08-12-2007 20:27 |
Gesa |
Non mi diceva nulla in particolare...non saprei spiegare, forse era il modo in cui mi faceva vedere le cose, il senso di fiducia in me stessa che mi faceva ritrovare a darmi la carica per cambiare il modo di agire.
So che la sensazione che ho provato io l'hanno vissuta altri: peccato che sia come la benzina...costa tanto e finisce presto
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03-12-2007 23:44 |
dottorzivago |
Quote:
Originariamente inviata da Gesa
Quando andavo dalla psico avevo un EFFETTO LEONE che mi durava per un po' di tempo dopo le sedute e questo mi ha permesso di affrontare alcuni nodi problematici della mia vita.
Non sono d'accordo con chi non crede nella psicoterapia: so che ognuno ha delle esperienze diverse per cui capisco chi può essere rimasto deluso, ma come esistono medici e terapie per il corpo, esistono anche per la mente che non è altro che una sua parte.
Per il mio problema non credo che effettivamente spenderò in questo momento altri soldi, ma è indubbio che è una cosa che per ora non riesco ad affrontare da sola e ciò mi condiziona un sacco...che nervi!
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Cosa ti diceva per tirare fuori questo leone?
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03-12-2007 22:26 |
Gesa |
Quando andavo dalla psico avevo un EFFETTO LEONE che mi durava per un po' di tempo dopo le sedute e questo mi ha permesso di affrontare alcuni nodi problematici della mia vita.
Non sono d'accordo con chi non crede nella psicoterapia: so che ognuno ha delle esperienze diverse per cui capisco chi può essere rimasto deluso, ma come esistono medici e terapie per il corpo, esistono anche per la mente che non è altro che una sua parte.
Per il mio problema non credo che effettivamente spenderò in questo momento altri soldi, ma è indubbio che è una cosa che per ora non riesco ad affrontare da sola e ciò mi condiziona un sacco...che nervi!
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03-12-2007 03:18 |
quasar |
Ciao.
I libri erano proposti unicamente come personale alternativa al suo dispendio di risorse,anche io credo che la lettura di evasione non serva,nè come evasione,nè come lettura.
La soluzione per me è ben diversa:piuttosto che assuefarsi a medicinali o a un rimedio altro come un professionista del sostegno agli individui "deboli"(per quanto possa essere animato da grandi propositi) non ha la stessa efficacia della realtà nelle sue molteplici esperienze e prove:la dissociazione si "cura" calandosi,tuffandosi nella realtà.
E non si supera un trauma se non sopravvivendo al suo violento attacco:
dopo lui la quiete.
la terapia può essere un approdo plausibile per chi non ha alcun contatto con il mondo esterno,nessuna conoscenza praticabile.
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30-11-2007 21:18 |
calimero4 |
Quote:
Originariamente inviata da cc74
quote="quasar"
Il caro Pride ultimamente non scrive più, e mi manca.
Ma vedo che ci sono altri che arrivano a sostenere le sue idee!
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tana!
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30-11-2007 14:57 |
julien_cd |
Quote:
Originariamente inviata da zero
Vai in campagna e libera i poveri cristi per favore, così li torturi.
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gran frase...quoto con ammirazione...
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30-11-2007 13:28 |
cc74 |
..
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30-11-2007 13:22 |
zero |
Vai in campagna e libera i poveri cristi per favore, così li torturi.
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30-11-2007 02:47 |
quasar |
sinceramente non comprendo per quale motivo dobbiamo delegare a qualcuno il fornirci proposte sul da farsi per superare questi quotidiani conflitti,dal momento che si è in grado di capire che è un problema e un problema di paura ad.
il mio consiglio è affronta la situazione,hai diritto di svolgere tutte le tue occupazioni senza che la presenza di altri stabilisca una priorità tra chi può starci e chi no.
i soldi delle terapie risparmiali e comprati un buon libro.
(difendo la lettura a spada tratta,ovviamente tu intendila come: dedica le tue risorse ai tuoi interessi)
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10-11-2007 20:51 |
osservatore |
io credo che ognuno s evuole raggiungere degli obbiettivi deve uscire le plle pe ri fatti suoi e farcela e gudganrsi ogni mm
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09-11-2007 16:39 |
Gesa |
Grazie a tutti delle risp,
in realtà ero già andata per altri motivi a fare terapia, ma a questa cosa ho pensato dopo e appunto mi chiedevo se spendere altri soldini solo per questo motivo, anche se per me non è da poco.
Boh, che so, magari Saggio ha anche ragione...ciao
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08-11-2007 21:19 |
calimero |
cmq si dice complesso di inferiorità 8)
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08-11-2007 21:08 |
Jes |
ho più paura delle donne che degli uomini perchè c'è molta rivalità fra le donne a volte
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08-11-2007 20:55 |
Mau |
io penso di soffrire dello stesso problema nei confronti delle ragazze...mah
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08-11-2007 19:27 |
Saggio |
probabile ma ognuno Per un motivo o un altro è nella merda quindi bisogna solo rimboccarsi le maniche
saluti
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08-11-2007 18:56 |
gio1 |
L'ambiente in cui si cresce sicuramente influisce sulla personalità, "come e quanto" è più difficile da stabilire. Ma aldilà delle responsabilità della figura paterna, è il presente che conta, e forse nel tuo caso un buon terapeuta potrebbe esserti di aiuto.
ciao
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08-11-2007 16:32 |
Gesa |
Senso di inferiorità
Ciao a tutti,
venendo al sodo credo proprio di soffrire di un forte senso di inferiorità nei confronti dell'altro sesso, anche se ammetterlo mi fa molta rabbia, dato che combatto la mia personale lotta per la pari dignità delle donne. Mi sono chiesta se può essere il fatto di avere un padre autoritario, che mi fa paura e che non ha praticamente dialogo con me ad avermi creato questo e, cosa ben più importante, ad avermi portato ad evitare tutte le possibili occasioni dove si possono incontrare uomini della mia età o giù di lì.
Mi è tornata in mente oggi questa cosa perché dovevo portare da mangiare alle mie tartarughe, che poverine con il caldo che fa non sono ancora in letargo, ma non ci sono riuscita perché per andare da loro ci sono degli operai ed io mi vergogno da morire. Risultato= sono tornata indietro e tornerò solo verso le cinque, quando finiscono di lavorare gli operai, a lasciare qualcosa alle tarta.
Che dite, la mia tesi può avere un fondamento? Dovrei parlarne con un terapeuta? Sono graditi consigli
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