che questa visione ce l'hanno inculcata a forza quelli di Comunione e Liberazione...
07-09-2012 00:54
Winston_Smith
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Ci sono alcune parole,frasi,o concetti che per me sono estremamente privi di senso logico...vorrei capire il perchè,siamo nel 2012 e ancora stanno sulla bocca delle persone...
1)FEMMINILITà (cosa vuol dire per voi??Cosa deve fare una ragazza per essere definità femminile?Dovrebbe essere la donna silenziosa che sta al suo posto,dolce tenera e vestita di rosa??E realmente questo rappresenta un pregio?E la stessa cosa con "l'essere maschio"...ste cose della vera donna o vero uomo per me rimangono un dubbio)
Probabilmente ci si riferisce allo stereotipo tradizionale di donna quando si sente dire questo termine nei mass-media. Personalmente trovo abominevole dividere le donne in "più femminili" e "meno femminili", come nella Fattoria degli Animali di Orwell dove alcuni degli animali erano "più animali degli altri". Le donne sono tutte donne e gli uomini sono tutti uomini, questo è quello che so.
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
2)RAGAZZA/O DI BUONA FAMIGLIA (molto spesso usato con connotato positivo,per esprimere un pregio o una preferenza...ma deve piacere la famiglia o deve piacere la persona?E poi cosa si intende...famiglia coi soldi?Famiglia cattolica? )
Di solito s'intende famiglia coi soldi
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
3)UNIVERSITà= PERSONA INTELLIGENTE (ma quando mai???E' tutto relativo....al massimo si può dire colti sul loro argomento di studio...)
Io ho fatto l'università, quindi sono intelligente
Scherzo, ovviamente esistono dei laureati che sono autentiche capre e comunque la definizione d'intelligenza abbraccia un campo più vasto.
07-09-2012 00:15
Sentry
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Ci sono alcune parole,frasi,o concetti che per me sono estremamente privi di senso logico...vorrei capire il perchè,siamo nel 2012 e ancora stanno sulla bocca delle persone...
1)FEMMINILITà (cosa vuol dire per voi??Cosa deve fare una ragazza per essere definità femminile?Dovrebbe essere la donna silenziosa che sta al suo posto,dolce tenera e vestita di rosa??E realmente questo rappresenta un pregio?E la stessa cosa con "l'essere maschio"...ste cose della vera donna o vero uomo per me rimangono un dubbio)
2)RAGAZZA/O DI BUONA FAMIGLIA (molto spesso usato con connotato positivo,per esprimere un pregio o una preferenza...ma deve piacere la famiglia o deve piacere la persona?E poi cosa si intende...famiglia coi soldi?Famiglia cattolica? )
3)UNIVERSITà= PERSONA INTELLIGENTE (ma quando mai???E' tutto relativo....al massimo si può dire colti sul loro argomento di studio...)
Voi cosa ne pensate???
1) Sì, semplificando potrebbe essere ciò che dici. Ma non è necessariamente un pregio, semplicemente una caratteristica.
2) A me colpisce più che altro quando i media ne parlano stupiti, come se tale "appartenenza" cambiasse il modo di essere di una persona.
3) Concordo assolutamente. Molti universitari sono dei completi idioti. Ci sono laureati che nemmeno sanno scrivere o parlare decentemente. Essere intelligenti è una dote che nulla ha a che fare con l'essere istruiti. Quindi non sono "intelligenti" neanche relativamente al loro argomento di studio.
Tante volte gli stessi universitari si credono dei sapientoni e iniziano a parlare di un certo argomento come se le cose studiate corrispondessero alla verità assoluta, anche quando magari si tratta semplicemente di teorie.
06-09-2012 23:20
lizbon
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
..
1)FEMMINILITà (cosa vuol dire per voi??Cosa deve fare una ragazza per essere definità femminile?Dovrebbe essere la donna silenziosa che sta al suo posto,dolce tenera e vestita di rosa??E realmente questo rappresenta un pregio?E la stessa cosa con "l'essere maschio"...ste cose della vera donna o vero uomo per me rimangono un dubbio)
la FEMMINILITA' credo che sia un modo di essere. Può stare nel modo di camminare, nello sguardo, nel modo di parlare, di ridere, nel tono della voce. Per me è sinonimo di fascino, di quel "savoir faire" che ti incanta naturalmente unito a un certo tipo di empatia e di sensibilità verso gli altri.
