Credo che prima di ergersi a criterio normativo della realtà (vedi il registro io vs. Voi) bisogna av3r fatto tanta strada e acquisito molta saggezza. Onestamente non vedo nulla di tutto questo a parte la conferma del veleno mentale che è la filosofia.
Questa discussione ha più di tre anni. Il mio pensiero è invecchiato in tutto questo tempo.
Niente da aggiungere su quanto detto.
05-01-2016 13:18
pokorny
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Ciò che siamo non si maschera neanche dietro ad un pc.
Con tutto il rispetto per ognuno di voi, quando capito su questo forum mi capita di provare la stessa sensazione che ho vissuto leggendo "Ecce homo" di Nietzsche durante un periodo non proprio sereno.
Mi spiego meglio: le tematiche presenti sul forum chiaramente variano da problemi più o meno grandi ma sono riconducibili a sfere comuni. Il fatto è che queste sfere non contengono problemi personali che si ripercuotono sull'universo relazionale e quindi sociale, ma semmai troppo spesso problemi sociali che invalidano il macrocosmo personale.
Non c'è raziocinio in ciò che scrivete, niente che faccia pensare ad un minimo di coerenza pragmatica come insegna il buon vecchio Kant.
I post peggiori che mi è capitato di leggere sono quelli sull'amore, peggio forse persino di quelli sul sesso... io credo che al 99% delle persone a cui manca il focolare amoroso sia perchè in lui/lei è totalmente assente il valore del coraggio e allora si preferisce dire "non mi sento una persona felice, non sono una persona libera..."; il fatto è che se anche vi si presentasse l'occasione (ma quando mai) non avreste niente da raccontare a chi vi trovate davanti. Credo sia questa la vostra paura.
Non scusatemi per lo sfogo, io non lo faccio. Amo il confronto. Non sono così egocentrico da credere di essermi messo contro molti di voi, ma sono così realista da credere che ognuno di voi sappia riflettere in modo coscienzioso sull'argomento riportato.
Credo che prima di ergersi a criterio normativo della realtà (vedi il registro io vs. Voi) bisogna av3r fatto tanta strada e acquisito molta saggezza. Onestamente non vedo nulla di tutto questo a parte la conferma del veleno mentale che è la filosofia.
05-01-2016 12:51
silenzio
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
PS: se ciascuno considerasse sè stesso prendendosi in esame, avendo unicamente sè come giudice, allora saremmo tutti bellissimi e bravissimi. E' per questo che per essere considerati grandi e valenti, bisogna farselo dire dagli altri
Secondo me questa è una fesseria. Se fossimo certi della nostra eccelsione a causa del fatto di essere soli nessuno di noi si farebbe problemi ad affrontare il mondo, ci infileremmo tra la folla sicuri di essere apprezzati ed osannati da tutti, anzichè barricarci negli oscuri meandri delle case/stanze evitando qualunque possibilità di socializzazione per paura del giudizio altrui.
Ti faccio presente che quasi tutti quelli che ho visto in foto sono tutti ragazzi/ragazze bellissimi che nulla hanno da invidiare a personalità famose o comunque socialmente rilevanti dal punto di vista estetico. La stra-grande maggioranza degli utenti di questo forum soffre problemi psicologici di dismorfofobia, disturbi alimentari, ansia e attacchi di panico, insicurezze più o meno gravi, pur avendo spessissimo un aspetto e un fisico più che gradevoli.
05-08-2012 15:19
Roy
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da dany91
Trovo questo messaggio molto interessante ed eloquente, ed effettivamente mi chiedo come mai tu non abbia inserito questo in luogo dell'originario, postato tra l'altro nella sezione "Storie personali", ma del tutto avulso dalla tua individuale esperienza. E' stato necessario che io ti spronassi affinchè tu ti correggessi...o forse no... forse il tuo intento era biasimare le storie personali degli utenti di Fs? Te lo chiedo: perchè?
Ma suvvia, senza indugio, andiamo sviscerando...
