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Discussione: La sottile linea invisibile.. Rispondi alla discussione
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29-01-2013 13:07
Baloordo
Re: La sottile linea invisibile..

Bah io evito molto anche per scelta, non solo per timore. Ma talvolta ho la netta impressione di essere evitato. E in qualsiasi contesto, peraltro.
29-01-2013 10:28
Allocco
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
Prima mi era evidente che fossi io ad evitare le situazioni sociali, ora .. nonostante gli sforzi... mi sento decisamente evitato, ed è una sensazione alquanto orribile.

Il mio spunto di riflessione nasceva da questa consapevolezza nuova..
Ok quindi scendendo più sullo specifico tuo.. teniamo conto che hai già fatto un grosso passo con questa consapevolezza..
In sostanza, quali sono stati gli sforzi che fino ad oggi non ti hanno ripagato?
(non per farmi i cacchi tuoi, ma prima di darti consigli che magari hai già sperimentato.. tipo: )

Un contesto che al 99% non ti rigetterebbe, è quello del volontariato.
Se l'obiettivo è scardinare l'evitanza (fatta e subita) non c'è niente di meglio di quello, secondo me

Poi è ovvio non si può sempre fare, è impegnativo, bisogna potersi mantenere eccetera.. ma è solo il primo consiglio, non massacratemelo..!

Piccolo p.s.
Quote:
Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
colmabile entro certi "range"...
Non so se ho capito bene.. ma il mio discorso voleva dire che, una volta che si abbia la giusta forma mentale si tratta spesso "solo" di esercizio e fiducia.
Tempo fa uscì fuori il discorso di una ragazza che poteva fare la barista, ma le tremavano le mani.
Finché avesse pensato "non faccio perché tremo" o "non posso perché tremo" non avrebbe accettato quel lavoro.
Superato l'ostacolo mentale, si accetta il lavoro (problema di evitanza principale risolto) e si tratta di imparare ad avere controllo e sicurezza (problema di gestione e esperienza).
Questo con tutte le premesse ed eccezioni del caso, ma per spiegarti cosa intendevo!
29-01-2013 09:48
chrissolo
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
se volessi compagnia vuoi che su 5 miliardi di persone non ci siano sciroccati che mi possano filare?
può capitare benissimo..

(comunque siamo 7 miliardi al mondo.. )
29-01-2013 09:27
Inosservato
Re: La sottile linea invisibile..

vabbè ma io evito per non avere gente intorno scusa, mi danno fastidio, mi mettono ansia, se volessi compagnia vuoi che su 5 miliardi di persone non ci siano sciroccati che mi possano filare?
e vale per tutti sto discorso, in genere se si vuol socializzare veramente, si socializza.
alla peggio uno si iscrive ad un forum tipo questo, o altri magari tematici e fa raduni, per fare esempio.
29-01-2013 05:08
matthew
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
scusa, non è per minimizzare .. ma ti giuro che vorrei avercelo avuto un "problema" di questa natura :-)
Certo capisco figurati ;-) ma immagina di avere il palo della cuccagna e di non saperci salire sopra,io credo che ognuno si porta addosso la sua croce alla fine.
29-01-2013 05:03
chrissolo
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da matthew Visualizza il messaggio
A me succede che si avvicinano quando sono solo(immagino perche`mi vedono come un occasione facile) e nei locali (dove divento invece ambito).
Non essendo ne un bonazzo ne alto ne muscoloso non capisco perche`mi succeda eppure le evito quasi sempre.Cmq solitamente la gente ti snobba quando si trova in gruppo.
scusa, non è per minimizzare .. ma ti giuro che vorrei avercelo avuto un "problema" di questa natura :-)
29-01-2013 04:55
matthew
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
(beato te che le ragazze ti inseguono, mai avuti "problemi" del genere) comunque la genesi è nota: si inizia ad evitare..
il mio dubbio è su fino a che punto, oltrepassato un certo arco temporale (di decenni), pur volendo cambiare strada il processo sia effettivamente reversibile..

Prima mi era evidente che fossi io ad evitare le situazioni sociali, ora .. nonostante gli sforzi... mi sento decisamente evitato, ed è una sensazione alquanto orribile.

Il mio spunto di riflessione nasceva da questa consapevolezza nuova..
A me succede che si avvicinano quando sono solo(immagino perche`mi vedono come un occasione facile) e nei locali (dove divento invece ambito).
Non essendo ne un bonazzo ne alto ne muscoloso non capisco perche`mi succeda eppure le evito quasi sempre.Cmq solitamente la gente ti snobba quando si trova in gruppo.
29-01-2013 04:41
chrissolo
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da matthew Visualizza il messaggio
Be`dipende.Ad esempio io spesso le ragazze le evito davvero,nei centricommerciali,in discoteca,al mare(ma li qualcuna mi frega e mi lascio andare).
Pero`essendo l`evitamento una via difensiva puo`diventarlo col tempo credo.
(beato te che le ragazze ti inseguono, mai avuti "problemi" del genere) comunque la genesi è nota: si inizia ad evitare..
il mio dubbio è su fino a che punto, oltrepassato un certo arco temporale (di decenni), pur volendo cambiare strada il processo sia effettivamente reversibile..

Prima mi era evidente che fossi io ad evitare le situazioni sociali, ora .. nonostante gli sforzi... mi sento decisamente evitato, ed è una sensazione alquanto orribile.

Il mio spunto di riflessione nasceva da questa consapevolezza nuova..
29-01-2013 04:26
matthew
Re: La sottile linea invisibile..

