Re: Riuscire a "guarire" è un effetto collaterale.
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Originariamente inviata da RainWillEnd
Pensare di essere autocoscienti la stragrande maggioranza dei casi non coincide con l'essere autocoscienti. Spesso l'autocoscienza è direttamentre proporzionale alla quantità di volte che si è detto <<Pensavo di aver capito... e invece...>>
POI non è che esistono solo 2 modalità "non autocosciente/autocosciente..."
E' un percorso progressivo, una apertura progressiva, il rischio di raccontarsela o di tornare indietro è forte, uno dei mezzi principali è appunto quello di definirsi autocosciente quando non lo si è proprio.
Certo più in là si avvertono stacchi netti con la situaizone precedente, sembra quasi che quella fosse un'altra persona a noi estranea...ma anche in questo caso si è solo all'inizio del cammino, si sono appena mossi i primi passetti, nulla più...
18-02-2012 15:05
RainWillEnd
Re: Riuscire a "guarire" è un effetto collaterale.
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Originariamente inviata da muttley
Non credo che basti essere autocosciente per arrivare alla volontà. Dal canto mio ho raggiunto un grande livello di autocoscienza ma mi manca ancora molta volontà
Pensare di essere autocoscienti la stragrande maggioranza dei casi non coincide con l'essere autocoscienti. Spesso l'autocoscienza è direttamentre proporzionale alla quantità di volte che si è detto <<Pensavo di aver capito... e invece...>>
18-02-2012 13:32
muttley
Re: Riuscire a "guarire" è un effetto collaterale.
Non credo che basti essere autocosciente per arrivare alla volontà. Dal canto mio ho raggiunto un grande livello di autocoscienza ma mi manca ancora molta volontà
18-02-2012 13:22
RainWillEnd
Re: Riuscire a "guarire" è un effetto collaterale.
Se il secondo passo "il più difficile" non arriva, vuol dire che non c'è nemmeno il primo. Soffrire, volere che le cose cambino non coincide nell'essere consapevoli.
18-02-2012 12:58
muttley
Re: Riuscire a "guarire" è un effetto collaterale.
Teoricamente non fa una grinza: consapevolezza, volontà e azione.
Il secondo elemento della triade è però il più difficile da conquistare.
18-02-2012 05:09
RainWillEnd
Re: Riuscire a "guarire" è un effetto collaterale.
Prenoto il post per la seconda parte.
18-02-2012 05:07
RainWillEnd
Riuscire a "guarire" è un effetto collaterale.
Riuscire in qualsiasi cosa, anche in quella che qui è più desiderata, non deriva dalla fortuna, dal sacrificio immane ad oltranza, o dai soldi.
C'è tanta gente che vorrebbe fare la vita del playboy passando la vita a cercare di guadagnare di più credendo che in seguito le cose cambino. Sia qui che fuori tante donne confermeranno quanto questo sia sbagliato.
Riuscire, come anche il potere, sono un effetto collaterale della consapevolezza, non il contrario.
Si potrebbe pensare che riuscendo o avendo potere si ottiene maggiore consapevolezza. Per quanto questo sia vero non lo potrà mai essere quanto il discorso inverso. Per riuscire bisogna fare delle cose, per fare delle cose occorre voglia, costanza, impegno, dedizione, energia, tutto questo la dove non è già presente, lo si può ottenere conoscendo qual è il motivo, avere la spinta, che a loro volta sono figli della consapevolezza.
Qualsiasi sia l'ostacolo o la domanda per la quale non si riesce a trovare soluzione, la risposta sarà sempre consapevolezza. Tutti quei problemi, quei crucci, quei blocchi, richiedono una risposta a quella domanda: perchè?