FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Timidezza Forum > E se ci fossimo rotti una parte del cervello?
Discussione: E se ci fossimo rotti una parte del cervello? Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
24-12-2011 17:24
Nocebo
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

io avevo visto questo servizio..in pratica il gene esiste, ma si può cambiare e crescere meglio...almeno se preso in tempo, dopo mi sa che sarà molto difficile

22-12-2011 18:16
Allocco
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da faria Visualizza il messaggio
Concordo che sia possibile.

Suggerisco di leggere attentamente il terzo link, che è una sorta di resoconto, riassunto, degli studi precedenti sull'argomento.
I risultati non sono concludenti, anzi emerge che l'età (quindi non la genetica) è un fattore determinante.

Del resto il cervello, come ha detto Faria, è un organo, e come tutti gli organi non è cristallizzato e immobile. Se ha un problema da una parte sopperisce in qualche modo.
Come ha di nuovo giustamente detto Faria l'ambiente può cronicizzare certi problemi, ma a mio avviso è (e sarà sempre) molto difficile capire se i problemi strutturali hanno generato i problemi psicologici o viceversa...

Comunque cacchio, bella ricerca Faria, complimenti, davvero!

17-12-2011 20:11
TrueLover
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

è solamente una questione di mancanza di esperienza e vi frega la sensazione di nn sentirvi all'altezza della situazione.
Sono tutti limiti autoimposti dalla vostra mente,se lo volete tutto è a portata di mano.
17-12-2011 19:30
Miky
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

in effetti è unipotesi interessante. Da piccolo a tre anni caddi in una fossa e ora ne porto le conseguenze perchè mi è rimasta una specie di fossetto sulla testa, che non si vede perchè nascosta da capelli del capo chei aveva di retro guasto...
Ma a toccare si sente cavolo! Ecco magari i miei problemi son dovuti a quella botta che mi ha rovinato qualche parte del cervello deputata alla comunicazione
17-12-2011 18:31
onironauta
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
No, ma infatti credo anch'io che le esperienze e l'ambiente in cui siamo vissuti siano fondamentali per la ricerca della causa dei nostri disturbi... però credo che i nostri problemi possano essere dovuti anche a qualche squilibrio chimico nel metabolismo cerebrale, squilibrio chimico, non mentale, eh...
Anch'io comunque penso, a parte ciò di cui ho parlato poco sopra, che il nostro cervello sia sostanzialmente a posto.
Non saprei, come ho già detto, ancora oggi molti non credono alla psichiatria, io personalmente ho avuto una zia che è stata ricoverata per disturbi psichici e che attualemte in cura, sembra miglior.. anzi, non ne sono sicuro, non so se realmente sta migliorando o è semplicemente rincoglionita dai farmaci, che dicono dovrebbe compensare le sue mancanze chimiche per l'appunto..
17-12-2011 15:39
caotik22
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

o forse ce la siamo fumata????
















17-12-2011 15:38
goodenough
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Io sicuramente mi sono rotto un'altra parte del corpo
17-12-2011 13:39
Ulver
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da Onidrag Visualizza il messaggio
Secondo me è una cavolata questa, se una parte del cervello fosse rotta ci sarebbero problemi ben più seri...
Il cervello è ok, ma allora cosa non funziona?
Direi che invece di cercare cosa non funziona, si deve cercare cosa funziona, ma funziona in un modo che combinato con lo stile di vita della società attuale, porta ad avere questi problemi.
Se da bambino, vedendo un vetro rotto per terra, lo raccogli e poi ti fai male, sucessivamente ogni volta che vedrai dei vetri rotti, penserai " attenzione, posso tagliarmi", perchè? Perchè vedendoli, il tuo cervello ti suggerisce l'immagine passata del ricordo di quando ti sei tagliato.
Ora passiamo al nostro problema: Se nel passato, in gran parte delle attività sociali, con gran parte delle persone, hai sempre avuto emozioni negative non piacevoli, è ovvio che se nel futuro c'e un concreto evento in cui sai di certo che dovrai svolgere attività sociali, la tua mente(svolgendo il suo compito naturale), ti ricorda le emozioni che hai provato nelle scorse volte.
Quindi se in una persona che è stata più fortunata, le emozioni suggerite saranno positive, in noi no, tutto l'opposto... tuttavia il cervello funziona nella stessa identica maniera, solo che la vita vissuta ne plasma i ricordi.

