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Discussione: Rapporto con la famiglia Rispondi alla discussione
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01-05-2012 16:33
Halastor
Re: Rapporto con la famiglia

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Originariamente inviata da psiche86 Visualizza il messaggio
Sai credo che il problema principale sia il fatto che la generazione dei nostri genitori sia ancora abituata all'idea di trovare un lavoro fisso, mentre si sa che ora è impossibile o quasi, quindi qualsiasi stage, contratto strano per loro è fuffa, mentre magari è l'unica cosa che si trova.
E non capendolo credono che il problema sia solo del figlio che non si sa muovere alla ricerca del buon lavoro.
Quello è vero ma in realtà i miei genitori non mi fanno mai pressioni in quel senso.. Anzi.. capita l'esatto opposto. Sono più io che mi preoccupo e che spesso tiro fuori la necessità di trovare un lavoro parlandogli..
I miei sono tranquillissimi, liquidano la cosa con "non ti preoccupare che tanto lo trovi è solo questione di tempo". Non sono minimamente preoccupati.
01-05-2012 15:15
L.io
Re: Rapporto con la famiglia

rapporto un po' distaccato.. mia padre lo vedo di rado, ora sono sei mesi che non ci vediamo. mia madre non c'è mai, è sempre al lavoro. è sempre stato così fin da piccola! a volte non vedo mia mamma per tre giorni di fila, perché mentre io esco lei torna dal lavoro, e un po' perché cerco anch'io di non passarci troppo tempo assieme; non andiamo tanto d'accordo, litighiamo spesso, e per questo non vedo l'ora di trovarmi un lavoro decente e di andare a vivere per conto mio!!!
22-04-2012 14:26
rainy
Re: Rapporto con la famiglia

rapporto di amore e odio alternato
22-04-2012 14:04
marino
Re: Rapporto con la famiglia

Quote:
Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
E' brutto? è da insensibile se dico che mentre ricerco lavoro.. e quando rispondo ad annunci nei quali si offre vitto a alloggio.. io spero doppiamente che mi prendano non solo per "fare cassa" ma anche per stare lontano dalla mia famiglia almeno per un po'?
Che stress..... ogni volta che spunta un colloquio di lavoro ,ma in qualsiasi cosa, se ne escono sempre con commenti come a volerti buttare giù.. <eh ma quelli ti sfruttano> <eh ma poi è distante> <eh ma quello..> ma che due pàlle.. tanto lo so che poi è proprio un loro modo di fare.. però è pesante. Una volta.. dico una.. potrebbero limitarsi a dirti qualcosa tipo "buona fortuna!" o "speriamo che vada tutto bene!.." no.. mai.
Sono riuscito ad avere un colloquio in una ditta abbastanza prestigiosa e attendo il responso..e i miei sempre con i soliti càzzi non hanno certo reso facile la cosa. Solo i miei amici che sanno quanto è dura adesso... loro mi hanno supportato. Io dico: se tu hai un figlio ti preoccupi per lui e ti aspetti sempre il meglio e anzi spesso non ti basta.. però loro mi sto rendendo conto che son veramente troppo pesanti.. troppo attaccati. Ogni cosa che faccio reagiscono come se gli avessi detto: <ciao mamma io esco, vado a mantenermi vendendo panini sulle spiagge a Kuala Lumpur!>...e alla fine io quando ho passato alcuni mesi da solo.. c'è poco da fare: ero più felice. Ero più vivo. Quindi sarà brutto a dirsi ma io sento la famiglia come un qualcosa che un pochino mi trattiene, mi opprime. Non permette alla mia personalità di venire fuori del tutto. Quando sto a casa sono più triste... muovermi mi fa bene. Forse può essere che abbiano davvero paura che io mi faccia già la mia vita separata da loro e che cerchino di trattenermi per non lasciarmi andare?
Altrimenti non capisco il loro continuo dar contro..
Nella mia famiglia conosco almeno due persone, che guadagnano un botto al mese... potrebbero farsi una vita ovunque.. e dove son andati ad abitare? Praticamente nella stessa casa dei genitori... con moglie e figli al seguito... boh... come una famiglia allargata. A me sto eccessivo attaccamento alla famiglia mi inquieta e mi fa rabbrividire.. non voglio in nessun caso finire così..

Per me se vuoi staccarti dalla famiglia e il lavoro merita, fai bene ad accettare dovunque sia. Certo starei attento alla tentazione contraria, ovvero quella di accettare qualsiasi lavoro per allontanarti da casa.
22-04-2012 13:40
marcus85
Re: Rapporto con la famiglia

per me è il contrario , non c è assolutamente falsità in famiglia anzi forse troppa sincerità , mi hanno sempre spinto a fare un lavoro per stare in pace con me stesso e sopratutto per sopravvivere ma l'istinto di autodistruzione è piu forte di qualsiasi altra cosa c ho la predisposizione per scontentare tutti, e a mio avviso sono anche un "peso" per questa famiglia , dovrei vergognarmene ma sono troppo inetto egoista e menefreghista , sono una specie di bignami dei peccati dell inferno di dante , ce l ho tutti.
22-04-2012 13:04
psiche86
Re: Rapporto con la famiglia

