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Discussione: Il nostro interno visto dall'esterno. Rispondi alla discussione
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04-09-2012 16:33
Redrum_
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

facciamoci una risonanza magnetica
04-09-2012 16:19
ESPROC
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Mi hanno detto più volte che sono strano...
04-09-2012 15:04
Marco Russo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
Sì, ma il linguaggio non verbale non fa capire come ti senti o leggerti nella mente, manda segnali vaghi ed ambigui, che spesso sono il contrario di quello che vorresti, soprattutto nel caso delle problematiche di fobia sociale ed evitanza.
Tipo io con le mie difficoltà comunico probabilmente distacco o disagio pure se intimamente avrei molta voglia di interazione, invece.

Logico, invece, che se si parla di una persona con cui sei molto in confidenza o addirittura in intimità è magari possibile quello che dite, cioè "leggersi nella mente".
Per questo ho parlato di intuitività emotiva, i processi di inferenza empatica si basano sui suggerimenti del linguaggio non verbale ma vanno integrati con elementi conoscitivi, non necessariamente personali, possono essere anche statistici o deduttivi: pensa al caso del "veggente" mentalista, che con l'attenta osservazione di dettagli del vestiario, un uso sapiente di cold reading e la conoscenza capillare degli esseri umani, è in grado di far credere al suo cliente di aver compreso dettagli del suo privato grazie a poteri sovrannaturali.
04-09-2012 14:25
Halastor
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da zucchina Visualizza il messaggio
questa è una posizione estrema e sarebbe a dire che non si traggono informazioni dalla comunicazione non verbale!
Ok ok... magari è troppo estrema come affermazione... diciamo che qualcosa di moooolto vago lo si può intuire... ma in genere si da troppo per scontato il fatto che gli altri ci debbano capire... se non sbaglio eri tu che avevi aperto un topic su come sarebbe bello se tutti parlassero chiaro e dicessero quello che pensano....ecco io mi ritrovo molto più su quella linea di pensiero. Troppe volte si danno per scontate troppe cose... <ma come!? Ma non hai visto come mi sento?!> < -_- no.. non l'ho visto^^> molto meglio parlare chiaro.
Diciamo che il linguaggio del corpo esiste... ma è un linguaggio mooooolto inaffidabile. Al punto che io onestamente non lo prenderei neanche in considerazione se non supportato da parole. Infatti nel tuo esempio delle due amiche, il gesto di lei che si è offesa è seguito subito da una richiesta di spegazioni (ma te la sei presa?) dell'altra a voce. Proprio perchè non si può mai essere certi solo dal linguaggio non verbale di pressochè nulla. Nè tanto meno di trasmettere messaggi complessi come quello del topic.. cioè "sono agitata, gli altri se ne saranno accorti e si chiederanno perchè! " a gente sul tram che stà pensando "ma quanto buona era quella pizza ai funghi porcini di ieri? "
04-09-2012 13:56
HurryUp
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da Wilfred Visualizza il messaggio
Sicuramente il nostro atteggiamento manda dei segnali all'esterno.
Ma non è sempre facile capire cosa ci sia dietro. Ad esempio un ragazzo/a che evita lo sguardo di una persona può essere interpretato dall'esterno in vari modi: 1) maleducazione; 2) noia; 3) timidezza.
A chi interpreta come maleducazione (invece che timidezza) il mio distogliere lo sguardo dall'interlocutore, certe volte per punirlo dell'errore lo accontento e mi metto a guardarlo, così alla fine si accorge perchè era meglio non guardarlo A chi piace essere fissato dallo sguardo del mio avatar?
04-09-2012 13:55
chrissolo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da zucchina Visualizza il messaggio
io avevo già esteso il discorso... comunque non ci deve per forza essere confidenza e intimità...bastano piccoli scambi comunicativi
Guarda, sia quando andavo a scuola, sia (più di recente) quando lavoravo.. ovunque, qualunque cosa facessi e in qualsiasi contesto mi trovassi.. nessuno ha mai capito NIENTE di ciò che provavo o sentivo, manco quando c'ho avuto qualcosa di così eclatante come gli attacchi di panico.

Tutta questa istintiva empatia tra esseri umani io non l'ho conosciuta proprio..
04-09-2012 13:44
chrissolo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da zucchina Visualizza il messaggio
ma non è vero...pensa a 2 persone, amiche o fidanzate, una resta infastidita per una battuta che l'altra ha fatto, subito dopo ha un' espressione vagamente accigliata, tipo sopracciglia appena sollevate e sorriso nervoso quasi impercettibile, mentre guarda verso il basso...all'altra persona, interessata a lei, basta guardarla per capire che la battuta non le è piaciuta e dice "dai mai ti sei offesa" ....questo è solo un misero esempio
In quel caso è plausibile, certo; ma qui nell'esempio di VUCHAN si parlava di uno che ti si siede accanto su un autobus, mica qualcuno che ti conosce intimamente o con cui sei in confidenza.
04-09-2012 13:42
chrissolo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Non condivido. Zucchina si è spiegata benissimo, il linguaggio non verbale è per lo più universale, non c'è bisogno di conoscenza pregressa, al massimo di un intuito sociale/emotivo particolarmente sviluppato.
Sì, ma il linguaggio non verbale non fa capire come ti senti o leggerti nella mente, manda segnali vaghi ed ambigui, che spesso sono il contrario di quello che vorresti, soprattutto nel caso delle problematiche di fobia sociale ed evitanza.
Tipo io con le mie difficoltà comunico probabilmente distacco o disagio pure se intimamente avrei molta voglia di interazione, invece.