Tutti gli altri problemi sono dovuti perlopiù a questo... sono tutti collegati a catena:
-se non socializzi, non fai esperienze.
-Se non fai esperienze non maturi
-Se non maturi, gli altri ti sembreranno più "avanti" di te, ti sentirai inferiore
-se ti senti inferiore agli altri, non farai molte esperienze in ambito sessuale, perchè ti sembra impossibile che tu puoi piacere a qualcuna
- alla lunga, la mancanza di esperienze sessuali, ti fa sentire ancora più inferiore agli altri... un fallito.
-Questo porta alla fissazione mentale di non essere come gli altri, e quindi ad isolarsi sempre di più, dando ancora più potenza alla catena.

Tutto questo porta a cose che hanno in molti, anche senza i nostri problemi: solitudine, mancanza di affetto, rabbia, disperata ricerca di qualche felicità.
Solo che se molti durante questi momenti si agrappano ai ricordi felici, o cercano aiuto e comprensione in amici o fidanzati, noi siamo in balia di noi stessi, e a questo punto dipende dalla nostra mente razionale non cadere in depressione, che alla fine porta solo ad ulteriore malessere e pensieri suicidi.

Per risolvere sto casino? Tentare di rompere la catena dall'inizio, e il resto va a catena che è una bellezza.
MA, è molto difficile, come tagliarsi di proposito... e se il tentativo fallisce, ricomincia la catena di aventi negativi, tuttavia cosa abbiamo da perdere?

Le scelte sono comunque 3 a mio parere:

- Tentare e ritentare di rompere la catena, anche se ci si fa male
- Accontentarsi di come si è, e iniziare una lunga ricerca di persone che possano capirci, con cui tentare di costruirci una vita
- non fare nulla, aspettare che gli anni si accumulino, vivere in una sorta di limbo senza dolore e senza gioia, essere praticamente già morti pur essendo vivi, e svegliarvi fra decenni rendendovi conto di aver sprecato la vostra vita, e allora morire davvero.

Godetevi il mattone, saluti =P
Complimenti analisi peretta!
Io oscillo tra la soluzione 1 e 3 e a volte non riesco a capire quale tra le 2 è peggio.....dubbio amletico.....cmqe ad essere più precisi sto tentando di adottare la prima, con gli effetti anestetici della terza, ovvero darsi da fare senza provare nulla, senza attendersi più niente dalla vita (essere come ibernati); dato che le emozioni a me hanno sempre rovinato tutto, allora preferisco non provarle più....in questo stato sarei cmqe un morto, ma almeno un morto "attivo" che cerca di cambiare atteggiamento senza provare più nulla, cercando di "adeguarsi" alle convenzioni sociali e chissà forse un giorno qualcosa potrebbe anche cambiare.......mi rendo conto che anche questo atteggiamento non è facile da attuare, si tratta di essere molto freddi, senza anima, mascherandosi per non essere mangiati....ma con le altre ho solo incrementato le mie ansie e paranoie....

PS X Le persone che possono capirti.....bè direi che ti capiscono solo quando sono nella merda come te.....,poi una volta risolti i loro problemi....bè rimani sempre e solo tu....forse i familiari, ma alla fine si stancano anche loro delle nostre paranoie, giustamente anche...
14-12-2011 13:10
Onidrag
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Secondo me è una cavolata questa, se una parte del cervello fosse rotta ci sarebbero problemi ben più seri...
Il cervello è ok, ma allora cosa non funziona?
Direi che invece di cercare cosa non funziona, si deve cercare cosa funziona, ma funziona in un modo che combinato con lo stile di vita della società attuale, porta ad avere questi problemi.
Se da bambino, vedendo un vetro rotto per terra, lo raccogli e poi ti fai male, sucessivamente ogni volta che vedrai dei vetri rotti, penserai " attenzione, posso tagliarmi", perchè? Perchè vedendoli, il tuo cervello ti suggerisce l'immagine passata del ricordo di quando ti sei tagliato.
Ora passiamo al nostro problema: Se nel passato, in gran parte delle attività sociali, con gran parte delle persone, hai sempre avuto emozioni negative non piacevoli, è ovvio che se nel futuro c'e un concreto evento in cui sai di certo che dovrai svolgere attività sociali, la tua mente(svolgendo il suo compito naturale), ti ricorda le emozioni che hai provato nelle scorse volte.
Quindi se in una persona che è stata più fortunata, le emozioni suggerite saranno positive, in noi no, tutto l'opposto... tuttavia il cervello funziona nella stessa identica maniera, solo che la vita vissuta ne plasma i ricordi.

