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Discussione: Gli psicologi... questi sconosciuti Rispondi alla discussione
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25-08-2011 01:06
Moonwatcher
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Ma il guardare dentro a se stessi non sarebbe più che altro appannaggio dell apsicoanalisi, o delle terapie di tipo psicoanalitico?
Beh, dipende, se lo intendi come guardare in profondità (ossia il famoso inconscio), allora forse sì, ma qualunque terapia serve a guardare dentro i propri pensieri ed emozioni, sennò a che serve? (cit.)
24-08-2011 23:45
Who_by_fire
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher Visualizza il messaggio
la maggior parte delle persone non vuole perdere tempo in qualcosa di così "inutile" come guardare in sé stessi. Quindi rimarrebbe delusa perché non troverebbe quello che cerca.
Ma il guardare dentro a se stessi non sarebbe più che altro appannaggio dell apsicoanalisi, o delle terapie di tipo psicoanalitico?
14-04-2011 07:59
luky
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
anche io ho avuto un'esperienza del genere: mi riferisco ad una psicoterapeuta che mi faceva pagare anche se non andavo e, badate bene, se non andavo no per un viaggio come hai detto tu, ma per malanni di stagione (febbre influenzale ed altro). La giustificazione da parte sua era che quell'ora alla settimana era mia e soltanto mia e pertanto questa forma di ricatto (perchè di ricatto si trattava) era motivata da una responsabilizzazione mia ad essere presente con tenacia a tutte le sedute. La mia analisi era diamentralmente opposta e non ho avuto problemi a dirlo. Sta tizia aveva un calcolo economico preciso da raggiungere a fine mese. Mi sono sentito un numero, un semplice sgancia soldi e per questo ho abbandonato anche io la psicoterapeuta perchè mi ero convinto di quanto asserito appena su e non mi era piu' possibile andare avanti. La cosa che vi consiglio è di creare un rapporto di fiducia con lo psicoterapeuta e costringerlo/a ad un pagamento mensile e non volta per volta. Trattamento da richiedere solo a quelli che non fanno fattura, ma tutto in nero. Questo vi consente di risparmiare qualcosina, qualora mi convinceste di essere as un punto fermo. Scomparite il giorno prima del pagamento risparmiando mediamente sui 200 euro. Lo psicoterapeuta evasore fiscale non potra' chiamarvi per reclamare alcunche'....
Si é esatto è stata la stessa giustificazione che ha dato a me.
Ora se salto una seduta e lo comunico un giorno prima non pago. Cosi sinceramente mi sento piu responsabilizzato ma non in galera infatti salto circa 4 sedute all'anno non di piu
13-04-2011 10:06
pirata
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

va beh ma questi sono abbastanza stronzi comunque
io non mi affiderei mai a uno che ti fa pagare se sei costretto a saltare una seduta
difatti il mio non prende soldi se qualche volta non posso andare... è già successo
è anche piuttosto economico
sembra bravo però. diciamo che se la psicoterapia non servirà a un cazzo, non potrò attribuirlo a incapacità sua
13-04-2011 09:24
sciren
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da luky Visualizza il messaggio
Volevo aggiungere due cose: 1 anche io ho cambiato due psicologi prima di trovare quello che mi segue ora. E come è facile presumere non mi sono trovato bene: la prima in realtà era del centro igiene mentale, forse ero io che non ero pronto ad affrontare determinati argomenti.

La seconda era una psicologa che lavorava in una struttura pubblica dove andavo una volta a settimana: mi ha convinto ad andare in terapia da lei privatamente
risultato: pretendeva 50 euro a seduta per tre volte alla settimana e soprattutto andavano pagate anche quelle in cui non potevo essere presente nonostante il largo preavviso. Cioè se per caso volevo farmi una vacanza a parigi con la mia ragazza dal lunedi al mercoledi dovevo pagarmi oltre al costo del biglietto e alle spese necessarie per il viaggio anche 100 euro da destinare alla psicologa.
mi sentivo frustrato in quanto potevo arrivare da solo max a sborsare 90 euro a settimana ed il resto me lo dovevano regalare i miei; e soprattutto mi sentivo in carcere privato delle libertà fondamentali dell'individuo quale ad esempio la possibilità di fare un viaggio senza essere costretto a pagare alla stronza spese extra.
stupendo è stato il giorno che le ho dato il benservito credo soltanto dopo 2/3 mesi di terapia.le ho detto in modo pacato ma chiaro e netto che il problema era economico e che mi sentivo vittima di una ingiustizia. ho utilizzato l'intera seduta solo per parlare di questo mi sembrava corretto. Poi mi ha chiesto se mi andava di approfondire la questione nella seduta seguente e le ho risposto sempre pacatamente che non avevo niente da aggiungere e che la mia scelta permanendo la situazione era irrevocabile

