FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Off Topic > Off Topic Generale > Morta a 48 anni Whitney Houston in un albergo: overdose o annegamento
Discussione: Morta a 48 anni Whitney Houston in un albergo: overdose o annegamento Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Verifica immagine
Inserisci le lettere o i numeri (o entrambi) nell'immagine che visualizzi qui a destra.

Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
14-02-2012 02:15
monika89
Re: Morta a 48 anni Whitney Houston in un albergo: overdose o annegamento

Mi dispiace veramente molta ma troppo direi,infatti come anche morte Michael Jackson anche di Amy Whinehouse,e ora anche di Whitney Houston ,mi ha fatto rimanere di stucco,non so una sensazione strana fra paura ,tristezza e vuoto,i miti vanno via ,già quest epoca ha poche cose belle,pure loro ci lasciano,ma tanto alla fine pensandoci bene ci arriveremo tutti chi fra 20 anni chi fra massimo 40,50.............la fine è quella ma forse meno male per carità se la vita non finisse mai.....
13-02-2012 14:14
Ishtar
Re: Morta a 48 anni Whitney Houston in un albergo: overdose o annegamento

Ci metto pure Michael Jackson che ha fatto direi la stessa brutta fine.
13-02-2012 13:37
EdgarAllanPoe
Re: Morta a 48 anni Whitney Houston in un albergo: overdose o annegamento

La morte di Amy Winehouse, oltre a creare un enorme vuoto artistico, rispolvera un famoso tormentone legato proprio al mondo della musica e dei suoi protagonisti. Stiamo parlando del cosiddetto Club27, quel gruppo di artisti accomunati dalla prematura e tragica scomparsa all’età, appunto, di 27 anni. I nomi sono noti a tutti: Jim Morrison, Jimi Hendrix, Janis Joplin, Brian Jones, Kurt Cobain. Diamo qualche titolo per conoscerne i segreti.

Gli artisti maledetti sono personaggi diventati leggenda per quello che hanno rappresentato con la loro musica, ma anche per le drammatiche circostanze in cui hanno trovato la morte. Vite stroncate dall’abuso di alcool, da overdose di droghe o da profondi problemi esistenziali, o da un letale mix di tutti questi elementi.

Il mondo della musica e dello spettacolo in generale rappresenta davvero un terreno fertile dove andare a scovare drammi umani e situazioni tragiche.

Una veloce ricerca in libreria o su Internet può aiutare a soddisfare quel bisogno di andare a scavare nelle vite di questi miti, per capirne il genio e comprendere le ragioni dei loro atteggiamenti autodistruttivi.

O per scoprire, semplicemente, che si trattava di ragazzi poco più che ventenni, persone normali e non certo supereroi, chiamati in qualche modo dal destino a diventare protagonisti e simboli di un’epoca o di un genere.
13-02-2012 13:21
EdgarAllanPoe
Morta a 48 anni Whitney Houston in un albergo: overdose o annegamento



LOS ANGELES - Tossicodipendente da anni, in preda a frequenti crisi nervose, si e spenta a soli 48 anni Whitney Houston, una delle regine della musica pop tra gli anni '80 e '90. Lo ha reso noto il suo agente. Il corpo della cantante e attrice americana è stato trovato ieri pomeriggio in una stanza al quarto piano di un hotel di Beverly Hills, a Los Angeles. «Alle 15:55 ora locale (00:55 di oggi in Italia, ndr) Whitney Houston è stata dichiarata morta nel Beverly Hilton hotel», ha reso noto un portavoce della polizia.

Annegamento o overdose. Solo l'autopsia del corpo di Whitney Houston chiarirà in modo definitivo le cause della sua tragica morte. Un pizzico di giallo che circonda l'epilogo, purtroppo prevedibile, di una stella di prima grandezza, passata in pochi anni dalla gloria del successo mondiale, al dramma della tossicodipendenza e delle crisi depressive.

Whitney si trovava a Beverly Hills per prendere parte ieri sera ad una serata organizzata a margine dei Grammy Awards, che si terranno stasera a Los Angeles. Le cause esatte della morte della popstar restano ancora indeterminate. Una persona del suo entourage ha chiamato i soccorsi alle 15:43 e il personale di sicurezza ha subito tentato di rianimarla, ma inutilmente. Secondo la Cnn sarebbe stato il suo compagno, il cantante Ray-J, a dare per primo l'allarme.

Tanti i messaggi di cordoglio apparsi subito sui social network. «Ho il cuore spezzato e sono in lacrime per la morte scioccante della mia amica, l'incomparabile Whitney Houston », ha scritto la cantante Mariah Carey su Twitter. Una tragedia purtroppo attesa. Già alla vigilia della magica notte dei Grammy, si era sparsa la notizia che Whitney si trovasse in gravissime condizioni.

La sua storia è il dramma di una grandissima artista per anni ai vertici delle classifiche, amata e venerata da milioni di fan, passata in pochi anni dal paradiso del successo all'inferno della droga e della depressione. Oltre ai noti abusi di cocaina, marijuana e psicofarmaci, Whitney ha sofferto drammaticamente il fallimento del suo matrimonio con il cantante Bobby Brown, durato dal 1992 al 2006. Nata nella periferia del New Jersey, il padre era un militare e la madre Cissy era una cantante di gospel. L'arte e il canto era una dote di famiglia: Whitney era cugina della star pop Dionne Warwick e figlioccia della grande Aretha Fraklin. Raggiunse l'apice del suo successo molto giovane, grazie alla sua voce meravigliosa, dall'enorme intensità e potenza.

Nel 1986 vinse il Grammy e per anni dominò la scena con tantissimi successi mondiali. Nella Billboard Hot 100 riuscì a piazzare sette singoli consecutivi al numero uno, battendo il record di cinque appartenete a stelle del calibro di Diana Ross, e perfino dei Beatles. Assieme a Michael Jackson detiene il record dell'artista di colore di maggior successo. Si calcola che nella sua breve ma intensissima carriera abbia venduto circa 190 milioni di dischi. Per anni è Whitney stata la stella, la ragazza d'oro dell'industria discografica. Ma raggiunse anche la grandissima popolarità con le sue apparizioni sul grande schermo in film come 'The Bodyguard', al fianco di Kevin Kostner, la cui colonna sonora ha venduto 45 milioni di copie. Con la sua musica e il suo sex appeal ha influenzato una generazione di giovani cantanti, come Christina Aguilera e Mariah Carey. Dopo gli anni del successo il crollo e la disperazione: da tempo faceva abuso di cocaina, marijuana e pillole varie. In un'intervista del 2002, disse: «Il più grande demonio sono io. Posso essere il mio miglior amico o il mio nemico peggiore». E quel demonio alla fine ha avuto tragicamente la meglio.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 04:21.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.