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05-10-2021, 22:39
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#1
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Essere completamente soli al mondo è terribile, ti distrugge lentamente, giorno dopo giorno.
Qualsiasi piccolezza diventa una montagna da scalare.
Non voglio pensare ad una cosa più seria, una malattia, un ricovero, non avrei manco chi mi porta il pigiama in ospedale.
Non ce la faccio più, sono 12 anni che vivo così.
Faccio finta di stare bene, non ci penso, magari me lo dimentico anche però poi la cosa torna sempre, è solo questione di tempo.
E' una situazione che non posso risolvere purtroppo, non so che fare, so solo che non voglio vivere così, non ne vale la pena.
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05-10-2021, 22:43
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,113
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Mi dispiace, mi ci ritroverò anche io prima o poi, i miei genitori hanno purtroppo una certa età e non so davvero che succederà quando non ci saranno più
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05-10-2021, 22:45
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Per quanto uno non ci voglia pensare il problema c'è. Si cerca di fare altro.. farsene una ragione.. tutte queste robe qui.. ma in realtà il problema c'è ed è logorante, hai usato il termine giusto.
Anche in tempi recenti sono dovuto andare due volte al pronto soccorso da solo. Non ho nessuno che mi accompagna.
Alla prima malattia mediamente seria gente come noi o muore senza essere curata oppure si deve affidare a.. neanche so bene a chi.. assistenti sociali?
La fobia sociale ok, ma a te di preciso cosa ti impedisce di frequentare donne?
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Ultima modifica di Keith; 05-10-2021 a 22:48.
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05-10-2021, 22:51
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
La fobia sociale ok, ma a te di preciso cosa ti impedisce di frequentare donne?
Inviato dal mio M2004J19C utilizzando Tapatalk
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Il fatto che assomiglio a Sloth dei Goonies.
Battute a parte, non lo so, non penso di essere bruttissimo, ho avuto un po di frequentazioni in passato, anche una convivenza di 3 anni, poi boh, sicuramente mi sono imbruttito parecchio, non lo nego, ho perso i capelli e sono ingrassato e sicuramente poi la depressione non aiuta
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05-10-2021, 22:51
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#5
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Consoliamoci col pensiero che avere assistenza da anziani non è roba per la maggioranza persino degli sposati con prole. Non tanto di rado i figli parcheggiano i genitori in ospedale o li lasciano da soli l'estate; se parliamo di gente perbene tanti figli se ne vanno all'estero e non possono fare niente; anche nella coppia perfetta, a meno di morire contemporaneamente in un incidente, il superstite resta solo.
Difficile chiarire a sé stessi dove finisce la vera aspirazione di mettere in piedi nucleo familiare e dove lo si fa perché si ha paura di restare soli. Il secondo caso è una scommessa che si vince nel 20 massimo 30% dei casi. Non può superare il 50% perché l'altro/a muore prima. Viste le cose in questa prospettiva, quanti ancora pagherebbero il prezzo di tanti sacrifici con la metà delle probabilità contro?
Ho paura che vita di coppia e marmocchi presuppongano un misto tra paura della solitudine e tutto il resto dei sentimenti. Poi, verso la fine, quando peraltro più si avrebbe bisogno, il rischio di essere abbandonati resta alto. Ma nella prima fase della vita questo elemento di bisogno resta soppresso, sospinto nell'inconscio e negato tramite i sentimenti di amore che per quanto sinceri non per questo non sono anche un elemento utile alla gestione della paura.
Per questo, per quanto anche io sia terrorizzato da solitudine e mancanza di indipendenza verso la fine della mia vita, cerco di vedere anche ciò che mi circonda: quelli/e che "svoltano" sono molto pochi e la maggioranza è tutta sulla stessa barca in cui sono io per un motivo o per l'altro.
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Ultima modifica di pokorny; 05-10-2021 a 22:55.
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05-10-2021, 22:52
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#6
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Banned
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Hai pienamente ragione ma ci si dovrebbe anche chiedere se si è adatti a fare una famiglia, che è roba per pochi.
