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Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Ansia e Stress Forum > non evitiamo le situazioni che ci creano ansia..
Discussione: non evitiamo le situazioni che ci creano ansia.. Rispondi alla discussione
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14-01-2008 12:24
lialian si è proprio quello che intendevo...però so che è molto difficile, forse non abbiamo la forza di cambiare da soli, perchè siamo già fin troppo stremati dalla vita, e non sappiamo dove cercare la forza...le cose sono due: o restiamo così e ci va bene, o cerchiamo di cambiare....
13-01-2008 20:21
alone85 Con questa malattia è davvero difficile cercare di affrontare queste situazioni , perchè sicuramente si farà una brutta figura e questo va a danneggiare l'autostima che già è presochè inesistente!!!!
Anche se però dici bene di provarci ugualmete magari andrà male ma piano piano e conla speranza di ripetere magari le stesse situazione si sviluppa una specie di callo che fa in modo di abituarsi alle situazioni e non soffrire come le prime volte anche se è una cosa alquanto difficile!!!!! ops: ops: ops: ops:
13-01-2008 19:28
lialian ciao...no sono ancora qui...mi è appena successa una cosa strana, c'è una persona che ha scoperto che c'è qualcosa che non va...si sarà accorta che ho una fobia sociale? bo...non sono abituata a non essere ignorata, e questa è una novità...va be...
13-01-2008 15:21
affetto ciao lilian ....credevo fossi scomparsa....cmq nn ce nulla d piu giusto d cio che hai detto....la strada e quella giusta ....cotinua cosi...ciao con affetto
13-01-2008 14:52
Fear2
Re: non evitiamo le situazioni che ci creano ansia..