2 Una terapia cosi lunga secondo me può anche portare ad attenuare la F.S, ma ci vuole molto tempo e tantissima pazienza senza aspettarsi grandi risultati. Nel mio caso credo che la terapia analitica sia quella piu adatta, ma concordo con sciren quando fa l'esempio della metro: di solito in questi casi si consiglia la cognitivo- comportamentale, ma non l ho mai fatta e sembra una boiata da quanto avete detto
anche io ho avuto un'esperienza del genere: mi riferisco ad una psicoterapeuta che mi faceva pagare anche se non andavo e, badate bene, se non andavo no per un viaggio come hai detto tu, ma per malanni di stagione (febbre influenzale ed altro). La giustificazione da parte sua era che quell'ora alla settimana era mia e soltanto mia e pertanto questa forma di ricatto (perchè di ricatto si trattava) era motivata da una responsabilizzazione mia ad essere presente con tenacia a tutte le sedute. La mia analisi era diamentralmente opposta e non ho avuto problemi a dirlo. Sta tizia aveva un calcolo economico preciso da raggiungere a fine mese. Mi sono sentito un numero, un semplice sgancia soldi e per questo ho abbandonato anche io la psicoterapeuta perchè mi ero convinto di quanto asserito appena su e non mi era piu' possibile andare avanti. La cosa che vi consiglio è di creare un rapporto di fiducia con lo psicoterapeuta e costringerlo/a ad un pagamento mensile e non volta per volta. Trattamento da richiedere solo a quelli che non fanno fattura, ma tutto in nero. Questo vi consente di risparmiare qualcosina, qualora mi convinceste di essere as un punto fermo. Scomparite il giorno prima del pagamento risparmiando mediamente sui 200 euro. Lo psicoterapeuta evasore fiscale non potra' chiamarvi per reclamare alcunche'....
13-04-2011 08:34
luky
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Volevo aggiungere due cose: 1 anche io ho cambiato due psicologi prima di trovare quello che mi segue ora. E come è facile presumere non mi sono trovato bene: la prima in realtà era del centro igiene mentale, forse ero io che non ero pronto ad affrontare determinati argomenti.

La seconda era una psicologa che lavorava in una struttura pubblica dove andavo una volta a settimana: mi ha convinto ad andare in terapia da lei privatamente
risultato: pretendeva 50 euro a seduta per tre volte alla settimana e soprattutto andavano pagate anche quelle in cui non potevo essere presente nonostante il largo preavviso. Cioè se per caso volevo farmi una vacanza a parigi con la mia ragazza dal lunedi al mercoledi dovevo pagarmi oltre al costo del biglietto e alle spese necessarie per il viaggio anche 100 euro da destinare alla psicologa.
mi sentivo frustrato in quanto potevo arrivare da solo max a sborsare 90 euro a settimana ed il resto me lo dovevano regalare i miei; e soprattutto mi sentivo in carcere privato delle libertà fondamentali dell'individuo quale ad esempio la possibilità di fare un viaggio senza essere costretto a pagare alla stronza spese extra.
stupendo è stato il giorno che le ho dato il benservito credo soltanto dopo 2/3 mesi di terapia.le ho detto in modo pacato ma chiaro e netto che il problema era economico e che mi sentivo vittima di una ingiustizia. ho utilizzato l'intera seduta solo per parlare di questo mi sembrava corretto. Poi mi ha chiesto se mi andava di approfondire la questione nella seduta seguente e le ho risposto sempre pacatamente che non avevo niente da aggiungere e che la mia scelta permanendo la situazione era irrevocabile

