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Discussione: Teatro e timidezza Rispondi alla discussione
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20-06-2008 15:20
clizia Riflettevo a quanto l'insegnamento assomigli al teatro: prima di tutto quando insegni e spieghi la lezione hai un pubblico davanti a te, e sei costretto a sottostare allo sguardo vigile e giudicante di 40 occhi.
In più stare in cattedra è un po' come "recitare a soggetto", cioè, non sai mai quello che accadrà di lì a poco, perchè c'è sempre il margine dell'imprevisto (data dall'interazione umana!), nonostante ci si prepari a casa nella parte didattica.
Altra cosa è che sei costretto ad indossare una maschera, perchè in quanto docente devi ricoprire un ruolo che deve essere il più possibile convincente, perchè altrimenti si rischia di perdere in stima e credibilità.
20-06-2008 11:07
Chioccioccolata Fatto!Senza false modestie,dirò che sono molto contenta di me stessa...dizione,voce,interpretazione;mi hanno fatto i complimenti anche degli estranei!
19-06-2008 17:26
cancellato2369
Quote:
Originariamente inviata da MarcheseDelGrillo
eh ma la memoria è un vero e proprio "muscolo", sai... più l'alleni più cresce. E' solo questione di pratica.
hmmm...è più forte di me...come logica/ragionamenti arrivo dappertutto, come studio mnemonico mi annoio subito e perdo qualsiasi stimolo (e pensare che fino a 14-15 anni era esattamente il contrario)--> i misteri della vita.
19-06-2008 16:15
MarcheseDelGrillo eh ma la memoria è un vero e proprio "muscolo", sai... più l'alleni più cresce. E' solo questione di pratica.
19-06-2008 13:58
cancellato2369 per me sarebbe impossibile...per me apprendere a memoria copioni coìs lunghi mi sembra troppo troppo difficile...dopo le prime 2 frasi incespihcerei sulle mie stesse frasi...molto meglio improvvisare
15-06-2008 22:27
cancellato1785
.

io ho sempre adorato il teatro, e devo dire che mi ha aiutato molto.
Non ho studiato precisamente recitazione, studio danza da un bel pò di anni e solo recentemente abbiamo iniziato a darci da fare anche con la recitazione. E' un ottimo modo per conoscere gente che condivide la tua stessa passione, e non a caso le poche amiche che ho le ho conosciute proprio qui...ma soprattutto il teatro ha una magia tutta sua...
fra poco avrò anch'io degli spettacoli, e non vedo l'ora...perchè l'agitazione che hai dietro le quinte prima di salire sul palco, e poi lì agli occhi di tutta la gente che ti vede ballare...mi lascia ogni volta una carica incredibile...mi sento quasi irriconoscibile, è una sensazione fantastica che davvero non si può descrivere...
il teatro mi trasforma, a prescindere dalle mie esigue capacità teatrali, perchè alla fin fine non ti importa nemmeno come sei...ti lasci trasportare e te ne freghi per una volta delle tue paranoie...

insomma: lo consiglio vivamente :wink:
15-06-2008 22:18
Chioccioccolata Graaaazie Lilloz! ops:
Grazie anche a tutti gli altri per l'incoraggiamento,in realtà è la *** volta che calco le scene :lol: (da adulta insomma...) però l'ansia attacca di bbrutto uguale...
15-06-2008 21:00
caliserio ah cmq imboccallupo, scelta coraggiosa assai
15-06-2008 19:40
calimeno secondo me la storia che pensi di essere un altro non funziona proprio x niente
e se anche funzionasse... davvero sarebbe una soluzione vivere la vita fuggendo dalla realtà con la mente nei momenti di estroversione?

invece può essere una botta incredibile x vincere la timidezza
ma chi ha il coraggio di far ciò?
credo sia uno degli atti più fobicanti che esistano, parlare in pubblico coi riflettori puntati... robe da passi!
15-06-2008 17:54
Lice Ciao chiocciocolata, daje di brutto!

P.S. Ho usato il verde speranza... :lol:
15-06-2008 15:53
hurinthalion Vai chioccio! :wink: Detto così può fare strano 8O :?
ma... tanta tanta merda anche da parte mia! 8)
Ma in che ruolo reciterai?
15-06-2008 09:36
lucy_vanpelt
Quote:
Originariamente inviata da Vento_del_Sud
In terza media mezza recita di Natale l'ho scritta io...il che ha significato assistere allo spettacolo comodamente seduto in platea! 8) :wink:
Anche io avrei preferito scriverla!
Voi, piccoli scrittori in erba, godete sempre di vantaggi che noi comuni mortali..ci sogniamo..ingiustizia!! :P
:wink:
15-06-2008 00:09
hermit_nightman Per me,ora come ora,è fantascienza,altro che indiana jones....!
15-06-2008 00:06
muttley A me piacerebbe frequentare un corso di recitazione, sono anni che ci penso ma prima devo sviluppare e potenziare le mie capacità vocali assai limitate.
Sembrerà strano ma del teatro e della recitazione in generale ho sempre ammirato il loro carattere "fittizio", il loro essere parte di un mondo parallelo estraneo alla prosaicità del quotidiano vivere.
14-06-2008 14:49
Vento_del_Sud In terza media mezza recita di Natale l'ho scritta io...il che ha significato assistere allo spettacolo comodamente seduto in platea! 8) :wink:
14-06-2008 13:53
fuxxxia82 fino alla 5a elementare non ho avuto nessun problema su un palco con tutti riflettori puntati: frequentavo una scuola di danza classica che ogni anno ci faceva fare saggi in importanti teatri...
poi alle medie mio malgrado ho dovuto smettere e lì iniziò il panico delle recite scolastiche.
mi vergognavo perchè non ero carina come le mie compagne di classe e i ragazzi mi prendevano sempre in giro.
questo ha reso i momenti delle recite in particolare uno dei più brutti della mia vita. (ma in generale tutto il periodo della scuola dell'obbligo è stato simile..)
ora farei davvero fatica a recitare davanti a un pubblico ma teoricamente dovrebbe fare molto bene all'autostima e dovrebbe portare un miglioramento nel modo di relazionarsi con gli altri.

per concludere:
chioccio, in bocca al lupo!
anzi, mi pare che prima di una esibizione si dica come portafortuna:
merda! merda! merda!
14-06-2008 13:48
MarcheseDelGrillo Salve!

