FobiaSociale.com  
     

Home Messaggi odierni Registrazione FAQ
 
Vai indietro   FobiaSociale.com > Psico Forum > Depressione Forum > Mi arrendo,vado da qualcuno
Discussione: Mi arrendo,vado da qualcuno Rispondi alla discussione
Il tuo nome utente: Clicca Qui per loggarti
Verifica immagine
Inserisci le lettere o i numeri (o entrambi) nell'immagine che visualizzi qui a destra.

Titolo:
  
Messaggio:

Opzioni addizionali
Opzioni varie

Visualizza l'argomento(prima i nuovi)
19-12-2010 13:55
Carboxide
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Gli psichiatri possono anche fare psicoterapia, ma, essendo dottori in medicina, tendono quasi sempre verso la terapia farmacologica.
Ah,ho capito...comunque se non serve immagino non mi prescriverà niente,ma questo lo lascerò decidere a lui...
19-12-2010 13:53
barclay
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Carboxide Visualizza il messaggio
mi domando:ma gli psichiatri non si occupano di disturbi necessitanti di cure mediche vere e proprie?
Gli psichiatri possono anche fare psicoterapia, ma, essendo dottori in medicina, tendono quasi sempre verso la terapia farmacologica.
19-12-2010 13:45
Carboxide
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da stone Visualizza il messaggio
Credo che il dott. Liverani volesse sapere a che “scuola terapeutica” appartiene (analitica, comportamentale, ecc.)
E' che la domanda era specifica,ha fatto proprio riferimento a"psicologo,psicoterapeuta o psichiatra?"
Comunque devo correggermi,è uno psichiatra,o almeno questo emerge dalla mia ricerchina,al che mi domando:ma gli psichiatri non si occupano di disturbi necessitanti di cure mediche vere e proprie?Io sulla scelta mi sono solo affidato alle indicazioni di un amico di famiglia,senza curarmi di questo,altrimenti ero indirizzato allo psicoterapeuta(e avevo dato per scontato che fosse tale,infatti)
19-12-2010 13:29
barclay
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Carboxide Visualizza il messaggio
Grazie mille,per risponderle il dottore in questione è psicoterapeuta(anche se io credevo fosse un sinonimo di psicologo)
Credo che il dott. Liverani volesse sapere a che “scuola terapeutica” appartiene (analitica, comportamentale, ecc.)
19-12-2010 12:17
Carboxide
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
In genere i primi colloqui sono dedicati alla conoscenza della persona e del problema che lamenta. Questo processo di conoscenza (che non si esaurisce in un solo colloquio) continua anche nei colloqui successivi parallelamente alla pianificazione e all'attuazione dell'intervento terapeutico. Cerchi di spiegare il suo problema e di rispondere alle domande che le verranno poste. Se dovesse tralasciare qualcosa potrà aggiungerlo la volta successiva e se crede che il suo terapeuta l'abbia fraintesa ha il diritto di chiarire e ripetere quanto detto.
Ricordi che di fronte a lei ci sarà una persona con l'intenzione di conoscerla e di aiutarla e che le farà delle domande per cercare di comprendere la natura del suo problema.

Una curiosità personale: a che tipo di professionista si è rivolto? psicologo, psicoterapeuta, psichiatra?

In bocca al lupo per il suo primo colloquio.

Dott. Liverani
Grazie mille,per risponderle il dottore in questione è psicoterapeuta(anche se io credevo fosse un sinonimo di psicologo)
Ah,crepi(il lupo ovviamete!),speriamo bene!
19-12-2010 10:30
Dott. Liverani
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Carboxide Visualizza il messaggio
Scusate,vorrei riaprire il topic visto che ho chiamato il dottore(alla fine ne ho scelto uno in quanto consigliatomi come affidabile e disponibile),e ho appuntamento mercoledì sera:quello che vorrei sapere è,in base alla vostra esperienza,alla prima seduta che devo da dì?Ho paura,come diceva Blacksoul,di non riuscire a spiegare niente e di rimanere lì a blaterare e magari gli faccio pure capire male!
In genere i primi colloqui sono dedicati alla conoscenza della persona e del problema che lamenta. Questo processo di conoscenza (che non si esaurisce in un solo colloquio) continua anche nei colloqui successivi parallelamente alla pianificazione e all'attuazione dell'intervento terapeutico. Cerchi di spiegare il suo problema e di rispondere alle domande che le verranno poste. Se dovesse tralasciare qualcosa potrà aggiungerlo la volta successiva e se crede che il suo terapeuta l'abbia fraintesa ha il diritto di chiarire e ripetere quanto detto.
Ricordi che di fronte a lei ci sarà una persona con l'intenzione di conoscerla e di aiutarla e che le farà delle domande per cercare di comprendere la natura del suo problema.