No, non è necessario, mi bastava che tu lo dicessi chiaramente e con sincerità, e io ti avrei creduto. Viste le distanze che sovente prendevi, e considerata la presenza di utenti non sociofobici in questo forum (nè passati sociofobici, nè timidi, nè sociophobic-friendly), ho pensato fosse il tutto uniformabile. Sia chiaro, la presenza di questi ultimi non è minimamente a me invisa nè avversa, ma sicuramente è fuori luogo, generante incomprensioni e vedute abissalmente differenti, partorite da chi non possiede la minima conoscenza a riguardo.
Credo che siano pochi coloro che qui ci convivano piacelvolmente, gradevolmente e allegramente. E credo che la tristezza, malinconia, afflizione, dolore che vige qui, sia la risposta al non riuscire a vivere e a essere come si vorrebbe, al desiderare un'esistenza differente, ma non riuscirvi perchè si è rimasti impigliati e non si riesce a liberarsi, tirando fuori la testa dal fango.
Solo perchè alcuni sono rassegnati (chi?), non vuol dire che non ci sia gente qui disposta a combattere, anelante a una vita serena e piacevole, esattamente come te. I tuoi problemi sono pareggiabili a quelli altrui.
Al contrario mi pare che tu tenda a negare la somiglianza perchè nutri consistente superbia, ma il fatto che
non significa che anche qui le persone ti siano inferiori e per nulla rassomigliabili a te.
Ah bè...nemmeno per me...però non ti conviene dirlo spesso, molti potrebbero essere invidiosi e accusarti di mendacio...
Ma è questo l'unico motivo per cui ti ritieni diverso? Come t'ho detto anche per me è così...
Sì, la mia psicologa lo consiglia spesso anche a me.
Ma, veramente io pensavo il contrario...
Esatto, proprio questo. Mi fa piacere che te sia accorto.
PS: se ciascuno considerasse sè stesso prendendosi in esame, avendo unicamente sè come giudice, allora saremmo tutti bellissimi e bravissimi. E' per questo che per essere considerati grandi e valenti, bisogna farselo dire dagli altri:
Dura lex, sed lex.
Io credo, al contrario, che essere giudici di sè stessi renda ancora più dura "la legge". Sono molto critico con me stesso, molto rigido e pago cari gli errori. Del giudizio degli altri mi importa ben poco, a meno che non siano amici (sul significato del termine amicizia ci sarebbe da parlarne molto sopra).
Il tuo intervento è stato interessante e molto intelligente, tranne la chiusura.
05-08-2012 05:25
Mercyful
Re: Inoppugnabile destino
QuOto ciò che ha scritto markos, neanche io ho molto da dire in più, se non qualche commento sarcastico, ma questo forum non è la sede adatta.
05-08-2012 03:20
Pluvia
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Dany non credo di doverti dimostrare il fatto che presento tratti sociofobici, problema che mi attanaglia da una vita, riconosciuto dal trattamento psicologico di cui sono in terapia.
Il fatto è che io al contrario di voi non riesco a conviverci.
Per tanti motivi: sono stati aperti molti post sull'amore e molti di voi non riescono a trovare la ragazza. Per me non è difficile trovare una ragazza per la notte, solo che il giorno dopo devo necessariamente dirle che è finita e se non glielo dico il giorno dopo glielo dovrò dire quello dopo ancora.
Perchè non potrei mai andare con lei nei centri commerciali, al ristorante, alle feste paesane... senza dover fingere di essere qualcuno che non sono.
Per me ogni giorno presenta grandi difficoltà: svolgo un lavoro di responsabilità, ho molte persone sotto di me e credi che se quelle persone venissero a sapere che ho di questi problemi mi vedrebbero con gli stessi occhi? Chissà, forse sì, se sono persone intelligenti e bla bla bla. Meglio non rischiare.
L'unica cosa che riesco a fare serenamente è praticare sport.
Trovo questo messaggio molto interessante ed eloquente, ed effettivamente mi chiedo come mai tu non abbia inserito questo in luogo dell'originario, postato tra l'altro nella sezione "Storie personali", ma del tutto avulso dalla tua individuale esperienza. E' stato necessario che io ti spronassi affinchè tu ti correggessi...o forse no... forse il tuo intento era biasimare le storie personali degli utenti di Fs? Te lo chiedo: perchè?
Ma suvvia, senza indugio, andiamo sviscerando...
