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Discussione: La profezia che si auto-avvera Rispondi alla discussione
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21-02-2006 14:35
Anonymous-User la maggior parte delle persone sicure di sè spesso appaiono antipatiche,però le persone seguono questi che sono sicuri per farsi forza a vicenda.meglio voi che almeno usate il vostro cervello.E poi nessuno è inferiore a nessuno mettetevelo bene in testa
21-02-2006 01:46
warblade Il tutto secondo me è troppo difficile da risolvere perché è un circolo vizioso; più pensi che sei inferiore e che non vali niente più hai un'incudine da 300 kili nel petto e un nodo da marinaio alla gola; però più hai questi sintomi più il cervello si diverte ad affossarti. Come si può spezzare un cerchio del genere? Giusto un elettroshock, o magari un incidente quasi mortale, una banda di teppisti che ti massacra, un dobermann che ti sbrana, ecc... un trauma terribile insomma. Altrimenti non riesco a vedere altre soluzioni
06-02-2006 01:43
Anonymous-User ho sempre creduto che non si esistesse un destino e niente di prestabilito....che il nostro futuro ce lo costruiamo da soli giorno dopo giorno con le nostre forze.....e ho sempre pensato che al mondo c'e' gente piu' fortunata e altra meno....
Invece da un bel po' di tempo sto iniziando a pensare che invece qualcosa c'e'.....soprattutto quando cerco di combattere il mio carattere e tutto mi va storto...perche' il 90% delle volte e' cosi'.....si prende il coraggio a fare una cosa ....e zac, va tutto male per eventi " esterni " non dipendenti da te....te ce l'hai messa tutta ma non e' andata come dovrebbe....e prendi certe mazzate che ti buttano proprio giu'
e allora mi sembra che ci sia, per quanto mi riguarda...un qualcosa di gia' stabilito...."sei timida, rassegnati, certe cose te non le puoi fare e basta "....e ho dentro una rabbia verso tutti, verso il mondo e chi non capisce...e verso chi gli va sempre tutto bene con il minimo sforzo....

Quote:
Originariamente inviata da mefiori
La profezia che si auto avvera...Già.

Saremo capaci di cambiare il destino?
31-01-2006 21:16
Anonymous-User
Re: La profezia che si auto-avvera

Quote:
Originariamente inviata da ignotus
Spesso il disagio, più o meno acuto, che si prova nel ritrovarsi fra la gente credo derivi (almeno per quanto mi riguarda) da una sorta di irrazionale senso di inferiorità che non ci fa sentire adeguati agli altri, uguali agli altri, pur essendolo oggettivamente. Questo senso di inferiorità a me sembra derivare da un'immagine di me che io credo gli altri abbiano. Tutti i timidi sono esageratamente preoccupati dal giudizio altrui. Ma qui la cosa è più subdola: io non mi sento adeguato e allora credo che gli altri mi percepiscano proprio come io temo, cioè inadeguato. Allora mi trovo in imbarazzo, a disagio, perchè non mi comporto con loro come dovrei fare, da "pari a pari" per così dire, ma inconsciamente assumo proprio l'atteggiamento che io temo che gli altri mi attibuiscano, ed allora questa presunta immagine di me che gli altri hanno comincia a concretizzarsi, a non essere più solo fantasia, perchè in effetti col mio atteggiamento io provoco il formarsi di queste opinioni. Sono io che le provoco; e credo quindi, talvolta, di poter provare a essere diverso solo con chi non mi conosce, con chi non si è già fatto un'opinione su di me... vera o presenta che sia. Salvo poi, approfondendo la conoscenza, ricadere nel solito circolo vizioso.
Temendo che gli altri mi percepiscano come inadeguato, come "inferiore", finisco per comportarmi in modo tale da suscitare veramente queste opinioni, rafforzando di conseguenza atteggiamenti negativi che andrebbero invece cambiati. La profezia che si auto-avvera, appunto. La preoccupazione del giudizio altrui può essere devastante.
Molto interessante e intelligente tutto questo che hai scritto. Sono pienamente d´accordo.

