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Discussione: Piacersi e piacere Rispondi alla discussione
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28-09-2011 11:16
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da Martello Visualizza il messaggio
La relazione è semplice: condizione necessaria ma non sufficiente.
Non saprei se si possa dire che è necessaria (in generale).
28-09-2011 08:05
Sampei80
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da pirata Visualizza il messaggio
quando hai una convinzione fortemente radicata, vai sempre a cercare conferme di ciò che pensi, ecco allora che coglierai tutti i segnali, anche i più impercettibili (e qualcuno te lo inventerai anche) che confermino il fatto che non vai bene, mentre non cagherai assolutamente tutto ciò che indica il caso opposto, quindi che tu piaccia o no non fa molta differenza (al mondo ci sarà sempre qualcuno a cui vai bene e qualcuno a cui no), se ti fai schifo avrai sempre la tacita convinzione di far schifo pure agli altri
Non di far schifo, ma di far shchifo
28-09-2011 06:10
Martello
Re: Piacersi e piacere

La relazione è semplice: condizione necessaria ma non sufficiente. Inoltre piacersi troppo indulge nel narcisismo, nell'autocompiacimento, piacersi poco nella scarsa autostima, l'equilibrio mi sembra fondamentale, mi piaccio e questa mia sensazione la trasmetto agli altri, stop. Detto ciò non mi fermo a questo mi piaccio , quanto sono bello , bravo etc ma cerco di confrontarmi e dialogare e trasmettere le altre emozioni + importanti che non sono nei miei riguardi ma sono verso le altre persone> dal mi piaccio al mi piaci, ecco.
28-09-2011 02:27
pirata
Re: Piacersi e piacere

quando hai una convinzione fortemente radicata, vai sempre a cercare conferme di ciò che pensi, ecco allora che coglierai tutti i segnali, anche i più impercettibili (e qualcuno te lo inventerai anche) che confermino il fatto che non vai bene, mentre non cagherai assolutamente tutto ciò che indica il caso opposto, quindi che tu piaccia o no non fa molta differenza (al mondo ci sarà sempre qualcuno a cui vai bene e qualcuno a cui no), se ti fai schifo avrai sempre la tacita convinzione di far schifo pure agli altri
27-09-2011 23:43
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Ennò, sticazzi, hai dimostrato l'esistenza ma non hai trovato il metodo per autopiacersi!
27-09-2011 22:03
anonimo
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Si può risolvere così il paradosso.
Ma così stiamo considerando un’altra tipologia di individui, non più quelli di tipo ç (per i quali non vale la condizione da te aggiunta). Il paradosso si pone per gli individui ç, cambiare tipologia non mi sembra una soluzione soddisfacente. Una soluzione soddisfacente dovrebbe riguardare gli individui ç.
Ossia il paradosso non si pone per questa nuova tipologia di individui, vero, ma continua a porsi per ‘sti cazzo di ç.


Quote:
Originariamente inviata da Rose Visualizza il messaggio
Ok, questo è vero. Ho riletto e in effetti non c'è una definizione netta. Però se agli individui che si autopiacciono piacciono solo quelli come loro che si autopiacciono, per esclusione ç sono quelli che non si autopiacciono.
Aspe’, ma agli individui che si autopiacciono possono piacere anche quelli che non si autopiacciono.

Gli individui ç poi sono una tipologia particolare, a loro piacciono solo quelli che non si autopiacciono. E ciò porta al paradosso.
27-09-2011 19:35
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da Rose Visualizza il messaggio
Si ma se lei è ç significa che non si autopiace e quindi dire che si autopiace è sbagliato.
Ennò questo non si sa. La definizione è che agli individui ç piacciono solo gli individui che non si autopiacciono. Non si sa se loro stessi si piacciono o meno.
27-09-2011 19:25
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da Rose Visualizza il messaggio
Da cosa ottieni questa conclusione. Sono idiota non ci arrivo.
Perché se è ç le piace chi non si piace.
27-09-2011 19:16
Sampei80
Re: Piacersi e piacere

Se uno non si piace percepirà anche da parte degli altri un non piacere, anche se agli altri invece piace.

Esempio:
Ciccio è obbiettivamente un bel ragazzo, ma crede di fare shchifo.... si alza la mattina, si guarda allo specchio e dice: faccio proprio shchifo!
Ciccio esce di casa e si fà na camminata sul corso, incrocia tipe qua e la che lo guardano con una certa insistenza, per cui penserà: ecco!, mi fissano perchè faccio shchifo, continua a camminare e incrocia un gruppo di ragazze, mentre lui passa ste ragazze confabulano tra loro e poi ridono...e lui penserà: ma guarda come faccio shchifo, sò ridicolo, mo mi vado a rinchiudere e non esco più!
Torna a casa sconsolato, sua madre lo guarda e gli dice che è proprio un bel ragazzo e lui pensa: ecco lo dice per non farmi sentire uno shchifo
27-09-2011 18:55
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da anonimo Visualizza il messaggio
Poi magari ci sono individui ç ai quali piacciono solo gli individui (diversi da se stesso) che non si autopiacciono. Se io non mi autopiaccio e Martha è un individuo ç, allora io piaccio a Martha.
Si può risolvere così il paradosso.
27-09-2011 18:48
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da paccello Visualizza il messaggio
Ma mettiamo che un introverso (e sto pensando a uno ipotetico che mi rispecchi in parte) giunga ad accettarsi, a piacersi, a vivere la vita senza deprimersi. Piacerà anche? Forse sì, magari non a tutti, però dal lato donne la vedo cmq dura.
Si parte dall'ipotesi che le donne apprezzino chi si apprezza. Ma anche gli uomini dai. Piacerà meno frequentemente di un estroverso, forse, ma avrà più chance che se si autocommisera.
27-09-2011 18:47
anonimo
Re: Piacersi e piacere

Se io mi piaccio sono sicuro di me. Essere sicuri di sé di solito è una caratteristica che piace agli altri. Quindi se io mi piaccio, allora forse piaccio anche agli altri.