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Dany non credo di doverti dimostrare il fatto che presento tratti sociofobici, problema che mi attanaglia da una vita, riconosciuto dal trattamento psicologico di cui sono in terapia.
No, non è necessario, mi bastava che tu lo dicessi chiaramente e con sincerità, e io ti avrei creduto. Viste le distanze che sovente prendevi, e considerata la presenza di utenti non sociofobici in questo forum (nè passati sociofobici, nè timidi, nè sociophobic-friendly), ho pensato fosse il tutto uniformabile. Sia chiaro, la presenza di questi ultimi non è minimamente a me invisa nè avversa, ma sicuramente è fuori luogo, generante incomprensioni e vedute abissalmente differenti, partorite da chi non possiede la minima conoscenza a riguardo.
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Il fatto è che io al contrario di voi non riesco a conviverci.
Credo che siano pochi coloro che qui ci convivano piacevolmente, gradevolmente e allegramente. E credo che la tristezza, malinconia, afflizione, dolore che vige qui, sia la risposta al non riuscire a vivere e a essere come si vorrebbe, al desiderare un'esistenza differente, ma non riuscirvi perchè si è rimasti impigliati e non si riesce a liberarsi, tirando fuori la testa dal fango.
Solo perchè alcuni sono rassegnati (chi?), non vuol dire che non ci sia gente qui disposta a combattere, anelante a una vita serena e piacevole, esattamente come te. I tuoi problemi sono pareggiabili a quelli altrui.
Al contrario mi pare che tu tenda a negare la somiglianza perchè nutri consistente superbia, ma il fatto che
Quote:
Originariamente inviata da Roy
svolgo un lavoro di responsabilità, ho molte persone sotto di me
non significa che anche qui le persone ti siano inferiori e per nulla rassomigliabili a te.
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Per me non è difficile trovare una ragazza per la notte
Ah bè...nemmeno per me...però non ti conviene dirlo spesso, molti potrebbero essere invidiosi e accusarti di mendacio...
Ma è questo l'unico motivo per cui ti ritieni diverso? Come t'ho detto anche per me è così...
Quote:
Originariamente inviata da Roy
L'unica cosa che riesco a fare serenamente è praticare sport.
Sì, la mia psicologa lo consiglia spesso anche a me.
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Come vedi non ho proprio niente in comune con voi
Ma, veramente io pensavo il contrario...
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Sono nato per essere smentito.
Esatto, proprio questo. Mi fa piacere che te sia accorto.
PS: se ciascuno considerasse sè stesso prendendosi in esame, avendo unicamente sè come giudice, allora saremmo tutti bellissimi e bravissimi. E' per questo che per essere considerati grandi e valenti, bisogna farselo dire dagli altri:
Quote:
Originariamente inviata da Markos
già altri lo hanno fatto efficacemente (Dany91 specialmente...)
30-07-2012 20:02
Roy
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Che significa "conviverci"? Pensi che gli altri utenti siano contenti di avere questi problemi?
In più, dalla descrizione che dai di te dopo a me sembra che in parte tu riesca a "conviverci", visto che svolgi un lavoro di responsabilità anche se c on grandi difficoltà.
Questo è sicuramente un problema molto importante, ma non implica che il problema di chi non riesce a trovare una ragazza neanche per una notte sola sia meno grave. Indica, invece, forse il fatto che tu sottovaluti le specifiche problematiche che non ti riguardano direttamente.
Ti sbagli. Per dirne una, anch'io lavoro (non so con quanto grandi responsabilità, ma di certo è un lavoro che richiede impegno e contatto con le altre persone), e anch'io a volte sono costretto a fingere una sicurezza che non ho. Forse a me riesce meno bene che a te.
P.S.: Non ho ancora capito perché per te noi non avremmo niente da dire (tu invece sì, immagino) a un'ipotetica persona che si presentasse a noi con l'intenzione di conoscerci. E fossi in te, non darei per scontato che certe occasioni a noi non possano presentarsi mai (come avevi scritto in precedenza), potresti essere smentito.
Sono nato per essere smentito. Io cerco la provocazione, cerco di rompere la sottile linea che stabilisce un legame forte tra indifferenza e codardia comunicativa.