Una curiosità personale: a che tipo di professionista si è rivolto? psicologo, psicoterapeuta, psichiatra?

In bocca al lupo per il suo primo colloquio.

Dott. Liverani
18-12-2010 19:21
Carboxide
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Scusate,vorrei riaprire il topic visto che ho chiamato il dottore(alla fine ne ho scelto uno in quanto consigliatomi come affidabile e disponibile),e ho appuntamento mercoledì sera:quello che vorrei sapere è,in base alla vostra esperienza,alla prima seduta che devo da dì?Ho paura,come diceva Blacksoul,di non riuscire a spiegare niente e di rimanere lì a blaterare e magari gli faccio pure capire male!
04-12-2010 17:15
Blacksoul
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Anche io come Carboxide ho intenzione di andare da uno specialista.
E' da tempo che nei momenti di crisi mi ritrovo nella condizione di volerci andare per poi rinunciare subito dopo passato il momento.
Quando sto meglio non ci riesco, mi sembra di non aver nulla di concreto da dire per far capire allo specialista qual è il mio disagio e, per questo, lascio perdere...
04-12-2010 15:20
passenger
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
La scelta di una terapia cognitivo comportamentale a mio avviso è la più indicata.
La Gestalt è migliore perché è più olistica.
02-12-2010 01:14
Altamekz
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Niente non riesco a smettere di pensare a Crozza che imita Serse Cosmi

Cambiati il nick Liverani!
01-12-2010 21:32
Dott. Liverani
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Carboxide Visualizza il messaggio
Scusate,mi chiedevo anche se la TCC è utile a ritrovare la motivazione a vivere:uno dei motivi per cui sono rimasto praticamente solo è che non sento alcuno stimolo a cercare gli altri,o a piacergli,sono in uno stato di apatia.
Se ciò rientra nel concetto di depressione,allora la terapia mi dovrebbe aiutare anche in questo?
La risposta è sì.

Dott. Liverani
01-12-2010 21:29
Dott. Liverani
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Scusi l'ignoranza, "TCC integrata" significa integrata con psicofarmaci o cosa? E con alcuni quali disturbi di personalità intende?
Nel caso di alcuni disturbi di personalità (es. borderline) è opportuno che oltre allo psicoterapeuta il paziente veda parallelamente anche uno psichiatra per gli aspetti farmacologici e per sostenere la relazione terapeutica spesso molto complessa e a rischio.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
P.S.: ha deciso lei di scrivere in questo forum, deve accettare che le sue parole possano venire fraintese o semplicemente che qualcuno possa essere in disaccordo con lei, mica può venire solo qua a far pubblicità alla TCC e a se stesso.
Il mio era un invito a leggere con più attenzione per capire meglio. Come vede non ho alcun problema a rispondere a tutte le sue domande e/o a chiarire concetti poco chiari.

Dott. Liverani
01-12-2010 14:52
Carboxide
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Scusate,mi chiedevo anche se la TCC è utile a ritrovare la motivazione a vivere:uno dei motivi per cui sono rimasto praticamente solo è che non sento alcuno stimolo a cercare gli altri,o a piacergli,sono in uno stato di apatia.
Se ciò rientra nel concetto di depressione,allora la terapia mi dovrebbe aiutare anche in questo?
01-12-2010 01:37
MoonwatcherII
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Farò un esempio per essere più chiaro. Ho fatto la distinzione tra introdurre e produrre perché nel primo caso si può presupporre che sia il terapeuta a dire al paziente cosa pensare, ovvero a mettere nella testa del paziente le sue idee. Nel secondo caso invece sarà il paziente a elaborare (con l'aiuto del terapeuta) nuovi modi di pensare più funzionali.
Avevo capito, il fatto è che come dice bisogna provarla per capire davvero ed io l'ho interrotta perché l'ho trovata poco soddisfacente.

