ma andiamo con ordine, sarò un pò lungo, non vi chiedo di leggerla tutta, ma serve a me per sfogarmi un pochino.
A scuola, dalle elementari fino alle superiori, sono sempre stato molto timido, considerato da tutti il secchione con la media del 7 ed oltre, ma fortunatamente mi sono costruito fin da piccolo, grazie anche al fatto di giocare al calcio, una stretta cerchia di amici con la quale uscivo spessissimo e mi divertivo molto.
Io sono un tipo che non parla molto, ma nella compagnia riesco ad essere anche molto simpatico, infatti a scuola con il passare del tempo molti mi dicevano che ero un secchione "atipico" che faceva sport, che sapeva far battute e questo mi tirava sù molto di morale. Convinto che comunque questo fosse il mio carattere, e ne sono tuttora in parte convinto, mi cominciavo a chiedere, tuttavia, come mai i miei amici avessero cominciato, chi pìù, chi meno, ad avere rapporti con l' altro sesso, mentre io faticavo moltissimo solo ad avvicinarle. Di tutto questo non ci soffrivo poi molto, anche perchè, come ripeto, quasi non me ne rendevo conto, coltivando cmq due grandi passioni, il calcio e la scuola.
A 17 anni iniziai a capire che sarebbe stata durissima avere una relazione sentimentale: infatti qualche giorno dopo essere stato ad un parco a passare una domenica di aprile, la ragazza di un mio amico mi chiamò al telefono dicendomi che piacevo ad una sua amica, la quale mi aveva visto proprio quel giorno. Fissammo un' uscita a 4 la domenica successiva. Io ero terrorizzato e contavo i giorni con un' ansia che cresceva in me sempre più: l' appuntamento poi non andò così male, anche perchè mi ricordo lei parlava molto, ed io mi limitavo a fare da spalla. Alla fine della giornata, rimasti soli, la riaccompagnai alla stazione del pullman ed avevo in mente di darle un bacio, ma il forte imbarazzo mi impedì di farlo come avrei voluto: le diedi un bacino sulla bocca velocissimo e la salutai (sarebbe stato più sensuale per lei baciare un robot). Il giorno dopo, stanco per aver passato una notte quasi insonne, a scuola non feci altro che pensare al possibile giudizio degli altri, sul fatto che il secchione aveva una ragazza (ma eravamo già insieme, bho!). Questi pensieri mi pesavano come macigni ed il pomeriggio, quando lei mi chiamò, le dissi che per il momento non avevo intenzione di impegnarmi e di comune accordo ci trovammo per rimanere comunque amici. Alla fine della telefonata fui come liberato da un masso enorme sulla schiena, ritrovandomi fradicio di di sudore, con le mani congelate, e con il cuore che dopo avermi battuto a cento all' ora, stava faticosamente cercando di tornare ad un battito normale.....figuriamoci se avessi scelto di dirle quelle cose a quattrocchi!!!????
Da quell' episodio il mio rendimento scolastico cominciò a calare lentamente, anche se le due cose le ho collegate solo a distanza di anni. Per un certo periodo vissi di rendita, anche perchè la mia media scolastica e la fama che mi ero costruito nel tempo influenzava anche i professori; tuttavia successivamente ed inevitabilmente i miei voti si fecero normali, anzi spesso erano anche insufficienti e questo mio comportamento mi portò un 73 finale all' esame di maturità, quando tutti i professori o quasi mi dissero che avevo le potenzialità per ottenere 100.Questo suscitò un pò di delusione nei miei genitori, soprattutto in mia madre che ci credeva molto, ma ormai era fatta.
Non andai all' università, perchè sapevo che non avrei combinato nulla e cominciai a fare tirocinio presso un architetto, ma lasciamo stare la parte professionale, non è di questo che principalmente volevo parlare, anche se penso che veramente in pochi saranno arrivati a leggere fino a questo punto, data la storia patetica che sto raccontando.
Nell' estate del 2000 (avevo quindi 20 anni), in una discoteca detti un bacio con la lingua ad una ragazza che tra l'altro non mi piaceva nemmeno: sottolineo che fu lei a venire a conoscermi, a corteggiarmi ed a prendere l' iniziativa per darmi il bacio....mi sentii totalmente inadeguato e fuori luogo, oltre che imbranato. Mi lasciò il numero e la sera stessa ero convinto, nonostante tutto, di richiamarla per andarla a trovare e magari farci anche sesso, ma il mattino dopo il mio piccolo entusiasmo era già finito e rinunciai per mancanza di fiducia in me stesso.
Partii militare nei carabinieri, una bellissima esperienza che credevo mi desse un pò di sicurezza in più. Dopo un anno mi congedai e continuai ad uscire con il mio unico amico rimasto single(gli altri li vedevo di tanto in tanto, ma erano tutti fidanzati), ma mai che una volta riuscimmo a fare conquiste.
Dopo i vent'anni mi resi conto di essere un bellissimo ragazzo perchè ovunque andassi le ragazze mi lanciavano delle occhiate maliziose, fatto che se da una parte mi faceva molto piacere, da una parte mi metteva ancora di più a disagio, trasmettendomi ansia e voglia di andarmene.E pensare che fino ai vent' anni mi reputavo un ragazzo bruttino a causa dei miei lineamenti non proprio italiani, a metà tra un europeo ed un orientale, oggetto di prese in giro da parte dei miei amici, ma è proprio questo che piace di me alle donne.
Così sono arrivato ai 24 anni senza combinare niente, quando ad un certo punto reincontrai un' amica di vecchia data molto carina che frequentava la stessa università dell mio compagno di sventure. Infatti una sera io ed il mio amico andammo in un pub dove lei lavorava perchè dovevano scambiarsi degli appunti. Mi accorsi subito di piacergli molto e riuscii anche ad essere piuttosto simpatico e da quella sera mi tempestò di messaggini a cui io rispondevo molto volentieri perchè anche a me mi interessava molto.Dopo averci visto ancora qualche volta al pub, per telefono le chiesi di uscire a bere qualcosa, anche perchè mi rendevo conto che era il momento giusto e sapevo di piacergli. Anche se dentro di me c' era una sorta di timore che sarebbe andato a finire il tutto in una certa maniera, questo era superato dal fatto che ero felicissimo di essermi avvicinato così tanto ad una ragazza che mi piaceva veramente, inoltre stavo cominciando a fantasticare su tutte le cose che avremmo fatto una volta insieme anche se per la maggior parte avevamo comunicato solo via sms. Arrivò il giorno dell' appuntamento, possiamo dire il mio primo vero appuntamento ( a 24 anni SIGH!), ci trovammo ad un parcheggio e da lì andammo con la mia macchina in un locale dove lei non era mai stata riuscendo a controllare piutttosto bene la mia grande tensione.Passammo la serata durante la quale fu principalmente lei a parlare, ed io ascoltavo felice di essere insieme a lei. Quando la conversazione andò più sul privato lei mi raccontò le sue precedenti storie andate male e, quando toccò a me, imbarazzatissimo, affermai di non riuscire a trovare la ragazza giusta, e nell' ultimo periodo di averne cambiato spesso, cercando alla prima occasione di cambiare discorso.