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05-10-2021, 22:56
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#7
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Anche in tempi recenti sono dovuto andare due volte al pronto soccorso da solo. Non ho nessuno che mi accompagna.
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Same here, con colica renale abbastanza intensa e vomitando mi sono fatto i 500 m a piedi di notte per il PS. Se ci ripenso e considero che è stato l'assaggino che precede l'aperitivo che precede la cena che al mercato mio padre comprò, sono assalito da un senso di terrore niente male per il futuro
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05-10-2021, 23:08
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#8
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da Krieg
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Alla fine neanche io sono così orribile, però gli anni che passano si vedono, non mi sento stimolato a curare il look anche perché so che non basterebbe visto che poi sono uno che non sa attrarre, non ho argomenti, non ho iniziative di fare cose, e non ho neanche tanti soldi.
Quote:
Originariamente inviata da pokorny
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E' vero che al giorno d'oggi di figli se ne fanno pochi e quei pochi magari poi se ne vanno a lavorare fuori. Però qui noi siamo casi estremi. Penso che anche la persona più sfortunata della terra possa contare su almeno uno fra: fratelli, figli, nipoti, amici, coniuge.
Non è che con eventuali future malattie vorrei rovinare la vita ai familiari, però almeno avere un cavolo di essere umano che ti viene a riprendere all'uscita dall'ospedale.. uno che si interessa a trovarti una casa di cura.. robe così.
Se mi venisse l'alzhaimer mi devono rinchiudere, ed è giusto, ma ci dev'essere qualcuno che lo fa.. prima che mi denudo per la strada o che lascio il gas acceso dentro casa.. XD
Però vabbè, è andata così, si troverà qualche soluzione.. tanto poi per la famiglia è tardi e se poi no nci sei portato son guai. Con i figli ti devi smazzare a lavoro per guadagnare, poi li devi portare nei posti e supportare la madre.. che poi sarebbe tua moglie.. che poi ti devi impegnare a far funzionare il rapporto.. è veramente un grosso impegno continuo.
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05-10-2021, 23:17
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,334
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Same here, con colica renale abbastanza intensa e vomitando mi sono fatto i 500 m a piedi di notte per il PS.
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Pure io ho avuto una colica l'anno scorso, ma ho chiamato il 118 e al PS mi ci ha portato l'ambulanza.
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05-10-2021, 23:25
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 3,384
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Quote:
Originariamente inviata da pokorny
Consoliamoci col pensiero che avere assistenza da anziani non è roba per la maggioranza persino degli sposati con prole. Non tanto di rado i figli parcheggiano i genitori in ospedale o li lasciano da soli l'estate; se parliamo di gente perbene tanti figli se ne vanno all'estero e non possono fare niente; anche nella coppia perfetta, a meno di morire contemporaneamente in un incidente, il superstite resta solo.
Difficile chiarire a sé stessi dove finisce la vera aspirazione di mettere in piedi nucleo familiare e dove lo si fa perché si ha paura di restare soli. Il secondo caso è una scommessa che si vince nel 20 massimo 30% dei casi. Non può superare il 50% perché l'altro/a muore prima. Viste le cose in questa prospettiva, quanti ancora pagherebbero il prezzo di tanti sacrifici con la metà delle probabilità contro?
Ho paura che vita di coppia e marmocchi presuppongano un misto tra paura della solitudine e tutto il resto dei sentimenti. Poi, verso la fine, quando peraltro più si avrebbe bisogno, il rischio di essere abbandonati resta alto. Ma nella prima fase della vita questo elemento di bisogno resta soppresso, sospinto nell'inconscio e negato tramite i sentimenti di amore che per quanto sinceri non per questo non sono anche un elemento utile alla gestione della paura.
Per questo, per quanto anche io sia terrorizzato da solitudine e mancanza di indipendenza verso la fine della mia vita, cerco di vedere anche ciò che mi circonda: quelli/e che "svoltano" sono molto pochi e la maggioranza è tutta sulla stessa barca in cui sono io per un motivo o per l'altro.