2 Una terapia cosi lunga secondo me può anche portare ad attenuare la F.S, ma ci vuole molto tempo e tantissima pazienza senza aspettarsi grandi risultati. Nel mio caso credo che la terapia analitica sia quella piu adatta, ma concordo con sciren quando fa l'esempio della metro: di solito in questi casi si consiglia la cognitivo- comportamentale, ma non l ho mai fatta e sembra una boiata da quanto avete detto
12-04-2011 14:29
Lila.
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

io son andata dalla psicologa un po di tempo fa e non ne ho tratto benefici anzi....però c'è da dire che lei era alquanto incompetente e che i miei problemi ormai son fin troppo cementati a me.....però secondo me una buona psicoterapia e un bravo professionista possono aiutare abbastanza se una persona lo vuole davvero.
12-04-2011 12:15
maury25
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Lo psicologo in cui andai io sbadigliava ogni tanto. Fanmculo a lui e ai suoi 60 euro che si cuccava a ogni seduta.
Adesso mi curo da solo, ottengo risultati anche migliori. Anche eprchè il mio problema non è esattamente la fobia sociale, quanto piuttosto l'apatia, che è anche peggio.
12-04-2011 09:35
sciren
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da luky Visualizza il messaggio
IO sto in cura da uno psichiatra da 4 anni; è una psicoterapia analitica; cioè di quelle lunghe. Ho fatto piccoli progressi quasi impercettibili giorno dopo giorno; ma se mi giro ora a guardarmi indietro credo di aver fatto molti kilometri di strada. Debbo però premettere che la fobia sociale è solo uno dei tanti aspetti della mia personalità non è certo l'unico mio problema soprattutto se penso a quanti problemi avevo in passato.

La mia testimonianza è senz'altro negativa per quanto riguarda gli psicofarmaci: lo psichiatra per una annetto mi ha prescritto l'ENTACT un antidepressivo che però ha effetti anche su l'ansia. Oltre all'anorgasmia (difficoltà a raggiungere l'orgasmo) ho avuto un altro effetto indesiderato che nemmeno è menzionato nel foglio illustrativo dell'Entact e che ho avuto la fortuna di scoprire grazie al fatto che contemporaneamente stavo in cura da un endocrinologo.
Ero praticamente diventato STERILE. I valori degli spermatozoi si erano abbassati a ZERO. E' un fenomeno che si è scoperto solo di recente e riguarda TUTTI gli antidepressivi inibitori della serotonina; fatto sta che ci sono voluti 2 anni di terapia farmacologica prescritta dall'endocrinologo per far tornare i valori spermatici a livello normale.

Ho usato anche l'ansiolitico LEXOTAN (quando ho sofferto di insonnia) senza però riscontrare particolari effetti indesiderati a parte un bisogno di aumentare le dosi per raggiungere il medesimo effetto. Bisogno che ho saputo controllare grazie all'intelligenza e forza di volontà.
Ora cerco di stare alla larga dagli psicofarmaci e uso raramente il lexotan.
Mi sento di consigliarne l'uso solo a chi NON PUç FARNE A MENO. anche io pensavo di non farcela senza antidepressivo e invece sto qua e sto relativamnte bene.

Per quanto riguarda la terapia psicologica posso solo dire che quando ho messo piede nello studio stavo in DEPRESSIONE ed ero quasi IMPOTENTE.

Ora ho superato la depressione anche se sono triste piu spesso di quanto possa esserlo un NORMALONE, e il sesso con la mia ragazza va alla grande (quando lo facciamo).
Mi rimane la fobia sociale (anche se sto messo meglio di molti compagni di disavventura, avendo almeno una ragazza e una amico); il terrore per il futuro collegato ovviamente a disistima; ed ansia unita ad insonnia soprattutto legate agli esami
due amici... se sei romano
12-04-2011 08:23
luky
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

IO sto in cura da uno psichiatra da 4 anni; è una psicoterapia analitica; cioè di quelle lunghe. Ho fatto piccoli progressi quasi impercettibili giorno dopo giorno; ma se mi giro ora a guardarmi indietro credo di aver fatto molti kilometri di strada. Debbo però premettere che la fobia sociale è solo uno dei tanti aspetti della mia personalità non è certo l'unico mio problema soprattutto se penso a quanti problemi avevo in passato.

