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Discussione: E se fosse una protezione inconscia? Rispondi alla discussione
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17-11-2010 18:50
vikingo
Re: E se fosse una protezione inconscia?

sono tutte parnaoie da cui siamo ingabbiati purtoppo,come dice il mio psicologo
26-10-2010 16:55
LordDrachen
Re: E se fosse una protezione inconscia?

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Originariamente inviata da Inosservato Visualizza il messaggio
Un buon 80% del mio terrore verso l'universo femminile secondo me è causato esattamente da questo. La paura di vivere nello stress e di essere messo sempre sotto giudizio
vero anche per me, anche se "terrore" è una parola un po' forte nel mio caso.
26-10-2010 16:50
Black Moon
Re: E se fosse una protezione inconscia?

Io stresso per altro. Tipo che voglio troppe ma troppe coccole, che lo vorrei sempre vicino.. Dei regali non me frega niente...
26-10-2010 16:49
Black Moon
Re: E se fosse una protezione inconscia?

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Originariamente inviata da shycrs Visualizza il messaggio
Non è che tutto questo timore nei confronti dell'altro sesso sia in realtà un istinto di protezione e sopravvivenza? Mi spiego meglio. La cruda realtà dei fatti narra che per mantenere una relazione è spesso necessario trattare l'amata con regali, portarla a spasso, garantire prestazioni soddisfacenti a letto, essere sempre simpatici eccetera eccetera...
Mi dispiace ma per il fatto dei regali, di portare a spasso e essere chissà chi a letto sono una marea di cavolate, almeno per me, perchè la storia che sto vivendo da 2 mesi non ha tutto ciò. Non mi ha regalato nulla, mi basta il suo amore, non andiamo quasi mai in pizzeria (è capitato in un pub con altri amici), ci si divide i soldi a metà (e non perchè non vuole ma perchè lavora, guadagna poco per venir incontro alla famiglia e quindi è alle strette). Quindi vi fate paranoie assurde.. Almeno per me.
26-10-2010 16:26
Inosservato
Re: E se fosse una protezione inconscia?

Quote:
Originariamente inviata da shycrs Visualizza il messaggio
Non è che tutto questo timore nei confronti dell'altro sesso sia in realtà un istinto di protezione e sopravvivenza? Mi spiego meglio. La cruda realtà dei fatti narra che per mantenere una relazione è spesso necessario trattare l'amata con regali, portarla a spasso, garantire prestazioni soddisfacenti a letto, essere sempre simpatici eccetera eccetera... Insomma, quasi un vero e proprio "lavoro", un continuo stress
Un buon 80% del mio terrore verso l'universo femminile secondo me è causato esattamente da questo. La paura di vivere nello stress e di essere messo sempre sotto giudizio
25-10-2010 22:18
Warlordmaniac
Re: E se fosse una protezione inconscia?

