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		|  31-03-2014, 11:01 | #41 |  
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					Originariamente inviata da Noriko  Certo che ci pensi, ma questa è incapacità del timido, mancanza di coraggio non vedo cosa centri l'egoismo. |  infatti la sua sembrava più una battuta estemporanea che un'osservazione in tema con questo thread.
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		|  31-03-2014, 11:06 | #42 |  
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					Originariamente inviata da chrissolo  sì, vabbè: tu generalizzi e semplifichi decisamente troppo.. 
 cioè, non per tutti la timidezza ha la stessa radice.. non piacere mai a nessuna nel tempo inibisce e fa diventare sempre più timidi e insicuri..
 
 non è che basta lavorare sulla timidezza,  uno che non piace alle donne può sforzarsi pure tanto, lavorare su sè stesso e inventarsi un coraggio che non ha..  ma credi che cambi qualcosa ? ti rispondo io, per esperienza personale.
 
 NO
 |  Hai ragione. 
Ragiovano sul parametro di Heiseberg. 
Che pare una funzione trigonometrica    
I
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		|  31-03-2014, 11:17 | #43 |  
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			Si, i timidi sono egoisti, insensibili, ingrati, irreligiosi e senza amore      
Gli hai mai detto che sei timido prima che ti dicesse in quel modo?
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		|  31-03-2014, 11:25 | #44 |  
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					Originariamente inviata da rocketmail_89  Si, i timidi sono egoisti, insensibili, ingrati, irreligiosi e senza amore      
Gli hai mai detto che sei timido prima che ti dicesse in quel modo? |  
Veramente carina!   |  
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		|  31-03-2014, 12:10 | #45 |  
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			Abbiamo gli stessi pregi e difetti degli "altri".Non è che perchè uno è timido, sia meglio o peggio...
 Ha solo una zavorra in più.
 Siccome ogni caso è diverso dall'altro, sta al singolo vedere di risolvere il problema.
 ma gettare sempre la colpa addosso agli altri è infantile, e controproducente perchè non porta a nulla.
 La timidezza è un problema, e va affrontato.
 Si può decidere di  chiudersi, ma a mio modesto parere è la scelta peggiore, prima o poi si sconta.
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		|  31-03-2014, 12:40 | #46 |  
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					Originariamente inviata da Sphinx  La timidezza è un problema, e va affrontato. |  Ma quando mai?
 
La timidezza non è un problema e non va affrontato. ^^ 
La timidezza è un carattere. Non preclude nè difare amicizie, nè di avere una buona vita. La timidezza non è una disfunzione di qualche tipo o un "anomalìa" nel modo di pensare.
 
La fobia sociale.. è un problema. La timidezza no. Non ha nulla di sbagliato. 
Il fatto di vederla come un problema è come dire: "sono nato con i capelli castani..." ho un problema.. e devo affrontarlo! XD   Alla stregua di quel pensiero, eliminiamo tutte le diversità e teniamo un carattere unico, standard ?
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				 Ultima modifica di Hal86;  31-03-2014 a 12:44.
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		|  31-03-2014, 12:43 | #47 |  
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			Io parlo di timidezza patologica   . 
Quella che ti blocca come un'armatura da conquistadores, con la differenza che non ti fa conquistare nulla. 
Logico che una timidezza moderata, gestibile, non crea problemi, nelle ragazze soprattutto.ù_ù
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		|  31-03-2014, 12:49 | #48 |  
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					Originariamente inviata da Sphinx  Io parlo di timidezza patologica   . 
Quella che ti blocca come un'armatura da conquistadores, con la differenza che non ti fa conquistare nulla. 
Logico che una timidezza moderata, gestibile, non crea problemi, nelle ragazze soprattutto.ù_ù |  La persona timida, a prescindere dal grado di timidezza,  "funziona" così: 
Arriva a fare tutto quello che vuole fare. Tranquillamente.  
 Semplicemente non bisogna forzarla (e che si forzi da sola) , ha bisogno solamente di più tempo per aprirsi. Ha tempi diversi. Tutto lì. Per il resto non cambia niente e non è impossibilitata a fare niente. (anche la persona più timida del mondo)
 
Il problema nasce quando -si impunta- sul fatto di voler "andare ad un andatura che non è la sua" perchè sortisce il solo effetti di stressarsi ed è quello che la tiene bloccata. Infatti si dice che non bisogna forzare i bambini timidi a socializzare. Perchè si ottiene l'effetto opposto. Socializzano tranquillamente da soli, solamente con tempi diversi. Il problema quindi non è la timidezza ma le forzature.
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		|  31-03-2014, 13:03 | #49 |  
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			Hal c'è gente che quando deve parlare con uno sconosciuto/a balbetta , trema, diventa bordeaux.Sempre come tiimidezza viene classificata.
 Ma certo è un pochino limitante, no?
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		|  31-03-2014, 13:13 | #50 |  
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					Originariamente inviata da Sphinx  Hal c'è gente che quando deve parlare con uno sconosciuto/a balbetta , trema, diventa bordeaux.Sempre come tiimidezza viene classificata.
 Ma certo è un pochino limitante, no?
 |  Tutti devono fronteggiare i loro limiti. Anche essere un umano, non potermi muovere nelle ombre, non poter strappare le teste con gli artigli e saltare tre metri  è limitante. Tutti sono limitati in qualche modo.  
E con ciò? 
 
