05-09-2007 16:29 |
julien_cd |
Quote:
Originariamente inviata da Immortal
Quote:
Originariamente inviata da Guilty
NESSUNO MERITA LA MORTE
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molti si,che DIO mi perdoni
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dio abbia pietà di me..la morte pone fine al gioco tra noi sfigati,poi si puo' iniziare a ragionare...o a smettere di farlo
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05-09-2007 16:14 |
paule |
....
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05-09-2007 14:43 |
Immortal |
Quote:
Originariamente inviata da Guilty
NESSUNO MERITA LA MORTE
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molti si,che DIO mi perdoni
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05-09-2007 13:35 |
cancellato1293 |
NESSUNO MERITA LA MORTE
Quote:
Originariamente inviata da Rivoltato
La morte non è un premio ma una sconfitta.
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Bellissima frase, complimenti!!!
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05-09-2007 13:01 |
Endless_solitude |
ma chi vi dice che dopo la morte proverete questo sollievo?questo "nulla" questa "pace"?io credo nella vita dopo la morte, ho delle mie credenze particolari piu o meno discutibili, come lo sono tutte, e se dopo la vita continuamo a vivere vuol dire che la sofferenza non si fermerà.muterà forma magari.ma non credo in un "paradiso"dopo la terra.
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05-09-2007 12:48 |
Doc |
Quote:
Originariamente inviata da Redman
No perchè non sono attaccato ad una macchina per vivere...posso ancora parlare ridere ed emozionarmi...e finche sarà cosi pur soffrendo non ne varrà la pena.
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Bellissima frase...Il problema però è tirarle fuori le emozioni,viverle..
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10-03-2007 17:56 |
Redman |
No perchè non sono attaccato ad una macchina per vivere...posso ancora parlare ridere ed emozionarmi...e finche sarà cosi pur soffrendo non ne varrà la pena.
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10-03-2007 17:21 |
fenicenanto |
ASSOLUTAMENTE NO.
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10-03-2007 16:25 |
Rivoltato |
La morte non è un premio ma una sconfitta.
Quando aveveo 16 anni tentai di farla finita,ma ora,a distanza di parecchio tempo penso che tirando 4 somme ho fatto bene a restare :wink:
Per ora mi basto cosi',spero di resistere il piu' a luuuungooo possibile
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10-03-2007 14:22 |
ghostshape |
Quote:
Originariamente inviata da mefiori
Quote:
Originariamente inviata da luca24
credi davvero che sia una sofferenza talmente grande da meritare la morte? non credi che ci siano molte + persone che soffrono molto ma molto + di te per altri motivi?
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Azz, grave errore...
L'unità di misura secondo la quale si valuta la sofferenza è soggettiva e direttamente proporzionale al contesto in cui si vive.
Bambino africano con mosche + Africa (contesto) = grave sofferenza.
Ragazzo socialfobico + Italia (contesto) = grave sofferenza.
Paragonate secondo una scala comune è ovvio che la sofferenza del bambino africano nonpotrebbe essere paragonata ma visto che viviamo in questa società è necessario che ci sintonizziamo sull'onda di valutazione della nostra unità di misura.
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complimenti per la saggezza, hai detto una cosa molto giusta.. una possibile soluzione potrebbe essere quella di cambiare il contesto... per sperimentare i cosiddetti mali peggiori e poi magari tornare indietro.. ;-)
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08-02-2007 01:14 |
mefiori |
Brava twist... Lentamente, ma lo spirito di guerriera lo hai...Cazzo vedi che ce la farai.
Spada, armatura, elmo...manca solo lo scudo.
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07-02-2007 21:15 |
Twist87 |
Re: INFERNO
Quote:
Originariamente inviata da julien_cd
Secondo voi in determinate situazioni di sofferenza, quando i sintomi diventano veramente difficili da sopportare e la testa è andata su marte, non meriteremmo la morte anche solo per darci sollievo? so che è una domanda tosta ma oggi mi gira in testa...
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trovo questa domanda davvero infelice.
sbagli ad usare il vocabolo "meritare", perchè con tutto quello che soffriamo nn meritiamo proprio nulla, al massimo preferiremmo la morte per darci sollievo?!?
io nn parlerei di morte con così tanta leggerezza comunque...
forse qualcuno si fa ingannare dalla disperazione e confonde la sofferenza con la completa incapacità di controllare il proprio corpo, la propria mente e quindi crede nella comodità di lasciarsi morire...
ma morire dentro...
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07-02-2007 19:22 |
mefiori |
Il dolore fisico è come una "benedizione" lo si capisce subito.
Puro orrore in confronto al quello spirituale sono d'acordo con te però Luca.
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07-02-2007 12:23 |
luca24 |
non voglio essere ipocrita, anch'io sto male. e so cosa significa soffrire "dentro" (per la perdita di qualcuno o per altri motivi), ma paragonare le sofferenze fisiche alle sofferenze interiori non esiste proprio (per me). cmq è verissimo quello che dice mefiori.
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06-02-2007 13:45 |
julien_cd |
ottimo discorso mefiori...mi ci ritrovo alla perfezione...
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06-02-2007 12:18 |
mefiori |
Quote:
Originariamente inviata da luca24
credi davvero che sia una sofferenza talmente grande da meritare la morte? non credi che ci siano molte + persone che soffrono molto ma molto + di te per altri motivi?
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Azz, grave errore...
L'unità di misura secondo la quale si valuta la sofferenza è soggettiva e direttamente proporzionale al contesto in cui si vive.
Bambino africano con mosche + Africa (contesto) = grave sofferenza.
Ragazzo socialfobico + Italia (contesto) = grave sofferenza.
Paragonate secondo una scala comune è ovvio che la sofferenza del bambino africano non può essere confrontata ma, visto che viviamo in questa società, è necessario sintonizzarsi sull'onda di valutazione della nostra unità di misura.
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06-02-2007 11:42 |
luca24 |
credi davvero che sia una sofferenza talmente grande da meritare la morte? non credi che ci siano molte + persone che soffrono molto ma molto + di te per altri motivi?
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05-02-2007 22:53 |
desperados |
Meglio vivere e cercare di superare le sofferenze
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05-02-2007 21:38 |
valiumabuse |
no.vivi e soffri.
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05-02-2007 18:52 |
julien_cd |
INFERNO
Secondo voi in determinate situazioni di sofferenza, quando i sintomi diventano veramente difficili da sopportare e la testa è andata su marte, non meriteremmo la morte anche solo per darci sollievo? so che è una domanda tosta ma oggi mi gira in testa...
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