La mia testimonianza è senz'altro negativa per quanto riguarda gli psicofarmaci: lo psichiatra per una annetto mi ha prescritto l'ENTACT un antidepressivo che però ha effetti anche su l'ansia. Oltre all'anorgasmia (difficoltà a raggiungere l'orgasmo) ho avuto un altro effetto indesiderato che nemmeno è menzionato nel foglio illustrativo dell'Entact e che ho avuto la fortuna di scoprire grazie al fatto che contemporaneamente stavo in cura da un endocrinologo.
Ero praticamente diventato STERILE. I valori degli spermatozoi si erano abbassati a ZERO. E' un fenomeno che si è scoperto solo di recente e riguarda TUTTI gli antidepressivi inibitori della serotonina; fatto sta che ci sono voluti 2 anni di terapia farmacologica prescritta dall'endocrinologo per far tornare i valori spermatici a livello normale.

Ho usato anche l'ansiolitico LEXOTAN (quando ho sofferto di insonnia) senza però riscontrare particolari effetti indesiderati a parte un bisogno di aumentare le dosi per raggiungere il medesimo effetto. Bisogno che ho saputo controllare grazie all'intelligenza e forza di volontà.
Ora cerco di stare alla larga dagli psicofarmaci e uso raramente il lexotan.
Mi sento di consigliarne l'uso solo a chi NON PUç FARNE A MENO. anche io pensavo di non farcela senza antidepressivo e invece sto qua e sto relativamnte bene.

Per quanto riguarda la terapia psicologica posso solo dire che quando ho messo piede nello studio stavo in DEPRESSIONE ed ero quasi IMPOTENTE.

Ora ho superato la depressione anche se sono triste piu spesso di quanto possa esserlo un NORMALONE, e il sesso con la mia ragazza va alla grande (quando lo facciamo).
Mi rimane la fobia sociale (anche se sto messo meglio di molti compagni di disavventura, avendo almeno una ragazza e una amico); il terrore per il futuro collegato ovviamente a disistima; ed ansia unita ad insonnia soprattutto legate agli esami
11-04-2011 17:01
leon77
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Onestamente, ho fatto solo recentemente della psicoterapia breve, e in parte qualche problema lo risolto.

Vi racconto uno dei circoli che si innescavano nella mia mente, che grazie al mio pschiatra ho risolto.

Uno dei miei principali problemi era quello di non riuscire a mangiare meno, cioè dovevo mangiare sempre è tanto, come allentavo la presa e cercavo di mangiare come una persona normale, venivo preso da attacchi di panico e ansia a go go....

Sono arrivato a pesare 95 kg per 1,76, la dieta per me era un utopia, in realtà il mio subconscio stava cercando di nascondere un'inestetismo sul mio corpo, secondo la nostra seconda persona, quella non razionale, il grasso lo poteva nascondere e quindi mi obbligava a mangiare

In realtà il mio inestetismo che in realtà era una ginecomastia, secondo il psichiatra obbligava il circolo ossessione con compulsione a ripetersi all'infinito.

Diciamo che ormai a a 34 anni, non me ne poteva fregare più di tanto, ormai l'avevo metabolizzato come un piccolo difetto, mai a credere cosa si potesse celare....., sai mi dicevo ma è possibile che il pschiatra abbia ragione??

Cmq, sul suo consiglio, ho fatto un piccolo intervento, passato dalla mutua, quindi gratis, dopo un mese quando ho tolto le medicazioni ho potuto fare la dieta senza avere attacchi di panico, adesso peso 72kg, non ero cosi da quando avevo 16 anni !!

Avete idea, di che cosa girava nella mia testa a livello inconscio???
11-04-2011 16:44
leon77
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da priapo Visualizza il messaggio
Oddio, magari la soluzione potrebbe essere un'altra : lo psicologo viene pagato solo alla fine della terapia, a risultato ottenuto......sarebbe più corretto verso il paziente che paga senza vedere risultati. Ovviamente questo non comoda agli psicologi.
Sono d'accordo, perchè dovrei pagare per un servizio che in realtà non mi fornisce niente?!!