Saluti.
31-01-2006 18:49
lucky-day ...la verita'e'proprio che cio'che pensiamo si trasforma in realta'e lo posso confermare anche tramite esperienze personali....giusto x fare un esempio terra terra io quando porto il cane fuori automaticamente mi munisco di fazzoletti e bustine x pulire xke'e'una questione di educazione,potrebbero riprendermi,ebbene io all'inizio piuttosto mi prendevo le sgridate da chi vedeva ma non lo facevo xke'mi vergognavo troppo di chi mi vedeva in quel momento...in circa quattro anni e mezzo che ho il cane ho imparato piano piano a superare quest imbarazzo ed ora lo faccio ad occhi chiusi,anche se sta passando una comitiva di persone....ed ho notato una cosa curiosa nel fare questa cosa:all'inizio quando iniziavo a farlo mi vergognavo da matti e automaticamente chi passava mi fissava stranito,come se stessi compiendo un'azione di cui dovevo assolutamente vergognarmi,da quando invece mi sono liberata di ogni paranoia ed ho iniziato a non curarmi appunto di chi passava sembra che nessuno ci faccia piu'caso....x farla breve ho tramutato questo pensiero negativo in positivo,pensando anzi che chi passa in quel momento pensa che sono una persona educata e rispettosa e funziona davvero....
31-01-2006 17:53
viola
Quote:
Originariamente inviata da ignotus
Perchè, facendo le stesse cose, dovete generare due immagini differenti?
E' solo un timore eccessivo del giudizio altrui? C'è qualcosa di più? Mah.

(ho usato il tu ma ovviamente mi riferivo a me stesso).
forse è proprio perchè la maestra essendo sicura di se stessa non si preoccupa del pensiero altrui e parla mostrando un'immagine che è il riflesso della sua interiorità (sicurezza) , tu probabilmente prima di dire una battuta a sfondo sessuale elaboreresti talmente tanto la battuta che non farebbe più ridere perchè non sarebbe più spontanea...
31-01-2006 17:09
ignotus Un esempio pratico: sei ad un corso (ambiente informale), c'è un gruppo di persone (tutte di sesso femminile). Colei che gestisce il corso, chiamiamola per convenzione la "maestra", spesso e volentieri se ne esce con battute piccanti a sfondo sessuale, fra l'ilarità generale. A te questo non dispiace, tantopiù che sei abituato ad un linguaggio da caserma... e nemmeno giudichi la maestra per il suo atteggiamento, perchè è simpatica ed il suo modo di fare suscita buonumore. Però ti viene da pensare. E pensi: lei fa battute di questo genere, perchè non si pone il problema dell'immagine negativa che eventualmente può trasmettere? Infatti, come ho detto, a te non dispiace quel modo di fare, ma le persone lì sono molte, ma la maestra non è affatto inibita da quello che potrebbero pensare di lei. Insomma, evidentemente il giudizio altrui non la preoccupa. A questo punto pensi ancora: cosa sarebbe invece accaduto se fossi stato tu a fare quella battuta? O meglio che cosa PENSI che sarebbe accaduto... Ti saresti preoccupato del giudizio altrui; di essere inopportuno; di fare la figura di quello che deve per forza dire sconcerie; di passare per un maiale; un maleducato; un provolone; ecc. Benchè abituato al linguaggio da caserma, perciò, tu eviti di fare certe battute, nel timore della pessima opinione che chi ti sta intorno potrebbe farsi di te. E pensi che sicuramente avverrebbe questo. La maestra, invece, tutto ciò che tu ti astieni dal fare, lo fa con naturalezza, senza preoccupazione, e risulta simpatica ed incontra l'approvazione degli altri. Perchè, facendo le stesse cose, dovete generare due immagini differenti?
E' solo un timore eccessivo del giudizio altrui? C'è qualcosa di più? Mah.

(ho usato il tu ma ovviamente mi riferivo a me stesso).
31-01-2006 04:54
Cenzo e cosi purtroppo.......

oggi stavo pensando proprio a queste cose e mi sono dato allo specchio di casa dello socioidiota....
Poi mi sono detto di smettera la dire cazzate di mettere via le paranoie e tutto si è risolto:P

Cmq li meccanismo lo conosco bene....managgia a chi l'ha inventato.......

raga io con tutto quello che ho fatto ci sto ancora un piede dentro ed uno fuori...mi sento costantemente meta al freddo e meta al fuoco..

Una sensazione di merda.....