Inoltre penso che non esista un concetto univoco di femminilità, ma che ognuno ne possa avere uno proprio. Per alcuni, la donna silenzionsa che sta al suo posto, dolce tenera e vestita di rosa può essere femminile, per altri invece queste caratteristiche possono non rappresentare un pregio.
E lo stesso vale per il vero uomo, non esiste un solo e unico modello di vero uomo.
Quote:
2)RAGAZZA/O DI BUONA FAMIGLIA (molto spesso usato con connotato positivo,per esprimere un pregio o una preferenza...ma deve piacere la famiglia o deve piacere la persona?E poi cosa si intende...famiglia coi soldi?Famiglia cattolica? )
Per BUONA FAMIGLIA credo che generalmente si intenda famiglia di classe borghese, di cultura medio-alta, onesta, dai saldi valori morali, che probabilmenteche segue anche la morale cattolica.
RAGAZZA DI BUONA FAMIGLIA non significa niente. Una ragazza/o che cresce in una famiglia di questo genere non è detto che segua in maniera ligia le regole che le sono state imposte,anzi magari spesso un certo tipo di educazione può portare al risultato contrario.
Anche il principe Harry è UN RAGAZZO DI BUONA FAMIGLIA eppure si fa beccare desnudo in piscina ai coca-party in atteggiamenti equivoci.
Quote:
3)UNIVERSITà= PERSONA INTELLIGENTE (ma quando mai???E' tutto relativo..
..infatti, sono d'accordo, anche l'INTELLIGENZA così come la femminilità è un insieme di tanti elementi, non è l'UNIVERSITA' a fare l'INTELLIGENZA di una persona.
Quote:
.al massimo si può dire colti sul loro argomento di studio...)
e a volte non è neanche detto che sia così.
06-09-2012 21:34
HurryUp
Re: Cose che non capisco
Ah, ma voi per femminilità intendete comportamenti femminili? Io con questo termine indico tutt'altra cosa... un complesso di sensazioni e sinestesie(principalmente odori) che mi fanno distinguere la percezione di una donna. Per esempio un uomo operato e trasformato chirurgicamente e chimicamente in una donna non mi emanerebbe femminilità... intendo questo, quindi una donna può anche ruttare e scoreggiare, la sentirò sempre femminile.
06-09-2012 20:40
Miky
Re: Cose che non capisco
Femminilità..che dovrebbe fare una per essere femminile?...uhm...niente perchè mi piacciono le ragazze che son maschiacci
uahahahahaahaha
Raggazzo di bona famigghia: uno ricco
Università= persona disoccupata
uahahahahaha
06-09-2012 18:51
rainy
Re: Cose che non capisco
1) Per femminilità s'intende, solitamente, quel tocco di grazia, fascino ed educazione che esalta la figura di una donna agli occhi degli altri. Mere cavolate, secondo me. Non basta solo questo.
Più semplicemente, potremmo definire "femminilità" quella linea di confine che separa gli atteggiamenti valutati troppo "maschili" da quelli puramente adatti ad una donna
2) Non l'ho mai capito. Probabilmente hai ragione: si identifica come buona famiglia un contesto famigliare pieno di devozione alla Chiesa, con un conto in banca piuttosto importante... cazzate
3) Se c'è una cosa che non sopporto è il riconoscere un alto grado di intelligenza solo nelle persone che frequentano o che hanno frequentato l'università, come se solo coloro che hanno una laurea fossero degni di esser riconosciuti come tali
"Sai tu perché fra la turba de' dotti gli uomini sommi son così rari? Quello istinto ispirato dall'alto che costituisce il genio non vive se non nella indipendenza e nella solitudine, quando i tempi, vietandogli d'operare, non gli lasciano che lo scrivere"
06-09-2012 17:55
Boyyy82
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Ci sono alcune parole,frasi,o concetti che per me sono estremamente privi di senso logico...vorrei capire il perchè,siamo nel 2012 e ancora stanno sulla bocca delle persone...
