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Discussione: Agorafobica/depressa/autolesionista Rispondi alla discussione
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10-12-2011 12:49
Otago
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy Visualizza il messaggio
Il problema è che,essenzialmente,sono io che non voglio continuare con il percorso psicologico. Sono rimasta delusa perchè non ha portato a risultati concreti e la vedo solo come una perdita di tempo.
Durante alcune sedute non sapevo nemmeno di cosa parlare con lo psicologo. Mi ricordo che una volta abbiamo parlato di musica.
Secondo me è essenzialmente una questione di trovarsi "bene" con lo specialista. Poi diciamocelo ci sono anche degli piscologi per niente bravi anzi, alcuni potrebbero essere definiti incompetenti. Il mio consiglio è quello di cambiarlo, chiamarne un pò per telefono e poi andare ad una seduta da un paio o anche 3 e vedere un pò come sono, valutando poi con calma.
09-12-2011 15:03
ThinkHappy
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

Quote:
Originariamente inviata da Otago Visualizza il messaggio
Non sono di certo uno specialista ma mi stavo chiedendo se non è possibile che l'autolesionismo sia un modo per coprire con il dolore fisico il dolore emotivo.
Penso che sia una spiegazione più che plausibile. Avevo pensato anche all'ipotesi che mi tagliassi per essere "diversa" dagli altri non solo psicologicamente,ma anche fisicamente. Non so. E' un comportamento di cui non so trovare le cause...


Quote:
Originariamente inviata da Otago Visualizza il messaggio
Capisco.
Ma i tuoi sapranno che vai da uno psicologo, forse bisognerebbe affrontarli e dirgli, ho questi problemi mi volete aiutare o volete girarvi dall'altra parte (mi riferisco alla reazione di tuo padre)?
Prendilo solo come un suggerimento ovviamente non essendo nei tuoi panni non posso comprendere cosa stai affrontando.
Il problema è che,essenzialmente,sono io che non voglio continuare con il percorso psicologico. Sono rimasta delusa perchè non ha portato a risultati concreti e la vedo solo come una perdita di tempo.
Durante alcune sedute non sapevo nemmeno di cosa parlare con lo psicologo. Mi ricordo che una volta abbiamo parlato di musica.
08-12-2011 12:42
Otago
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy Visualizza il messaggio
Mi taglio soprattutto quando sono delusa di me stessa,quando sono arrabbiata. Ad esempio oggi sono andata in un centro commerciale e avevo un'ansia terribile addosso. Era da molto che non mi succedeva e pensavo di aver risolto in parte questa cosa. Non vedo l'ora di tagliarmi. Probabilmente lo farò domani quando sono a casa da sola.
Non sono di certo uno specialista ma mi stavo chiedendo se non è possibile che l'autolesionismo sia un modo per coprire con il dolore fisico il dolore emotivo.

Quote:
Avevo pensato di rivolgermi a qualcun'altro,ma non posso permettermelo. Lo psicologo da cui andavo era del consultorio giovani, e quindi gratis. Non posso chiedere ai miei dei soldi per lo psicologo. Non voglio avere debiti con loro in questo senso.
Capisco.
Ma i tuoi sapranno che vai da uno psicologo, forse bisognerebbe affrontarli e dirgli, ho questi problemi mi volete aiutare o volete girarvi dall'altra parte (mi riferisco alla reazione di tuo padre)?
Prendilo solo come un suggerimento ovviamente non essendo nei tuoi panni non posso comprendere cosa stai affrontando.
08-12-2011 12:30
ThinkHappy
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

Quote:
Originariamente inviata da bunker Visualizza il messaggio
ma proprio non capisco il passaggio tra pensiero suicida e l'atto di tentare il suicidio...
son fortunato, non c'è niente da dire
Non ho mai tentato il suicidio fino ad ora,ma mi sono documentata sui vari metodi per farlo.

Quote:
Originariamente inviata da bunker Visualizza il messaggio
è l'odio per te stessa che ti spinge a tagliarti? perchè ti odi? non potresti, come tutti, odiare i politici?

no scherzo...
non è che vuoi inconsciamente attirare l'attenzione dei tuoi cari sui tuoi problemi palesandoli? o sei attratta dalla morte come me? (scusa la crudezza)
Non voglio attirare l'attenzione della mia famiglia,anzi sono spaventata a morte al solo pensiero di dover giustificare i tagli davanti ai miei nonni.
Non so di preciso perchè lo faccio, so solo che diventa una specie di dipendenza: se oggi vorrei tagliarmi,ma non lo faccio perchè magari i miei genitori sono a casa o perchè provo a resistere all'impulso, il pensiero di tagliarmi diventa una fissazione e,nel giro di un paio di giorni, arrivo a farlo.
Mi taglio soprattutto quando sono delusa di me stessa,quando sono arrabbiata. Ad esempio oggi sono andata in un centro commerciale e avevo un'ansia terribile addosso. Era da molto che non mi succedeva e pensavo di aver risolto in parte questa cosa. Non vedo l'ora di tagliarmi. Probabilmente lo farò domani quando sono a casa da sola.

