11-04-2012 11:53 |
Efits |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Pure secondo me avrebbe dovuto rispondere, anche solo per instaurare un rapporto di fiducia. Magari rispondere al di fuori della seduta sarebbe stato ancora meglio dato che si pagano ed effettivamente, a logica, è meglio parlare dei propri problemi che sentire eventuali magagne altrui.
Se poi come dici uno dei tuoi problemi è il crearti "pippe mentali" motivo in più che non avrebbe dovuto lasciare nulla nell'incerto, immagino odierai le situazioni poco chiare e questa per quantotrascurabile se non ci fosse stata sarebbe stato meglio.
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11-04-2012 09:57 |
bellick |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Non gli avrei mai chiesto qualcosa di personale come: "dov'è stato a Pasqua?".
Si tratta del mio problema più grande che è quello di farmi le pippe mentali.
Roba del tipo: mi ha chiesto come sto, quindi per educazione devo rispondere: "bene grazie e lei?". Un giorno mi disse che gli faceva piacere il fatto che io mi interessassi a come stava.
Quindi l'altra volta mi sono rifatto le pippe mentali del tipo: "per educazione gli devo chiedere tutto bene le feste?".
Una volta mi diede dei consigli dicendomi che lo faceva al di fuori della seduta,
disse che anche lui si comportava come mi comporto io in determinate situazioni... In quel caso parlò di se stesso.
Io credo che comunque un "bene grazie" ci stava, per educazione, avrebbe avuto anche una valenza terapeutica a mio avviso, perchè il mio disagio è visibile anche quando dico "buongiorno".
Ma resta il fatto che sono paranoico e uno dei miei problemi maggiori è quello di attribuire agli altri giudizi e pensieri su di me che in realtà non hanno
Ovvero, chi vi parla è comunque uno che ha dei "problemini" mentali .
A scanso di equivoci eviterò di fare domande di cortesia, anche perchè sotto sotto non è che mi piacciano tanto le convenzioni sociali e le frasi fatte.
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11-04-2012 01:59 |
canza |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da bellick
Ho interpretato (sicuramente sbagliando) il suo non rispondere come se avessi invaso la sua privacy, mi sono sentito inopportuno.
Voi pensate che fare questo tipo di domande formali sia sbagliato?
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Non sentirti inopportuno, è buona educazione rispondere quando ti viene rivolta una domanda di cortesia, soprattutto in un contesto formale, quindi è lui che si è comportato male.
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11-04-2012 01:20 |
Hexley |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso
Domandare è lecito rispondere è cortesia. Se ha sentito la domanda e non ha risposto, imparasse l'educazione.
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Pienamente d'accordo
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11-04-2012 01:16 |
someday |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Kitsune intendevo dire che non mi sembra una domanda personale, il portinaio mi ha chiesto la stessa cosa stamattina e di sicuro non gli interessava granché di come ho passato le feste
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11-04-2012 01:11 |
Kitsune |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Non vedo molti miglioramenti a circondarmi di persone a cui devo rispondere che sto bene quando sto male perché è l'usanza.
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11-04-2012 00:59 |
Kitsune |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Chi ha la consapevolezza di come funzionano le convenzioni sociali non dovrebbe rimanerci male, credo.
Cosa costa rispondere? non saprei.. a me ad esempio costa è per questo che spesso non rispondo
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11-04-2012 00:52 |
someday |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da Kitsune
Lasciate stare, ad uno psicologo risulta una domanda inutile e puramente formale.
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Appunto e quindi che gli costava rispondere? mi sembra una domanda simile a "come stai?", al 99% della gente che la fa non frega nulla di come stai, è una convenzione sociale e l'unica risposta adeguata è "bene grazie".
Oppure lo poteva spiegare a bellick visto che sono le prime volte che si vedono
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11-04-2012 00:47 |
Kitsune |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Ma vi pare che lo psicologo risponda di star male? e poi? si confida con voi?
Lasciate stare, ad uno psicologo risulta una domanda inutile e puramente formale.
Gli fa piacere? dubito, mente per mettervi a vostro agio o mente per instaurare quel rapporto di confidenza che non sente e che gli complica le consulenze.
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11-04-2012 00:15 |
Martello |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da bellick
E' da un paio di sedute che mi faccio le parnoie sul mio psicoterapeuta.
Iinizia a starmi un po' antipatico, l'altra volta era un po' irritato per motivi suoi a causa un paziente che gli rompeva le scatole.