1)FEMMINILITà (cosa vuol dire per voi??Cosa deve fare una ragazza per essere definità femminile?Dovrebbe essere la donna silenziosa che sta al suo posto,dolce tenera e vestita di rosa??E realmente questo rappresenta un pregio?E la stessa cosa con "l'essere maschio"...ste cose della vera donna o vero uomo per me rimangono un dubbio)
2)RAGAZZA/O DI BUONA FAMIGLIA (molto spesso usato con connotato positivo,per esprimere un pregio o una preferenza...ma deve piacere la famiglia o deve piacere la persona?E poi cosa si intende...famiglia coi soldi?Famiglia cattolica? )
3)UNIVERSITà= PERSONA INTELLIGENTE (ma quando mai???E' tutto relativo....al massimo si può dire colti sul loro argomento di studio...)
Voi cosa ne pensate???
Femminilità:
beh effettivamente una ragazza che ha atteggiamenti da ragazzo e si comporta in modo "grezzo" non è poi cosi femminile.
però dai un po' di femminilità in una ragazza ci sta, almeno io le preferisco così
ragazzo/a di buona famiglia:
può anche darsi che il ragazzo di buona famiglia (con soldi e/o religiosa) decida per sua scelta di fare il "barbun"
oppure che un ragazzo di una famiglia sgangherata vinca al superenalotto e diventi improvvisamente ricco oppure un ragazzo di una famiglia atea decida di "prendere i voti"....
università=persona intelligente
fino a qualche anno fa la società e i genitori stessi ti spingevano a prenderti questo famoso pezzo di carta (la laurea), se non diventavi "dottore" eri visto come un ragazzo di serie B, culturalmente svantaggiato o comunque con minori possibilità in tutti i campi.
poi ci si è accorti che i laureati e i diplomati si ritrovano spesso a fare gli stessi lavori, quindi ci si è chiesti... ma a cosa serve la laurea? questo lavoro lo potevo fare benissimo con un semplice diploma...
ti parlo da non laureato, se c'è una cosa che non mi pento nella mia vita è proprio quella di non essermi laureato.
ho iniziato a lavorare prima e ho buttato via meno soldi (per poi magari ritrovarmi dopo 5 anni a fare lo stesso lavoro).
06-09-2012 17:24
Aliena90
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
sì ma ale anche considerando la teoria delle intelligenze multiple, sono sempre intelligenze, poi tu puoi dire che non contano niente per te, ma ci sono.
Si....forse è vero...
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
secondo me rosiki, te lo dico col cuore .
Wuahahahah!!No sul serio..lo direi proprio tranquillamente...è semplicemente come ho detto...
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
prendila serenamente, neanche io sono laureato e ti assicuro che quando ci parlo coi laureati mi guardano spesso con ammirazione. Non manchi di intelligenza, secondo me sei in grado di andare oltre l'affermazione specifica e misurare l'intelligenza del tuo interlocutore dagli atti pratici. Considera anche che chi ti dice "io studio medicina perciò non è che sono stupido" molto probabilmente lo fa perché ha bisogno di rassicurazione...
ma secondo me no, ognuno ha la sua giustificazione per definirsi intelligente o meno, c'è quello che dice "io ho conseguito il risultato x quindi sono intelligente", quell'altro che invece cita il risultato y, ecc., ammetterai che l'intelligenza non si può misurare col metro o con la bilancia, perciò, perché no?
Poi considera che alla fine questo genere di affermazioni vengono facilmente smentite alla prova dei fatti, cioé se uno ti si definisce intelligente e poi inizia a dirti idiozie te ne accorgi subito.
Personalmente dovresti passare oltre:.
si..anche qua forse hai ragione...
"Tu ti fai troppi problemi Michele,tu ti fai troppi problemi Michele tu ti fai troppi problemi non te ne fare più "CIT.