Non voglio offenderti, elogiandoti, ma mi sembri una persona piuttosto intelligente per credere che il termine "convivenza" assieme ad un problema non si possa accostare al termine "sopravvivenza".
30-07-2012 10:33
avoidantDuck
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Roy
E va bene.
Dany non credo di doverti dimostrare il fatto che presento tratti sociofobici, problema che mi attanaglia da una vita, riconosciuto dal trattamento psicologico di cui sono in terapia.
Il fatto è che io al contrario di voi non riesco a conviverci.
Per tanti motivi: sono stati aperti molti post sull'amore e molti di voi non riescono a trovare la ragazza. Per me non è difficile trovare una ragazza per la notte, solo che il giorno dopo devo necessariamente dirle che è finita e se non glielo dico il giorno dopo glielo dovrò dire quello dopo ancora.
Perchè non potrei mai andare con lei nei centri commerciali, al ristorante, alle feste paesane... senza dover fingere di essere qualcuno che non sono.
Per me ogni giorno presenta grandi difficoltà: svolgo un lavoro di responsabilità, ho molte persone sotto di me e credi che se quelle persone venissero a sapere che ho di questi problemi mi vedrebbero con gli stessi occhi? Chissà, forse sì, se sono persone intelligenti e bla bla bla. Meglio non rischiare.
L'unica cosa che riesco a fare serenamente è praticare sport.
E questo è quanto. Come vedi non ho proprio niente in comune con voi.
Mi sembra che tu stia solo cercando di convincere te stesso di essere migliore, perchè in realtà ti fa paura essere accomunato con noi. A me sinceramente sembra che tu abbia molte cose in comune con le altre persone su questo forum. Forse dovresti fartene una ragione.
30-07-2012 09:31
Winston_Smith
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Roy
E va bene.
Dany non credo di doverti dimostrare il fatto che presento tratti sociofobici, problema che mi attanaglia da una vita, riconosciuto dal trattamento psicologico di cui sono in terapia.
Il fatto è che io al contrario di voi non riesco a conviverci.
Che significa "conviverci"? Pensi che gli altri utenti siano contenti di avere questi problemi?
In più, dalla descrizione che dai di te dopo a me sembra che in parte tu riesca a "conviverci", visto che svolgi un lavoro di responsabilità anche se c on grandi difficoltà.
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Per tanti motivi: sono stati aperti molti post sull'amore e molti di voi non riescono a trovare la ragazza. Per me non è difficile trovare una ragazza per la notte, solo che il giorno dopo devo necessariamente dirle che è finita e se non glielo dico il giorno dopo glielo dovrò dire quello dopo ancora.
Perchè non potrei mai andare con lei nei centri commerciali, al ristorante, alle feste paesane... senza dover fingere di essere qualcuno che non sono.
Questo è sicuramente un problema molto importante, ma non implica che il problema di chi non riesce a trovare una ragazza neanche per una notte sola sia meno grave. Indica, invece, forse il fatto che tu sottovaluti le specifiche problematiche che non ti riguardano direttamente.
Quote:
Originariamente inviata da Roy
E questo è quanto. Come vedi non ho proprio niente in comune con voi.
Ti sbagli. Per dirne una, anch'io lavoro (non so con quanto grandi responsabilità, ma di certo è un lavoro che richiede impegno e contatto con le altre persone), e anch'io a volte sono costretto a fingere una sicurezza che non ho. Forse a me riesce meno bene che a te.
P.S.: Non ho ancora capito perché per te noi non avremmo niente da dire (tu invece sì, immagino) a un'ipotetica persona che si presentasse a noi con l'intenzione di conoscerci. E fossi in te, non darei per scontato che certe occasioni a noi non possano presentarsi mai (come avevi scritto in precedenza), potresti essere smentito.
28-07-2012 11:42
Markos
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Roy
E va bene.
Dany non credo di doverti dimostrare il fatto che presento tratti sociofobici, problema che mi attanaglia da una vita, riconosciuto dal trattamento psicologico di cui sono in terapia.
Il fatto è che io al contrario di voi non riesco a conviverci.