Il meccanismo e perverso e putroppo pare che esuli dalla nostra volona...lo si puo solo attenurare o controllare.......
30-01-2006 20:27
viola
Quote:
Originariamente inviata da mefiori
La profezia che si auto avvera...Già.

Saremo capaci di cambiare il destino?
qualcuno dice che il destino è solo nelle nostre mani credo che se realmente si vuole cambiare e si spendono tutte le energie per farlo qualche risultato possiamo ottenerlo
30-01-2006 19:04
mefiori La profezia che si auto avvera...Già.

Saremo capaci di cambiare il destino?
30-01-2006 18:57
lucky-day ...e'proprio vero...a questo proposito io ho letto un libro,"Visualizzazione positiva"di Gudrun Dalla Via,vorrei riportarne qualche citazione:
"...ogni idea presente nella mente tende a diventare una realta'.l'intensita'di una suggestione e'proporzionale all'emozione che l'accompagna..una volta posto un fine ,il subcosciente trova da se'il modo di realizzarlo..."
"...il pensiero e'il motore piu'forte che esista x mettere in moto reazioni e fatti;quindi ogni volta che affermate una cosa,la rafforzate ulteriormente..."
"...identificarsi con un ruolo e'sempre un affare ad alto rischio,sia che si tratti di un ruolo scelto da altri x noi,sia che riteniamo di averlo forgiato a nostra misura;in ogni caso ci toglie la facolta'di osservare "da fuori"e di scegliere e cambiare liberamente...se non siamo(a ragion veduta e non per comodita')d'accordo con un giudizio negativo di un altro su di noi,il "problema" e'dell'altro che non ha osservato bene o non ha compreso...puo'dispiacere,ma non toglie nulla alle nostre qualita'...come ci vediamo noi e'sotto il NOSTRO controllo...se riusciamo a vederci senza illusioni(d'accordo non e'facile!),ma ugualmente con comprensione e amore(cosa non meno difficile),ci sono due possibilita':l'altra persona si convincera'da sola,osservando meglio;oppure non si convincera'(ne'si sarebbe mai convinta neppure in altri modi),e allora noi non abbiamo perso'granche'...."
"....il coraggio e una giusta autostima sono due caratteristiche strettamente correlate...difficilmente si potranno affrontare delle decisioni se si dubita del proprio valore...come vorreste essere amati dagli altri?..con piena comprensione x come siete veramente?..con totale accettazione,sia di come siete oggi,sia di come potete diventare?..senza l'illusione e la pretesa che siate perfetti?...allora incominciate a dare a voi stessi questo amore incondizionato!..."
30-01-2006 17:35
ignotus
La profezia che si auto-avvera

Spesso il disagio, più o meno acuto, che si prova nel ritrovarsi fra la gente credo derivi (almeno per quanto mi riguarda) da una sorta di irrazionale senso di inferiorità che non ci fa sentire adeguati agli altri, uguali agli altri, pur essendolo oggettivamente. Questo senso di inferiorità a me sembra derivare da un'immagine di me che io credo gli altri abbiano. Tutti i timidi sono esageratamente preoccupati dal giudizio altrui. Ma qui la cosa è più subdola: io non mi sento adeguato e allora credo che gli altri mi percepiscano proprio come io temo, cioè inadeguato. Allora mi trovo in imbarazzo, a disagio, perchè non mi comporto con loro come dovrei fare, da "pari a pari" per così dire, ma inconsciamente assumo proprio l'atteggiamento che io temo che gli altri mi attibuiscano, ed allora questa presunta immagine di me che gli altri hanno comincia a concretizzarsi, a non essere più solo fantasia, perchè in effetti col mio atteggiamento io provoco il formarsi di queste opinioni. Sono io che le provoco; e credo quindi, talvolta, di poter provare a essere diverso solo con chi non mi conosce, con chi non si è già fatto un'opinione su di me... vera o presenta che sia. Salvo poi, approfondendo la conoscenza, ricadere nel solito circolo vizioso.
Temendo che gli altri mi percepiscano come inadeguato, come "inferiore", finisco per comportarmi in modo tale da suscitare veramente queste opinioni, rafforzando di conseguenza atteggiamenti negativi che andrebbero invece cambiati. La profezia che si auto-avvera, appunto. La preoccupazione del giudizio altrui può essere devastante.



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