Uscimmo dal locale e la riaccompagnai al parcheggio, continuando a parlare in macchina...in quel momento la mia tensione salì ancora facendo proprio fatica a parlare (mi mancava il fiato) perchè sapevo che avrei dovuto provarci. Dopo poco lei, una ragazza molto sveglia, si rese conto che c'era qualcosa che non andava, e mi chiese se fossi molto timido. Io chiaramente le risposi di sì e, a questo punto fu lei a cercare di prendere l' iniziativa avvicinandosi per baciarmi: indovinate un pò cosa ho combinato?? Completamente bloccato dal terrore, le detti un bacio sulla guancia e la salutai!!!!!
Lei, visibilmente un pò sconcertata, mi salutò, scese di macchina e ce ne andammo ognuno a casa propria. Io piano piano rientrai in me, mi passò il sudore freddo e, solo il giorno successivo, mi resi veramente conto di che occasione aver buttato al vento, sia per perdere finalmente la verginità che per avere una storia d' amore.
I giorni successivi li passai depresso, non avendo nemmeno il coraggio di prendere in considerazione il fatto di chiamarla, dopo la figuraccia che avevo fatto, ma il fato volle darmi un' altra possibilità. Dieci giorni dopo lei chiese al mio amico di poter uscire insieme a noi, ma capii che era un modo per potermi rivedere. Appena saputo trovai il coraggio di chiamarla per metterci d' accordo e, durante la serata riuscii ad essere anche molto brillante e simpatico, forse perchè ero un pò più sicuro dalla presenza del mio amico. Poco dopo, rimanemmo soli al tavolo perchè il mio amico andò al bagno e lei , un pò allegrotta per la verità (il cocktail che avevamo bevuto era piuttosto forte) mi chiese perchè non fossi voluto andare con lei la sera della nostra uscita. Io, imbarazzatissimo, non sapevo cosa rispondere e fui salvato dal ritorno del mio amico.Comunque a fine serata non ebbi il coraggio di riaccompagnarla a casa come mi aveva consigliato il mio amico.
Sapevo che l' avrei rivista alla sua festa di laurea una decina di giorni dopo perchè ci aveva invitato in precedenza me ed il mio amico: nei giorni che mi separavano dalla festa decisi di parlarle per fargli capire che mi piaceva molto e che volevo stare con lei, ma non servì a niente nemmeno prepararmi un discorso; non le accennai niente di tutto questo, anzi fu lei a fine serata a chiedermi di telefonarle.Cosa che puntualmente non feci perchè avevo negli occhi ancora la figuraccia del primo appuntamento.
Ma non ci crederete, un mese e mezzo dopo e, quindi dopo tre mesi di tormento, la incontrai e decidemmo di uscire la sera a bere qualcosa...stranamente non mi sentivo per nulla teso o a disagio, passai una bellissima serata parlando di tutto e facendola ridere spesso. Ma una volta di nuovo in macchina da soli , pur non essendo tesissimo non sapevo cmq come comportarmi e continuavo a ripetermi nella mia mente di partire e baciarla per farmi coraggio, ma non ci riuscii. Ad un certo punto glielo chiesi esplicitamente, ma lei mi disse che non voleva, al chè le chiesi se le piacevo o meno, ma lei mi rispose che questo c' entrava poco.Completamente disorientato, la salutai e ci lasciammo.
Un mesetto dopo la vidi in un negozio con un altro ragazzo che era alla festa di laurea e, a quanto capii, stavano insieme: mi crollò il mondo addosso e stetti male per un lungo periodo capendo però che quella era la più logica conseguenza per un ragazzo che non sapeva esternare i propri sentimenti e che si sente a disagio quando ha a che fare con una ragazza.
Dopo questa esperienza e dopo alcuni mesi piombai in uno stato d' ansia che per alcune settimane oltre farmi stare male durante il giorno, mi faceva perdere molte ore di sonno.
Fu in questo periodo che venni a conoscienza della fobia sociale e gran parte dei sintomi vi erano tutti: provai a sfogarmi con mia sorella, la prima ed unica persona con la quale ho parlato dei miei problemi. Lei mi consigliò di andare da uno psicologo, prendendomi lei il primo appuntamento, perchè io mi vergognavo. Promisi a me stesso che avrei fatto la guerra a questa pseudomalattia (ammesso che si tratti di questo perchè a distanza di tempo nutro qualche dubbio). Mentre continuavo ad andare dallo psicologo, mi sforzavo in qualunque luogo di essere più socievole e vidi qualche miglioramento (me lo disse anche mia sorella che sembravo quasi un altro), ma è stato soltanto un fuoco di paglia. Infatti dopo un paio di mesi lasciai la psicologa perchè comunque non riuscii a dirgli tutta la verità fino in fondo perchè mi vergognavo troppo e lei non aveva capito bene che io soffrivo tantissimo la mia verginità, la mia inesperienza sessuale.
Durante questo periodo di forte motivazione al cambiamento lasciai il mio lavoro perchè non mi sentivo soddisfatto: facevo il geometra in un piccolo studio guadagnando pochissimo, ma contribuì anche il fatto che non ero riuscito a passare l' esame di stato per la terza volta ed il fatto che stare tutto il giorno chiuso in ufficio mi provocava ansia.
A questo punto siamo arrivati all' inizio della scorsa estate ed arrivo piano piano alla fine della mia storia.
Mi misi alla ricerca di un nuovo lavoro che mi ponesse al contatto con le persone per cercare di sbloccarmi: lo trovai (recuperatore crediti, un impiego che ha bisogno di faccia tosta), ma a cominciare da settembre, quindi dovevo trovare qualcosa per l' estate. Andai anche a fare un colloquio presso un' agenzia di moda a Bologna per cercare di arrotondare facendo delle sfilate o piccoli servizi fotografici, ma per il momento ho solo speso un mucchio di soldi e non ho ancora fatto un lavoro, insomma volevo mettermi in tutti i modi in discussione.
Trovai un lavoro come cameriere in un ristorante sul lungomare, mi sono divertito moltissimo, anche se ogni volta, quando partivo da casa, avevo una fastidiosa ansia anticipatoria per paura di commettere qualche disastro, ma non ho mai combianto niente di tutto ciò.
Ma evidentemente non capivo ancora che tutto sommato, con qualche alto e basso, con un pò di sofferenza a causa della mia forte insicurezza, comunque riesco a cavarmela nel mondo del lavoro.