Quote:
Originariamente inviata da Halastor Visualizza il messaggio
E' brutto? è da insensibile se dico che mentre ricerco lavoro.. e quando rispondo ad annunci nei quali si offre vitto a alloggio.. io spero doppiamente che mi prendano non solo per "fare cassa" ma anche per stare lontano dalla mia famiglia almeno per un po'?
Che stress..... ogni volta che spunta un colloquio di lavoro ,ma in qualsiasi cosa, se ne escono sempre con commenti come a volerti buttare giù.. <eh ma quelli ti sfruttano> <eh ma poi è distante> <eh ma quello..> ma che due pàlle.. tanto lo so che poi è proprio un loro modo di fare.. però è pesante. Una volta.. dico una.. potrebbero limitarsi a dirti qualcosa tipo "buona fortuna!" o "speriamo che vada tutto bene!.." no.. mai.
Sai credo che il problema principale sia il fatto che la generazione dei nostri genitori sia ancora abituata all'idea di trovare un lavoro fisso, mentre si sa che ora è impossibile o quasi, quindi qualsiasi stage, contratto strano per loro è fuffa, mentre magari è l'unica cosa che si trova.
E non capendolo credono che il problema sia solo del figlio che non si sa muovere alla ricerca del buon lavoro.
05-04-2012 14:13
devil95
Re: Rapporto con la famiglia

Io ho un buon rapporto, anche se a volte un po' altalenante!
04-04-2012 21:54
Aliena90
Re: Rapporto con la famiglia

Mi è sembrato di leggere il ritratto di mia madre quando parli del lavoro...UGUALE!!!....
La cosa che è stata difficile da accettare e metabolizzare è che si preoccupa e mi rompe l'anima per cazzate..e quando dico cazzate intendo sul serio cazzate..cerca sempre di costruirmi la sua bella boccia di cristallo attorno..ma poi per le cose di cui avrei avuto realmente bisogno,nei momenti di maggiore crisi se ne è sempre lavata le mani...me lo leggeva in faccia che stavo male come un cane,cercavo di farglielo notare in ogni modo..e faceva finta di niente... più volte se mi vedeva piangere mi sono pure beccata della stronza perchè piangendo ero un egoista,perchè la facevo stare male...
Mia madre è la contraddizione fatta a persona...mi pianta su scene isteriche al limite della patologia se esco in una giornata di pioggia con l'auto...poi però da ragazzina mi guardava farmi le canne e mi ha incoraggiato più volte a tornare a casa in autostop perchè non aveva voglia di venire a prendermi...
Il rapporto con mio padre...bè...non c'è rapporto con mio padre...forse perchè non c'è proprio un padre...c'è un uomo che mi ha messo al mondo..stop...è solo un guazzabuglio di emozioni malate....
04-04-2012 21:31
Martello
Re: Rapporto con la famiglia

Dunque ammazzerei mia madre e mio fratello, salverei mio padre.

Dici che è troppo?

Ovviamente mi riferisco solo agli ammazzamenti riguardanti i parenti, ne avrei altri fuori dalla parentela.
04-04-2012 21:10
kiu
Re: Rapporto con la famiglia

io ho un rapporto di falsità coi miei...nn sò se mi spiego...Non c'è un rapporto sincero...ma solo di facciata.

Purtroppo ho dei genitori ke non mi piacciono, ma questi ho e questi mi devo tenere...
04-04-2012 20:55
Halastor
Rapporto con la famiglia

E' brutto? è da insensibile se dico che mentre ricerco lavoro.. e quando rispondo ad annunci nei quali si offre vitto a alloggio.. io spero doppiamente che mi prendano non solo per "fare cassa" ma anche per stare lontano dalla mia famiglia almeno per un po'?
Che stress..... ogni volta che spunta un colloquio di lavoro ,ma in qualsiasi cosa, se ne escono sempre con commenti come a volerti buttare giù.. <eh ma quelli ti sfruttano> <eh ma poi è distante> <eh ma quello..> ma che due pàlle.. tanto lo so che poi è proprio un loro modo di fare.. però è pesante. Una volta.. dico una.. potrebbero limitarsi a dirti qualcosa tipo "buona fortuna!" o "speriamo che vada tutto bene!.." no.. mai.
Sono riuscito ad avere un colloquio in una ditta abbastanza prestigiosa e attendo il responso..e i miei sempre con i soliti càzzi non hanno certo reso facile la cosa. Solo i miei amici che sanno quanto è dura adesso... loro mi hanno supportato. Io dico: se tu hai un figlio ti preoccupi per lui e ti aspetti sempre il meglio e anzi spesso non ti basta.. però loro mi sto rendendo conto che son veramente troppo pesanti.. troppo attaccati. Ogni cosa che faccio reagiscono come se gli avessi detto: <ciao mamma io esco, vado a mantenermi vendendo panini sulle spiagge a Kuala Lumpur!>...e alla fine io quando ho passato alcuni mesi da solo.. c'è poco da fare: ero più felice. Ero più vivo. Quindi sarà brutto a dirsi ma io sento la famiglia come un qualcosa che un pochino mi trattiene, mi opprime. Non permette alla mia personalità di venire fuori del tutto. Quando sto a casa sono più triste... muovermi mi fa bene. Forse può essere che abbiano davvero paura che io mi faccia già la mia vita separata da loro e che cerchino di trattenermi per non lasciarmi andare?
Altrimenti non capisco il loro continuo dar contro..
Nella mia famiglia conosco almeno due persone, che guadagnano un botto al mese... potrebbero farsi una vita ovunque.. e dove son andati ad abitare? Praticamente nella stessa casa dei genitori... con moglie e figli al seguito... boh... come una famiglia allargata. A me sto eccessivo attaccamento alla famiglia mi inquieta e mi fa rabbrividire.. non voglio in nessun caso finire così..



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