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Originariamente inviata da Helpless Child
Vabbè, il fatto che io abbia (dopo anni e anni di solitudine e svariati tentativi falliti più o meno miseramente) finalmente trovato la ragazza non significa che adesso io sia immune da ansia e timidezza.
Il disagio resta e a volte diventa insostenibile anche ora, magari per motivi diversi, ma persiste.
Per cui (tanto per ribadire il solito discorso) la fidanzata non è la panacea e anche chi ce l'ha può soffrire come un cane per le problematiche di cui si occupa questo forum.
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Ecco , questo credo sia il problema numero 1. Pensare che una relazione che "poggi" sui problemi di cui sopra possa andare liscia è difficile. Perchè alla base la persona non è equilibrata e stabile , non sono risolti problemi di base, e di conseguenza anche la relazione non può essere equilibrata.
Sarebbe bello se lo fosse. La soluzione ? secondo me continuare in un percorso di crescita personale indipendente dalla relazione e non considerare la relazione come punto di arrivo ma bensì punto di partenza o parte integrante di un miglioramento personale. Questo vale per tutte le relazioni, a maggior ragione in questo caso. Dobbiamo/dovremmo essere persone autonome ed indipendenti con in più una bella relazione che se non ci fosse però non dovrebbe intaccare la nostra autostima e la nostra vita sociale. I dubbi e le ansie in questo sono legittimi. Come dire: io una relazione che è caduta sopra di me come un fattore coprente ma in realtà io non sono cambiato ma sono come prima e senza questa relazione avrò gli stessi problemi di prima perchè sarà tutto come prima.