E' la sfera sessuale e sentimentale che è un disastro........
Da qui arrivo all' episodio che è mi successo ieri sera : all' inizio dello scorso anno girando per shopping, manco a dirlo con il mio amico, mi è capitato di fare degli acquisti in un negozio e sono stato servito da una commessa che secondo me è bellissima. Mentre mi provavo alcuni indumenti sono riuscito anche ad essere brillante facendola sorridere aiutandola anche a raccogliere dei vestiti che gli erano caduti. Dopo essere uscito dal negozio e aver concordato con il mio amico che era veramente una bella ragazza, l' avevo dimenticata anche perchè stavo cercando di uscire dalla delusione della non relazione di cui vi ho parlato prima.
Successivamente, tornando in quel negozio, mi sono accorto di piacerle perchè le altre commesse, quando sono entrato, si sono girate verso di lei sorridendo e, quando ho incrociato il suo sguardo, lei mi ha sorriso imbarazzata ed arrossendo. Da quel giorno ho cominciato a desiderarla in una maniera incredibile, ma le volte successive che sono rientrato in negozio a malapena l' ho salutata avendo il cuore che mi andava a mille. sarò risultato sicuramente maleducato e antipatico......
A luglio dello scorso anno, durante la mia fase di dichiarata guerra al mio blocco con le ragazze, comprai una t-shirt in negozio, ed, avendola vista in precedenza ad una discoteca sulla spiaggia, le chiesi conferma di ciò ( nonostante ne fossi sicurissimo) e le anticipai che ci saremmo viste il venerdì successivo sempre lì. Lei mi fece un bel sorriso e mi rispose con un "forse" che sapeva di un bel sì......Io ero felicissimo del grosso passo avanti fatto e mi congratulavo con me stesso ripetendomi che ero un bel ragazzo e che non dovevo avere nessuna paura della "gnocca"....
Il venerdì successivo la vidi, infatti, alla discoteca "on the beach": passò vicino a me mentre stavo parlando con una ragazza conosciuta in palestra, io mi girai e la vidi che mi sorrise con i suoi occhi splendidi.
Ricambiai il sorriso, ma non ebbi il coraggio di fermarla per conoscerla veramente (so solo che si chiama Marcela, è albanese ed è bellissima).Da quella sera non ho fatto altro che pensare a lei per mesi....arrivando anche a scriverle una lettera d' amore anonima che le ho spedita in negozio ad agosto. Ho masterizzato anche un cd con le più belle canzoni d' amore che mi fanno pensare a lei, ma questo non glielo ho mandato, anche perchè sapevo che non sarebbe servito a nulla, se poi dopo non ti fai avanti.
Per mesi non l'ho più vista, se non passando davanti al suo negozio velocemente solo per incontrare il suo sguardo, non avendo il coraggio di entrare da solo. Sì, perchè negli ultimi mesi anche il mio ultimo amico si è fidanzato e sono rimasto solo come un cane. Passo quasi tutte le sere della mia settimana tipo in casa, a volte il giovedì mi chiama perchè non è con la ragazza e andiamo a bere qualcosa, ma quando rientro sono più depresso di prima. Il sabato i miei amici mi chiamano per farmi uscire, ma sono tutti con la ragazza e mi sento a disagio, alcune volte ci vado lo stesso perchè non ne posso più di stare in casa.
Quando il venerdì, dopo aver passato tutta la sera alla televisione vado a letto mi viene da piangere per come ho buttato e sto buttando via gli anni migliori della mia vita. Per non parlare della mia mamma o dei miei parenti quando li incontro, che mi chiedono continuamente quando gli presento la ragazza, non accorgendosi di mettermi molto in imbarazzo...
Ma arriviamo finalmente all' episodio di questo lungo weekend pasquale. Un altro mio amico della cerchia storica mi fa sapere che la sua ragazza sarebbe tornata a Bolzano dai suoi per pasqua e quindi era presente per uscire.Io ho preso l' occasione al volo e, visto che non andavo a ballare da alcuni mesi, venerdì siamo andati ad un disco pub che sta andando molto in voga. Mi sono vestito elegante perchè avevo proprio voglia di uscire e siamo andati: c' erano veramente molte belle ragazze e, appena arrivato, ho visto dai loro sguardi e sentito dai loro giudizi che non passo certo inosservato (e credetemi, non sto esagerando). Chiaramente il mio disagio è aumentato anche perchè alcune mi hanno proprio mangiato con lo sguardo, e come se non bastasse ho incontrato la ragazza del mio primo vero appuntamento, ci siamo salutati e parlati come se tra noi non fosse successo niente ( in effetti è anche vero, ma è il modo per come è maturato il niente che mi lascia rimpianti).Ha presentato le sue amiche a me ed al mio amico, due chiacchere, ma nulla più. La serata è trascorsa senza sussulti, senza conoscere nessuna nuova ragazza, quindi, nella normalità per quanto mi riguarda.
Sono tornato a casa un pò giu di morale, ma ero consapevole che il weekend era solo cominciato e che avevo possibilità di rifarmi.
Il pomeriggio dopo, ho proposto al mio amico di andare per negozi per fare shopping: in realtà non me ne fregava nulla degli acquisti, era solo un modo per rivedere la commessa a distanza di mesi. Infatti siamo entrati nel suo negozio, lei appena mi ha visto mi ha fatto un mezzo sorriso al quale ho ricambiato, ma non gli ho detto nemmeno un ciao, e peggio ancora quando sono uscito non l' ho nemmeno salutata.
La sera stessa siamo andati a bere qualcosa in un locale in centro, non c'era un' anima, forse anche perchè quasi tutti gli universitari erano tornati a casa.
Ma nel grigiore della serata ho fatto colpo di nuovo, una ragazza che avrà avuto una trentina d' anni, una bella morona mi si è piazzata con la sua amica vicinissimo a me, lanciandomi un' occhiata ed aspettando che facessi la prima mossa. Io, chiaramente, in forte imbarazzo non ho fatto nulla e, lei dopo un pò si è stancata e se ne è andata.
Ma eccoci finalmente all' episodio di ieri sera che mi ha buttato veramente giù e del quale ho accennato all' inizio.Io ed il mio amico siamo andati a ballare e, già mentre mi vestivo pensavo come sarebbe stato bello incontrare la commessa in disco e conoscerla una buona volta: non ci crederete, ma c'era anche lei!!!!!
Sul subito credevo di essermi sbagliato, o forse speravo per la solita paura di dover agire, poi l' ho rivista passare e mi sono "convinto" che fosse lei. Mi sono detto: ora vado da lei e provo ad attaccare bottone, dicendole di averla vista in negozio il giorno prima.
