Ha, ha, ha! I bambini mi fanno compassione [1] e i genitori mi fanno rabbia [2]. Per darti un'idea, a 32 anni mi son fatto vasectomizzare per evitare il benché minimo rischio. Non ho rimpianti, e oggi, a 47 anni, lo rifarei senza indugio. Non sono un sadico, né un masochista. E non sono sufficientemente sensibile alla logica del «se la fanno tutti, dev'ssere la cosa giusta».
[1] Poveracci, manco esistevano ed ora si ritrovano a dover affrontare tutta una vita e la morte che, inevitabilmente, ne consegue.
[2] I genitori sono responsabili dei guai dei figli (anche quando non sono più bambini) foss'anche solo per il fatto d'aver loro imposto la vita. Aggiungi che, mettendo da parte la retorica, quella vita l'hanno imposta per ricavarne una soddisfazione personale, non per quell'esclusivamente teorico ammooore che piace tanto sbandierare attorno.
06-11-2011 20:50
Moonwatcher
Re: I figli degli altri
Ora ho capito, allora d'accordissimo!
06-11-2011 20:24
Singolar
Re: I figli degli altri
...........................
06-11-2011 19:43
Moonwatcher
Re: I figli degli altri
Sono d'accordo Singolar, io comunque ho scritto "per amare E essere amati", intendendo entrambe le cose allo stesso tempo. A quello che hai scritto aggiungo solo che, anche per esser solo amati, oltre al tempo servono almeno delle frequentazioni, altrimenti la vedo un po' dura. Per il resto son d'accordissimo che l'amore è cieco e un po' idiota.
06-11-2011 13:55
Singolar
Re: I figli degli altri
................................
06-11-2011 13:42
PERSO
Re: I figli degli altri
Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio
Crescere un figlio sino ai 24 anni impegna una cifra di 230.000 euro in media in italia (stima istat).
Avere due figli quindi costerebbe qualcosa come mezzo milione.
La domanda da porsi, che molti non si pongono, è: preferisco essere padre o avere 250.000 euro/mezzo milione di euro in più fra 24 anni?
I figli non portano la felicità, la portano solo se sei capace di amarli.
Fa tristezza vedere quanti giovani (ma non solo) aspettano figli o hanno intenzione di fare figli come se fosse una moda o una convenziona sociale perché così ci si può fare belli con gli amici.
Crescendoli chiaramente male.
Poi ci sono le persone che amano l'idea della famiglia e per loro è pura felicità. Io per quelli sono stracontento.
Potrei averlo scritto io sto post..
Sono circondato da bambini, ho molti nipoti, ho bambini tra i piedi 3 giorni a settimana..
Non odio i bambini, anzi, son divertenti.
MA, quelli degli altri, e solo per qualche ora !
Non sarò mai padre, come non avrò mai una donna,
Ho pochi punti chiari nella lista della mia vita; questi sono due dei pochi.
Mi è capitato di avere nipoti con me per 15-20gg; si è stato bello, divertente,ho imparato molte cose.
MA, mi sono sentito "rinascere" nel momento in cui sono tornati dai rispettivi genitori..
Ho molto rispetto per l'infanzia ed i bambini, ma non accetto il concetto che debbano essere lasciati liberi di comportarsi come vogliono.
La legge del bastone e la carota, per me vale.
Come vale il concetto che lo "scappellotto educativo", SERVE a raddrizzare la piantina che sta crescendo, se no, cresce "storta".
Infatti, con me, i nipotini non hanno tutte le "libertà" che hanno con i loro genitori ..
Fine del "perso" pensiero.
06-11-2011 12:36
Moonwatcher
Re: I figli degli altri
Gabriele, come tu dubiti di altre affermazioni, permetti anche a me di dubitare che ti abbiano fatto così male come dici tu, in modo gratuito. Poi, se preferire altri a te tu lo consideri farti del male, allora permettimi anche di dirti che sbagli. La sofferenza in questi casi è naturale, ma il rancore e il parlare di equità è fuori luogo, cosa c'entra? E' soltanto egocentrismo. Devi distruggere un po' il tuo ego se vuoi amare ed essere amato, rileggi i suggerimenti di Atlas e Zucchina, abbi un po' di dignità, non ti rendi conto che è svilente prima di tutto per te tutto ciò?