Vi faccio una domanda: è cattiva educazione rispondere alla domanda "come stai?" con "bene e lei tutto bene?"...oddio, scrivendola mi sembra un po' strano e fuoriluogo rispondere in questo modo. Una volta mi disse che gli faceva piacere che io gli facevo questa domanda e che gli altri non lo facevano.
Quando gli ho chiesto "tutto bene le feste?" non ha risposto e ho letto questo atteggiamento come se volesse tenere le distanze. Ho interpretato (sicuramente sbagliando) il suo non rispondere come se avessi invaso la sua privacy, mi sono sentito inopportuno.
Voi pensate che fare questo tipo di domande formali sia sbagliato?
Grazie per eventuali risposte.
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E quanto lo paghi all'ora?Manco risponde?
Ma brucialo con un falò fatto di libri di Freud.
Sto maleducato.
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11-04-2012 00:05 |
lizbon |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
secondo me non hai fatto niente di sbagliato, alla fine ti poteva rispondere: " sì bene grazie" non è che doveva stare a specificare sono andata a trovare quei parenti di mio marito che non sopporto in provincia di La sgurgola con quelle due pesti dei miei figli piccoli che mannaggia a me a quando m'è venuta l'idea di partorirli e che nessuno me li vuole tenere neanche per un fine settimana.
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10-04-2012 22:17 |
Sfigata85 |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
SecondO me se rispondeva un: bene grazie. Non faceva nulla di che, si tratta di pura cortesia!!!!!! Pero posso capire che anche loro si possono alzare con il piede sbagliato pero ciò non toglie che l'autore del topic non sia stato invadente ma gentile... Non doveva per forza raccontargli la divina commedia bastava tutto ok, grazie....
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10-04-2012 22:09 |
Irina |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da bellick
E' da un paio di sedute che mi faccio le parnoie sul mio psicoterapeuta.
Iinizia a starmi un po' antipatico, l'altra volta era un po' irritato per motivi suoi a causa un paziente che gli rompeva le scatole.
Vi faccio una domanda: è cattiva educazione rispondere alla domanda "come stai?" con "bene e lei tutto bene?"...oddio, scrivendola mi sembra un po' strano e fuoriluogo rispondere in questo modo. Una volta mi disse che gli faceva piacere che io gli facevo questa domanda e che gli altri non lo facevano.
Quando gli ho chiesto "tutto bene le feste?" non ha risposto e ho letto questo atteggiamento come se volesse tenere le distanze. Ho interpretato (sicuramente sbagliando) il suo non rispondere come se avessi invaso la sua privacy, mi sono sentito inopportuno.
Voi pensate che fare questo tipo di domande formali sia sbagliato?
Grazie per eventuali risposte.
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le feste sono per molte persone un periodo triste(problemi in famiglia ecc) quindi magari non ha risposto perchè ha passato delle feste di merda o è una domanda che non si aspettava gli facessi...
a me cmq è capitata una paranoia simile con la psicologa da cui andavo tempo fa,che io ritenevo non solo una terapeuta e una guida ma anche confidente e amica.
un giorno,prima delle vacanze estive,le chiedo l'indirizzo per mandarle la cartolina dal mare:lei mi ha dato l'indirizzo della sede in cui lavora e non di casa sua...magari è una cazzata ma ci sono rimasta un pò male,ho sentito all'improvviso che lei intendesse mantere un certo distacco perchè sono una paziente e non un'amica....
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10-04-2012 20:45 |
Marco Russo |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso
E mica si può essere telepatici..
"Ok dottore, 3 parole.."
"La prima: No.. No NON"
"La seconda: Pò.. Posta.. Passo.. POSSO"
"La terza: Bocca.. Denti.. Sputare.. Vomitare.. PARLARE"
"NON POSSO PARLARE. Ho capito, iniziamo con la seduta adesso?"
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no, ma bisogna essere empatici, questo me lo concederai.
Comunque neanche il tuo ragionamento è sbagliato. Forse la cosa migliore, se il fatto pesa tanto a bellick, è introdurre l'argomento, parlare al terapeuta delle sue sensazioni provate in quel momento, e cercare di ricavarne un lavoro costruttivo.
"Cacciar fuori" le emozioni, verbalizzarle, è molto importante.
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10-04-2012 20:32 |
Marco Russo |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso
Ed è cosi difficile mettere le cose in chiaro?
Tipo: "Mi scusi, ma il mio ruolo mi impone di non risponderle. Per cortesia, non mi rivolga più domande personali".