Tutti gli altri problemi sono dovuti perlopiù a questo... sono tutti collegati a catena:
-se non socializzi, non fai esperienze.
-Se non fai esperienze non maturi
-Se non maturi, gli altri ti sembreranno più "avanti" di te, ti sentirai inferiore
-se ti senti inferiore agli altri, non farai molte esperienze in ambito sessuale, perchè ti sembra impossibile che tu puoi piacere a qualcuna
- alla lunga, la mancanza di esperienze sessuali, ti fa sentire ancora più inferiore agli altri... un fallito.
-Questo porta alla fissazione mentale di non essere come gli altri, e quindi ad isolarsi sempre di più, dando ancora più potenza alla catena.

Tutto questo porta a cose che hanno in molti, anche senza i nostri problemi: solitudine, mancanza di affetto, rabbia, disperata ricerca di qualche felicità.
Solo che se molti durante questi momenti si agrappano ai ricordi felici, o cercano aiuto e comprensione in amici o fidanzati, noi siamo in balia di noi stessi, e a questo punto dipende dalla nostra mente razionale non cadere in depressione, che alla fine porta solo ad ulteriore malessere e pensieri suicidi.

Per risolvere sto casino? Tentare di rompere la catena dall'inizio, e il resto va a catena che è una bellezza.
MA, è molto difficile, come tagliarsi di proposito... e se il tentativo fallisce, ricomincia la catena di aventi negativi, tuttavia cosa abbiamo da perdere?

Le scelte sono comunque 3 a mio parere:

- Tentare e ritentare di rompere la catena, anche se ci si fa male
- Accontentarsi di come si è, e iniziare una lunga ricerca di persone che possano capirci, con cui tentare di costruirci una vita
- non fare nulla, aspettare che gli anni si accumulino, vivere in una sorta di limbo senza dolore e senza gioia, essere praticamente già morti pur essendo vivi, e svegliarvi fra decenni rendendovi conto di aver sprecato la vostra vita, e allora morire davvero.

Godetevi il mattone, saluti =P
14-12-2011 12:21
onironauta
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da just92 Visualizza il messaggio
ma che dici..se gli altri a momenti non si accorgono nemmeno che esistiamo..figuraci se abbiamo qualche problema..al massimo pensano che non siamo "normali" e nient'altro
Cosa c'entra il fatto che molti non si accorgono di noi, quando pochi ci studiano giorno e notte? Chissene fotte della massa, mi basta sapere che qualcuno si sta occupando di noi..