Be`dipende.Ad esempio io spesso le ragazze le evito davvero,nei centricommerciali,in discoteca,al mare(ma li qualcuna mi frega e mi lascio andare).
Pero`essendo l`evitamento una via difensiva puo`diventarlo col tempo credo.
29-01-2013 02:54
chrissolo
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da niet Visualizza il messaggio
"Difesa Attiva": pianificare "scontri" con fazioni già conosciute e di relativa facile gestione;
disseminare il terreno di dibattito di "Mine Anti Uomo" al fine di portare l'argomento ad uno scontro uno-a-uno in separata sede: è più facile conquistarne uno, che tutti insieme;
vestirsi di "Filo Spinato": immuni a critiche personali sommarie;
Sminuire sminuire sminuire;
lanciare "Bombe Intelligenti", col contagocce: svuotare di senso le premesse comuni con una freddura;
la guerra è nostra.
mmm.. veramente io vorrei socializzare, non vincere il torneo di battlefield 3.
29-01-2013 02:14
chrissolo
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Ma in quel caso non c'è disfunzionalità di pensiero, solo inesperienza.. uno svantaggio colmabile
colmabile entro certi "range"...
29-01-2013 02:11
chrissolo
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da Efits Visualizza il messaggio
non provare a integrarsi per paura di essere discriminati o reputati in qualche modo inadatti,ridicoli.
discorso logico sensato ma disfunzionale.
il problema teorico è stato risolto, ora non mi resta che la pratica
sì, all'inizio succede quello.. però il discorso era su ciò che succede nel corso del tempo.. cioè che ad evitare evitare evitare evitare ad un certo punto si supera un punto (temporale) di non ritorno, passato il quale evitare o non evitare diventa sostanzialmente irrilevante perché comunque si viene evitati (non "a prescindere", ma per un complesso mix di fattori, tra cui il rapporto matematico : esperienze sociali/età)

e così il dirsi: "non sono integrato perché evito" rimane solo come l'ultima forma autoconsolatoria dell'individuo, quasi a volersi convincere d'avere una scelta a disposizione e che basterebbe farla, ma senza che effettivamente sia così.

E' come sentirsi sicuri perché ti sei volontariamente chiuso in ascensore per difenderti da qualcosa.. ma tanto c'è il pulsante "apri" e quindi stai tranquillo.. solo che se ad un certo punto provi a premerlo, quel bottone, ti accorgi che la porta ormai non s'apre più da un bel pezzo, l'interruttore è rotto.. e che in ascensore ci sei bloccato "a prescindere".
29-01-2013 02:06
Allocco
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da Efits Visualizza il messaggio
non provare a integrarsi per paura di essere discriminati o reputati in qualche modo inadatti,ridicoli.
discorso logico sensato ma disfunzionale.
il problema teorico è stato risolto, ora non mi resta che la pratica
Beh, in realtà questo è un problema pratico: "provare a integrarsi" è un'azione precisa.
Se si capisce che la motivazione è disfunzionale.. basta togliere il "non".
Poi ci si può non riuscire. Ma in quel caso non c'è disfunzionalità di pensiero, solo inesperienza.. uno svantaggio colmabile
29-01-2013 02:01
Efits
Re: La sottile linea invisibile..

non provare a integrarsi per paura di essere discriminati o reputati in qualche modo inadatti,ridicoli.
discorso logico sensato ma disfunzionale.
il problema teorico è stato risolto, ora non mi resta che la pratica
29-01-2013 01:47
chrissolo
Re: La sottile linea invisibile..

non lo so, io non ci trovo nulla di consolatorio nei ragionamenti..

è vero, nessuno evita "a prescindere".. però può capitare di venir evitati "a prescindere" e si innestano dei circoli viziosi potenzialmente irrisolvibili
29-01-2013 01:41
Allocco
Re: La sottile linea invisibile..

Interessante thread.
Ho spesso la stessa impressione sul forum..
Secondo me tuttavia nella grandissima maggioranza dei casi non c'è una effettiva impotenza, ma solo un più o meno grande svantaggio.

La mia linea rossa l'ho vista. Ed è stata una folgorazione perché come dici giustamente tu non c'era.
Le due cose sono intimamente connesse e solo abbandonando parti che io consideravo di me sto facendo passi avanti...

Il primo passo per scardinare questo svantaggio è a mio avviso proprio rendersi conto della natura consolatoria e pericolosa di alcuni pensieri.
Questo è potere! Non è impotenza! E' il potere di capire dove abbiamo sbagliato fino ad ora, e da cosa potremmo ripartire.
Nessuno evita a prescindere.
si mi rendo conto che questo post è incomprensibile ai più, ma non è orario da edit questo
29-01-2013 01:33
Who_by_fire
Re: La sottile linea invisibile..

Quote:
Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
tipo che il gioco lo tieni in mano tu (eviti) e non gli altri (ti evitano).
Come a potersi dire "se voglio posso non evitare e cambiare lo stato delle cose".. ma è davvero così ?

No. 0123456789
29-01-2013 01:28
chrissolo
La sottile linea invisibile..

C'è una sottile linea invisibile che separa l'evitare dall'essere evitati.. non c'è una separazione netta, si inizia magari evitando ma si arriva ad un certo punto che il confine si confonde e non capisci più se sei davvero tu ad evitare o semplicemente sei vittima dell'evitanza degli altri.

A leggere molti thread sembra che la gente si convinca che evitare sia una forma di difesa, quasi una scelta.. ed è così dannatamente triste, come se fosse l'unica forma di "auto-consolazione" che la mente può avere in una situazione drammatica di impotenza e svantaggio, tipo che il gioco lo tieni in mano tu (eviti) e non gli altri (ti evitano).
Come a potersi dire "se voglio posso non evitare e cambiare lo stato delle cose".. ma è davvero così ?

Io questa linea non la vedo più; questa linea non esiste..



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