Logico, invece, che se si parla di una persona con cui sei molto in confidenza o addirittura in intimità è magari possibile quello che dite, cioè "leggersi nella mente".
04-09-2012 13:38
chrissolo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da zucchina Visualizza il messaggio
questa è una posizione estrema e sarebbe a dire che non si traggono informazioni dalla comunicazione non verbale!
Io credo che quello che ha scritto Halastor sia fondamentalmente vero; la gente percepisce cose eclatanti o manifestazioni molto evidenti..

Di aspetti "silenti" l'unico elemento che viene colto è la difficoltà che si ha a comunicare e interagire "normalmente" (che tiene la gente distante 3 spanne a prescindere da tutto)

Per il resto, come dice Halastor, tutto ciò che non viene detto (o manifestato) chiaramente e in maniera inequivocabile non esiste nemmeno.
04-09-2012 13:33
Marco Russo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da chrissolo Visualizza il messaggio
L'empatia FORSE si può creare/avere con gente con cui sei un minimo in confidenza, qui si parlava di un generico conoscente che ti si siede accanto su un autobus, creandoti peraltro disagio, e domandandosi se tale disagio potesse venire percepito all'esterno.

Secondo me NO.
Non condivido. Zucchina si è spiegata benissimo, il linguaggio non verbale è per lo più universale, non c'è bisogno di conoscenza pregressa, al massimo di un intuito sociale/emotivo particolarmente sviluppato.
04-09-2012 13:15
Halastor
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Mah... io sinceramente son daccordo con il tuo psicologo. Per me siamo assolutamente opachi. Per me non si trasmette niente di niente. Sono tutte solo paturnie che uno si fa nella sua mente. Un po' quando ci si sente osservati.. e magari invece la gente stà pensando e guardando tutt'altro. Non ci siamo noi e le nostre questioni al centro dell'universo. Le persone, di per sè non si fanno tutti stì pensieri. Anzi oserei dire che tutto ciò che non è detto chiaramente e alla luce del sole non esiste nemmeno.
04-09-2012 13:01
chrissolo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
Si chiama "empatia", e tendenzialmente funziona proprio come descrivi.
Non che tu sia trasparente e che i tuoi pensieri si possano leggere attraverso il cranio come fosse di cristallo, ma in alcuni casi, se la persona che "trasmette" emozioni è particolarmente espressiva, e la persona che recepisce invece è particolarmente ricettiva.... è come se fosse una sorta di telepatia.

A me comunque piace molto l'istante in cui due persone riescono vicendevolmente a leggersi nella mente, a capire l'uno cosa sta provando l'altro come se lo stesse provando in prima persona... per me è imprescindibile che avvenga questo fenomeno affinché ne nasca una relazione. E' come la magia: o c'è o non c'è...
L'empatia FORSE si può creare/avere con gente con cui sei un minimo in confidenza, qui si parlava di un generico conoscente che ti si siede accanto su un autobus, creandoti peraltro disagio, e domandandosi se tale disagio potesse venire percepito all'esterno.

Secondo me NO.
04-09-2012 12:18
Marco Russo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
Stavo riflettendo

Secondo voi la gente awerte la nostra tensione, il nostro imbarazzo o tutte quelle emozioni che magari dentro ci scombussolano ma al di fuori ( in teoria ) non si notano?
Per esempio: Noi siamo sull'autobus seduti per i cavoli nostri ad ascoltare musica e a guardare fuori dal finestrino.

Entra un conoscente noi lo vediamo salire e subito ci voltiamo dall'altra parte pregando Dio che non ci noti e non ci saluti ma nel frattempo tutti i muscoli del nostro corpo sono tesi e i secondi sembrano interminabili.
Poi magari ci alziamo e ci troviamo molto vicini a questa persona ( che ne so, davanti alle porte della vettura ) ma ancora facciam finta di niente, ma siam sempre più tesi, ogni movimento che facciamo ci sembra appaia dall'esterno goffo e impacciato e non vediam l'ora di scendere ( uso il plurale majestatis ma probabilmente capita solo a me, bho ).

Ecco, questa tensione si awerte dall'esterno secondo voi?

Idem per esempio per l'attrazione nei confronti di una persona, se una persona vi piace e provate un'attrazione pazzesca a livello fisico che vi scombussola da matti secondo voi questa persona riesce ad awertirla?