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Beh mi conosci, mi hai visto dal vivo e sai quanto so essere femminile
Anzi al prossimo raduno interpreterò per tutti voi di FS un musical en travesti: Marco Russo la regina del deserto
Non vedo l'ora
06-09-2012 17:12
Marco Russo
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Al di là del significato etimologico del termine..ognuno ha la sua personale visione...per esempio per me il QI non centra una cippa con l'intelligenza...io tengo a identificare l'intelligenza con l'empatia o con l'intelligenza emotiva...altri magari più coi ragionamenti logici....bò..
sì ma ale anche considerando la teoria delle intelligenze multiple, sono sempre intelligenze, poi tu puoi dire che non contano niente per te, ma ci sono.
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Infatti non mi sento punta dal vivo...la trovo solo una boiata enorme...
secondo me rosiki, te lo dico col cuore
prendila serenamente, neanche io sono laureato e ti assicuro che quando ci parlo coi laureati mi guardano spesso con ammirazione. Non manchi di intelligenza, secondo me sei in grado di andare oltre l'affermazione specifica e misurare l'intelligenza del tuo interlocutore dagli atti pratici. Considera anche che chi ti dice "io studio medicina perciò non è che sono stupido" molto probabilmente lo fa perché ha bisogno di rassicurazione...
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Allora bisognerebbe entrare nello specifico,e non parlare solo di università in maniera generica...
ma secondo me no, ognuno ha la sua giustificazione per definirsi intelligente o meno, c'è quello che dice "io ho conseguito il risultato x quindi sono intelligente", quell'altro che invece cita il risultato y, ecc., ammetterai che l'intelligenza non si può misurare col metro o con la bilancia, perciò, perché no?
Poi considera che alla fine questo genere di affermazioni vengono facilmente smentite alla prova dei fatti, cioé se uno ti si definisce intelligente e poi inizia a dirti idiozie te ne accorgi subito.
Personalmente dovresti passare oltre
Quote:
Io non mi riferivo a questo..ma al fatto che si usi "io sono di buona famiglia"..come a dire "sono uno che vale"...non è cosi...
su questo ti dò ragione, questo genere di affermazione è errata... ma anche in questo caso si tratta di affermazioni abbastanza fini a loro stesse...
Quote:
Vuoi darmi lezioni di femminilità???
Beh mi conosci, mi hai visto dal vivo e sai quanto so essere femminile
Anzi al prossimo raduno interpreterò per tutti voi di FS un musical en travesti: Marco Russo la regina del deserto
06-09-2012 17:08
James86
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
2)RAGAZZA/O DI BUONA FAMIGLIA (molto spesso usato con connotato positivo,per esprimere un pregio o una preferenza...ma deve piacere la famiglia o deve piacere la persona?E poi cosa si intende...famiglia coi soldi?Famiglia cattolica? )
Borghese
06-09-2012 17:01
chomsky
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Vabbé ma che la scorreggia o il rutto poderosi facciano alquanto schifo penso sia comprensibile... poi chiaro dipende dai contesti, però personalmente se devo scegliere tra il contenermi oppure plaudire all'esibizione della mia partner che imita le pétomane, personalmente preferisco lo sforzo.
Se poi il peto/rutto scappa, da parte mia o sua nessuna crocifissione, ma fatti di proposito personalmente mi muore la poesia...
Ma che vuol dire ruttare di proposito?
Si rutta/scorreggia quando si deve. Ora il punto è ammacchiare o non ammacchiare?
Se c'è intimità per me diventa una sorta di gioco, in cui diventa lecito prendersi in giro e buttarla sul ridere.
Più poetico così.
06-09-2012 16:47
Aliena90
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Insomma... diventa difficile dare una definizione quantificabile di intelligenza, ma qualitativamente parlando una certa oggettività c'è.
Di solito per capire il senso di una parola parto dalla sua etimologia: quella di "intelligenza" è duplice, qualcuno la fa risalire al latino "inter"+"legere" e qualcun altro a "intra"+"legere". Nel primo caso il significato letterale sarebbe "leggere dentro", cioé tra le righe, oltre la superficie. Nel secondo, "leggere tra", con riferimento alla capacità di collegare le informazioni....
