Conta sicuramente. Per il resto a me in teoria basterebbe che una eventuale quanto poco probabile partner non fosse dedita ad attività criminose
28-08-2012 14:26
Franz86
Re: Il prestigio sociale conta?
No, ma quale lavoro... io voglio un' erediteria bellissima e ricchissima che mi mantenga.
E' per questo che al momento sono solo, le donne che incontro purtroppo non soddisfano i requisiti richiesti.
28-08-2012 12:21
Winston_Smith
Re: Il prestigio sociale conta?
Quote:
Originariamente inviata da Ginta
Voi vorreste che il vostro partner avesse un lavoro di un certo rilievo?
O non badate a queste etichette?
Non ci bado. L'unico criterio che ho sempre avuto in mente, in questo ambito, è di evitare persone che volessero campare alle mie spalle senza contribuire alle spese. Per il resto, operaia o ingegnerA, non m'importa.
25-08-2012 01:06
Martello
Re: Il prestigio sociale conta?
Non mi lascio impressionare. Spesso persone molto cattive stanno in quelle professioni. Per me contano i soldi per vivere, che reggano la coppia. Il prestigio sociale è un orpello conferito da terze persone che ritengo inutile.
DI certo non riesco a vivere tra il disprezzo, ma non aspiro a vivere nella gloria.
25-08-2012 00:56
Wasted Life
Re: Il prestigio sociale conta?
Dipende dai tuoi obiettivi e/o esigenze.
25-08-2012 00:29
liuk76
Re: Il prestigio sociale conta?
Quote:
Originariamente inviata da Ginta
Una ricerca Americana sosteneva che le donne si facevano influenzare molto dal prestigio sociale del partner (un modo carino per dire che gli interessa il conto in banca )
Io penso con la mia testa
Gli americani? Un popolo apprezzabile per certi versi così come fortemente criticabile per altri.
Un esempio? Questo
Ecco uno dei frutti del turbocapitalismo.
Quote:
Gli uomini invece guardano soprattutto la bellezza.
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Però da quello che so a molti uomini infastidirebbe avere una ragazza che guadagna più di loro.
A me non importa proprio nulla: mi basta solo che lavori o, quantomeno, che ci sia una motivazione valida se è inoccupata (es. studentessa) oppure, se disoccupata, che stia cercando un lavoro.
Se invece si è arrivati al punto da non voler procrastinare una convivenza, ci dev'essere legalmente, onestamente (no lavoro nero) e con sufficiente stabilità (apprendistato, assunzione a tempo indeterminato, lavoro autonomo) un reddito da lavoro continuativo sufficiente per vivere in due dignitosamente in una città come Milano; quindi 800-1000 Euro al mese solare (700x13 mensilità o 600x14 mensilità) per 40 ore settimanali di lavoro.
Non c'è nulla di tutto ciò? Si rimanda la convivenza.
Si sta rimandando la convivenza da anni per 'sto motivo? O la persona si "accontenta" abbassando le aspettative lavorative oppure la relazione non ha più senso che venga portata avanti, anche perché di convivenza ne parlerei dopo ANNI di relazione e, se a distanza di anni una persona rimane disoccupata, c'è qualcosa che non va.
Finché non si parla di convivenza mi aspetto comunque un contributo alle spese, anche trovando un impiego LEGALE ma occasionale, dando fondo ai risparmi o, se riceve "contributi" da terze persone (genitori ad es.) per spese non di prima necessità che la vita di coppia sia compresa tra queste spese.
Naturalmente mi aspetto un contributo proporzionale a quanto ha d'entrata.
Se invece lavora e guadagna di più? Bene, secondo il principio di proporzionalità, vorrà dire che nelle spese di coppia contribuirà in misura maggiore rispetto a me.
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Ma a voi fa un certo effetto quando qualcuno vi dice di essere un medico/avvocato/notaio/ingegnere? Nella mentalità comune si tende ad idealizzare queste professioni.
Nessun effetto. Io sono dottore e, se facessi l'esame di Stato, potrei diventare ingegnere (pur essendo laureato in Informatica) ma non mi è mai interessato ribadire il titolo che possiedo.