Quote:
Originariamente inviata da lialian
salve a tutti, è da un po' che non scrivo qui...forse anche per dei battibecchi che ho avuto con qualcuno qui, ma lasciamo stare, ormai è acqua passata...
comunque, quello che ho scritto nel titolo, probabilmente non è una novità per alcuni di voi, ma io finalmente l'ho capito....premetto che io sono abbastanza evitante, infatti ho disertato molte occasioni socialmente utili (si uso questo termine,perchè è come se fossimo dei detenuti, prigionieri delle nostre ansie)però qualche volta, riesco ad appropriarmi di me stessa, con qualche momento di lucidità mentale, e a capire che sono io che mi nascondo, perchè più tu ti nascondi nel buio più gli altri non ti vedono, più tu allontani gli altri, più gli altri non si avvicinano, perchè non permetti loro di conoscerti, li teniamo alla larga e loro fanno altrettanto con noi, perchè si sentono respinti...tutto nasce da ciò..
quando c'erano le vacanze, i miei compagni di classe avevano organizzato un' uscita di classe...io mi sono interrogata più volte, ci vado e lascio perdere le mie ansie sociali, o non ci vado, dando motivo alle mie ansie di angosciarmi?? Visto che io esco raramente, soprattutto di sera, il motivo che mi ha spinto ad andare è stato il fatto che mi lamentavo sempre con me stessa, di non uscire mai, di essere una povera profuga esistenziale e solitaria, e almeno una volta nella vita, volevo far finta di essere normale e divertirmi con gli altri...e poi se non ci fossi andata, non avrei avuto più diritto di lamentarmi, perchè avrei sprecato un'occasione...così dopo aver sorpreso me stessa, (e forse anche i presenti all'uscita)sono andata..e mi sono anche divertita...certo non c'era tutta la classe, e soprattutto non c'erano le persone con cui parlo di più e posso considerare amici...fatto sta che..ero con 6-7 persone, con cui non parlavo spesso, ma ho cercato di superare la mia timidezza e ce l'ho fatta, certo io nel gruppo mi sento sempre quella diversa, ma in quel momento mi sentivo socievole come gli altri, parlavo e scherzavo con loro, e loro facevano altrettanto...per una sera, mi sono lasciata tutto alle spalle....e ce l'ho fatta....certo ora non è che sono disinibita socialmente, però sto cercando di migliorare, e forse un pochino sono migliorata... quindi, non dobbiamo evitare le situazioni che ci creano ansia, perchè l'unico modo per superare quell'ansia è di viverle...viverle e cercare di capire, di studiare noi stessi...in modo da risolvere e attenuare ciò che ci crea questo disagio sociale...vorrei solo dirvi che la timidezza non si deve e non si può eliminare, perchè quando è poca, e non debilitante è anche utile...ed è una dote molto apprezzabile, anche se molti la considerano un difetto...lo è solo quando va oltre i limiti, e diventa fobia sociale, ma se riusciamo a respingerla entro i limiti, essa ci può aiutare in alcune situazioni.... io non sono una persona ottimista, ma ho capito che posso farcela, certo non è una cosa facile, ma tutti possiamo....si qualcuno mi manderà a cagare, però sono convinta che dobbiamo farlo soprattutto per noi stessi, e non per piacere agli altri...dobbiamo farlo per sentirci meglio, dobbiamo lasciar stare per un po' gli altri e dedicarci solo a noi stessi (certo, non è che dobbiamo essere egoisti )...mia madre mi ha insegnato una cosa molto importante, che nella vita non è tutto sempre uguale, se non non vogliamo ciò..secondo me noi abbiamo le capacità per cambiare, ma quello che mi chiedo è: vogliamo cambiare, sforzandoci molto, e appoggiandoci sulle nostre capacità, vogliamo cambiare delegando ai farmaci e agli psicologi tutti gli sforzi che dovremmo fare noi, o non vogliamo cambiare?...io personalmente scelgo la prima... forse perchè non credo in dio, nei farmaci, negli psicologi....ma voglio credere in me stessa anche se mi dovrò impegnare molto....poi abbiamo internet ( http://www.clinicadellatimidezza.it/...o_positivo.htm), possiamo consultare libri, ma la tecnica migliore è quello di vivere le esperienze che generano in noi l'ansia, e mettere in pratica la cosiddetta terapia d'urto, la nostra paura di fare brutte figure, di venire umiliati, o di essere ridicoli....dobbiamo sperimentare tutto ciò con un po' di coraggio...scusate il papiro....ciao a tutti!!
Non credo che si possa pensare di fuggire sempre davanti alle situazioni ansiogene anche perchè come dici anche tu nel post la fuga genera a sua volta ansia insomma il classico serpente che si morde la coda.

Certo c'è modo e modo di affrontare le situazioni tu dici di non credere in psichiatri psicologi ma buttandosi a testa bassa contro le situazioni si rischiamo di romperci la testa.

Il fatto che il cambiamento deve nascere da noi e messo in pratica da noi stessi non significa che dobbiamo fare tutto da soli insomma ci vuole una "strategia" e vedere la situazione da più punti di vista può essero solo costruttivo.

Nel nostro caso il peggiore giudice dei nostri comportamenti siamo proprio noi, in quanto il fatto di essere ansiosi inquina già il quadro mentre uno sguardo esterno - neutro può impedirci di fare unteriori passi falsi e di farci avere una vista, un orizzonte più vasto.

Ciao :wink:
13-01-2008 13:24
lialian
non evitiamo le situazioni che ci creano ansia..

