Re: Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
hehehe, ok a parte gli scherzi, io credo un bel 50 e 50, ci siamo noi e c'è tutto il resto, non mi sento di dare altre percentuali, la colpa è equamente divisa
24-02-2011 23:21
Solo97
Re: Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
In gran parte dipende da noi
24-02-2011 23:17
Gandalf
Re: Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
Quote:
Originariamente inviata da orange
Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
Molto, fin troppo
24-02-2011 23:15
maury25
Re: Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
In percentuale(sono) , circa il 70% per mano mia.
Il restante 30% è frutto di uan sfortunata coincidenza di fattori che hanno contribuito alla situazione attuale.
Ma sarei un idiota nell'ammettere che io non ho contribuito alla mia infelicità. Un pò me la sono cercata. Con le mie scelte e con la mia personalità.
24-02-2011 22:26
Kos90
Re: Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
Pienamente. Se invece si considera che parte della nostra psiche non è sotto il nostro controllo (o non riusciamo a controllarla), siamo quindi in parte inconsciamente responsabili dei nostri stati d'animo. E' solo questione di psicologia personale, sta tutto nel cervello.
Fate un'esperimento: sforzatevi e autoconvincetevi d'essere felici, senza pensare a tutto il resto. Con un pò di pratica, allenando la forza di volontà e con un "fanculo tutto" ci si può riuscire.
Io è da un pò che lavoro su queste cose, vi dico un trucco che forse è abbastanza ovvio: fate finta INTERIORMENTE d'essere felici, semplicemente siate felici anche se non lo siete, fatelo quando siete soli (molto importante). Mettetevi soli nella vostra tana, e per qualche minuto fate una pausa dall'esistenza e dalla vita, in un certo senso dovete varcare i confini della ragione; poi visualizzate la vostra testa e rendetevi conto che in realtà è solo grossa quanto un pallone. Fatto ciò visualizzate tutto il vostro pensiero dentro questo piccolo contenitore cranico; e, come se non ci fosse un domani, uscite dal contenitore lasciandoci dentro il vostro pensiero, ciò che deve uscire all'esterno è solo il vostro "io" neutrale (senza ricordi, senza passato e senza futuro e senza pensare).
Ora, il vostro "nemico" è il subconscio, ma non dovete sconfiggerlo, dovete fare il suo stesso gioco. Per prima cosa dovete conoscerlo e conoscere le sue tattiche, poi dovrete prendere in mano la situazione e far finta che l'inconscio sia un bambino monello dentro di voi.
Ho imparato che se lo si cerca di sconfiggere non serve a niente, la cosa migliore è diventarci amici, stringere un'alleanza, e se lo farete il vostro inconscio vi dirà "ok, mi lascerò addestrare da te e mi scuso subito se sarà un'impresa difficile dato che non riesco a controllarmi". Da questo momento sarà un lungo lungo cammino, all'inizio dovrete anche comprendere che voi e il vostro inconsio siete entità separate ma contenute nella stessa persona, nel bene e nel male dovrete essere alleati. Sarà come un vostro figlio che non è stato ammaestrato e che vuole il vostro aiuto, non prima di averlo conosciuto e di averci fatto amicizia.
Ora, se riuscite a stringere alleanza con l'inconscio egli vi darà più libertà e col tempo imparerà a cooperare con voi....lui è semrpe con voi, anche ora se riuscite a percepirlo, però ora vi odia perchè non lo cagate. E se pensate che non esiste prenderà maggiori distanze da voi e vi rovinerà la vita.
Dovete parlarci spesso, sopratutto quando emerge (quando emergono gli istinti e le emozioni forti), dovete tenere sempre a mente che voi non siete lui, ma che ci convivete, voi due formate la vostra persona.
Iniziate con le piccole cose, a piccoli passi. In più avrete un nuovo amico, piangerete e riderete insieme, basta volerlo e crederci (si crede in tante stronzate, questa non mi sembra così grave), non avete niente da perderci.
Tanti penseranno che è una cazzata pazzesca, ma seriamente vi dico che non lo è.
Più ci credete e più il vostro io incoscente ci crederà, e più il vostro incoscente ci crederà più otterrete ciò che vorrete grazie alla sua cooperazione. Chiamatela suggestione, inganno psicologico, autoterapia, come volete, è irrilevante...l'importante è che funzioni.
Non approfondisco sulla felicità perchè "felicità" è una parola vaga, generalizzata e relativa tanto quanto la parola "liquido".
24-02-2011 20:03
Inosservato
Re: Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
Quote:
Originariamente inviata da Altamekz
Scusa, ma dove clicco per votare il sondaggio? O_o
hahahah magari stavolta non è un sondaggio
24-02-2011 19:45
Altamekz
Re: Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
Scusa, ma dove clicco per votare il sondaggio? O_o
24-02-2011 18:14
barclay
Re: Quanto siamo responsabili della nostra felicità?
Non capisco la domanda: tra noi frequentatori del sito felicità ce n'è ben poca