L' ho cercata ed alla fine l' ho trovata, sentendo numerosi brividi lungo la schiena, con il mio amico che mi incitava a provarci. Mi sono avvicinato a lei, ma mi sono bloccato irrigidendomi e cominciando a sudare finchè dopo essre stato a distanza per un pò ho chiesto ad il mio amico di andare via perchè tanto non avrei saputo cosa dirle. Cercando di mascherare il mio stato d'animo da perdente, ce ne siamo andati.
Me ne sono tornato a casa depressissimo ed ho pianto una volta nel letto: oggi quello che vi scrive è un ragazzo rassegnato la cui non vita sentimentale incide anche sul lato professionale perchè mi chiedo che lavoro e mi impegno a fare se alla fine della giornata non posso vedere una ragazza che mi vuole bene? Tutto ciò non ha senso e a questo punto mi chiedo quale sarà il mio futuro in questo stato considerato che ho già 26 anni? Quello che so è che un altro giorno della mia vita se ne è andato, visto che è sera e che ho passato tutto il pomeriggio a scrivere la mia storia. Forse domani starò già un pò meglio, come è già accaduto, ma non cambierà niente lo stesso.
Spero di non avervi troppo intristito con la mia storia, ma oggi mi sento molto giù.....
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17-04-2006, 22:01
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#2
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Esperto
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 1,683
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ciao alexsey, io ho 25 anni e non ho mai avuto una ragazza come te. se può farti sentire meglio posso dirti ke leggendo le tue parole (quanto scrivi xò!!) ho avuto l'impressione ke il tuo problema non sia poi così grave....è vero fino ad ora ti è andata male, ma di occasioni ne hai tante e penso ke tu debba continuare ad uscire, anke da solo, magari puoi conoscere persone in chat anke solo per trovare qualcuno con cui andare per locali, e poi in chat si trovano molte ragazze timide....prima o poi troverai qualcuna a cui oltre il tuo aspetto fisico piacerà anke il fatto ke tu sia un pò impacciato con lei o la tua sensibilità.....se non hai voglia di aspettare io ti consiglio di andare in un locale, berti qualcosa di molto forte (in buona quantità possibilmente) e provarci con qualcuna, ke farai sicuramente centro...ti dico così xkè secondo me la tua non è fobia sociale.....una volta superato l'ostacolo della prima volta penso proprio ke sarai sempre + sicuro di te....ciao e buona fortuna
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17-04-2006, 22:12
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#3
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Principiante
Qui dal: May 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 43
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grazie luca24, le tue parole mi fanno ben sperare per il futuro...
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17-04-2006, 22:18
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Un pò mi ha intristito, facendo paragoni con la mia persona e altri utenti
- nessuna ragazza mi ha mai mangiato con lo sguardo, è già tanto se non fioccano commenti negativi
- hai lavorato come cameriere, un'occupazione tra le più temute per i sociofobici
- vai in discoteca e balli tranquillamente, tra di noi c'è chi prova un'ansia fortissima già solo ad andare dal panettiere.
- più in generale esci tranquillamente laddove molti altri sociofobici passano le loro giornate in casa temendo di essere inadeguate per il mondo esterno
Io credo che si tratti di una forma di fobia più circoscritta, in fondo da quello che hai scritto l'ansia emerge soprattutto per quanto concerne il rapporto con l'altro sesso.
Verrebbe da dire, con un pò di sarcasmo, "chi ha il pane non ha i denti".
Ma in realtà c'è ben poco da scherzare; mi spiace molto per questi tuoi blocchi, e mi rendo perfettamente conto che per un bel ragazzo dev'essere tremendo; quelli più terra terra devono ripartire le proprie sofferenze sia perché fanno fatica a rapportarsi con le ragazze, sia perché passano inosservati, e sta a loro fare la prima mossa.
In questo modo ci si concentra con meno intensità solo su una polarità del problema.
Io ieri sera mi sono aperto un pochino con una ragazza, ma sapevo che in ogni caso non ci avrei combinato niente, e forse è stato proprio questo a darmi più tranquillità...
Non ho ancora dato baci con la lingua e ti giuro che questo mi preoccupa moltissimo... Anche perché se non hai esperienza se ne accorgono... E a 20 anni è imbarazzante...
Hai fatto bene a sfogarti, io non saprei nemmeno cosa consigliarti, non sono competente per questi casi... L'unica cosa che ti potrei dire è che se piaci parti con una marcia in più, eventuali "sbavature" ti verrebbero perdonate, e se riuscissi a sbloccarti pian piano le inibizioni si ridurrebbero...
Se mi viene in mente qualcos'altro interverrò nuovamente.
Tienici informati!
Ciao, a presto!
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18-04-2006, 01:57
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#5
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Principiante
Qui dal: May 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 43
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grazie cristina, nessuno mi aveva detto delle parole così carine......
Comunque stasera, quando sono tornati i miei genitorie e mi hanno visto sdraiato sul divano a guardare la televisione, mi hanno chiesto dove avessi passato la giornata di pasquetta. Quando gli ho risposto che l' avevo passata in casa, il mio babbo mi ha detto che solo per il fatto che tutti i miei amici sono ormai fidanzati non è giusto che passi gran parte delle mie serate rinchiuso in casa.
Molto imbarazzato, ho ribattuto dicendo di non avere altri amici, al che mio padre ha insistito affermando che non posso stare in casa da loro per l' eternità e che gli dispiace vedermi alla mia età così solo....
la conversazione è finità lì, mia ha fatto una carezza sulla testa e mia ha dato la buonanotte..
P.S. i miei genitori non sanno minimamente dei miei problemi con le donne
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18-04-2006, 15:29
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 827
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Mio buon Alexsey, devo concordare con quanto detto da filosofo, in fondo le cose non sono poi così drammatiche, io ho pressappoco la tua età e non mi è mai capitato che una ragazza mi prendesse in considerazione, mi guardasse o mi considerasse attraente, e onestamente provo un pò d'invidia (da buono sciacallo quale sono). Ma siccome tu stai soffrendo per questa tua condizione, mi sento di essere molto solidale con te, in fondo, se ci pensiamo, siamo tutti sulla stessa barca.
Mi è venuto in mente anche un'altra cosa, forse ti senti insicuro perchè credi che le donne ti corteggino solo perchè sei d'aspetto gradevole; tu non l'hai detto nel tuo post, e correggimi pertanto se mi sbaglio. Ma credo che se tante donne sono interessate a te lo sono perchè ti ritengono interessante come persona, oltre che per l'aspetto fisico.
Non sono tuttavia sicurissimo che tu soffra di fobia sociale vera e propria, sei solo un pò timido e riservato, e questo di per sè non è un male, cosa che per altro non ti è d'ostacolo visto che tu sei particolarmente attraente.