05-11-2011 16:21
Timidboy
Re: I figli degli altri
Gabriele79 va bene se leggo a rate?
05-11-2011 03:48
Gabriele79
Re: I figli degli altri
Rispetto e correttezza? quali vacue parole quando sono proprio queste a non essere ricevute. Ma "correttezza" vuole, o vorrebbe, far buon viso a cattivo gioco, eh sì, porgere l'altra guancia e non comportarsi come i propri "aguzzini".
Ecco il grande insegnamento cristiano che io proprio non riesco ad assimilare, è più forte di me, e mi rivolgo invece totalmente ai valori di equità e giustizia del mondo antico, greco e romano in ciò. Nessun perdono, nessuna faccia bronzo ipocrita, tanto meno nessun sincero sentimento di favore verso chi mi ha fatto del male. Non prima di aver ricevuto Sincere scuse di ravvedimento, che non possono essere mere parole, siamo tutti capaci di fare i porci comodi e poi dire: mi dispiace. Le scuse devono essere accompagnate, anzi, devono essere esse stesse, gesti fattuali. Ma questi non arrivano mai, già è tanto ricevere delle parole insignificanti che mettano la coscienza apposto.
05-11-2011 03:30
Moonwatcher
Re: I figli degli altri
Non ho generalizzato nulla, hai scritto che:
Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79
vorrei precisare, chenon ritengo tutti la pensino come me, o dovrebbero farlo... al contrario!
E poi che:
Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79
Sarà pur così per qualcuno, ma io mi fiderei poco di tali affermazioni e le vedrei molto onestamente come o un gesto di compassata signorilità, o un gesto di disperato tentativo di farsi vedere fino all'ultimo come una bella persona (di carattere) e affabile, visto mai si lasciassero.
Quindi se dicono il contrario ti fideresti poco.
Ho solo sintetizzato (nessuna generalizzazione) quello che hai scritto tu.
Sai, sono uno che ama la sintesi io. 8)
Comunque il tuo topic continua a quadrarmi assai poco, è vero che c'è un alone mistico intorno ai bambini (che a me da un lato non dispiacciono, ma d'altra parte sarei il primo a non volerne di miei), ma da qui ad essere richiesto che tu sia felice ne passa, e ancora non ho capito bene da dove venga questa richiesta precisamente, se da qualcuno in particolare o se è solo una tua doverizzazione, magari indotta dalla società (io punto sulla seconda). Per il resto non mi dire che qualcuno in questo topic ti ha risposto male, ché nello stesso non è che ti sei limitato a dire che quando vedi un bambino non provi felicità, ma hai seguito tutto un ragionamento senza né capo né coda che ti ha portato dal provare rancore al desiderio di sfogarti indossando una maschera per scopartene una qualche volta. Così ti fai male, lo sai. Magari è più proficuo meditare su se stessi (e ripeto che ti vedo confuso su cosa vuoi, parli di amore e allo stesso tempo di indossare una maschera per scoparti qualcuna e per me in questo, posto che io non abbia frainteso cosa intendi, non solo non c'è amore, ma non c'è neppure la più basilare forma di rispetto e correttezza), piuttosto che guardare le vite (e i figli) degli altri.
05-11-2011 02:36
Gabriele79
Re: I figli degli altri
Su alcune questioni sì, però se non riesci a leggere le sfumature e ti limiti a generalizzare le mie parole non so che farci...
05-11-2011 02:34
Moonwatcher
Re: I figli degli altri
Caspiterina, allora non pensi che tutti la pensino come te, però nutri forti dubbi del contrario insomma!