Per tanti motivi: sono stati aperti molti post sull'amore e molti di voi non riescono a trovare la ragazza. Per me non è difficile trovare una ragazza per la notte, solo che il giorno dopo devo necessariamente dirle che è finita e se non glielo dico il giorno dopo glielo dovrò dire quello dopo ancora.
Perchè non potrei mai andare con lei nei centri commerciali, al ristorante, alle feste paesane... senza dover fingere di essere qualcuno che non sono.
Per me ogni giorno presenta grandi difficoltà: svolgo un lavoro di responsabilità, ho molte persone sotto di me e credi che se quelle persone venissero a sapere che ho di questi problemi mi vedrebbero con gli stessi occhi? Chissà, forse sì, se sono persone intelligenti e bla bla bla. Meglio non rischiare.
L'unica cosa che riesco a fare serenamente è praticare sport.
E questo è quanto. Come vedi non ho proprio niente in comune con voi.
Con il sottoscritto (ragazze a parte) hai tantissime cose in comune invece pensa...
Anch'io lavoro a contatto con il pubblico e ho avuto persone "sotto" di me (avrò a che fare con almeno un centinaio di persone al giorno e sono stato allenatore di una squadra di ragazzi) e ho una vita sociale anche se non intensa ma sono costretto ad indossare una maschera pluririnforzata per evitare che chi mi circonda (genitori compresi) possa anche solo intuire i miei problemi...
Ma non per questo mi permetto di fare considerazione poco gradevoli sul prossimo...
28-07-2012 11:24
crome
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Ciò che siamo non si maschera neanche dietro ad un pc.
Con tutto il rispetto per ognuno di voi, quando capito su questo forum mi capita di provare la stessa sensazione che ho vissuto leggendo "Ecce homo" di Nietzsche durante un periodo non proprio sereno.
Mi spiego meglio: le tematiche presenti sul forum chiaramente variano da problemi più o meno grandi ma sono riconducibili a sfere comuni. Il fatto è che queste sfere non contengono problemi personali che si ripercuotono sull'universo relazionale e quindi sociale, ma semmai troppo spesso problemi sociali che invalidano il macrocosmo personale.
Non c'è raziocinio in ciò che scrivete, niente che faccia pensare ad un minimo di coerenza pragmatica come insegna il buon vecchio Kant.
I post peggiori che mi è capitato di leggere sono quelli sull'amore, peggio forse persino di quelli sul sesso... io credo che al 99% delle persone a cui manca il focolare amoroso sia perchè in lui/lei è totalmente assente il valore del coraggio e allora si preferisce dire "non mi sento una persona felice, non sono una persona libera..."; il fatto è che se anche vi si presentasse l'occasione (ma quando mai) non avreste niente da raccontare a chi vi trovate davanti. Credo sia questa la vostra paura.
Non scusatemi per lo sfogo, io non lo faccio. Amo il confronto. Non sono così egocentrico da credere di essermi messo contro molti di voi, ma sono così realista da credere che ognuno di voi sappia riflettere in modo coscienzioso sull'argomento riportato.
hai ragione........
quando ho potuto amare sono scappata perchè in me c'è qualcosa che non va come negli utenti del forum.......viviamo vite a metà e quando ci danno la possibilità di viverle pienamente rovianiamo tutto perchè siamo fatti così
28-07-2012 11:11
Roy
Re: Inoppugnabile destino
E va bene.
Dany non credo di doverti dimostrare il fatto che presento tratti sociofobici, problema che mi attanaglia da una vita, riconosciuto dal trattamento psicologico di cui sono in terapia.
Il fatto è che io al contrario di voi non riesco a conviverci.
Per tanti motivi: sono stati aperti molti post sull'amore e molti di voi non riescono a trovare la ragazza. Per me non è difficile trovare una ragazza per la notte, solo che il giorno dopo devo necessariamente dirle che è finita e se non glielo dico il giorno dopo glielo dovrò dire quello dopo ancora.
Perchè non potrei mai andare con lei nei centri commerciali, al ristorante, alle feste paesane... senza dover fingere di essere qualcuno che non sono.