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Il primo colloquio gratuito non è sempre garantito.
Infatti non ho detto che l'ho preteso, ma la maggioranza (qui a Torino dove abito) me l'hanno concesso.

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Ti invito a leggere con più attenzione quanto scrivo per non fraintendere le mie parole. Non ho mai usato il verbo "dovere" ne tanto meno parlato di scadenze così perentorie. Il carattere collaborativo della TCC prevede che ogni difficoltà incontrata durante il trattamento venga discussa con il paziente in modo da poterla superare.
Il codice deontologico degli psicologi prevede che di fronte a prove evidenti dell'inutilità del suo intervento lo psicologo debba interrompere il trattamento.
Pertanto è chiaro che la valutazione non spetta solo al paziente.
Anche qui avevo capito e non ho frainteso affatto, forse non l'ho precisato ma mi sembrava chiaro che il senso di dovere di cui parlavo è mio soggettivo, è quello che ho sentito io messo di fronte a "compiti comportamentali" del tipo di quelli che ha detto lei, con in aggiunta una sensazione di essere falso come una moneta da tre euro nello svolgerli. E credo sia anche normale, una persona decide di fare delle cose nella vita, ma non è che programma il dettaglio e decide un certo momento "va, ora esco e vado a iniziare una conversazione con una sconosciuta" . Sono cose che uno dovrebbe fare con spontaneità. Se funziona per obiettivi, beh allora funziona per obiettivi, ha poco da obiettare che sono perentori o meno e che le difficoltà vengono poi discusse.

Ah, dimenticavo: le "prove evidenti" dell'inutilità del trattamento ho il sospetto che siano soggettive, non credo sia difficile, volendo, trovare un qualche progresso, facile trovare almeno un obiettivo raggiunto (anche quando mollai la mia terapeuta TCC cercava di convincermi di fantomatici progressi che c'erano stati). Non dubito che lei lo applichi in modo onesto quel codice, ma credo che molti si prendano un po' troppo tempo prima di dichiarare di non essere in grado di aiutare il paziente, accanendosi come con i farmaci quando vengono prescritti nonostante siano palesemente inefficaci (poi magari lo fai perché pensi che non ci siano al momento altri farmaci più efficaci per il mio male, ma almeno dimmelo).

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Una TCC integrata a lungo termine risulta essere tra i più efficaci interventi per alcuni disturbi di personalità. I disturbi di personalità sono patologie molto complesse e pertanto non è possibile usare termini assoluti.
Scusi l'ignoranza, "TCC integrata" significa integrata con psicofarmaci o cosa? E con alcuni quali disturbi di personalità intende?