05-11-2011 02:30
Gabriele79
Re: I figli degli altri
ho capito, vorrei precisare, chenon ritengo tutti la pensino come me, o dovrebbero farlo... al contrario! io ho dichiarato senza molte formalità un comportamento ritenuto socialmente sconveniente, se non scorretto, ma rivendico la legittimità di questo, senza subire insulti o inveimenti, tutto qui. Poi se mi si vuole accusare del peccato dell'invidia, mi si accusi, lo dico io stesso che vorrei essere al posto di quelli che trombano le ragazze ceh mi piacciono, non credo di aver rivelato chissà quale segreto, e se ciò appare gretto, pazienza. Su questo però consentimi di esprimere dubbi, se uno si dichiara neppure preso dall'invidia, p contento per la felicità di una e basta, e non vorrebbe essere al posto del suo compagno. Sarà pur così per qualcuno, ma io mi fiderei poco di tali affermazioni e le vedrei molto onestamente come o un gesto di compassata signorilità, o un gesto di disperato tentativo di farsi vedere fino all'ultimo come una bella persona (di carattere) e affabile, visto mai si lasciassero.
05-11-2011 02:25
Moonwatcher
Re: I figli degli altri
Sintetizzando:
non è detto che tutti provino quello che provi tu e se lo negano sia per buonismo
aggiungi al consiglio di Winston quello di non rosicare troppo per le mammine carine sconosciute che magari si sarebbero potute rivelare insopportabili e non interessanti caratterialmente
Oh, ma scrivo in italiano, eh.
05-11-2011 02:21
Gabriele79
Re: I figli degli altri
Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
irrimediabilmente fuori dalla nostra vita sia la soluzione migliore. Anzi, far finta che non siano mai esistite.
E' un buon consiglio, la mia vita è piena di queste persone, strapiena, tanti e tante me le ricordo solo in modo sbiadito, ma poi alla fine della fiera, io continuo a rimanere solo, a rimuginare se non di una di 10 anni fa, a rimuginare di una più recente, che poi dovrò dimenticare anch'essa ovvio, mentre loro cercano e spesso raggiungono la loro felicità... Ma va be', così va il mondo.
Moowacth onestamente non ho capito molto dell'ultimo messaggio, perdonami dico sul serio...
05-11-2011 02:15
Moonwatcher
Re: I figli degli altri
Pretendere di stabilire uno stato d'animo è assurdo, sì. E' proprio per questo che non puoi neanche pretendere che ciò che provi tu valga per tutti, ed accusare di non voler ammettere certe cose per buonismo. Io posso dire cosa provo io, che evidentemente ho amato ed amo meno di te: se vedo una sconosciuta carina che abbia figli o meno mi è del tutto indifferente (salvo pensare che, forse, se ha dei figli è impegnata e quindi la posso dimenticare ), se è una ragazza che conosco, da cui sono stato attratto, e sulla quale magari ho fantasticato, allora sicuramente non proverei felicità, o meglio potrei esser felice per lei e allo stesso tempo rosicare (tra l'altro non mi è mai capitato ma mi è capitato di vederla accoppiata, cosa che in effetti non mi par molto diversa ).
05-11-2011 02:13
Winston_Smith
Re: I figli degli altri
Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79
Quando c'è di mezzo un "innocente", come è stato chiamato, nemmeno fossi Erode, non si deve badare a chi è il padre o la madre, se lui è uno stronzone che detesti, o se lei l'ami e l'avresti voluta per te. No, il bambino DEVE suscitarti un'emozione positiva, e senza nessuna ombra.
Uhm , però considera che il bambino è un'entità distinta dal padre e dalla madre, quindi non dovrebbe essere automatico trasferire il risentimento che provi nei confronti di lui o di lei su loro figlio. Questo non significa che tu debba automaticamente provare felicità o emozioni positive in sua presenza, ma è per dire che non necessariamente certi passaggi sono scontati.
Personalmente ritengo che l'evitare di pensare a persone che sono irrimediabilmente fuori dalla nostra vita sia la soluzione migliore. Anzi, far finta che non siano mai esistite.
05-11-2011 02:07
Gabriele79
Re: I figli degli altri
Sì, è vero, ho voluto estremizzare col discorso dei bambini perché è un nervo particolarmente sensibile nella società. In fin dei conti è ancora [malamente] tollerato non essere felice per la formazione di una coppia (anche se pure qui sul forum ho letto risposte allucinanti a proposito di quella di cui sono innamorato, o perlomeno "ritengo" di amare da un paio d'anni a questa parte, e cioè dover essere felice per lei in quanto attualmente sta con un estroversone che odio, e non solo per questo fatto, lo conoscevo anche prima "di vista"), ma per i bambini no, lì non si transige. Quando c'è di mezzo un "innocente", come è stato chiamato, nemmeno fossi Erode, non si deve badare a chi è il padre o la madre, se lui è uno stronzone che detesti, o se lei l'ami e l'avresti voluta per te. No, il bambino DEVE suscitarti un'emozione positiva, e senza nessuna ombra.