Quote:
Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
ThinkHappy hai un bellissimo nick (magari è ironico ma va bene comunque)
penso che tuo padre abbia una paura tremenda prova ad immaginare come si sente, i suoi sensi di colpa....
magari potresti provare a cambiare dottore, in qualsiasi caso parlane con i tuoi, oppure sfrutta la situazione con la prof per chiederle aiuto...si sa mai che a volte certe soluzioni saltano fuori nei modi più impensati....
Quote:
Originariamente inviata da lupo Visualizza il messaggio
Think cambia psichiatra! Metto la faccina, ma sono serissimo. Per esperienza personale posso dirti che il farmaco giusto esiste!
E suggerirei anche un 'cambia padre', ma mi rendo conto che forse e' eccessivo.
Cmq ben trovata.
Quote:
Originariamente inviata da Otago Visualizza il messaggio
Anch'io ti suggerisco di cambiare terapeuta.
Da quello che scrivi ne deduco che non è per nulla bravo, a mio parere ti conviene cercarne un altro e non fermarti al primo che trovi, quelli bravi sono pochi (sempre secondo il mio modesto parere), e bisogna guardare anche al di là dell'indirizzo specifico.
Avevo pensato di rivolgermi a qualcun'altro,ma non posso permettermelo. Lo psicologo da cui andavo era del consultorio giovani, e quindi gratis. Non posso chiedere ai miei dei soldi per lo psicologo. Non voglio avere debiti con loro in questo senso.
08-12-2011 11:58
Otago
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

Anch'io ti suggerisco di cambiare terapeuta.
Da quello che scrivi ne deduco che non è per nulla bravo, a mio parere ti conviene cercarne un altro e non fermarti al primo che trovi, quelli bravi sono pochi (sempre secondo il mio modesto parere), e bisogna guardare anche al di là dell'indirizzo specifico.
07-12-2011 22:06
Markettino
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

Ben ritrovata...
Non saprei cosa consigliarti la situazione non è delle più facili...
Mi sembra che le parole di Lupo siano comunque molto sagge oltre che derivate da un'esperienza pregressa quindi ti esorto a seguire i suoi consigli...
Forza e coraggio!!!!
07-12-2011 21:55
lupo
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

Think cambia psichiatra! Metto la faccina, ma sono serissimo. Per esperienza personale posso dirti che il farmaco giusto esiste!
E suggerirei anche un 'cambia padre', ma mi rendo conto che forse e' eccessivo.
Cmq ben trovata.
07-12-2011 21:36
Inosservato
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

Quote:
Originariamente inviata da ThinkHappy Visualizza il messaggio
Ciao a tutti
E' da un po' che non venivo sul forum e sono successe un po' di cose dalla mia ultima visita.

Il mio percorso con lo psicologo,che andava avanti da un anno e mezzo,è quasi finito. Non ne vedo più l'utilità,le cose stanno peggiorando e non più ho fiducia nella psicologia e nella psichiatria. Mi rimangono 3 o 4 colloqui in cui farò dei test per avere un quadro generale della mia condizione.
Giovedì prossimo ho un appuntamento con la psichiatra. Il mio psicologo le ha consigliato di cambiarmi la terapia (attualmente prendo 75mg di Zoloft al giorno),vedremo come andrà.

Da un paio di mesi ho ripreso a tagliarmi. L'ho sempre nascosto a tutti,ma l'estate scorsa i miei genitori avevano notato una cicatrice sul braccio e avevano capito. Per tutta l'estate non mi sono più tagliata. Un paio di settimane fa ho dovuto giustificare il mio appuntamento dalla psichiatra e ho deciso di essere sincera. Dopo aver mostrato loro le cicatrici e le croste sono andati fuori di testa. Mio padre ha minacciato di farmi rinchiudere in un ospedale psichiatrico perchè non voleva che nella "sua" casa ci fosse una che si taglia le vene. Inutile dire che ora il rapporto con mio padre è freddo come il ghiaccio.

