| |
 |
|
|
|
| |
Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
|
| 05-05-2012 08:04 |
| シリウス |
Re: Staticità e Dinamicità interiore
Secondo me ci son due tipi diverse di "fughe"
Se hai voglia di scappare e fuggire perchè non ti trovi bene nell ambiente in cui sei e le persone che ci stanno da un altra parte probabilmente ritoveresti te stesso,
ma se invece vuoi scappare e il tuo malessere parte da dentro te stesso non credo risolveresti il problema tanto facilmente o cambierebbe qualcosa dall'oggi al domani, certo mai dire mai però. ("You can travel the world but you can't runaway from the person you are in your heart" . ) E' una frase di una canzone ma penso esprima bene il concetto. http://www.lyricsmania.com/just_be_l...dj_tiesto.html
Comunque si è un pezzo che penso alla fuga
|
| 05-05-2012 03:16 |
| RobRock |
Re: Staticità e Dinamicità interiore
Quote:
Originariamente inviata da Martello
Sto vivendo in una città e sto pensando di trasferirmi in un'altra città.
Pian piano, mi accorgo che sguscio via dai modi di fare di dove vivevo, mi sembra di vedere tutte le cose per la prima volta, mi sembra di essere meno pesante, e che l'ambiente in generale ci imgabbia ovunque noi viviamo.
A volte mi sembra che la vera libertà consista nell'attimo della fuga, quando non si è da nessuna parte e in tutte le parti contemporaneamente.
A volte vorrei essere un ologramma.
Vi capita mai di percepire il vostro ambiente come un qualcosa di estraneo per il desiderio di andare via, perchè avete una marcia in più e non desiderate camminare ma avete il forte desiderio di correre altrove?
Avete mai provato l'ebrezza di scappare via da tutto e da tutti senza il rimpianto di nulla di quello che avete lasciato dietro?
|
riesumo pesto per dire..BELLA! dovresti scrivere testi!!!
in qeusto momento ho il cervello in panne e non so darti una definizione di libertà..,ma sicuramente la fuga è liberta! basta che non sia fuga per paura!
per quanto riguarda la frase sull ambiente, molto significativa! e la risposta è si, mi capitava spesso di sentire la voglia di correre...ma ho scoperto che non era l'ambiente che era estraneo, ma io che ero estraneo , in un certo senso, da me stesso..non stavo facendo quello che volevo fare, mi ero autointrappolato in qualcosa..quindi alla fine il concetto è questo
la fuga ha senso solo se lo scopo è correre verso qeullo che desideriamo essere, e quindi non è più una fuga , ma è come hai detto tu , una corsa verso la consapevolezza della propria meta.
e poi questa la libertà, la capacità di autodeterminare il proprio futuro, fin che sta i nell'ottica di " mi muovo in quella direzione" anche se vai lento è piacevole, e allora l'ambiente diventa qualcosa di secondario perchè si plasma alla tua volontà
quindi il titolo è azzeccato: o si diventa statici e ci si ferma in un ambiente , oppure si accetta la dinamicità, con la fragilità e la mancanza di riferimenti che comporta
|
| 28-04-2012 00:55 |
| Martello |
Staticità e Dinamicità interiore
Sto vivendo in una città e sto pensando di trasferirmi in un'altra città.
Pian piano, mi accorgo che sguscio via dai modi di fare di dove vivevo, mi sembra di vedere tutte le cose per la prima volta, mi sembra di essere meno pesante, e che l'ambiente in generale ci imgabbia ovunque noi viviamo.
A volte mi sembra che la vera libertà consista nell'attimo della fuga, quando non si è da nessuna parte e in tutte le parti contemporaneamente.
A volte vorrei essere un ologramma.
Vi capita mai di percepire il vostro ambiente come un qualcosa di estraneo per il desiderio di andare via, perchè avete una marcia in più e non desiderate camminare ma avete il forte desiderio di correre altrove?
Avete mai provato l'ebrezza di scappare via da tutto e da tutti senza il rimpianto di nulla di quello che avete lasciato dietro?
|
| |
| |