P.S.: ha deciso lei di scrivere in questo forum, deve accettare che le sue parole possano venire fraintese o semplicemente che qualcuno possa essere in disaccordo con lei, mica può venire solo qua a far pubblicità alla TCC e a se stesso.
30-11-2010 23:29
Dott. Liverani
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Mmmh, questa cosa la devo ancora capire meglio.
Farò un esempio per essere più chiaro. Ho fatto la distinzione tra introdurre e produrre perché nel primo caso si può presupporre che sia il terapeuta a dire al paziente cosa pensare, ovvero a mettere nella testa del paziente le sue idee. Nel secondo caso invece sarà il paziente a elaborare (con l'aiuto del terapeuta) nuovi modi di pensare più funzionali.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
La ringrazio per il suggerimento del tutto disinteressato ... Scherzi a parte sono attualmente in terapia e mi trovo benissimo con la mia attuale terapeuta, quindi non sono in cerca di nulla, lo chiedevo solo perché penso possa essere utile a chi sta pensando per la prima volta di rivolgersi a qualcuno, come chi ha aperto questo topic. Io per scegliere ho fatto così: sono andato da una decina di psicoterapeuti di orientamenti diversi (TCC, psicodinamica, sistemico-relazionale, terapia breve strategica, ecc.). Ho fatto il primo colloquio (tutti tranne una hanno accettato di fare un primo colloquio conoscitivo gratuito), ho raccontato brevemente i miei problemi e mi sono fatto spiegare come funzionavano e come lavoravano loro. Poi ho fatto la mia scelta, basata sia sui dati oggettivi raccolti che sul feeling emotivo che ho sentito. Tra l'altro segnalo che una di queste terapeute mi ha criticato per questo modo di scegliere che io invece trovo sia un mio diritto , lei cosa ne pensa?
In linea di principio concordo su una scelta fatta sulla base del "feeling emotivo" dopo essersi fatti un'idea del tipo di terapia che si desidera fare. Scegliere il terapeuta è senza dubbio un suo diritto. Il primo colloquio gratuito non è sempre garantito.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Mmmh, anche questo lo devo ancora capire meglio. A me suona un po' strano questo porsi dei piccoli obiettivi così programmatici come quelli che dice lei, tipo entro fine mese devo "riuscire a cominciare una conversazione con una ragazza sconosciuta". A parte l'ansia di imporsi qualcosa che si deve fare, io penso che le cose uno dovrebbe sentire e farle quando se la sente di farle, non perché si è dato una scadenza. Però, ripeto, l'argomento sarebbe da approfondire meglio. Ad ogni modo quello che volevo chiederle è: se lei vede che questo lavoro per obiettivi non funziona consiglierà al paziente di cambiare terapia? Beninteso, dopo aver fatto diversi tentativi per capire come mai non si riesce a raggiungere gli obiettivi e tentato strade diverse, quindi dopo un tot di tempo lei consiglia mai di cambiare ché tanto si sta solo perdendo tempo e denaro? Oppure, come mi pare di capire, parte dal presupposto che il paziente ha modo di valutare da solo se la terapia sta funzionando?
Ti invito a leggere con più attenzione quanto scrivo per non fraintendere le mie parole. Non ho mai usato il verbo "dovere" ne tanto meno parlato di scadenze così perentorie. Il carattere collaborativo della TCC prevede che ogni difficoltà incontrata durante il trattamento venga discussa con il paziente in modo da poterla superare.
Il codice deontologico degli psicologi prevede che di fronte a prove evidenti dell'inutilità del suo intervento lo psicologo debba interrompere il trattamento.
Pertanto è chiaro che la valutazione non spetta solo al paziente.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
E' ritenuto il trattamento più efficace anche per i disturbi della personalità?
Una TCC integrata a lungo termine risulta essere tra i più efficaci interventi per alcuni disturbi di personalità. I disturbi di personalità sono patologie molto complesse e pertanto non è possibile usare termini assoluti.

Spero di aver risposto e chiarito le tue perplessità.

Dott. Liverani
30-11-2010 03:17
MoonwatcherII
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Non si introducono, ma le produce il paziente attraverso il lavoro terapeutico, una volta che ha riconosciuto le altre come disfunzionali.
Mmmh, questa cosa la devo ancora capire meglio.

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
La sua idea è sostanzialmente giusta.
Perfetto, grazie.

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Probabilmente sono stato frainteso. Quel che volevo dire è che l'ambito d'intervento della terapia cognitivo comportamentale è per lo più rivolto al "qui ed ora". Il passato è importante nella misura in cui può spiegare il presente, ma è la situazione attuale che si può (e si vuole) modificare. Spero di essere stato più chiaro.
Perfetto, grazie, è stato chiarissimo.

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Non sempre esiste un evento ben identificabile, molto spesso si tratta di una serie di eventi e circostanze. Ad ogni modo non è possibile avere la certezza assoluta riguardo l'origine di un problema, ma si possono fare delle ipotesi più o meno plausibili.
Sono d'accordo.

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Io lavoro a Ravenna. Scherzi a parte... Oltre a fidarsi di quel che può sentire in giro, credo che la scelta migliore sia provare a trarre le proprie conclusioni.
La ringrazio per il suggerimento del tutto disinteressato ... Scherzi a parte sono attualmente in terapia e mi trovo benissimo con la mia attuale terapeuta, quindi non sono in cerca di nulla, lo chiedevo solo perché penso possa essere utile a chi sta pensando per la prima volta di rivolgersi a qualcuno, come chi ha aperto questo topic. Io per scegliere ho fatto così: sono andato da una decina di psicoterapeuti di orientamenti diversi (TCC, psicodinamica, sistemico-relazionale, terapia breve strategica, ecc.). Ho fatto il primo colloquio (tutti tranne una hanno accettato di fare un primo colloquio conoscitivo gratuito), ho raccontato brevemente i miei problemi e mi sono fatto spiegare come funzionavano e come lavoravano loro. Poi ho fatto la mia scelta, basata sia sui dati oggettivi raccolti che sul feeling emotivo che ho sentito. Tra l'altro segnalo che una di queste terapeute mi ha criticato per questo modo di scegliere che io invece trovo sia un mio diritto , lei cosa ne pensa?