Credo piuttosto che tu abbia delle inibizioni della sfera sessuale, che credo con l'aiuto di un esperto o magari di qualche amica che ti possa dare qualche suggerimento (perchè no, anche pratico) credo che si possano facilmente superare.
Abbi fiducia nelle tue possibilità e nella tua forza di volontà e vedrai che i risultati si faranno vedere. In bocca al lupo.
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19-04-2006, 03:27
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#7
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Principiante
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 16
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riassuntino??? :lol: ops:
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19-04-2006, 16:45
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#8
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Avanzato
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 327
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Quote:
Originariamente inviata da gotowned
riassuntino??? :lol: ops:
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hahahahahhaa gotowned me fai morì!
io l'ho letto tutta e per me è stato un po una lezione di italiano!!! Alexsey,usi un italiano che non conosco molto bene o che anche non sento molto spesso. Tipo verbi come .....ebbi,iniziai,diedi,feci,dissi,fui etc. Mi ha fatto ridere perchè per me (che non sono italiana) suona un po...diciamo particolare
Penso anch'io come filosofo e jackal che il tuo è piu solo un problema di chiusura verso le ragazze,ma non di fobia sociale. (Beato te! hahahaha)
Ma per te comunque questa cosa è un problema e mi dispiace
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19-04-2006, 23:40
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#9
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Esperto
Qui dal: Sep 2005
Messaggi: 692
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non ho letto tutto (scrivi meno ..) ma ho visto molte discoteche ed una lingua in mezzo alle righe quindi non penso che sei messo tanto male
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20-04-2006, 02:37
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#10
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Banned
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 485
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Leggendo queste cose, mi chiedo che speranze possa avere io per normalizzare la mia situazione.
Alexsey, "attacca", prima o poi vinci.
Non dovrebbe mancare molto.
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20-04-2006, 11:22
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#11
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Avanzato
Qui dal: Feb 2006
Messaggi: 327
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Quote:
Originariamente inviata da carlotta87
passato remoto nikkie .ma tu parli troppo bene l italiano
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Carlotta GRAZIE per il complimento ops:
Ah è quello il passato remoto eh......ma è vero che non si usa spesso,vero? Almeno io non l'ho mai sentito cosi spesso come nel messaggino ( :wink: ) di alessey........mi suona un po troppo serio e un po come mi aspetterei di leggere nei libri di storia,hahahaha 8O
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20-04-2006, 11:59
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#12
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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credo che venga usato molto nel sud centro italia..
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20-04-2006, 14:52
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#13
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Principiante
Qui dal: May 2005
Ubicazione: Italia
Messaggi: 43
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Sì. in toscana si usa molto il passato remoto per anche per fatti non antichissimi, non sui livelli di come lo usano in sardegna però....
poi dipende comunque dalla persona, in generale è così...
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20-04-2006, 17:02
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#14
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Messaggi: 1,072
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invece al nord non si usa mai
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07-02-2009, 22:21
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 987
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Quote:
Originariamente inviata da Alexsey
Ciao a tutti, ragazzi, è la prima volta che scrivo in questo forum, ma è moltissimo che vi seguo, anche perchè molte problematiche che descrivete sono molto simili alle mie.
Mi presento, mi chiamo Alessio, ho 26 anni e non ho mai avuto una ragazza, ma la causa che mi ha spinto a scrivere la mia storia è accaduta ieri sera ad una discoteca delle mie parti (sono di Pisa), perchè mi sono reso conto che rischio veramente di rimanere solo tutta la vita.
Ma andiamo con ordine, sarò un pò lungo, non vi chiedo di leggerla tutta, ma serve a me per sfogarmi un pochino.
A scuola, dalle elementari fino alle superiori, sono sempre stato molto timido, considerato da tutti il secchione con la media del 7 ed oltre, ma fortunatamente mi sono costruito fin da piccolo, grazie anche al fatto di giocare al calcio, una stretta cerchia di amici con la quale uscivo spessissimo e mi divertivo molto.
Io sono un tipo che non parla molto, ma nella compagnia riesco ad essere anche molto simpatico, infatti a scuola con il passare del tempo molti mi dicevano che ero un secchione "atipico" che faceva sport, che sapeva far battute e questo mi tirava sù molto di morale. Convinto che comunque questo fosse il mio carattere, e ne sono tuttora in parte convinto, mi cominciavo a chiedere, tuttavia, come mai i miei amici avessero cominciato, chi pìù, chi meno, ad avere rapporti con l' altro sesso, mentre io faticavo moltissimo solo ad avvicinarle. Di tutto questo non ci soffrivo poi molto, anche perchè, come ripeto, quasi non me ne rendevo conto, coltivando cmq due grandi passioni, il calcio e la scuola.
A 17 anni iniziai a capire che sarebbe stata durissima avere una relazione sentimentale: infatti qualche giorno dopo essere stato ad un parco a passare una domenica di aprile, la ragazza di un mio amico mi chiamò al telefono dicendomi che piacevo ad una sua amica, la quale mi aveva visto proprio quel giorno. Fissammo un' uscita a 4 la domenica successiva. Io ero terrorizzato e contavo i giorni con un' ansia che cresceva in me sempre più: l' appuntamento poi non andò così male, anche perchè mi ricordo lei parlava molto, ed io mi limitavo a fare da spalla. Alla fine della giornata, rimasti soli, la riaccompagnai alla stazione del pullman ed avevo in mente di darle un bacio, ma il forte imbarazzo mi impedì di farlo come avrei voluto: le diedi un bacino sulla bocca velocissimo e la salutai (sarebbe stato più sensuale per lei baciare un robot). Il giorno dopo, stanco per aver passato una notte quasi insonne, a scuola non feci altro che pensare al possibile giudizio degli altri, sul fatto che il secchione aveva una ragazza (ma eravamo già insieme, bho!). Questi pensieri mi pesavano come macigni ed il pomeriggio, quando lei mi chiamò, le dissi che per il momento non avevo intenzione di impegnarmi e di comune accordo ci trovammo per rimanere comunque amici. Alla fine della telefonata fui come liberato da un masso enorme sulla schiena, ritrovandomi fradicio di di sudore, con le mani congelate, e con il cuore che dopo avermi battuto a cento all' ora, stava faticosamente cercando di tornare ad un battito normale.....figuriamoci se avessi scelto di dirle quelle cose a quattrocchi!!!????
Da quell' episodio il mio rendimento scolastico cominciò a calare lentamente, anche se le due cose le ho collegate solo a distanza di anni. Per un certo periodo vissi di rendita, anche perchè la mia media scolastica e la fama che mi ero costruito nel tempo influenzava anche i professori; tuttavia successivamente ed inevitabilmente i miei voti si fecero normali, anzi spesso erano anche insufficienti e questo mio comportamento mi portò un 73 finale all' esame di maturità, quando tutti i professori o quasi mi dissero che avevo le potenzialità per ottenere 100.Questo suscitò un pò di delusione nei miei genitori, soprattutto in mia madre che ci credeva molto, ma ormai era fatta.