Anche io a breve calcherò le assi del palcoscenico con il mio "gruppetto"... Come ho già avuto modo di dire, infatti, da quest'anno ho iniziato un corso di recitazione teatrale e adesso toccherà il saggio di fine anno!

Sono emozionato, ma si tratta di emozioni positive...

Comunque, come ho già fatto, non posso che CONSIGLIARE vivamente la pratica teatrale a TUTTI. Timidi e non.

Soprattutto ai timidi, però. Inutile dire quanto mi abbia fatto bene... mi sento molto più sicuro di me nella vita di tutti i giorni e sento di saper gestire meglio la mia sfera emozionale.

Per tutti quelli che si reputano troppo timidi e che pensano di vivere con turbamento il momento di una performance su un palcoscenico: non preoccupatevi. Se vi iscrivete a una buona scuola i maestri sapranno "introdurvi" su di esso gradualmente (come hanno fatto con noi), senza traumi.

All'inizio del corso eravamo tutti bloccatissimi... con un po' di pratica e un pizzico di coraggio ci siamo tutti disinibiti tantissimo. Certo, la strada è ancora lunga!

Insomma, se siete incuriositi da questo mondo perchè non provare?
14-06-2008 13:37
babu io é da una vita che recito!tutti i giorni.che palle
14-06-2008 11:12
clizia Tutto sta anche a capire cosa si cela dietro la maschera del timido, quali percorsi, quali storie, quali paure…
Forse il “timido puro” non teme se stesso e il mettersi alla prova su di un palcoscenico, forse perché riesce a sentirsi protetto dalla maschera del personaggio che si trova ad incarnare in quel momento, che per un attimo gli permette di gettarsi in un flusso di vita fittizia, conscio che non ci saranno imprevisti a turbarlo, dato che tutto è già stato scritto e nulla giungerà a coglierlo impreparato, a sovvertire quell’ordine perfetto tracciato dal copione.
La vita, si sa, è più imprevedibile, perchè non ci sono prove che anticipano la nostra entrata in scena, e perciò ogni nostro gesto assume un carattere definitivo ed immutabile…
Al vero timido, forse, la maschera dell’attore può essere anche confacente, perchè grazie ad essa egli può sentirsi al riparo dai colpi bassi della vita.
Il problema è - invece - se la timidezza nasconde un’insicurezza, un pensiero ormai radicatosi e che può avere a che fare con una percezione negativa di sé, a causa di una scarsa autostima …in questo caso – se tendiamo a credere poco in noi stessi – anche il teatro può essere vissuto con affanno e con ansia da prestazione.

Personalmente sono sempre stata attratta dalle arti in genere, ma mi sono sempre guardata dal mettermi in gioco, e questo per colpa di questa mia maledetta paura del giudizio dell’altro, per il timore di dover dimostrare quelle capacità che ho sempre pensato di non possedere.
A causa di ciò ho sempre rinunciato al teatro, anche se potrebbe realmente essere teraupetico per chi si muove incerto nella vita di tutto i giorni.
Prima di tutto penso che sia un modo per conoscere le proprie potenzialità troppo a lungo inespresse, per esprimersi con la mente, coi sentimenti ma anche con il corpo, spesso vissuto con impaccio e come ingombrante spia del nostro malessere interiore.
Se vissuto in maniera giusta il teatro può diventare una fonte ineusaribile di autoconsapevolezza, sia perchè ci obbliga ad un’interazione costante con gli altri teatranti, sia perche ci mette di fronte alla possibilità di esprimere e covogliare le nostre emozioni nel personaggio, con lo scopo di infondergli vita….
Sicuramente un altro aspetto interessante è avere l’occasione di sperimentare tanti personaggi, tanti modi di essere, cosa ardua per un timido, visto che “per natura” egli tende ad autolimitarsi e a vivere una gamma limitata di situazioni…..
Dare vita a mille e mille personaggi, può rivelarsi un ottimo modo per trovarsi faccia faccia con se stessi e per scoprire parti impensate di sé.

Dai Chioccioccolata, vivi questo battesimo del palcoscenico con serenità e con la consapevolezza che questa è un’esperienza che ti ha dato e che continuerà a darti veramente tanto, soprattutto perché rappresenta un grande sfida ai tuoi “limiti”…
In bocca al lupo,
facci sapere come è andata!!
14-06-2008 10:45
lucy_vanpelt
Quote:
Originariamente inviata da ricca75
viste le mie "catastrofiche" figure alle recite scolastiche ho preferito evitare....
ehehe..me ne ero quasi dimenticata..gli altri bambini che vivevano con gioia il momento della RECITA, delle PROVE..ed io..impaurita e ansiosa..che vivevo il tutto come una tortura immane!!

In quarta elementare la maestra mi assegno il ruolo principale nelle recita natalizia (ero la mamma di Gesù!)..ed ero semplicemente DISPERATA!
la vivevo come una responsabilità assurda..non certo come un gioco..poi non avevo neppure il coraggio di esternare le mie paure, nè con la maestra, nè tanto meno coi miei genitori..mi tenevo tutto dentro..
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