Com’è che se mi piaccio sono sicuro di me? È che se io mi piaccio penso anche di essere piacevole (faccio un ragionamento per analogia, in pratica) ossia di poter piacere agli altri. Questo mi da una certa sicurezza, forse.

Com’è che se sono sicuro di me piaccio? Boh.

Poi magari ci sono individui ç ai quali piacciono solo gli individui che non si autopiacciono. Se io non mi autopiaccio e Martha è un individuo ç, allora io piaccio a Martha.

E mo beccatevi questa versione del paradosso di Russell:

Martha si autopiace oppure no? Se sì, allora le piace un individuo che si autopiace, ma ciò è contrario all’ipotesi che Martha sia ç. Se invece non si autopiace, allora è un individuo che non si autopiace e per questo, essendo lei ç, si autopiace, ma ciò è di nuovo contraddittorio.

Tutto ciò non c’entra un cazzo alla fine.
27-09-2011 18:39
paccello
Re: Piacersi e piacere

Mah... chi è estroverso e si piace, avrà gioco facile nel piacere agli altri. E forse il piacere agli altri, ovvero le conferme, aumenteranno il suo piacersi.
Ma mettiamo che un introverso (e sto pensando a uno ipotetico che mi rispecchi in parte) giunga ad accettarsi, a piacersi, a vivere la vita senza deprimersi. Piacerà anche? Forse sì, magari non a tutti, però dal lato donne la vedo cmq dura.
27-09-2011 18:17
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da sempreinfuga Visualizza il messaggio
E' bello essere accettati!

ahahahahah sì
27-09-2011 17:31
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da daimoneu Visualizza il messaggio
Beh in senso generale potrebbe voler dire non identificarsi con i propri difetti. Se quando penso a me stesso penso soprattutto alle cose che non mi piacciono.... allora non mi piaccio.
Wow, questa è ottima, me la segno.
27-09-2011 17:19
daimoneu
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Secondo voi ha senso parlare di "piacersi" in generale? Nessuno è privo di difetti né è esente dalla possibilità di migliorare, quindi non ci si può "piacere" in toto (a meno di essere narcisisti), alcuni aspetti si possono solo accettare.
Beh in senso generale potrebbe voler dire non identificarsi con i propri difetti. Se quando penso a me stesso penso soprattutto alle cose che non mi piacciono.... allora non mi piaccio.

Quote:
Ma perché ti pareva che non mi stavo a scervellà abbastanza che mi complichi il modello?
27-09-2011 17:15
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Ma perché ti pareva che non mi stavo a scervellà abbastanza che mi complichi il modello?

27-09-2011 17:07
daimoneu
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Sono d'accordo, è più o meno quello che diceva daimoneu nella prima pagina.
Sono d'accordo con Kevin, all'inizio in realtà pensavo solo alla distorsione della realtà causata dall'opinione che uno ha di sé: interpretare male gesti o parole, oppure interpretarli correttamente ma dare molto più peso ai feedback negativi e dimenticarsi facilmente di quelli positivi... insomma fare di tutto per adattare i fatti alla nostra opinione anche quando la contraddicono.

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Dunque 2 * 2 = 4, quindi dovrebbero esserci 4 possibilità.
Potremmo aggiungere altre due "variabili" tanto per complicare...

- mi piaccio? (l'opinione)
- ci piace? (la realtà degli altri)
- mi piace piacere?
- penso di piacere?


(Fanno 16 casi possibili, ma forse alcuni sono impossibili!)
27-09-2011 16:57
Moonwatcher
Re: Piacersi e piacere

Secondo voi ha senso parlare di "piacersi" in generale? Nessuno è privo di difetti né è esente dalla possibilità di migliorare, quindi non ci si può "piacere" in toto (a meno di essere narcisisti), alcuni aspetti si possono solo accettare.

Poi pensavo un'altra cosa, abbastanza paradossale: meno si piace oggettivamente e statisticamente (sia da un punto di vista fisico che caratteriale), più piacersi è un presupposto per piacere. L'autostima è il jolly che salva anche chi è na schifezz fisicamente (osservazione corroborata da una cosa che mi hanno raccontato che non posso scrivere qui).

Ciononostante come diceva daimoneu anche piacere non piacendosi dovrebbe rendere tutto un casino.
27-09-2011 16:31
Mooneye
Re: Piacersi e piacere

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
Sono d'accordo, è più o meno quello che diceva daimoneu nella prima pagina.



No, proprio indipendentemente da come siamo no!

C'era una striscia di Lupo Alberto... la talpa si gratta il sedere, rutta, scoreggia, si scaccola, passa una pollastra e fa "che schifo"... la talpa si gira verso il lettore e dice: "nessuno apprezzerà mai i tuoi sforzi per essere veramente te stesso"...

Poi ci sarebbe un'altra osservazione da fare...
LOL si è ho capito il senso XD

ps: sei irritabilmente pignolo!!
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