Al di là del significato etimologico del termine..ognuno ha la sua personale visione...per esempio per me il QI non centra una cippa con l'intelligenza...io tengo a identificare l'intelligenza con l'empatia o con l'intelligenza emotiva...altri magari più coi ragionamenti logici....bò..
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Comunque aliena, il discorso non è se un laureato sia intelligente o meno, ma semmai è perché tu ti senta punta sul vivo dall'affermazione "io sono laureato ergo sono intelligente". Nessuno contesta il fatto che tu sia intelligente nonostante il fatto che non sei laureata.....
Infatti non mi sento punta dal vivo...la trovo solo una boiata enorme...
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
Ciononostante ammetterai che una prova, tra le tante, di intelligenza, sia la capacità di risolvere alcuni dei problemi affrontati in alcuni corsi di laurea. Non puoi contestare che ci voglia intelligenza.........
Allora bisognerebbe entrare nello specifico,e non parlare solo di università in maniera generica...
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
ma tu aliena stai contestando una considerazione generale con un discorso di tipo particolaristico, il tuo.
Io non contesto che ci siano bravissime persone cresciute in famiglie che non rientrano nel canone stereotipico della "Buona famiglia". Ti faccio un discorso squisitamente statistico, e se tu come me conosci la periferia non puoi negare che i dati siano quelli...
La "buona famiglia" è la famiglia stereotipica borghese, da "mulino bianco": dove i genitori hanno un lavoro non opprimente e sufficientemente redditizio da non richiedere lavoro in straordinario; pertanto hanno il tempo per passarlo coi figli, hanno un grado di cultura medio-alto e quindi possono seguire i figli a livello scolastico non solo in maniera oppressiva/impositiva (fai i compiti altrimenti niente paghetta!) ma anche propositiva; hanno voglia, tempo ed interesse per passarlo coi figli in attività sociali (cinema/teatro, luoghi di ritrovo e socializzazione per bambini come parchi o simili, ecc.), insomma ci si dedicano.
Si tratta chiaramente di uno stereotipo al quale le famiglie si avvicineranno in maniera più o meno intensamente.
Come c'è lo stereotipo della famiglia operaia (il più vicino alla mia): con mia madre che faceva sempre straordinari e tornava a casa alle 11 di sera (la vedevo solo la mattina quando mi accompagnava a scuola e nei weekend), il padre troppo stanco per dar retta ai figli, che passa il pomeriggio sul divano a guardare la tv... tuttavia i miei genitori non hanno mai voluto che crescessi "per strada", e hanno compiuto diverse scelte (alcune giuste, altre purtroppo sbagliate) affinché non intraprendessi quella direzione... ma molti miei coetanei che abitavano nel mio palazzo sono cresciuti in questa maniera. Per un genitore stanco è facile lasciare che il figlio si amministri da solo, ci vuole molto impegno e forza di volontà per dare sostegno e supporto genitoriali in queste situazioni.
Per fortuna, Aliena, genitori che nonostante tutte le contingenze negative s'impegnano al loro meglio per dare il possibile ai loro figli ci sono. Anzi sicuramente sono più rari quelli che per un motivo o per l'altro non si sono preoccupati abbastanza, lasciando i figli allo sbando. Ma di solito ci si stupisce di più quando questo avviene in una cosiddetta "buona famiglia" che non in una "cattiva", per ovvi motivi...
Io non mi riferivo a questo..ma al fatto che si usi "io sono di buona famiglia"..come a dire "sono uno che vale"...non è cosi...
Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo
magari ne parliamo altrove, ho delle considerazioni personali da fare...
Vuoi darmi lezioni di femminilità???
06-09-2012 16:13
Marco Russo
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da chomsky
Ecco, quindi mi pare di capire che badi alla forma piuttosto che al contenuto.
Cioè si può scorreggiare, ma con discrezione.