Per me ogni giorno presenta grandi difficoltà: svolgo un lavoro di responsabilità, ho molte persone sotto di me e credi che se quelle persone venissero a sapere che ho di questi problemi mi vedrebbero con gli stessi occhi? Chissà, forse sì, se sono persone intelligenti e bla bla bla. Meglio non rischiare.
L'unica cosa che riesco a fare serenamente è praticare sport.
E questo è quanto. Come vedi non ho proprio niente in comune con voi.
28-07-2012 08:23
Markos
Re: Inoppugnabile destino
Non perderò tempo a rispondere punto per punto agli interventi decisamente a gamba tesa dell'autore di questo topic visto che già altri lo hanno fatto efficacemente (Dany91 specialmente ma non solo) mi limiterò a dire che quanto da lui affermato in apertura non corrisponde a quelle che sono le mie caratteristiche...
Per cercare di cambiare il mio destino ho sconfitto nemici reali ed immaginari che voi umani non potete nemmeno immaginare e sono tutto fuorchè un teorico...
Ogni tanto lo ammetto abbozzo teorie (personali certezze rinforzate quotidianamente) che mi vengono contestate ma che hanno una fortissima base pratica e non avrei paura di affrontare una relazione nel caso mi venisse data la possibilità di farlo...
28-07-2012 05:03
Winston_Smith
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da dany91
P.S.
Credevo fosse Omero, sinceramente...
Lo buon maestro cominciò a dire:
"Mira colui con quella spada in mano,
che vien dinanzi ai tre sì come sire:
quelli è Omero poeta sovrano;
l’altro è Orazio satiro che vene;
Ovidio è ’l terzo, e l’ultimo Lucano.
Però che ciascun meco si convene
nel nome che sonò la voce sola,
fannomi onore, e di ciò fanno bene".
Così vid’i’ adunar la bella scola
di quel segnor de l’altissimo canto
che sovra li altri com’aquila vola.
Da ch’ebber ragionato insieme alquanto,
volsersi a me con salutevol cenno,
e ’l mio maestro sorrise di tanto;
e più d’onore ancora assai mi fenno,
ch’e’ sì mi fecer de la loro schiera,
sì ch’io fui sesto tra cotanto senno.
(Inferno IV, 85-102)
28-07-2012 04:37
Pluvia
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Io non insulto nessuno
Sicuramente, non sarebbe da persone educate altrimenti; però ti permetti di fare considerazioni poco gradevoli riguardo i pareri postati dagli utenti
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Non c'è raziocinio in ciò che scrivete, niente che faccia pensare ad un minimo di coerenza pragmatica. I post peggiori che mi è capitato di leggere sono quelli sull'amore, peggio forse persino di quelli sul sesso...
Quote:
Originariamente inviata da Roy
vorrei la dimostrazione pratica di maggior acume nelle vostre risposte
.
,di valutare positivamente le risposte che ti aggradano
Quote:
Originariamente inviata da Roy
L'unica che ha capito qualcosa del mio disorso (ma non ne sono sicuro) credo sia proprio la mente che ha partorito questo pensiero.
(utente che tra l'altro non è nemmeno sociofobico) e negativamente quelle che disdegni
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Qualcuno addirittura non ha colto niente dal discorso o ignora il significato della locuzione "fare proseliti", qualcun altro si è dato alla zoofilia. Io non volevo un'accozzaglia di riflessioni personali abbarbicate nel vostro io come piante di vitalbe su cipressi
il tutto impreziosito da considerazioni personali sugli utenti
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Winston_Smith credo tu sia un utente storico del forum e in un certo qual modo me ne dispiaccio.
Ma su tutto questo ti perdoniamo, perchè non dovremo farlo, sei pure un nuovo utente, no?
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Non scusatemi per lo sfogo
Ah bè...se lo dici tu! Allora va bene, non ti scuseremo...
Vorrei fare anch'io delle riflessioni su di te, caro Roy. Il tuo esordire con questa discussione, mi lascia intendere che tu non abbia ben presente cosa sia la "fobia sociale", come rimarca il continuo prendere le distanze riferendosi alla seconda persona plurale e aggettivi e pronomi possessivi alla seconsa persona plurale
Quote:
Originariamente inviata da Roy
il fatto è che se anche vi si presentasse l'occasione non avreste niente da raccontare a chi vitrovate davanti. Credo sia questa la vostra paura.