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
Forse mi ha frainteso. Immagino ci siano colleghi più "bravi" e meno "bravi". La scelta degli obiettivi viene concordata insieme. Sapere esattamente quali sono gli obiettivi di un trattamento permette poi di valutare l'andamento della terapia da parte del paziente.
Esempio. Se tra gli obiettivi a breve termine c'è "riuscire a cominciare una conversazione con una ragazza sconosciuta" è possibile valutare se dopo qualche mese di terapia tale obiettivo è stato raggiunto oppure no ed eventualmente perché...
Mmmh, anche questo lo devo ancora capire meglio. A me suona un po' strano questo porsi dei piccoli obiettivi così programmatici come quelli che dice lei, tipo entro fine mese devo "riuscire a cominciare una conversazione con una ragazza sconosciuta". A parte l'ansia di imporsi qualcosa che si deve fare, io penso che le cose uno dovrebbe sentire e farle quando se la sente di farle, non perché si è dato una scadenza. Però, ripeto, l'argomento sarebbe da approfondire meglio. Ad ogni modo quello che volevo chiederle è: se lei vede che questo lavoro per obiettivi non funziona consiglierà al paziente di cambiare terapia? Beninteso, dopo aver fatto diversi tentativi per capire come mai non si riesce a raggiungere gli obiettivi e tentato strade diverse, quindi dopo un tot di tempo lei consiglia mai di cambiare ché tanto si sta solo perdendo tempo e denaro? Oppure, come mi pare di capire, parte dal presupposto che il paziente ha modo di valutare da solo se la terapia sta funzionando?

Quote:
Originariamente inviata da Dott. Liverani Visualizza il messaggio
... "Sempre e in ogni caso" riflettono un assolutismo che non mi appartiene.
Quel che le posso dire è che viene ritenuta tra i trattamenti più efficaci per la cura dei disturbi d'ansia e per la depressione. Esistono comunque delle circostanze in cui è controindicata, ad esempio in presenza di ritardo cognitivo.
E' ritenuto il trattamento più efficace anche per i disturbi della personalità?
29-11-2010 18:19
Dott. Liverani
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
E queste nuove modalità di pensiero come le si introduce nella mente?
Non si introducono, ma le produce il paziente attraverso il lavoro terapeutico, una volta che ha riconosciuto le altre come disfunzionali.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Non so, io mi sono formato l'idea che riflettere e capire certi meccanismi nelle relazioni coi genitori o altri, ovviamente quelle coi genitori rivestono quasi sempre un'importanza cruciale, sia comunque utile a capire da dove hanno avuto origine quelle modalità di pensiero e quindi poi capire che erano disfunzionali e cambiarle (anche se il passato ovviamente non si può cambiare...
La sua idea è sostanzialmente giusta.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
... poi lei dà per scontato che le relazioni coi genitori debbano essere per forza finite: e quando il paziente è un adolescente?).
Probabilmente sono stato frainteso. Quel che volevo dire è che l'ambito d'intervento della terapia cognitivo comportamentale è per lo più rivolto al "qui ed ora". Il passato è importante nella misura in cui può spiegare il presente, ma è la situazione attuale che si può (e si vuole) modificare. Spero di essere stato più chiaro.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Naturalmente non dico che si debba risalire proprio al preciso momento traumatico da cui tutto ebbe origine (posto che esista un preciso momento). Sono un profano, non voglio sembrare spocchioso, se sbaglio mi corregga che io poi le dico se la sua correzione mi convince o meno.
Non sempre esiste un evento ben identificabile, molto spesso si tratta di una serie di eventi e circostanze. Ad ogni modo non è possibile avere la certezza assoluta riguardo l'origine di un problema, ma si possono fare delle ipotesi più o meno plausibili.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Uhm, dato che la domanda era "come si trova un buon terapeuta?"
Io lavoro a Ravenna. Scherzi a parte... Oltre a fidarsi di quel che può sentire in giro, credo che la scelta migliore sia provare a trarre le proprie conclusioni.