salve a tutti, è da un po' che non scrivo qui...forse anche per dei battibecchi che ho avuto con qualcuno qui, ma lasciamo stare, ormai è acqua passata...
comunque, quello che ho scritto nel titolo, probabilmente non è una novità per alcuni di voi, ma io finalmente l'ho capito....premetto che io sono abbastanza evitante, infatti ho disertato molte occasioni socialmente utili (si uso questo termine,perchè è come se fossimo dei detenuti, prigionieri delle nostre ansie)però qualche volta, riesco ad appropriarmi di me stessa, con qualche momento di lucidità mentale, e a capire che sono io che mi nascondo, perchè più tu ti nascondi nel buio più gli altri non ti vedono, più tu allontani gli altri, più gli altri non si avvicinano, perchè non permetti loro di conoscerti, li teniamo alla larga e loro fanno altrettanto con noi, perchè si sentono respinti...tutto nasce da ciò..
quando c'erano le vacanze, i miei compagni di classe avevano organizzato un' uscita di classe...io mi sono interrogata più volte, ci vado e lascio perdere le mie ansie sociali, o non ci vado, dando motivo alle mie ansie di angosciarmi?? Visto che io esco raramente, soprattutto di sera, il motivo che mi ha spinto ad andare è stato il fatto che mi lamentavo sempre con me stessa, di non uscire mai, di essere una povera profuga esistenziale e solitaria, e almeno una volta nella vita, volevo far finta di essere normale e divertirmi con gli altri...e poi se non ci fossi andata, non avrei avuto più diritto di lamentarmi, perchè avrei sprecato un'occasione...così dopo aver sorpreso me stessa, (e forse anche i presenti all'uscita)sono andata..e mi sono anche divertita...certo non c'era tutta la classe, e soprattutto non c'erano le persone con cui parlo di più e posso considerare amici...fatto sta che..ero con 6-7 persone, con cui non parlavo spesso, ma ho cercato di superare la mia timidezza e ce l'ho fatta, certo io nel gruppo mi sento sempre quella diversa, ma in quel momento mi sentivo socievole come gli altri, parlavo e scherzavo con loro, e loro facevano altrettanto...per una sera, mi sono lasciata tutto alle spalle....e ce l'ho fatta....certo ora non è che sono disinibita socialmente, però sto cercando di migliorare, e forse un pochino sono migliorata... quindi, non dobbiamo evitare le situazioni che ci creano ansia, perchè l'unico modo per superare quell'ansia è di viverle...viverle e cercare di capire, di studiare noi stessi...in modo da risolvere e attenuare ciò che ci crea questo disagio sociale...vorrei solo dirvi che la timidezza non si deve e non si può eliminare, perchè quando è poca, e non debilitante è anche utile...ed è una dote molto apprezzabile, anche se molti la considerano un difetto...lo è solo quando va oltre i limiti, e diventa fobia sociale, ma se riusciamo a respingerla entro i limiti, essa ci può aiutare in alcune situazioni.... io non sono una persona ottimista, ma ho capito che posso farcela, certo non è una cosa facile, ma tutti possiamo....si qualcuno mi manderà a cagare, però sono convinta che dobbiamo farlo soprattutto per noi stessi, e non per piacere agli altri...dobbiamo farlo per sentirci meglio, dobbiamo lasciar stare per un po' gli altri e dedicarci solo a noi stessi (certo, non è che dobbiamo essere egoisti )...mia madre mi ha insegnato una cosa molto importante, che nella vita non è tutto sempre uguale, se non non vogliamo ciò..secondo me noi abbiamo le capacità per cambiare, ma quello che mi chiedo è: vogliamo cambiare, sforzandoci molto, e appoggiandoci sulle nostre capacità, vogliamo cambiare delegando ai farmaci e agli psicologi tutti gli sforzi che dovremmo fare noi, o non vogliamo cambiare?...io personalmente scelgo la prima... forse perchè non credo in dio, nei farmaci, negli psicologi....ma voglio credere in me stessa anche se mi dovrò impegnare molto....poi abbiamo internet ( http://www.clinicadellatimidezza.it/...o_positivo.htm), possiamo consultare libri, ma la tecnica migliore è quello di vivere le esperienze che generano in noi l'ansia, e mettere in pratica la cosiddetta terapia d'urto, la nostra paura di fare brutte figure, di venire umiliati, o di essere ridicoli....dobbiamo sperimentare tutto ciò con un po' di coraggio...scusate il papiro....ciao a tutti!!



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