Non andai all' università, perchè sapevo che non avrei combinato nulla e cominciai a fare tirocinio presso un architetto, ma lasciamo stare la parte professionale, non è di questo che principalmente volevo parlare, anche se penso che veramente in pochi saranno arrivati a leggere fino a questo punto, data la storia patetica che sto raccontando.
Nell' estate del 2000 (avevo quindi 20 anni), in una discoteca detti un bacio con la lingua ad una ragazza che tra l'altro non mi piaceva nemmeno: sottolineo che fu lei a venire a conoscermi, a corteggiarmi ed a prendere l' iniziativa per darmi il bacio....mi sentii totalmente inadeguato e fuori luogo, oltre che imbranato. Mi lasciò il numero e la sera stessa ero convinto, nonostante tutto, di richiamarla per andarla a trovare e magari farci anche sesso, ma il mattino dopo il mio piccolo entusiasmo era già finito e rinunciai per mancanza di fiducia in me stesso.
Partii militare nei carabinieri, una bellissima esperienza che credevo mi desse un pò di sicurezza in più. Dopo un anno mi congedai e continuai ad uscire con il mio unico amico rimasto single(gli altri li vedevo di tanto in tanto, ma erano tutti fidanzati), ma mai che una volta riuscimmo a fare conquiste.
Dopo i vent'anni mi resi conto di essere un bellissimo ragazzo perchè ovunque andassi le ragazze mi lanciavano delle occhiate maliziose, fatto che se da una parte mi faceva molto piacere, da una parte mi metteva ancora di più a disagio, trasmettendomi ansia e voglia di andarmene.E pensare che fino ai vent' anni mi reputavo un ragazzo bruttino a causa dei miei lineamenti non proprio italiani, a metà tra un europeo ed un orientale, oggetto di prese in giro da parte dei miei amici, ma è proprio questo che piace di me alle donne.
Così sono arrivato ai 24 anni senza combinare niente, quando ad un certo punto reincontrai un' amica di vecchia data molto carina che frequentava la stessa università dell mio compagno di sventure. Infatti una sera io ed il mio amico andammo in un pub dove lei lavorava perchè dovevano scambiarsi degli appunti. Mi accorsi subito di piacergli molto e riuscii anche ad essere piuttosto simpatico e da quella sera mi tempestò di messaggini a cui io rispondevo molto volentieri perchè anche a me mi interessava molto.Dopo averci visto ancora qualche volta al pub, per telefono le chiesi di uscire a bere qualcosa, anche perchè mi rendevo conto che era il momento giusto e sapevo di piacergli. Anche se dentro di me c' era una sorta di timore che sarebbe andato a finire il tutto in una certa maniera, questo era superato dal fatto che ero felicissimo di essermi avvicinato così tanto ad una ragazza che mi piaceva veramente, inoltre stavo cominciando a fantasticare su tutte le cose che avremmo fatto una volta insieme anche se per la maggior parte avevamo comunicato solo via sms. Arrivò il giorno dell' appuntamento, possiamo dire il mio primo vero appuntamento ( a 24 anni SIGH!), ci trovammo ad un parcheggio e da lì andammo con la mia macchina in un locale dove lei non era mai stata riuscendo a controllare piutttosto bene la mia grande tensione.Passammo la serata durante la quale fu principalmente lei a parlare, ed io ascoltavo felice di essere insieme a lei. Quando la conversazione andò più sul privato lei mi raccontò le sue precedenti storie andate male e, quando toccò a me, imbarazzatissimo, affermai di non riuscire a trovare la ragazza giusta, e nell' ultimo periodo di averne cambiato spesso, cercando alla prima occasione di cambiare discorso.
Uscimmo dal locale e la riaccompagnai al parcheggio, continuando a parlare in macchina...in quel momento la mia tensione salì ancora facendo proprio fatica a parlare (mi mancava il fiato) perchè sapevo che avrei dovuto provarci. Dopo poco lei, una ragazza molto sveglia, si rese conto che c'era qualcosa che non andava, e mi chiese se fossi molto timido. Io chiaramente le risposi di sì e, a questo punto fu lei a cercare di prendere l' iniziativa avvicinandosi per baciarmi: indovinate un pò cosa ho combinato?? Completamente bloccato dal terrore, le detti un bacio sulla guancia e la salutai!!!!!
Lei, visibilmente un pò sconcertata, mi salutò, scese di macchina e ce ne andammo ognuno a casa propria. Io piano piano rientrai in me, mi passò il sudore freddo e, solo il giorno successivo, mi resi veramente conto di che occasione aver buttato al vento, sia per perdere finalmente la verginità che per avere una storia d' amore.
I giorni successivi li passai depresso, non avendo nemmeno il coraggio di prendere in considerazione il fatto di chiamarla, dopo la figuraccia che avevo fatto, ma il fato volle darmi un' altra possibilità. Dieci giorni dopo lei chiese al mio amico di poter uscire insieme a noi, ma capii che era un modo per potermi rivedere. Appena saputo trovai il coraggio di chiamarla per metterci d' accordo e, durante la serata riuscii ad essere anche molto brillante e simpatico, forse perchè ero un pò più sicuro dalla presenza del mio amico. Poco dopo, rimanemmo soli al tavolo perchè il mio amico andò al bagno e lei , un pò allegrotta per la verità (il cocktail che avevamo bevuto era piuttosto forte) mi chiese perchè non fossi voluto andare con lei la sera della nostra uscita. Io, imbarazzatissimo, non sapevo cosa rispondere e fui salvato dal ritorno del mio amico.Comunque a fine serata non ebbi il coraggio di riaccompagnarla a casa come mi aveva consigliato il mio amico.
Sapevo che l' avrei rivista alla sua festa di laurea una decina di giorni dopo perchè ci aveva invitato in precedenza me ed il mio amico: nei giorni che mi separavano dalla festa decisi di parlarle per fargli capire che mi piaceva molto e che volevo stare con lei, ma non servì a niente nemmeno prepararmi un discorso; non le accennai niente di tutto questo, anzi fu lei a fine serata a chiedermi di telefonarle.Cosa che puntualmente non feci perchè avevo negli occhi ancora la figuraccia del primo appuntamento.