Sarei anche disposto a pagare il doppio, ma solo alla fine, con dei risultati tangibili
08-04-2011 12:09
sciren
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcher Visualizza il messaggio
Sì, ecco appunto, io non ho problemi a prendere la metro e non mi trema niente, ma ho carenze di affetto, quindi analizzo quelle. Non ho particolari fobie, non ci sono cose che vorrei fare ma non riesco a fare a causa di una paura irrazionale che mi sovrasta (anche se a volte non ho ancora chiaro cosa voglio fare, non mi capisco e non capisco gli "altri"), non ho grossi sintomi d'ansia o altro. In questa situazione io non ho obiettivi definiti se non un generico "stare bene con me stesso e con gli altri". A voler essere poetico il mio è male di vivere. A voler essere "specialistico" la mia opinione è che il mio problema non è ben descritto dal termine "fobia sociale" ma piuttosto potrebbe essere definito a grandi linee come un "disturbo nella percezione del sé e della comunanza con gli altri".



Sì, direi di sì.

la metro moon era un esempio banale. Cmq certo il tuo caso forse richiede introspezione. I miei imperativi erano rivolti a quanti (tantissimi) in questo forum vorrebbero lavorare, uscire con una donna/uomo (esempio le broccolanti non postanti), non cacarsi sotto nel parlare a cena o a pranzo... etc etc... in questi casi, a mio parere, è fondamentale lavorare piu' sul lato comportamentale che su quello cognitivo.
08-04-2011 11:22
Moonwatcher
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
Junghiana???????? Noooo desisti.L'ho fatta! Che si fotta quanto agli obiettivi esempio : non riesci ad andare in metro.Il cognitivocomportamentalista dovrebbe individuare i motivi e successivamente spiegarti i comportamenti,attraverso l'annullamento dei pensieri automatici ed una susseguente graduale esposizione alla situazione temuta.Dopo un mese che risultato hai ottenuto? Ancora magari non prendi la metro, ma sei a tuo agio in stazione.Se il treno arriva non tremi più etc etc e si va avanti:qui e adesso.Cazzo ve frega sape' solo che se non prendi la metro e' x un problema di mancanza d'affetto? Lol.Tu devi andare a lavoro domani,nonntra 10 anni.Chiaro!?!?!
Sì, ecco appunto, io non ho problemi a prendere la metro e non mi trema niente, ma ho carenze di affetto, quindi analizzo quelle. Non ho particolari fobie, non ci sono cose che vorrei fare ma non riesco a fare a causa di una paura irrazionale che mi sovrasta (anche se a volte non ho ancora chiaro cosa voglio fare, non mi capisco e non capisco gli "altri"), non ho grossi sintomi d'ansia o altro. In questa situazione io non ho obiettivi definiti se non un generico "stare bene con me stesso e con gli altri". A voler essere poetico il mio è male di vivere. A voler essere "specialistico" la mia opinione è che il mio problema non è ben descritto dal termine "fobia sociale" ma piuttosto potrebbe essere definito a grandi linee come un "disturbo nella percezione del sé e della comunanza con gli altri".

Quote:
Originariamente inviata da sway Visualizza il messaggio
Cmq si impara anche a farsi l'autoanalisi (e a capire meglio gli altri). @Moonwatcher: a te succede?
Sì, direi di sì.
08-04-2011 08:21
sciren
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Ora metto le dita nella presa e poi ti dico
07-04-2011 22:33
veratrum
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
Cmq io ho partecipato a gruppi di automutuo aiuto, addirittura avevo fatto il corso per facilitatore. Poi ho fatto omeopatia e niente, ho provato con lo yoga e niente, ho provato il tapping e niente, ho fatto training autogeno e niente, ipnosi terapia e niente, psicoterapia di diversi tipi, dalla cognitivo comportamentale a quella breve (in dieci sedute promettevano di risolvere il problema, per poi dirti che ne servivano altre dieci... altri soldi etc etc).