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
ne deduco che lei sta affermando quindi che uno vale l'altro e tutto dipende solo da quanto è bravo il paziente a definire gli obiettivi e capire se necessario modificare l'intervento durante la terapia
Forse mi ha frainteso. Immagino ci siano colleghi più "bravi" e meno "bravi". La scelta degli obiettivi viene concordata insieme. Sapere esattamente quali sono gli obiettivi di un trattamento permette poi di valutare l'andamento della terapia da parte del paziente.
Esempio. Se tra gli obiettivi a breve termine c'è "riuscire a cominciare una conversazione con una ragazza sconosciuta" è possibile valutare se dopo qualche mese di terapia tale obiettivo è stato raggiunto oppure no ed eventualmente perché...

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Anche qui dò la mia interpretazione (lei è sicuramente stato chiarissimo e molto esplicito): in conclusione e in estrema sintesi la sua risposta è dunque che è sempre e in ogni caso più indicata la TCC? Ho capito bene?
... "Sempre e in ogni caso" riflettono un assolutismo che non mi appartiene.
Quel che le posso dire è che viene ritenuta tra i trattamenti più efficaci per la cura dei disturbi d'ansia e per la depressione. Esistono comunque delle circostanze in cui è controindicata, ad esempio in presenza di ritardo cognitivo.


Dott. Liverani
29-11-2010 18:19
Who_by_fire
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
E questo va benissimo. Però la "verità scientifica" per quanto concerne i farmaci piuttosto che per quanto concerne una psicoterapia, essendo applicate a degli esseri umani, credo sia un po' diversa da quella che possono raggiungere i fisici sperimentali riguardo l'osservazione dei fenomeni fisici, ed è del tipo: questo farmaco al 75% dà buoni risultati, oppure al 25%, oppure al 13%... poi in un certo numero di casi può dare i seguenti effetti collaterali... Invece qua mi sembra che molti universalizzano la validità di una terapia. E su questo argomento ho da fare un'altra domanda al Dott. Liverani ma prima aspetto che risponda alle precedenti.
Sì, sì, avevo capito che cosa intendevi dire.
29-11-2010 17:26
MoonwatcherII
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire Visualizza il messaggio
Non è così che funziona.. Quelli sono due tipi diversi di "verità": fenomenologiche e logiche, rispettivamente. Quello che comunemente si intende per "verità scientifiche" include entrambe le istanze, e implica metodi diversi (p.es. in certi casi quello statistico è il migliore che si ha a disposizione - lo usano anche i fisici sperimentali tra parentesi).
E questo va benissimo. Però la "verità scientifica" per quanto concerne i farmaci piuttosto che per quanto concerne una psicoterapia, essendo applicate a degli esseri umani, credo sia un po' diversa da quella che possono raggiungere i fisici sperimentali riguardo l'osservazione dei fenomeni fisici, ed è del tipo: questo farmaco al 75% dà buoni risultati, oppure al 25%, oppure al 13%... poi in un certo numero di casi può dare i seguenti effetti collaterali... Invece qua mi sembra che molti universalizzano la validità di una terapia. E su questo argomento ho da fare un'altra domanda al Dott. Liverani ma prima aspetto che risponda alle precedenti.
29-11-2010 17:14
Who_by_fire
Re: Mi arrendo,vado da qualcuno

Quote:
Originariamente inviata da moonwatcherII Visualizza il messaggio
Mi piace poco questo richiamo all'ordine in virtù di prove scientifiche irrefutabili, che se vai a vedere alla fine sono solo statistiche, che si sa bene che non sono prove scientifiche, è come se io volessi provare che la somma degli angoli di un triangolo è 180° perché ho appurato statisticamente che in un certo numero di triangoli (numero anche grande) è così.
Non è così che funziona.. Quelli sono due tipi diversi di "verità": fenomenologiche e logiche, rispettivamente. Quello che comunemente si intende per "verità scientifiche" include entrambe le istanze, e implica metodi diversi (p.es. in certi casi quello statistico è il migliore che si ha a disposizione - lo usano anche i fisici sperimentali tra parentesi).

Su tutto il resto sono d'accordo.
Questa discussione ha più di 20 risposte. Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.



Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 10:48.
Powered by vBulletin versione 3.8.8
Copyright ©: 2000 - 2024, Jelsoft Enterprises Ltd.