La timidezza patologica non esiste, è un controsenso accostare quelle due parole. E' come dire: "gli occhi azzurri patologici". 
Perchè a prescindere dal grado di intensità, non è una patologìa di per sè. Ci metterà solo più tempo ad aprirsi alle persone. Poi uno può essere timido ed essere anche fobico e quello è un altro discorso.
 
Io sono bravo a disegnare al pc.. ma  se uno fa un disegno più lentamente di me.. non lo reputo per questo malato.
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				 Ultima modifica di Hal86;  31-03-2014 a 13:17.
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		|  31-03-2014, 13:18 | #51 |  
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					Originariamente inviata da Hal86  Io sono bravo a disegnare al pc.. ma  se uno fa un disegno più lentamente di me.. non lo reputo per questo malato. |  Purtroppo o per fortuna o (avverbio neutro) la capacità di socializzare viene dai più reputata più importante di quella artistico/lavorativa.
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		|  31-03-2014, 13:23 | #52 |  
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					Originariamente inviata da Winston_Smith  Purtroppo o per fortuna o (avverbio neutro) la capacità di socializzare viene dai più reputata più importante di quella artistico/lavorativa. |   
A 20-30 anni soprattuto gran parte del valore di una persona viene misurato dalla capacità di socializzare e relazionarsi all'altro sesso...se non lo sai fare puoi essere un fenomeno in tante altre cose ma vieni considerato meno di zero...
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		|  31-03-2014, 13:42 | #53 |  
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			Il disvalore che una persona pensa di ricevere dall'esterno è più spesso il disvalore che ella si autoattribuisce.
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		|  31-03-2014, 14:17 | #54 |  
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				Qui dal: Sep 2013 Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero. 
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				      | 
			
			Ho letto alcune critiche sul DSM V, dove appunto fa sembrare tutto patologico, ecco proprio come la Timidezza, purtroppo.  
Nelle precedenti versioni del manuale la timidezza era considerata uno stato- non medico, quindi una caratteristica della persona.
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		|  31-03-2014, 14:49 | #55 |  
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	RectiusQuote: 
	
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					Originariamente inviata da muttley  Il disvalore che una persona pensa di ricevere dall'esterno è più spesso il disvalore che ella si autoattribuisce. |   (non l'ex utente):
Il disvalore che una persona riceve o pensa di ricevere dall'esterno è più spesso il disvalore che ella si autoattribuisce a causa di precedenti feedback negativi .
 
(l'autostima e la disistima non vengono dalle stelle, come la fantasia dei popoli in Up patriots to arms )
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		|  31-03-2014, 14:59 | #56 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da Winston_Smith  Rectius (non l'ex utente):
 Il disvalore che una persona riceve o pensa di ricevere dall'esterno è più spesso il disvalore che ella si autoattribuisce a causa di precedenti feedback negativi.
 
 (l'autostima e la disistima non vengono dalle stelle, come la fantasia dei popoli in Up patriots to arms)
 |  Precedenti feedback negativi che hanno funto da eventi traumatici . Conta molto non la quantità di eventi negativi/positivi per costruire l'autostima/disistima personale ma il momento e il contesto in cui questi sono avvenuti . 
Magari a un zanna92 sono davvero capitate certe cose di cui scrive, solamente è il contesto e il momento in cui gli sono capitate a fuorviare e distorcere le sue attuali e future percezioni.
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				 Ultima modifica di muttley;  31-03-2014 a 15:02.
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		|  31-03-2014, 15:02 | #57 |  
	| Esperto 
				 
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	Quote: 
	
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					Originariamente inviata da muttley  Precedenti feedback negativi che hanno funto da eventi traumatici. Conta molto non la quantità di eventi negativi/positivi per costruire l'autostima/disistima personale ma il momento e il contesto in cui questi sono avvenuti. |  Condivisibile, resta il fatto che è difficile che tali eventi traumatici non lo siano, in parte almeno, già di per sé  e che, sempre almeno in parte, non possano esserlo per chiunque  (indipendentemente dal fatto che uno possa viverli più o meno bene).
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		|  31-03-2014, 15:05 | #58 |  
	| Esperto 
				 
				Qui dal: Aug 2007 
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				      | 
			
			L'importante é ragione usare , no?   
Ergo se una persona è affetta da paure irrazionali come affrontare un colloquio, provarci con una/un ragazza/o, salutare un conoscente, deve ragione usare  per vincere tali paure.
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		|  31-03-2014, 15:07 | #59 |  
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					Originariamente inviata da muttley  L'importante é ragione usare , no?   
Ergo se una persona è affetta da paure irrazionali come affrontare un colloquio, provarci con una/un ragazza/o, salutare un conoscente, deve ragione usare  per vincere tali paure. |  Non si tratta necessariamente e in ogni caso di paure irrazionali, ad ogni modo non ho mai negato che potessero essere vinte.
 
(1 euro per il prestito di citazione, grazie   )
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		|  31-03-2014, 16:13 | #60 |  
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					Originariamente inviata da Winston_Smith  Purtroppo o per fortuna o (avverbio neutro) la capacità di socializzare viene dai più reputata più importante di quella artistico/lavorativa. |  Ciò che viene reputato importante dalla maggior parte della gente non determina comunque uno stato di patologia o meno.
 
Probabilmente molte persone reputeranno importante avere almeno un auto per spostarsi. Ma se non ho un auto, non significa che io sia malato.
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				 Ultima modifica di Hal86;  31-03-2014 a 16:26.
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