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Voi vorreste che il vostro partner avesse un lavoro di un certo rilievo?
O non badate a queste etichette?
Non bado a 'ste etichette anzi...
Tendenzialmente sarebbe difficile da portare avanti una relazione con una partner stakanovista (che lavora in media 50 ore settimanali o più), trasfertista (spesso lontana da casa per giorni), desiderosa di far carriera (se questa dovesse sacrificare la vita di coppia) o che lavora sistematicamente il sabato e i festivi/festività (che sarebbero per me i giorni che investirei per stare di più con lei).
Tutto questo perché ho la necessità di vivere la relazione con una frequentazione assidua.
L'ideale sarebbe il classico lavoro svolto nella città di residenza o limitrofa, con il classico orario d'ufficio 9-18 dal lun al ven in modo da potersi vedersi quotidianamente dopo lavoro quanto si vuole e pensare quasi sempre di passare buona parte del weekend insieme.
25-08-2012 00:17
Satana
Re: Il prestigio sociale conta?
Quote:
Originariamente inviata da Ginta
Una ricerca Americana sosteneva che le donne si facevano influenzare molto dal prestigio sociale del partner (un modo carino per dire che gli interessa il conto in banca )
Gli uomini invece guardano soprattutto la bellezza.
Però da quello che so a molti uomini infastidirebbe avere una ragazza che guadagna più di loro.
Ma a voi fa un certo effetto quando qualcuno vi dice di essere un medico/avvocato/notaio/ingegnere? Nella mentalità comune si tende ad idealizzare queste professioni.
Ricordo ancora che lessi una domanda di yahoo answer in cui un infermiere uomo si lamentava perché una sua collega lo snobbò per uscire con un medico specializzando.
Voi vorreste che il vostro partner avesse un lavoro di un certo rilievo?
O non badate a queste etichette?
Ma guarda, una persona che idealizza certe professioni e ne è attirata è povera dentro e non mi interessa. Quindi il problema non si pone. Anche perchè esistono tante persone che non ne sono attirate.
25-08-2012 00:15
Woland12
Re: Il prestigio sociale conta?
Quote:
Originariamente inviata da super unknown
gli americani hanno finalmente capito dove abitano...
purtroppo la storiella di due cuori e una capanna ai giorni nostri, ormai, non regge più, i soldi fanno da collante nei matrimoni, senza quelli, quasi tutte le coppie scoppiano.
il capitalismo a dissolto l'amore...
Caspita... il capitalismo è talmente potente da avere esercitato il suo influsso maligno contro l'amore puro quando ancora non esisteva!
Da quando esiste l'umanità le donne si lasciano influenzare dal prestigio sociale... colpa del capitalismo?
Se proprio vogliamo dare una "colpa" precisa, diversa dalla vaga "natura umana", possiamo darla alla selezione naturale: persino gli animali si accoppiano col partner più forte. Ovvio che in una società più complessa come quella umana la forza non è solo quella fisica ma soprattutto quella sociale.
A prescindere dalla valutazione economica del "se ha i soldi mi mantiene a vita", qualsiasi donna è istintivamente più attratta da uomini con una buona posizione sociale. Un istinto per mantenere la prole.
Ugualmente l'uomo si sente attrratto dalla donna bella, in forma. Un istinto per generare una prole forte.
Per cui... niente di stupefacente a mio avviso in questa ricerca. Una conferma di ciò che anche altre ricerche avevano già evidenziato.
L'uomo poi è talmente complesso che, a volte, può perfino mettere a tacere l'istinto... e fu così che nacquero gli "anticonformisti"! Un po' come noi
24-08-2012 23:53
super unknown
Re: Il prestigio sociale conta?
Quote:
Originariamente inviata da Ginta
Una ricerca Americana sosteneva che le donne si facevano influenzare molto dal prestigio sociale del partner (un modo carino per dire che gli interessa il conto in banca )
gli americani hanno finalmente capito dove abitano...
purtroppo la storiella di due cuori e una capanna ai giorni nostri, ormai, non regge più, i soldi fanno da collante nei matrimoni, senza quelli, quasi tutte le coppie scoppiano.