Ad Ottobre sono stata vittima di una situazione fantozziana. A giugno dell'anno scorso una mia prof aveva visto un taglio che mi ero fatta sull'avambraccio, mi aveva parlato e mi aveva detto che se avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno potevo contare su di lei. Io ero sicura che lei avesse capito che quel taglio me l'ero fatta da sola,invece no.
Un paio di mesi fa,a fine lezione, mi ha chiesto come stavo perchè mi vede triste. Io le ho detto che la situazione era uguale a quella dell'anno scorso, che le cicatrici però non se ne andranno mai. Lei ha strabuzzato gli occhi e da lì ho capito che lei non aveva collegato la mia tristezza all' "incidente di cui non ho voluto spiegare la dinamica".
Ora mi ritrovo con una prof che sa uno dei miei segreti più nascosti, e devo vederla 5 ore alla settimana.
Da un lato sono felice che finalmente qualcuno al di fuori dei miei genitori sappia di questa cosa,a volte vorrei parlarle, ma poi mi dico che lei ha la sua vita,la sua famiglia, i suoi problemi.. di sicuro non ha bisogno di altro stess e altre preoccupazioni. In fondo lei è una mia prof,non un mio amico o un mio parente.

I pensieri suicidi diventano sempre più frequenti. La mia autostima si abbassa sempre di più per lasciar spazio all'odio che provo verso me stessa che sta raggiungendo livelli spaziali.
ThinkHappy hai un bellissimo nick (magari è ironico ma va bene comunque)
penso che tuo padre abbia una paura tremenda prova ad immaginare come si sente, i suoi sensi di colpa....
magari potresti provare a cambiare dottore, in qualsiasi caso parlane con i tuoi, oppure sfrutta la situazione con la prof per chiederle aiuto...si sa mai che a volte certe soluzioni saltano fuori nei modi più impensati....
07-12-2011 21:15
bunker
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

è l'odio per te stessa che ti spinge a tagliarti? perchè ti odi? non potresti, come tutti, odiare i politici?

no scherzo...
non è che vuoi inconsciamente attirare l'attenzione dei tuoi cari sui tuoi problemi palesandoli? o sei attratta dalla morte come me? (scusa la crudezza)
07-12-2011 21:12
bunker
Re: Agorafobica/depressa/autolesionista

scusa mia curiosità...

ma proprio non capisco il passaggio tra pensiero suicida e l'atto di tentare il suicidio...
son fortunato, non c'è niente da dire
07-12-2011 20:55
ThinkHappy
Agorafobica/depressa/autolesionista

Ciao a tutti
E' da un po' che non venivo sul forum e sono successe un po' di cose dalla mia ultima visita.

Il mio percorso con lo psicologo,che andava avanti da un anno e mezzo,è quasi finito. Non ne vedo più l'utilità,le cose stanno peggiorando e non più ho fiducia nella psicologia e nella psichiatria. Mi rimangono 3 o 4 colloqui in cui farò dei test per avere un quadro generale della mia condizione.
Giovedì prossimo ho un appuntamento con la psichiatra. Il mio psicologo le ha consigliato di cambiarmi la terapia (attualmente prendo 75mg di Zoloft al giorno),vedremo come andrà.

Da un paio di mesi ho ripreso a tagliarmi. L'ho sempre nascosto a tutti,ma l'estate scorsa i miei genitori avevano notato una cicatrice sul braccio e avevano capito. Per tutta l'estate non mi sono più tagliata. Un paio di settimane fa ho dovuto giustificare il mio appuntamento dalla psichiatra e ho deciso di essere sincera. Dopo aver mostrato loro le cicatrici e le croste sono andati fuori di testa. Mio padre ha minacciato di farmi rinchiudere in un ospedale psichiatrico perchè non voleva che nella "sua" casa ci fosse una che si taglia le vene. Inutile dire che ora il rapporto con mio padre è freddo come il ghiaccio.

Ad Ottobre sono stata vittima di una situazione fantozziana. A giugno dell'anno scorso una mia prof aveva visto un taglio che mi ero fatta sull'avambraccio, mi aveva parlato e mi aveva detto che se avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno potevo contare su di lei. Io ero sicura che lei avesse capito che quel taglio me l'ero fatta da sola,invece no.
Un paio di mesi fa,a fine lezione, mi ha chiesto come stavo perchè mi vede triste. Io le ho detto che la situazione era uguale a quella dell'anno scorso, che le cicatrici però non se ne andranno mai. Lei ha strabuzzato gli occhi e da lì ho capito che lei non aveva collegato la mia tristezza all' "incidente di cui non ho voluto spiegare la dinamica".
Ora mi ritrovo con una prof che sa uno dei miei segreti più nascosti, e devo vederla 5 ore alla settimana.
Da un lato sono felice che finalmente qualcuno al di fuori dei miei genitori sappia di questa cosa,a volte vorrei parlarle, ma poi mi dico che lei ha la sua vita,la sua famiglia, i suoi problemi.. di sicuro non ha bisogno di altro stess e altre preoccupazioni. In fondo lei è una mia prof,non un mio amico o un mio parente.

I pensieri suicidi diventano sempre più frequenti. La mia autostima si abbassa sempre di più per lasciar spazio all'odio che provo verso me stessa che sta raggiungendo livelli spaziali.



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