Ma non ci crederete, un mese e mezzo dopo e, quindi dopo tre mesi di tormento, la incontrai e decidemmo di uscire la sera a bere qualcosa...stranamente non mi sentivo per nulla teso o a disagio, passai una bellissima serata parlando di tutto e facendola ridere spesso. Ma una volta di nuovo in macchina da soli , pur non essendo tesissimo non sapevo cmq come comportarmi e continuavo a ripetermi nella mia mente di partire e baciarla per farmi coraggio, ma non ci riuscii. Ad un certo punto glielo chiesi esplicitamente, ma lei mi disse che non voleva, al chè le chiesi se le piacevo o meno, ma lei mi rispose che questo c' entrava poco.Completamente disorientato, la salutai e ci lasciammo.
Un mesetto dopo la vidi in un negozio con un altro ragazzo che era alla festa di laurea e, a quanto capii, stavano insieme: mi crollò il mondo addosso e stetti male per un lungo periodo capendo però che quella era la più logica conseguenza per un ragazzo che non sapeva esternare i propri sentimenti e che si sente a disagio quando ha a che fare con una ragazza.
Dopo questa esperienza e dopo alcuni mesi piombai in uno stato d' ansia che per alcune settimane oltre farmi stare male durante il giorno, mi faceva perdere molte ore di sonno.
Fu in questo periodo che venni a conoscienza della fobia sociale e gran parte dei sintomi vi erano tutti: provai a sfogarmi con mia sorella, la prima ed unica persona con la quale ho parlato dei miei problemi. Lei mi consigliò di andare da uno psicologo, prendendomi lei il primo appuntamento, perchè io mi vergognavo. Promisi a me stesso che avrei fatto la guerra a questa pseudomalattia (ammesso che si tratti di questo perchè a distanza di tempo nutro qualche dubbio). Mentre continuavo ad andare dallo psicologo, mi sforzavo in qualunque luogo di essere più socievole e vidi qualche miglioramento (me lo disse anche mia sorella che sembravo quasi un altro), ma è stato soltanto un fuoco di paglia. Infatti dopo un paio di mesi lasciai la psicologa perchè comunque non riuscii a dirgli tutta la verità fino in fondo perchè mi vergognavo troppo e lei non aveva capito bene che io soffrivo tantissimo la mia verginità, la mia inesperienza sessuale.
Durante questo periodo di forte motivazione al cambiamento lasciai il mio lavoro perchè non mi sentivo soddisfatto: facevo il geometra in un piccolo studio guadagnando pochissimo, ma contribuì anche il fatto che non ero riuscito a passare l' esame di stato per la terza volta ed il fatto che stare tutto il giorno chiuso in ufficio mi provocava ansia.
A questo punto siamo arrivati all' inizio della scorsa estate ed arrivo piano piano alla fine della mia storia.
Mi misi alla ricerca di un nuovo lavoro che mi ponesse al contatto con le persone per cercare di sbloccarmi: lo trovai (recuperatore crediti, un impiego che ha bisogno di faccia tosta), ma a cominciare da settembre, quindi dovevo trovare qualcosa per l' estate. Andai anche a fare un colloquio presso un' agenzia di moda a Bologna per cercare di arrotondare facendo delle sfilate o piccoli servizi fotografici, ma per il momento ho solo speso un mucchio di soldi e non ho ancora fatto un lavoro, insomma volevo mettermi in tutti i modi in discussione.
Trovai un lavoro come cameriere in un ristorante sul lungomare, mi sono divertito moltissimo, anche se ogni volta, quando partivo da casa, avevo una fastidiosa ansia anticipatoria per paura di commettere qualche disastro, ma non ho mai combianto niente di tutto ciò.
Ma evidentemente non capivo ancora che tutto sommato, con qualche alto e basso, con un pò di sofferenza a causa della mia forte insicurezza, comunque riesco a cavarmela nel mondo del lavoro.
E' la sfera sessuale e sentimentale che è un disastro........
Da qui arrivo all' episodio che è mi successo ieri sera : all' inizio dello scorso anno girando per shopping, manco a dirlo con il mio amico, mi è capitato di fare degli acquisti in un negozio e sono stato servito da una commessa che secondo me è bellissima. Mentre mi provavo alcuni indumenti sono riuscito anche ad essere brillante facendola sorridere aiutandola anche a raccogliere dei vestiti che gli erano caduti. Dopo essere uscito dal negozio e aver concordato con il mio amico che era veramente una bella ragazza, l' avevo dimenticata anche perchè stavo cercando di uscire dalla delusione della non relazione di cui vi ho parlato prima.
Successivamente, tornando in quel negozio, mi sono accorto di piacerle perchè le altre commesse, quando sono entrato, si sono girate verso di lei sorridendo e, quando ho incrociato il suo sguardo, lei mi ha sorriso imbarazzata ed arrossendo. Da quel giorno ho cominciato a desiderarla in una maniera incredibile, ma le volte successive che sono rientrato in negozio a malapena l' ho salutata avendo il cuore che mi andava a mille. sarò risultato sicuramente maleducato e antipatico......
A luglio dello scorso anno, durante la mia fase di dichiarata guerra al mio blocco con le ragazze, comprai una t-shirt in negozio, ed, avendola vista in precedenza ad una discoteca sulla spiaggia, le chiesi conferma di ciò ( nonostante ne fossi sicurissimo) e le anticipai che ci saremmo viste il venerdì successivo sempre lì. Lei mi fece un bel sorriso e mi rispose con un "forse" che sapeva di un bel sì......Io ero felicissimo del grosso passo avanti fatto e mi congratulavo con me stesso ripetendomi che ero un bel ragazzo e che non dovevo avere nessuna paura della "gnocca"....
Il venerdì successivo la vidi, infatti, alla discoteca "on the beach": passò vicino a me mentre stavo parlando con una ragazza conosciuta in palestra, io mi girai e la vidi che mi sorrise con i suoi occhi splendidi.
Ricambiai il sorriso, ma non ebbi il coraggio di fermarla per conoscerla veramente (so solo che si chiama Marcela, è albanese ed è bellissima).Da quella sera non ho fatto altro che pensare a lei per mesi....arrivando anche a scriverle una lettera d' amore anonima che le ho spedita in negozio ad agosto. Ho masterizzato anche un cd con le più belle canzoni d' amore che mi fanno pensare a lei, ma questo non glielo ho mandato, anche perchè sapevo che non sarebbe servito a nulla, se poi dopo non ti fai avanti.
Per mesi non l'ho più vista, se non passando davanti al suo negozio velocemente solo per incontrare il suo sguardo, non avendo il coraggio di entrare da solo. Sì, perchè negli ultimi mesi anche il mio ultimo amico si è fidanzato e sono rimasto solo come un cane. Passo quasi tutte le sere della mia settimana tipo in casa, a volte il giovedì mi chiama perchè non è con la ragazza e andiamo a bere qualcosa, ma quando rientro sono più depresso di prima. Il sabato i miei amici mi chiamano per farmi uscire, ma sono tutti con la ragazza e mi sento a disagio, alcune volte ci vado lo stesso perchè non ne posso più di stare in casa.