Vabbé ma che la scorreggia o il rutto poderosi facciano alquanto schifo penso sia comprensibile... poi chiaro dipende dai contesti, però personalmente se devo scegliere tra il contenermi oppure plaudire all'esibizione della mia partner che imita le pétomane, personalmente preferisco lo sforzo.
Se poi il peto/rutto scappa, da parte mia o sua nessuna crocifissione, ma fatti di proposito personalmente mi muore la poesia...
06-09-2012 14:40
Inosservato
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da chomsky
Ecco, quindi mi pare di capire che badi alla forma piuttosto che al contenuto.
Cioè si può scorreggiare, ma con discrezione.
vabbè ma certo, sono funzioni corporali ineluttabili, come il fare la pipì o la pupù (non dico cacca perchè è volgare )
06-09-2012 14:20
chomsky
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
vabbè ma è tra un ruttino contenuto e la tempesta gassosa di fantozziana memoria ce ne passa
ma se proprio si vuole la soddisfazione dell'eco rindondante che fa tremare il palazzo lo si può fare in solitudine (come fece il buon ragioniere nella mitica scena del casinò )
Ecco, quindi mi pare di capire che badi alla forma piuttosto che al contenuto.
Cioè si può scorreggiare, ma con discrezione.
06-09-2012 14:12
Inosservato
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da liuk76
Fastidio... Perché? Perché la società ha stupidamente trasmesso che un rutto o scorreggia sono, mon dieu, "schifosi".
Invece io li trovo dannatamente umani e genuini.
Anzi, rimango perplesso quando mi viene dipinta l'immagine di donna angelicata tutta profumo di gelsomino ed aliena alle volgarità...
Un ruttino o una scoreggiona anche puzzolente non possono far altro che lasciarmi indifferente o farmi scoppiare in una risata o scherzarci su e quant'altro.
sarai immune dal pesante giogo culturale imposto dalla società io no
a me semplicemente i rutti e le scoregge e funzioni corporali varie provocano fastidio, o imbarazzo se vuoi, ma questo vale anche per gli uomini, non solo per le donne...
Quote:
Originariamente inviata da chomsky
Trattenerli per una vita intera? Ma poi implodi.
vabbè ma è tra un ruttino contenuto e la tempesta gassosa di fantozziana memoria ce ne passa
ma se proprio si vuole la soddisfazione dell'eco rindondante che fa tremare il palazzo lo si può fare in solitudine (come fece il buon ragioniere nella mitica scena del casinò )
06-09-2012 14:11
HurryUp
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Ci sono alcune parole,frasi,o concetti che per me sono estremamente privi di senso logico...vorrei capire il perchè,siamo nel 2012 e ancora stanno sulla bocca delle persone...
1)FEMMINILITà (cosa vuol dire per voi??Cosa deve fare una ragazza per essere definità femminile?Dovrebbe essere la donna silenziosa che sta al suo posto,dolce tenera e vestita di rosa??E realmente questo rappresenta un pregio?E la stessa cosa con "l'essere maschio"...ste cose della vera donna o vero uomo per me rimangono un dubbio)
Se tu godi a stare con un uomo (per esempio quando vuoi fare sesso con un uomo) allora che ti piaccia o no tu hai la sinestesia della "maschiezza" o come la vuoi definire. Allo stesso modo esiste la sinestesia della femminilità. Questa è una sinestesia naturale, mentre le altre da te citate sono più relative alla cultura, e quindi vuote di significato oggettivo.
06-09-2012 13:36
Marco Russo
Re: Cose che non capisco
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
A sto punto credo che dipenda dal concetto che uno ha d'intelligenza..e credo che per tutti sia diverso...
Insomma... diventa difficile dare una definizione quantificabile di intelligenza, ma qualitativamente parlando una certa oggettività c'è.
Di solito per capire il senso di una parola parto dalla sua etimologia: quella di "intelligenza" è duplice, qualcuno la fa risalire al latino "inter"+"legere" e qualcun altro a "intra"+"legere". Nel primo caso il significato letterale sarebbe "leggere dentro", cioé tra le righe, oltre la superficie. Nel secondo, "leggere tra", con riferimento alla capacità di collegare le informazioni.