Sei affetto da fobia sociale o no?
Ho guardato la tua presentazione, che menziona brevemente e genericamente tuoi problemi di ansia. Personalmente mi sembra doveroso che, prima di parlare, si debba necessariamente avere un quadro completo della situazione, e personalmente non accetto consigli nè critiche da chi non è sociofobico, nè sa cosa significhi esserlo, nè possiede alcuna competenza a riguardo..."Sutor ne ultra crepidam", insomma. Credo tu possa trovare ciò interessante http://www.fobiasociale.com/ansia-sociale.phphttp://www.fobiasociale.com/cause.php
Mi sembra di aver pure già visto qualcosa di simile, postato da un utente non sociofobico http://www.fobiasociale.com/siete-pi...-realta-14794/.
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Ripeto: attenetevi al tema, altrimenti continueremo a scrivere di tutt'altro.
Va bene, lo farò, anche se è necessario sapere prima se per te è importante conoscere cosa pensino gli altri, giacchè
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Amo il confronto.
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Io non volevo un confronto.
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Non ho bisogno di difendere le mie teorie e non lo faccio.
mi pare che tu sia alquanto confuso: apri una discussione per parlare e cercare il confronto ma ti rifiuti poi di difendere le tue teorie...quindi che confronto sarebbe, se vuoi arroccarti sulle tue posizioni senza ascoltare nessuno?
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Il fatto è che queste sfere non contengono problemi personali che si ripercuotono sull'universo relazionale e quindi sociale, ma semmai troppo spesso problemi sociali che invalidano il macrocosmo personale.
Non so donde tu abbia tratto questa informazione, e prima ti dire ciò, credo sarebbe stato meglio aver fatto un sondaggio per accertarsene, e magari sarebbe stato pure parecchio interessante (invece del "Di che colore sono le vostre mutande", che è il livello dei sondaggi attuali).
Il primo caso, che tu dai per raro, è parecchio frequente. Sono molte le persone qui che lamentano casi di bullismo, umiliazione, derisione, emarginazione, discriminazione, scarso affetto da parte dei genitori... durante l'infanzia, la fanciullezza e l'adolescenza, ossia le fasi di crescita della persona, in cui essa è più debole. La ripetizione di questi casi nel tempo, porta a effetti che non sono difficili da immaginare.
Per il secondo caso tu parli di problemi relazionali che influenzano il personale; non vedo grande differenza, anche perchè ci sarebbe da chiedersi donde provengano tali problemi relazionali. E' ovvio che poi i problemi sociali invalidano la sfera personale.
Fai l'esempio della volontà di trovare l'amore, e del non riuscirvi per mancanza di coraggio: ma cosa ha portato a non averlo quel coraggio? Proviene da bassa autostima, da scarso contatto sociale, dall'aver subito bullismo, poco affetto...siamo sempre lì.
I problemi personali generano quelli relazionali, che a loro volta invadono la sfera personale, portando nel peggiore dei casi a depressione e avolizione.
Quello che tu chiami mancanza di coraggio è mancanza di un "ubi consistam": Archimede diceva: "Da mihi ubi consistam, terram caelumque movebo" ossia "Dami dove appoggiarmi, e muoverò terra e cielo".
Anche nel caso in cui una persona si sia volutamente isolata e non abbia avuto grossi problemi personali, mancando di esperienza sociale e avendo scarsa autostima, sicurezza, e paura, non sa "dove appoggiarsi" per trarre forza e sicurezza. E' come sprofondare nelle sabbie mobili e non avere radici e rami da stringere per destarsi; manca il punto d'appoggio e i mezzi necessari.
P.S.
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
come? Non ti piacerebbe rivivere le avventure del più grande genio poetico di tutti i tempi? Pensavo ti piacesse
Credevo fosse Omero, sinceramente...