Sarà che quando parlo alla gente e vengo ignorato, divento molto ma molto incazzoso..
PS:Poi magari sto dicendo un sacco di fesserie perchè non essendo mai stato da uno psicoanalista, non conosco modi e maniere..
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Io non penso sia una regola ma più un'istintuale comportamento di autodifesa del terapeuta.
Dovete accettare che anche loro sono delle persone, con le loro debolezze e i loro problemi. Non è facile rapportarsi con una persona a livelli così intimi e riuscire a rimanere oggettivi.
La mia opinione è che questa consapevolezza del rapporto paziente/dottore non sia da tutti; o forse l'obiettivo è far arrivare a questo il paziente senza che sia necessario spiegarlo...
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10-04-2012 20:29 |
Marco Russo |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da bellick
E' da un paio di sedute che mi faccio le parnoie sul mio psicoterapeuta.
Iinizia a starmi un po' antipatico, l'altra volta era un po' irritato per motivi suoi a causa un paziente che gli rompeva le scatole.
Vi faccio una domanda: è cattiva educazione rispondere alla domanda "come stai?" con "bene e lei tutto bene?"...oddio, scrivendola mi sembra un po' strano e fuoriluogo rispondere in questo modo. Una volta mi disse che gli faceva piacere che io gli facevo questa domanda e che gli altri non lo facevano.
Quando gli ho chiesto "tutto bene le feste?" non ha risposto e ho letto questo atteggiamento come se volesse tenere le distanze. Ho interpretato (sicuramente sbagliando) il suo non rispondere come se avessi invaso la sua privacy, mi sono sentito inopportuno.
Voi pensate che fare questo tipo di domande formali sia sbagliato?
Grazie per eventuali risposte.
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è un terapeuta, non è un amico o un conoscente, è ovvio che debba tenere le distanze. Deontologicamente parlando sta facendo la cosa corretta, è comprensibile che a te dia fastidio ma devi passare oltre. Purtroppo i rapporti tra analista e paziente sono complicati perché da un lato è necessario instaurare un rapporto di fiducia reciproca e collaborazione, dall'altro è indispensabile tenere questo rapporto sul piano professionale, altrimenti succederebbero cose come nel film "prendimi l'anima" in quasi ogni rapporto psicanalitico.
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10-04-2012 19:48 |
Prassi |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso
Esiste anche una regola formale che gli imponga di non proferire parola in caso di domande personali(tipo gioco del silenzio)?
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Nel codice deontologico no, ma in psicoanalisi (che comunque domina la psicologia clinica) che l'analista risponda dando informazioni personali, è una cosa che non succede mai o di rado... non so spiegare il perchè ma c'è un rifiuto totale, ed è generale. Ad esempio, non potrebbero rispondere a "dove è stato in vacanza?" o "le piace l'arte?", oppure rispondono con molto imbarazzo e irritazione. "Lei tutto bene?" un paio di volte all'anno ci può anche stare ma se è un'abitudine si irrita molto.
Devo dire che con altri approcci è tutta un'altra cosa, si può fare... però in giro, nelle asl, la stragrande maggioranza sono psicoanalisti.
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10-04-2012 19:25 |
alvaro |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da OmbraDiMeStesso
Non lo sapevo, chiedo scusa.
Esiste anche una regola formale che gli imponga di non proferire parola in caso di domande personali(tipo gioco del silenzio)?
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ma io non credo che ci sia una regola scritta che impone agli pscicoterapeuti di non rispondere a domande personali rivolte dai pazienti, non credo interferisca con la terapia!
io al mio non ho mai rivolto personalmente delle domande ma non credo che si offenda se lo faccio (non ne vedo l'utilità, anyway)
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10-04-2012 19:17 |
rainbow |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Ma che noia!! Cioè... a me capita spesso di farmi queste paranoie su certe persone... ma col proprio psicoterapeuta io dico... NONONO!!
E' pagato per ascoltarti no? Chiedigli perchè non ti ha risposto la prossima volta!!
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10-04-2012 19:17 |
juju |
Re: Paranoie sul mio terapeuta
Quote:
Originariamente inviata da Prassi
Gli psicoterapeuti non rispondono mai a domande su di loro, e chedere anche solo come stanno è completamente fuori luogo.
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O___o Vabbè ma una persona non ci pensa subito e rivolge la domanda per pura cortesia.
Piuttosto era compito dello psicoterapeuta chiarire subito l'importanza di mantenere un certo distacco durante le sedute invece che non rispondere direttamente alle domande -_-
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