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Parlavo più di una madre ed un padre io però, di un fratello, una zia, una nonna, qualsiasi cosa, invece non ho niente, un ecatombe, e tutta accaduta dai 10 ed i 18 anni.
Ho una cugina dottoressa che ho chiamato un paio di volte ma è super palese che le scoccia ed ho smesso di farlo. Aveva anche cambiato numero senza dirmi nulla, sono tipo la pecora nera di quelle briciole di famiglia che rimane, non sia mai che poi questo chiede soldi o aiuto.
Mi sembra assurdo.
Se mi viene un colpo di notte chi mi aiuta? Come mi ci trascino al pronto soccorso?
Quando mi si è rotta la macchina e non avevo nessuno che mi portasse a lavoro ho dovuto chiamare la guardia medica e darmi malato per finta.
Sono terrorizzato
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Ultima modifica di Krieg; 05-10-2021 a 23:28.
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05-10-2021, 23:36
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
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Ci sono pure malattie che dopo qualche giorno all'ospedale poi devi stare a casa. Se ti rompi un femore ti operano e dopo 2 giorni ti rimandano a casa. Per ritornare normale ci vogliono mesi e mesi, e poi da solo che fai? come mangi? Vedi che è un bel casino, non è una cosa facile. Bisogna avere tanti soldi da parte per prendere delle badanti, o pregare in ginocchio i medici che ti facciano andare in una lungodegenza, in un posto per malati cronici.. non ho neanche idea dove sono e se ci sono.
Nel terzo mondo non avranno le cure e gli ospedali, ma hanno una rete sociale estesa che qui te la sogni.
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05-10-2021, 23:50
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
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so morto,ahahah
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06-10-2021, 00:36
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Il mio piano per la vecchiaia è una rivoltella sul comodino, e se mi rendo conto che si mette male...
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06-10-2021, 00:41
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
Mio papà quando si è sentito male è andato in ospedale da solo perchè non voleva farci preoccupare, non c'è l'ha fatta a guidare fino in ospedale e sono andati a prenderlo con l'ambulanza (si sono fermate delle persone gentili a soccorrerlo perche l'hanno visto parcheggiato nell'area di sosta), tra l'altro noi non potevamo fare molto concretamente mentre era ricoverato se non portargli cibo che non mangiava perchè glielo davano già in ospedale, questo per dire che se la preoccupazione dell'essere soli è una possibile malattia e degenza ospedaliera, beh, non cambia molto se sei solo o meno, se ti senti male chiami un'ambulanza e quando sei in ospedale sei nelle mani dei dottori, quello che devi sperare è di trovare dottori e personale sanitario gentile e che ama davvero il proprio lavoro (ecco perchè volevo fare il medico, io sarei quel genere di dottore che si preoccupa davvero dei pazienti).
Insomma, non sì è mai davvero soli in questo mondo, almeno noi che non viviamo in un paese del terzo mondo non siamo mai davvero soli nel vero senso del termine (soli lo sono quelli che vivono in una dittatura o in un paese del terzo mondo appunto) la percezione della solitudine è qualcosa di soggettivo, qualcosa di più emotivo che concreto, la solitudine emotiva è reale ma la solitudine effettiva, quella che sperimenta che è abbandonato a se stesso a morire di stenti o di infarto abbandonato al ciglio di una strada è qualcosa che noi fortunatamente non sperimenteremo mai. Anche adesso non siamo soli, siamo qui a parlare, c'è qualcuno che ci legge, lo dice anche il web master, "non sei solo".
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Bah, io sento spesso di gente trovata morta in casa dopo settimane se non mesi. Mia nonna è caduta dalle scale l'hanno trovata dopo diverse ore i figli e vive con loro, fosse stata da sola non so...
Se ti viene una fitta improvvisa, un dolore lancinante e non hai la lucidità per chiamare il 118 sei fottuto.
