ROMA - «No agli aumenti delle droghe, noi la crisi non la paghiam». Uno scherzo o una protesta vera, decisamente sui generis, dei rincari imposti dagli spacciatori? I manifesti sono apparsi nel quartiere del Pigneto. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri e la questura.Ma i manifesti che stanno tappezzando i muri del Pigneto sono un'incognita.
I manifesti non sono le solite stampe fatte in casa o scritti a mano: sono un prodotto di tipografia, ben stampati in quattro diversi colori: bianco, giallo, nero e rosso. «Basta con gli aumenti» si legge all'inizio. Poi quattro simboli grafici per quattro tipi di droga con la lista degli aumenti: cocaina, 80 euro al grammo, più 12 per cento, marijiuana, 12 euro, più 20 per cento, mdma 40 euro, più 25 per cento, eroina 30 euro, più 16 per cento. Sotto le illustrazioni, la protesta che ha qualcosa di delirante: «Le sostanze stupefacenti sono uno strumento di sintonizzazione e di sincronizzazione dei tempi di vita del lavoro, precario e intermittente. L'aumento del prezzo di tali sostanze è un attacco indiscriminato alla nuda vita della classe operaia. Noi la crisi non la paghiamo». Firmato: «Dipendenti a tempo indeterminato», con un gioco di parole tra lavoratori dipendenti e dipendenza dalle droghe.