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
c'è ancora tanto da scoprire riguardo il cervello, non mi stupirei se venisse fuori che i fobici ne utilizzano una parte più di un'altra, o se il nostro corpo non produce abbastanza di una sostanza, o troppa di un'altra, e cose così. dopotutto, posta la predisposizione genetica, non tutte le persone crescono allo stesso modo, a partire da ambienti simili
Sono stati fatti molti studi sul cervello (anche su persone disturbate) e tutt'ora la psichiatria è messa in dubbio perchè non tutti credono al fattore chimico che ci influenza. Io parlo per quanto si sa fino ad'ora, poi bo non escludo come hai detto tu che in futuro possa risultare il contrario.
14-12-2011 12:10
lauretum
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da il morto Visualizza il messaggio
Penso che se i fobici relamente avessero degli handicap fisiologici al cervello, l'avrebbero già scoperto da un pezzo.. Io penso che la nostra personalità sia solo il risultato delll'ambiente in cui siamo cresciuti e delle esperienze che ci sono capitate, e forse qualche caratteristica comportamentale che abbiamo ereditato dai genitori, nessuna rottura del cervello.
c'è ancora tanto da scoprire riguardo il cervello, non mi stupirei se venisse fuori che i fobici ne utilizzano una parte più di un'altra, o se il nostro corpo non produce abbastanza di una sostanza, o troppa di un'altra, e cose così. dopotutto, posta la predisposizione genetica, non tutte le persone crescono allo stesso modo, a partire da ambienti simili
14-12-2011 12:09
just92
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da il morto Visualizza il messaggio
Penso che se i fobici relamente avessero degli handicap fisiologici al cervello, l'avrebbero già scoperto da un pezzo..
ma che dici..se gli altri a momenti non si accorgono nemmeno che esistiamo..figuraci se abbiamo qualche problema..al massimo pensano che non siamo "normali" e nient'altro
14-12-2011 11:58
onironauta
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Sicuramente nel nostro cervello qualcosa non gira per come dovrebbe, ad esempio nel mio caso, non mi spiego perchè cose che per gli altri sono naturali per me sono così difficili, non mi spiego tutte le mie ansie spesso ingiustificate... però francamente non so da cosa possa dipendere, magari è un fatto di chimica, delle sostanze (naturali e prodotte dall'organismo, eh... non parlo di farmaci o affini) che mancano al cervello creando degli squilibri che uniti ad alcune esperienze nefaste di vita creano un cocktail esplosivo
Penso che se i fobici relamente avessero degli handicap fisiologici al cervello, l'avrebbero già scoperto da un pezzo.. Io penso che la nostra personalità sia solo il risultato delll'ambiente in cui siamo cresciuti e delle esperienze che ci sono capitate, e forse qualche caratteristica comportamentale che abbiamo ereditato dai genitori, nessuna rottura del cervello.
14-12-2011 00:52
voleressere
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Stasera ho visto una puntata di lie to me. A un reduce di guerra con disturbo da stress post traumatico venivano fatte delle foto del cervello con la risonanza magnetica mentre guardava delle foto. Queste foto evidenziavano le aree del cervello che venivano attivate dallo stimolo di queste immagini. Ebbene, quando gli veniva mostrato il volto di un uomo arrabbiato a lui gli si attivava la zona dell'amigdala, responsabile della reazione di attacco o fuga in presenza di un pericolo o persona ostile. E fin qui tutto normale. Il problema è che gli si attivava quest'area anche in presenza di un'immagine di un volto neutro o sorridente, e questa è un'anomalia dovuta allo stress avuto in guerra. Si sarebbero dovute attivare diverse aree, invece lui percepiva come ostile qualsiasi volto, anche sorridente. Quindi si lo stress può creare anomalie al normale funzionamento del cervello.
13-12-2011 22:35
Ulver
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da Gerd Wiesler Visualizza il messaggio
Quoto anche i puntini di sospensione, è la storia della mia vita.
Eh già, ti comprendo benissimo..., a volte ho come la bruttissima sensazione che sforzarsi di cambiare, di essere diversi, metta ancor più in evidenza i nostri limiti....e così ci facciamo ancora più male....ma basta voglio smettere di pensare, voglio solo agire di più senza pormi alcuna aspettativa dalla vita....per me non c'è altra soluzione....agire senza illusioni....
13-12-2011 22:05
Ulver
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Rotti il cevello?...alcune volte l'ho pensato anch'io....o forse più che il cervello un qualcosa di alterato a livello di adrenalina (o altro....) in circolo....questo potrebbe essere....