Quando il venerdì, dopo aver passato tutta la sera alla televisione vado a letto mi viene da piangere per come ho buttato e sto buttando via gli anni migliori della mia vita. Per non parlare della mia mamma o dei miei parenti quando li incontro, che mi chiedono continuamente quando gli presento la ragazza, non accorgendosi di mettermi molto in imbarazzo...
Ma arriviamo finalmente all' episodio di questo lungo weekend pasquale. Un altro mio amico della cerchia storica mi fa sapere che la sua ragazza sarebbe tornata a Bolzano dai suoi per pasqua e quindi era presente per uscire.Io ho preso l' occasione al volo e, visto che non andavo a ballare da alcuni mesi, venerdì siamo andati ad un disco pub che sta andando molto in voga. Mi sono vestito elegante perchè avevo proprio voglia di uscire e siamo andati: c' erano veramente molte belle ragazze e, appena arrivato, ho visto dai loro sguardi e sentito dai loro giudizi che non passo certo inosservato (e credetemi, non sto esagerando). Chiaramente il mio disagio è aumentato anche perchè alcune mi hanno proprio mangiato con lo sguardo, e come se non bastasse ho incontrato la ragazza del mio primo vero appuntamento, ci siamo salutati e parlati come se tra noi non fosse successo niente ( in effetti è anche vero, ma è il modo per come è maturato il niente che mi lascia rimpianti).Ha presentato le sue amiche a me ed al mio amico, due chiacchere, ma nulla più. La serata è trascorsa senza sussulti, senza conoscere nessuna nuova ragazza, quindi, nella normalità per quanto mi riguarda.
Sono tornato a casa un pò giu di morale, ma ero consapevole che il weekend era solo cominciato e che avevo possibilità di rifarmi.
Il pomeriggio dopo, ho proposto al mio amico di andare per negozi per fare shopping: in realtà non me ne fregava nulla degli acquisti, era solo un modo per rivedere la commessa a distanza di mesi. Infatti siamo entrati nel suo negozio, lei appena mi ha visto mi ha fatto un mezzo sorriso al quale ho ricambiato, ma non gli ho detto nemmeno un ciao, e peggio ancora quando sono uscito non l' ho nemmeno salutata.
La sera stessa siamo andati a bere qualcosa in un locale in centro, non c'era un' anima, forse anche perchè quasi tutti gli universitari erano tornati a casa.
Ma nel grigiore della serata ho fatto colpo di nuovo, una ragazza che avrà avuto una trentina d' anni, una bella morona mi si è piazzata con la sua amica vicinissimo a me, lanciandomi un' occhiata ed aspettando che facessi la prima mossa. Io, chiaramente, in forte imbarazzo non ho fatto nulla e, lei dopo un pò si è stancata e se ne è andata.
Ma eccoci finalmente all' episodio di ieri sera che mi ha buttato veramente giù e del quale ho accennato all' inizio.Io ed il mio amico siamo andati a ballare e, già mentre mi vestivo pensavo come sarebbe stato bello incontrare la commessa in disco e conoscerla una buona volta: non ci crederete, ma c'era anche lei!!!!!
Sul subito credevo di essermi sbagliato, o forse speravo per la solita paura di dover agire, poi l' ho rivista passare e mi sono "convinto" che fosse lei. Mi sono detto: ora vado da lei e provo ad attaccare bottone, dicendole di averla vista in negozio il giorno prima.
L' ho cercata ed alla fine l' ho trovata, sentendo numerosi brividi lungo la schiena, con il mio amico che mi incitava a provarci. Mi sono avvicinato a lei, ma mi sono bloccato irrigidendomi e cominciando a sudare finchè dopo essre stato a distanza per un pò ho chiesto ad il mio amico di andare via perchè tanto non avrei saputo cosa dirle. Cercando di mascherare il mio stato d'animo da perdente, ce ne siamo andati.
Me ne sono tornato a casa depressissimo ed ho pianto una volta nel letto: oggi quello che vi scrive è un ragazzo rassegnato la cui non vita sentimentale incide anche sul lato professionale perchè mi chiedo che lavoro e mi impegno a fare se alla fine della giornata non posso vedere una ragazza che mi vuole bene? Tutto ciò non ha senso e a questo punto mi chiedo quale sarà il mio futuro in questo stato considerato che ho già 26 anni? Quello che so è che un altro giorno della mia vita se ne è andato, visto che è sera e che ho passato tutto il pomeriggio a scrivere la mia storia. Forse domani starò già un pò meglio, come è già accaduto, ma non cambierà niente lo stesso.
Spero di non avervi troppo intristito con la mia storia, ma oggi mi sento molto giù.....
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il fotomodello fobico, quanti ricordi
chissà se poi si è ripreso
certo, se fosse stato girl sarebbe stato più facile
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08-02-2009, 09:42
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#16
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Originariamente inviata da Alexsey
fu lei a cercare di prendere l' iniziativa avvicinandosi per baciarmi: indovinate un pò cosa ho combinato?? Completamente bloccato dal terrore, le detti un bacio sulla guancia e la salutai!!!!!
Lei, visibilmente un pò sconcertata, mi salutò, scese di macchina e ce ne andammo ognuno a casa propria
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è capitata anche a me la stessa identica cosa.
lei si avvicinò per baciarmi sulla bocca, ma io ruotai leggermente la testa e le diedi un bacio sulla guangia. Subito dopo non mi resi conto immediatamente che lei voleva baciarmi, ma...mentre me ne tornavo a casa in macchina me ne resi conto.
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08-02-2009, 12:11
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#17
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Banned
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ce gente peggio di te!! io a 34 anni mai avuta una ragazza ne una semplice storiella ormai non mi pesa neanche piu!! :evil:
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08-02-2009, 13:29
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#18
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Qui dal: Jan 2006
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perche?
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08-02-2009, 13:34
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#19
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perche?
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Non te lo immagini? Stessa tua situazione ma da maggior tempo rispetto a te, tanto per precisare a quelli che pensano che le femmine son privilegiate... si, le altre.
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Scusa, Dragonessa, ma è lecito sapere quanti anni hai?
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08-02-2009, 14:27
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#20
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Principiante
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perche?
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Non te lo immagini? Stessa tua situazione ma da maggior tempo rispetto a te, tanto per precisare a quelli che pensano che le femmine son privilegiate... si, le altre.
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Scusa, Dragonessa, ma è lecito sapere quanti anni hai?
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Tu quanti ne hai? Perchè fai domande ma non dai mai risposte, che siano chiare perlomeno!
Nessuna polemica, curiosità reciproca. :wink:
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Va bene, brava.
Se non volevi rispondere potevi dirlo direttamente, invece, di fare tutto il giochetto della "reciprocità".
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