Comunque aliena, il discorso non è se un laureato sia intelligente o meno, ma semmai è perché tu ti senta punta sul vivo dall'affermazione "io sono laureato ergo sono intelligente". Nessuno contesta il fatto che tu sia intelligente nonostante il fatto che non sei laureata.
Ciononostante ammetterai che una prova, tra le tante, di intelligenza, sia la capacità di risolvere alcuni dei problemi affrontati in alcuni corsi di laurea. Non puoi contestare che ci voglia intelligenza....
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Assolutamente in disaccordo con tutto quanto...sarà che voglio tirare acqua al mio mulino...
Io sono cresciuta esattamente con una situazione da te descritta..e di gente che mi ha scartato come un appestata per questo ce n'è stata..eppure non mi sembra di essere una persona tanto orribile,non farò la fine di mio padre..e comunque,mio padre,nonostante è quello che è,mi ha dato delle lezioni di vita che un padre con la porsche sotto il culo non avrebbe saputo darmi...io non ho imparato nessuna legge di strada..io leggevo,osservavo e valutavo...
E comunque con buona famiglia non credo si intenda la capacità dei genitori di educare il figlio...perchè..che ne sa la gente?
ma tu aliena stai contestando una considerazione generale con un discorso di tipo particolaristico, il tuo.
Io non contesto che ci siano bravissime persone cresciute in famiglie che non rientrano nel canone stereotipico della "Buona famiglia". Ti faccio un discorso squisitamente statistico, e se tu come me conosci la periferia non puoi negare che i dati siano quelli...
La "buona famiglia" è la famiglia stereotipica borghese, da "mulino bianco": dove i genitori hanno un lavoro non opprimente e sufficientemente redditizio da non richiedere lavoro in straordinario; pertanto hanno il tempo per passarlo coi figli, hanno un grado di cultura medio-alto e quindi possono seguire i figli a livello scolastico non solo in maniera oppressiva/impositiva (fai i compiti altrimenti niente paghetta!) ma anche propositiva; hanno voglia, tempo ed interesse per passarlo coi figli in attività sociali (cinema/teatro, luoghi di ritrovo e socializzazione per bambini come parchi o simili, ecc.), insomma ci si dedicano.
Si tratta chiaramente di uno stereotipo al quale le famiglie si avvicineranno in maniera più o meno intensamente.
Come c'è lo stereotipo della famiglia operaia (il più vicino alla mia): con mia madre che faceva sempre straordinari e tornava a casa alle 11 di sera (la vedevo solo la mattina quando mi accompagnava a scuola e nei weekend), il padre troppo stanco per dar retta ai figli, che passa il pomeriggio sul divano a guardare la tv... tuttavia i miei genitori non hanno mai voluto che crescessi "per strada", e hanno compiuto diverse scelte (alcune giuste, altre purtroppo sbagliate) affinché non intraprendessi quella direzione... ma molti miei coetanei che abitavano nel mio palazzo sono cresciuti in questa maniera. Per un genitore stanco è facile lasciare che il figlio si amministri da solo, ci vuole molto impegno e forza di volontà per dare sostegno e supporto genitoriali in queste situazioni.
Per fortuna, Aliena, genitori che nonostante tutte le contingenze negative s'impegnano al loro meglio per dare il possibile ai loro figli ci sono. Anzi sicuramente sono più rari quelli che per un motivo o per l'altro non si sono preoccupati abbastanza, lasciando i figli allo sbando. Ma di solito ci si stupisce di più quando questo avviene in una cosiddetta "buona famiglia" che non in una "cattiva", per ovvi motivi.
Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Non sono io che banalizzo...è proprio la parola che in sè è banale secondo me....attendo la tua risposta in un futuro prossimo
magari ne parliamo altrove, ho delle considerazioni personali da fare...
06-09-2012 12:55
Moonwatcher
Re: Cose che non capisco
Bah, secondo me ti fa onore non capire 'ste cose Aliè. xD
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