Inoltre penso che alla fine un qualche risultato positivo in ambito sociale potrebbe aiutarci molto.....a volte basta poco per rimuovere delle fratture e invertire la tendenza....il problema è che quell'evento tanto sperato, voluto, sudato, atteso, irrimediabilmente non arriva e quando sembra arrivare è solo un'illusione con beffa finale....e cosi' ricadiamo nei nostri autolesionisimi....e a quel punto si comincia a pensare ad un gioco sadico del destino che ci affligge continuamente....inutile negare che l'impegno non è sufficiente nella nostra condizione se non si ha anche qualche spinta dall'esterno (evento a favore)
....
13-12-2011 20:00
maralgiu
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Sicuramente nel nostro cervello qualcosa non gira per come dovrebbe, ad esempio nel mio caso, non mi spiego perchè cose che per gli altri sono naturali per me sono così difficili, non mi spiego tutte le mie ansie spesso ingiustificate... però francamente non so da cosa possa dipendere, magari è un fatto di chimica, delle sostanze (naturali e prodotte dall'organismo, eh... non parlo di farmaci o affini) che mancano al cervello creando degli squilibri che uniti ad alcune esperienze nefaste di vita creano un cocktail esplosivo.
Però la mia è un opinione personale, non sono un esperto.
Spesso la timidezza è accompagnata da un mancato apprendimento di modelli di relazione sociale che si acquisiscono nell'età infantile e preadolescenziale. il manifestarsi della timidezza fa il resto, in quanto rallenta o blocca ulteriormente la possibilità di apprendere questi modelli di comportamento sociale. In altri casi a decretare la difficoltà di esperire certe situazioni, è il mancato esercizio nel ricorso a questi modelli di relazione. Questo potrebbe spiegare perché certe cose ti riescono difficili da fare.
L'ansia è la risposta emotiva a convincimenti profondi e inconsci che si attivano quando giungono sollecitazioni dall'esterno. Il processo sinteticamente è questo:
evento ---> pensieri ---> risposta emotiva.
La chimica ha a che fare con l'ansia, in quanto l'attivazione dei convincimenti profondi mette in azione l'amigdala deputata al controllo delle reazioni emotive e che dà il la a tutta una serie di secrezioni. Ma non è la chimica a generare la timidezza. alcuni articoli ti potrebbero interessare:
http://www.addio-timidezza.com/2011/...l-mancato.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...lambiente.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...-e-perche.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...timidezza.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...-pensieri.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...ortamento.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...idezza-le.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...zio-di-se.html
Riguardo l'ansia potresti provare con la tecnica di rilassamento muscolare progressivo di cui puoi scaricare gratuitamente il training che trovi nel sito dove stanno gli articoli che ti ho già indicato.
13-12-2011 19:23
maralgiu
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da Timidboy Visualizza il messaggio
se la timidezza fosse il risultato di una parte del cervello che manca o che si è danneggiata a un persona
La possibilità di danni cerebrali sono stati esclusi da un bel po' di tempo, la ricerca fatta in tal senso ha dato un responso univoco:no!

Quote:
non sono nato timido ci sono diventato
Nessuna ricerca ha mai avuto come risultato un'origine genetica della timidezza, al massimo si può nascere con un temperamento ansioso, vedi qua:
http://www.addio-timidezza.com/2010/...-genetica.html. Timidi si diventa, e la causa principale è l'ambiente in cui si vive e si cresce nella prima dozzina d'anni di vita.

Quote:
credo che il mio problema della timidezza sia dovuto a qualche black out permanente del mio cervello
non può essere nemmeno un black out permanente né del cervello né del sistema cognitivo

Quote:
io non riesco ad uscire dalla timidezza ho provato in tutti i modi possibili e inimmaginabili ad uscirne ma è impossibile
La timidezza non è una malattia e ciò significa che non ci sono fattori patologici tali da rendere impossibile la riduzione della timidezza a fenomeno gestibile o irrilevante, ciò implica che i tuoi tentativi sono stati fatti nel modo sbagliato.
  • E' possibile che abbia seguito un terapia psicologica non adatta a te, quelle che danno, statisticamente, una maggior quantità di risultati positivi, sono le tecniche cognitive comportamentali, ma ci sono tantissime altre tecniche terapeutiche, quale hai provato? escludi quella e prova con un'altra.
  • E' anche possibile che tu non abbia messo sufficiente impegno e determinazione.
  • E' possibile che abbia lasciato la terapia troppo presto.
  • E' possibile che non abbia mai creduto nella psicoterapia che stavi facendo.
  • E' possibile che lo psicologo non era all'altezza.
  • E' possibile che tu abbia pensato costantemente che non ce l'avresti fatta.
Se vuoi farti un viaggio sulle possibili cause della timidezza, consulta questi articoli:
http://www.addio-timidezza.com/2010/...la-teoria.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...l-mancato.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...lambiente.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...idezza-le.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...gnificato.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...utomatici.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...ima-parte.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...nda-parte.html
06-12-2011 22:35
PhantomLord
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Quote:
Originariamente inviata da Kavin Casey Visualizza il messaggio
Suvvia, già molti qui hanno l'autostima bassa, si sentono brutti e hanno paura di troppe cose, se poi iniziamo a pensare di avere qualcosa che non va nel cervello non ne usciamo più.
infatti!
06-12-2011 21:56
Kavin Casey
Re: E se ci fossimo rotti una parte del cervello?

Suvvia, già molti qui hanno l'autostima bassa, si sentono brutti e hanno paura di troppe cose, se poi iniziamo a pensare di avere qualcosa che non va nel cervello non ne usciamo più.
Questa discussione ha più di 20 risposte. Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 00:17.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.