E invece no, guarda un po', quante donne dici che scandalizzerò, anche del forum? Loro sono particolarmente "sensibili" a questa tematica infatti, guai a dire che un loro "frutto" (loro se ne fregano chiunque sia il padre è loro il figlio, e sti cazzi, quindi tutti indistintamente DEVONO amarlo), e si incaxxano se uno si dimostra "freddino".
05-11-2011 01:56
Winston_Smith
Re: I figli degli altri
Quote:
Originariamente inviata da Gabriele79
Ma torniamo ai "frutti" dei loro amori... Sei concorde almeno che pretendere di stabilire uno stato d'animo, la felicità i nquesto caso, vedendo giovani mamme con i loro pargoletti, è assolutamente assurdo? Visto che c'è gente poi che non ha capito, traviato da questa società bambinesca imperante, preciso che non provare l'emozione della felicità di fronte a scenette familiari da cui sei escluso (magari di fronte ad una donna che hai amato, o che avresti potuto amare ripeto), non ha niente a che vedere con l'odio, con l'astio o peggio il voler fare del male in qualsiasi modo. Ma IO, non sono felice vedendo queste scene, mi dispiace, anzi mi sconforta profondamente, e sono invidioso sì, perché se una la amo, vorrei avere io un figlio con lei, e non vederla col figlio di un altro.
E' così duro ammettere, ciò che in fondo al cuore tutti pensiamo? O il buonismo che tutti, pare, dobbiamo mostrare, ci toglie anche la libertà, nemmeno di espressione, ma pure di coscienza?
Secondo me non è una questione di bambini. Tu non saresti felice neanche a vedere una ragazza che ti piaceva o ti sarebbe potuta piacere insieme a un altro, anche senza figli, o sbaglio? Anche in quel caso la vulgata più "buonista" vorrebbe che tu fossi felice per lei, nel vederla contenta a fianco di una persona che ama.
E anche in quel caso, visto che non siamo santi, sarebbe difficile imporsi di provare una tale felicità, se non la si prova sul serio. Diciamo che il discorso in generale è su quanto sia possibile essere contenti per le cose belle che capitano agli altri, se tali cose a noi non capitano mai. Ed effettivamente è difficile esserlo, pur senza voler augurare il male a nessuno.
05-11-2011 01:49
Gabriele79
Re: I figli degli altri
L'ho pensato perché, in questo forum e proprio all'inizio della mia presenza quando espressi inizialmente il mio pensiero, mi è stata rivolta questa "accusa", che se non sono sto granché, allora simpliciter, dovrei accontentarmi di quelle che mi ci starebbero...
Io ribatto a questo nei modi suddetti, e cioè che l'accontentarmi no, mai, e che non è affatto vero che punto ragazze che farei sfigurare da quanto sono belle rispetto a me.
Ma torniamo ai "frutti" dei loro amori... Sei concorde almeno che pretendere di stabilire uno stato d'animo, la felicità i nquesto caso, vedendo giovani mamme con i loro pargoletti, è assolutamente assurdo? Visto che c'è gente poi che non ha capito, traviato da questa società bambinesca imperante, preciso che non provare l'emozione della felicità di fronte a scenette familiari da cui sei escluso (magari di fronte ad una donna che hai amato, o che avresti potuto amare ripeto), non ha niente a che vedere con l'odio, con l'astio o peggio il voler fare del male in qualsiasi modo. Ma IO, non sono felice vedendo queste scene, mi dispiace, anzi mi sconforta profondamente, e sono invidioso sì, perché se una la amo, vorrei avere io un figlio con lei, e non vederla col figlio di un altro.
E' così duro ammettere, ciò che in fondo al cuore tutti pensiamo? O il buonismo che tutti, pare, dobbiamo mostrare, ci toglie anche la libertà, nemmeno di espressione, ma pure di coscienza?
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