26-07-2012 18:09
Myway
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da avoidantDuck
Hai ragione Winston. Da un paio di anni vado in ferie insieme ad un mio amico "estroversone". Ogni volta che torniamo se chiedeno a me di descrivere la mia vacanza la risposta è: "Si, mi è piaciuto dai, bla bla bla..."-mezzo minuto - fine. Se lo chiedono al mio amico può stare tre giorni a raccontare di quello che abbiamo e non abbiamo fatto e ad ascoltare lui sembra sempre che sia stata la fine del mondo. Eppure abbiamo fatto le stesse esperienze pari pari. Il problema non sta nel non avere niente da comunicare, ma nel riuscire a comunicare le proprie esperienze.
Sicuramente al giorno d'oggi raccontare le proprie esperienze gonfiandole, facendoci apparire come dei fenomenimammamiacheticombino, è una dote apprezzata, anche a me è capitato diverse volte, magari dopo una serata in un locale piuttosto piatta, io la raccontavo normale dopo arrivava la persona con cui c'ero stato "oddio ragà non ci si creda, mamma mia, tutte fighe e bla e bla", lo stesso con le vacanze lo stesso col resto...tutti impegnati in una specie di teatrino in cui si fa a gara a chi se la canta e se la suona di più, basta vedere su facebook tutti con 300000 amici , tutti trombatori, tutti che postano frasi profonde....
Noi non veniamo visti funzionali a tale teatrino e quindi veniamo più o meno gentilmente accantonati....
26-07-2012 18:04
avoidantDuck
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Il punto è: quanto è davvero fondata questa paura? E' proprio vero che essere sociofobici o timidi implica non avere nulla da raccontare, nulla da comunicare agli altri? Significa davvero essere internamente vuoti? Io non ne sarei così sicuro, fossi in te. E non sarei neanche tanto sicuro che certe occasioni non si possano presentare mai, come dici tra parentesi.
Hai ragione Winston. Da un paio di anni vado in ferie insieme ad un mio amico "estroversone". Ogni volta che torniamo se chiedeno a me di descrivere la mia vacanza la risposta è: "Si, mi è piaciuto dai, bla bla bla..."-mezzo minuto - fine. Se lo chiedono al mio amico può stare tre giorni a raccontare di quello che abbiamo e non abbiamo fatto e ad ascoltare lui sembra sempre che sia stata la fine del mondo. Eppure abbiamo fatto le stesse esperienze pari pari. Il problema non sta nel non avere niente da comunicare, ma nel riuscire a comunicare le proprie esperienze.
26-07-2012 17:20
Kavin Casey
Re: Inoppugnabile destino
Mi dai fastidio.
Altro che raziocinio e intelligenza pragmatica.
Credo che sia una questione di compatibilità, non aver nulla da raccontare non significa necessariamente non aver nulla da dire o vuoto interiore ma può essere sintomo di molte e molte cose (se trovo noiosa una persona onversarci diventa automaticamente pesante e mi viene difficile trovare di che parlare), al contrario, se ho una certa affinità con qualcuno potrei parlare con lei giorni e giorni di cose inutili senza mai "stancarmi", per così dire.
Mi è capitato di incontrare ragazze con cui non riuscivo a spiccicare parola e mi è capitato di fare conversazioni di 40 minuti che sembravano esserne passati 5.
Probabilmente il reale problema è quello del coraggio e, mi spiace, si può superare solo con la "pratica" e l'incremeto dell'autostima.
Poi vabè, in genere ogni individuo fa storia a sè e i problemi in realtà possono essere moltissimi.
26-07-2012 15:51
rainy
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non è una legge universale, per quanto mi riguarda.
eddai, scherzavo
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Da visitatore, come lui, non da "ospite". S'i' vegno, non rimango (cit.)
toccata e fuga insomma, da buon evitante
26-07-2012 15:51
Inosservato
Re: Inoppugnabile destino
Quote:
Originariamente inviata da Roy
Con tutto il rispetto per ognuno di voi, quando capito su questo forum mi capita di provare la stessa sensazione che ho vissuto leggendo "Ecce homo" di Nietzsche durante un periodo non proprio sereno.
ah no, nel mio caso leggere il forum mi fa lo stesso effetto dei Peanuts, Charlie Brown e Snoopy fanno sorridere per carità, ma c'è sempre quel fondo di velata malinconia...
e vabbè ognuno fa gli esempi con ciò che legge i fumetti hanno pur sempre il loro perchè
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