Poi è vero che una volta dentro l'ospedale cambia poco, ma già se ti spediscono a casa e devi stare allettato sei fottuto.
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Ringraziamenti da
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Keith (06-10-2021), XL (06-10-2021) |
06-10-2021, 07:15
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#15
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Esperto
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Piemonte
Messaggi: 536
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Quote:
Originariamente inviata da JR_Reloaded
, la solitudine emotiva è reale ma la solitudine effettiva, quella che sperimenta che è abbandonato a se stesso a morire di stenti o di infarto abbandonato al ciglio di una strada è qualcosa che noi fortunatamente non sperimenteremo mai.
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Non ne sarei così sicuro, dipende tutto da chi incroci nel cammino. Ho avuto modo di conoscere una signora che qualche anno fa ha avuto un malore in metrò a Milano e si è accasciata a terra. Nonostante fosse vestita normalmente, nel senso non da barbona o tossica, solo dopo qualche minuto una persona si è fermata ad aiutarla, molti semplicemente la scavalcavano. So che sembra una di quelle cose che si raccontano, ma vi posso garantire che è una storia vera.
Sulla rete sociale nei paesi del terzo mondo concordo con syd, il più delle volte c'è molto più senso di comunità lì che qui.
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06-10-2021, 07:17
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#16
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Esperto
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,040
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morti i miei genitori anche io sarò ridotta così....spero di andarmene prima di loro...
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06-10-2021, 10:15
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#17
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Esperto
Qui dal: Jan 2021
Messaggi: 2,745
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Questa è la cosa che mi spaventa di più del futuro. Il rimanere completamente sola e non avere nessuno su cui poter contare.
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06-10-2021, 10:37
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
Gli unici a cui frega qualcosa di me sono i miei genitori e mia nonna finchè ci sarà, stop, per gli altri potrei pure crepare, e questo vale penso per tutti, solo i genitori ci vogliono bene davvero.
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Mi sembra un'affermazione molto qualunquista.
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06-10-2021, 10:49
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Ubicazione: Provincia di Bologna
Messaggi: 5,136
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Beh, c'è chi ha un rapporto disastroso con la propria famiglia (e qui nel forum ce ne sono molti).
Quindi non sempre la famiglia ti para il culo e ti da un supporto.
Almeno in questo sono stato più fortunato di altri, ma se rimarrò solo con mio fratello non credo di avere la faccia tosta per chiedergli aiuti di qualunque tipo...
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06-10-2021, 10:53
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Non so in che ospedali siete stati ma in quelli che conosco io un malato problematico che avesse bisogno di qualcuno che lo imbocchi per mangiare, ad esempio, lo lascerebbero morire lí.
Nel nostro paese se di certe cose non se ne occupano i familiari non se ne occupa nessuno, questo mondo idealistico che qualcuno ha dipinto, qua dove abito io non c'è.
Provate ad abbandonare a se stesso un malato di parkinson o alzheimer, voglio vedere poi tutta questa assistenza medica e sociale che si attiverebbe per magia da sola dove cazzo sta.
Un vecchio rincoglionito abbandonato a se stesso in genere crepa molto velocemente e male.
D'altra parte comunque non è detto che la famiglia poi se ne occupi davvero, lo mettono in mano a qualche badante che magari non si preoccupa mica se un medicinale lo prende o meno, e via.
Ci credo poco nell'assistenza di altri (compresa la famiglia casomai i figli avessero già un mucchio di altri problemi da gestire), c'è sempre e comunque la filosofia di fondo che ognuno deve badare a se, che poi uno sia incapace di farlo per svariati motivi non importa, semplicemente muore, e chissà come, e s'è risolto il problema.
Per questo io continuo ad essere favorevole al suicidio assistito, è più dignitoso morire prima, quando una malattia non ha raggiunto stadi critici, che fare una brutta fine del genere. Sull'aiuto degli altri non si può fare affidamento. Se la vita dovesse prendere davvero una brutta piega non vedo altre soluzioni realistiche.
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Ultima modifica di XL; 06-10-2021 a 11:46.
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