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| 30-11-2010 12:33 |
| MoonwatcherII |
Re: Era un problema...
Nella società della metacomunicazione si potranno vedere tutte le intenzioni altrui e non ci sarà più alcuna differenza tra intenzioni e azioni! LOL
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| 30-11-2010 12:12 |
| Labocania |
Re: Era un problema...
Si potessero vedere le intenzioni altrui, fossero evidenti vivide, quanti egoistici, perversi orribili pensieri vedremmo muoversi dietro volti amabili e tranquilli apparentemente...
Per fortuna possiamo giudicare solo le azioni!
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| 30-11-2010 09:52 |
| Inosservato |
Re: Era un problema...
Quote:
Originariamente inviata da Mock Turtle
Ora, non ci girerò troppo intorno e vi pongo subito la domanda fatidica: secondo voi, le persone devono essere giudicate per le loro azioni o per le loro intenzioni?
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Le azioni si vedono, si sentono, si toccano, producono effetti, le intenzioni no, sono invisibili agli occhi.
Il problema è che le intenzioni degli altri si possono solo intuire, o meglio "indovinare". Quindi in conclusione la mia risposta è: non lo so. Giudicare le azioni o le intenzioni vuol dire comunque esprimere un giudizio parziale o perlomeno incompleto. Alla fine forse è meglio non giudicare.....
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| 30-11-2010 00:03 |
| anonimo |
Re: Era un problema...
Bel 3d.
Spontaneamente mi viene da rispondere che dobbiamo basarci sulle intenzioni e non sui risultati delle azioni.
Uno che fa del male a qualcun altro inavvertitamente, o senza volerlo, non lo consideriamo malvagio, di solito, ma soltanto maldestro, inaffidabile ecc..
La giustificazione di ciò secondo me è la seguente.
Giudicare qualcuno di solito significa assegargli delle proprietà.
Noi consideriamo la malvagità una proprietà mentale di qualche individuo.
Dire che uno ha qualche comportamento malvagio, ma non ha l'intenzione di essere malvagio, significa dire che egli manca dell'aspetto mentale del suo atto, in quanto l'intenzionalità è una caratteristica degli stati mentali. Se manca dell'aspetto mentale allora non può avere la caratteristica mentale della malvagità. Si può dire che la malvagità non è in lui ma nel suo gesto.
I gesti non ci definiscono se non sono accompagnati dall'intenzionalità.
Altrimenti noi saremmo tutti malvagi, ma di brutto. Infatti tutti noi camminiamo, e nel farlo uccidiamo milioni di organismi viventi. Lol. Ma mica tanto lol, alla fine..
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| 29-11-2010 23:15 |
| Mock Turtle |
Era un problema...
Quote:
[...] “A me è più simpatico il Tricheco” disse Alice; “perché a lui un pochino è dispiaciuto per le povere ostriche.”
“ Però ne ha mangiate più del Carpentiere” disse Tweedledee. “Vedi, si teneva il fazzoletto davanti perché il Carpentiere non potesse contare quante ne prendeva [...]”
“Che imbroglione!” disse Alice indignata. “Allora mi è più simpatico il Carpentiere... se non ne ha mangiate tante quanto il Tricheco.”
“Ma ne ha mangiate tante quante è riuscito a prenderne” disse Tweedledum.[...]
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(tratto dalla mia “Bibbia” personale  )
Ora, non ci girerò troppo intorno e vi pongo subito la domanda fatidica: secondo voi, le persone devono essere giudicate per le loro azioni o per le loro intenzioni? E che cosa intendete voi con intenzioni (inclinazioni, idee fugaci, pensieri al limite dell’ossessione,etc.etc.)? Io non rispondo certo: per me è tuttora un problema...
(P.S.: La conclusione di Alice è la seguente...
Quote:
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[...]Dopo una pausa, Alice cominciò: "Bene! Erano dei tipi molto antipatici tutti e due..."[...]
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...la faceva semplice lei, o no?)
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