Sarà che io son sempre stata un tipo paranoico a riguardo, della serie che ho sempre avuto paura che la gente intuisse i miei pensieri, ho sempre avuto paura di apparire come un libro aperto e anche questo non mi ha mai facilitata.

Per esempio se io penso che una certa persona sia l'ultimo degli infami quando ci parlo provo imbarazzo perchè in cuor mio so di pensar male e solo per questo in sua presenza mi sento tesa.

Lo so che ultimamente vi intaso la home e me ne dolgo ma ho voglia di scrivere

Comunque digressione a parte vi rimando alla domanda
Si chiama "empatia", e tendenzialmente funziona proprio come descrivi.
Non che tu sia trasparente e che i tuoi pensieri si possano leggere attraverso il cranio come fosse di cristallo, ma in alcuni casi, se la persona che "trasmette" emozioni è particolarmente espressiva, e la persona che recepisce invece è particolarmente ricettiva.... è come se fosse una sorta di telepatia.

A me comunque piace molto l'istante in cui due persone riescono vicendevolmente a leggersi nella mente, a capire l'uno cosa sta provando l'altro come se lo stesse provando in prima persona... per me è imprescindibile che avvenga questo fenomeno affinché ne nasca una relazione. E' come la magia: o c'è o non c'è...
04-09-2012 12:02
Manes.
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Io ho sempre vergogna di mostrare il mio disagio agli altri, però non so dire quanto si veda dall'esterno di ciò che provo.
04-09-2012 10:55
chrissolo
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
Allora forse è proprio che per apparire vagamente in ansia agli occhi della gente bisogna proprio strapparsi i capelli e agitarsi come un dannato
Basta prendere un ansiolitico di fronte a tutti :-p
04-09-2012 10:27
Fallito91
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

La mia ansia sociale traspare eccome soprattutto quando divento rosso in viso (problema enorme).

Per il resto in me si evidenzia un profondo stato depressivo quasi di rassegnazione al peggio. Non c'è speranza,nessuna speranza...
04-09-2012 10:19
MCLovin
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

A me mette ansia sta cosa, il fatto che si veda chiaramente il mio disagio, sono arrivato ad avere "la paura di aver paura (cit.) ", vorrei solo non far trasparire quanto soffro, sarebbe un bel traguardo.
04-09-2012 08:18
a.a.a
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
Stavo riflettendo

Secondo voi la gente awerte la nostra tensione, il nostro imbarazzo o tutte quelle emozioni che magari dentro ci scombussolano ma al di fuori ( in teoria ) non si notano?
Per esempio: Noi siamo sull'autobus seduti per i cavoli nostri ad ascoltare musica e a guardare fuori dal finestrino.

Entra un conoscente noi lo vediamo salire e subito ci voltiamo dall'altra parte pregando Dio che non ci noti e non ci saluti ma nel frattempo tutti i muscoli del nostro corpo sono tesi e i secondi sembrano interminabili.
Poi magari ci alziamo e ci troviamo molto vicini a questa persona ( che ne so, davanti alle porte della vettura ) ma ancora facciam finta di niente, ma siam sempre più tesi, ogni movimento che facciamo ci sembra appaia dall'esterno goffo e impacciato e non vediam l'ora di scendere ( uso il plurale majestatis ma probabilmente capita solo a me, bho ).

Ecco, questa tensione si awerte dall'esterno secondo voi?

Idem per esempio per l'attrazione nei confronti di una persona, se una persona vi piace e provate un'attrazione pazzesca a livello fisico che vi scombussola da matti secondo voi questa persona riesce ad awertirla?

Sarà che io son sempre stata un tipo paranoico a riguardo, della serie che ho sempre avuto paura che la gente intuisse i miei pensieri, ho sempre avuto paura di apparire come un libro aperto e anche questo non mi ha mai facilitata.

Per esempio se io penso che una certa persona sia l'ultimo degli infami quando ci parlo provo imbarazzo perchè in cuor mio so di pensar male e solo per questo in sua presenza mi sento tesa.

Lo so che ultimamente vi intaso la home e me ne dolgo ma ho voglia di scrivere

Comunque digressione a parte vi rimando alla domanda
Secondo me capiscono che sono introverso e insicuro.O forse pensano che non voglio parlare con nessuno.Comunque ci pensavo spesso a cosa pensano le persone di me.Anche se è difficile capire cosa provo,perchè non è che provo ansia o tremo o divento rosso,sto solo zitto questo mi capita quando sto in gruppo.
04-09-2012 02:18
Martello
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Per chi sa ben leggere il linguaggio del corpo sì. Ha parole chiare e inequivocabili senza parlare.
04-09-2012 01:24
AnonimoDoc
Re: Il nostro interno visto dall'esterno.

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
Allora forse è proprio che per apparire vagamente in ansia agli occhi della gente bisogna proprio strapparsi i capelli e agitarsi come un dannato
o magari basta agitarsi un minimo

il mio caso non fa testo. il mio corpo era in parte staccato dalla mente e non comunicava correttamente il mio stato d'animo
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