Cavolo, ma quanta roba hai fatto.... Pure l'ipnosi...
e non è servito a nulla.... Mah, però ti rimane sempre la 2e20
07-04-2011 21:21
andry88darkside
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

sciren ho poco tempo non mi va di parlarti delle mie innumerevoli psicologie di vario tipo, alcune di vari anni, ma vado al dunque: pure io ho avuto scarsi risultati, soprattutto rapportandoli ai lauti compensi che queste persone si fanno dare. Insomma, sono molto deluso dalla categoria, per questo ho preso la difficile decisione di smettere, di trovare a mio modo una soluzione, costi quel che costi, perchè ad un certo punto, per quanto duro possa essere, è meglio affrontare la realtà: siamo soli con noi stessi nel nostro problema, dunque è da noi stessi che dobbiamo partire, in un modo o nell'altro. La psicoterapia non è una "stampella" o un aiuto, secondo me, ma un qualcosa di superfluo in definitiva: se hai deciso di cambiare, cambierai pure da solo, se non vuoi farlo, neanche il miglior terapeuta del mondo potrà indurti a farlo. Piuttosto, sono favorevole ad un approccio immediato al problema, farmacologico di breve termine se necessario, ma comunque incisivo, determinante: cosa che non sono le luuuunghe e, soprattutto, costose! terapie psicologiche ordinarie. Credo che l'effetto di queste, se c'è, sia momentaneo, come può esserlo il sollievo che trovi nel raccontare i tuoi problemi ad un tizio che ti ascolta e ti accoglie, nient'altro: una volta tornato alla tua vita, a meno che TU non compia azioni davvero INCISIVE, il problema resta, e sei punto e accapo. Con tutto il rispetto per la onorevole professione di psicoterapeuta, si intende, che non mi permetterei mai di criticare; so che ci sono persone validissime, ma qui stiamo discutendo dell'EFFICACIA reale, concreta, della terapia, e del rapporto beneficio/costo, che è un altro conto.
07-04-2011 20:56
April
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Quote:
Originariamente inviata da sciren Visualizza il messaggio
Proporrei,per chiudere, un'azione penale nei confronti di quei 'professionisti' (e ce ne sono) che puntano a creare un rapporto di dipendenza psico/paziente con terapie di durata decennale! Un abominio!!!!!
So che si crea sicuramente dipendenza, e questo è in parte negativo, perché ora come ora non riuscirei a fare senza. Ma si impara, come si impara a tutti i numerosi abbandoni che purtroppo la vita ci propone.

(Sono sicura che la tirano anche alla lunga e questo mi indispone un po' perché si sborsa una quantità inimmaginabile di quattrini.)

Cmq si impara anche a farsi l'autoanalisi (e a capire meglio gli altri). @Moonwatcher: a te succede?
07-04-2011 19:07
sciren
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Junghiana???????? Noooo desisti.L'ho fatta! Che si fotta quanto agli obiettivi esempio : non riesci ad andare in metro.Il cognitivocomportamentalista dovrebbe individuare i motivi e successivamente spiegarti i comportamenti,attraverso l'annullamento dei pensieri automatici ed una susseguente graduale esposizione alla situazione temuta.Dopo un mese che risultato hai ottenuto? Ancora magari non prendi la metro, ma sei a tuo agio in stazione.Se il treno arriva non tremi più etc etc e si va avanti:qui e adesso.Cazzo ve frega sape' solo che se non prendi la metro e' x un problema di mancanza d'affetto? Lol.Tu devi andare a lavoro domani,nonntra 10 anni.Chiaro!?!?!
07-04-2011 18:58
Moonwatcher
Re: Gli psicologi... questi sconosciuti

Che ti devo dire sciren, fai le tue battaglie e le tue azioni penali, io la vedo in modo quasi diametralmente opposto ormai, infatti se dovessi mai decidere di lasciare questa (ma per ora penso proprio di no) opterei forse per una Junghiana o comunque psicanalitica. Ma mi spiegate - in modo chiaro e con qualche esempio - cosa intendete precisamente con "fissare e verificare degli obiettivi"?
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