Quote:
Originariamente inviata da shycrs Visualizza il messaggio
Non è che tutto questo timore nei confronti dell'altro sesso sia in realtà un istinto di protezione e sopravvivenza? Mi spiego meglio. La cruda realtà dei fatti narra che per mantenere una relazione è spesso necessario trattare l'amata con regali, portarla a spasso, garantire prestazioni soddisfacenti a letto, essere sempre simpatici eccetera eccetera... Insomma, quasi un vero e proprio "lavoro", un continuo stress, mentre l'amore dovrebbe essere una forza spontanea e il vedersi una fonte di gioia e non di litigi. Inoltre, sembra incredibile, ma una aspirante velina (e in giro ce ne sono parecchie), qualora diventasse vostra moglie (o nel caso in cui facciate con lei un figlio fuori dal matrimonio), potrebbe, da un giorno all'altro mettervi con le spalle al muro, letteralmente potrebbe ridurvi sul lastrico, dandovi scarsa o nulla possibilità di ripresa; è sufficiente leggere commenti di avvocati per vedere come, in sede di separazione, l'obiettivo di molte donne sia quello di annientare e distruggere l'ex compagno ed obiettivamente, che a farlo possa essere un'ochetta con zero cervello è un qualcosa di estremamente schifoso e ripugnante. Non fraintendete, non voglio criminalizzare tutto il genere femminile (reputo positive le conquiste ottenute dalle donne); tuttavia, è un dato di fatto che gli stronzi piacciono e anche parecchio e visto che di solito, chi si somiglia si piglia (gli opposti che si attraggono non funziona, è solo curiosità iniziale e basta), è facile dedurre, per la proprietà transitiva, che, di solito sono proprio le donne le prime ad essere "stronze". Quello che mi domandavo è: ma non è che queste sono cose che dentro, a livello inconscio, sappiamo già e che ci tengono lontani dall'altro sesso? Anche i discorsi riguardanti il matrimonio con annesso rischio di povertà e la sessualità (con inevitabili paragoni nei confronti di partner passati che la vostra compagnia potrebbe trovare più appaganti di voi), anche se prematuri all'inizio di una relazione, sono presi in seria considerazione dall'introverso o dal fobico e possono rappresentare un ostacolo insormontabile fin da subito. Insomma, non è che inconsciamente ci proteggiamo? Sia a livello economico che a livello di autostima, evitando i giudizi negativi dell'amata, che possono dare il definitivo colpo di grazia ad una situazione interiore già abbastanza compromessa?
Complimenti Shycrs, argomento molto interessante.
Il prof. Anepeta ci dice che l'introverso non deve forzare la sua natura d'introverso, però dice anche che l'introvertimento non è buona cosa; quindi dobbiamo evitare di diventare introversi introvertiti.
Il confine esatto è difficile individuarlo, ma questo credo che sia sufficiente per farmi pensare che "tutto quello che facciamo, lo facciamo per un motivo, ma ciò non significa che sia un buon motivo".
Io credo che l'istinto di conservazione dalle emozioni sia utile, ma pur sempre un istinto grossolano. La fisiologia ci dice in altri campi che per migliorarsi bisogna mettere in crisi l'organismo con un intensità dello stimolo abbastanza precisa. Oltre ad essere intenso nel modo giusto, questo stimolo deve essere frequente nella maniera giusta. Se l'intensità dello stimolo ci è fastidiosa, noi tenderemo a non ripetere quell'esperienza perché non ci piace. Faresti tutti i giorni uno sport che non ti piace e che ti pesa troppo? Ecco, le nostre azioni nei confronti del mondo ci devono quasi piacere, lo sforzo deve essere molto lieve.
Ritorniamo a noi. L'istinto di conservazione c'impigrisce e ci blocca, perché è grossolano, ma è necessario. L'ideale secondo me è usufruirne dei suoi vantaggi senza schifarlo, però tenendo conto che è grossolano. La sua grossolanità può essere compensata dalla finezza del nostro cervello, dando al nostro carattere stimoli piacevoli e ripetuti.
24-10-2010 21:18
paccello
Re: E se fosse una protezione inconscia?

Per quel che mi riguarda, la protezione funziona a livelli semplici, cioè mi fa paura il mettermi in gioco con una ragazza per quel che riguarda il bacio, il sesso, il portare avanti una relazione... Mai pensato al fatto che potrebbe ciucciarmi i soldi in un futuro, ci manca solo.
24-10-2010 20:52
Gregor Samsa
Re: E se fosse una protezione inconscia?

ciao Shycrs, gli atteggiamenti fobici alle volte ci possono proteggere, altre volte no, dipende chi abbiamo davanti e che intenzioni ha. Io però non generalizzerei, non solo sulle donne ma su qualsiasi cosa: credo che la realtà sia complessa e il volere generalizzare, sia in termini negativi che positivi non ci aiuti ad avere una visione meno paurosa e più chiara del mondo.
Certo è che noi siamo fatti così: dove sappiamo sappiamo e dove non sappiamo tentiamo di interpretare con gli schemi che abbiamo a disposizione. Se però uno non conosce l'altro sesso e lo interpreta con uno stereotipo negativo, vuol dire (almeno secondo me) che ci si è già sbarrati la strada in partenza.
24-10-2010 12:38
krool
Re: E se fosse una protezione inconscia?

Se fossero tutte stronze succhiasoldi approfittatrici altezzose ti darei ragione, fortunatamente non è così.
24-10-2010 12:14
shycrs
E se fosse una protezione inconscia?

Non è che tutto questo timore nei confronti dell'altro sesso sia in realtà un istinto di protezione e sopravvivenza? Mi spiego meglio. La cruda realtà dei fatti narra che per mantenere una relazione è spesso necessario trattare l'amata con regali, portarla a spasso, garantire prestazioni soddisfacenti a letto, essere sempre simpatici eccetera eccetera... Insomma, quasi un vero e proprio "lavoro", un continuo stress, mentre l'amore dovrebbe essere una forza spontanea e il vedersi una fonte di gioia e non di litigi. Inoltre, sembra incredibile, ma una aspirante velina (e in giro ce ne sono parecchie), qualora diventasse vostra moglie (o nel caso in cui facciate con lei un figlio fuori dal matrimonio), potrebbe, da un giorno all'altro mettervi con le spalle al muro, letteralmente potrebbe ridurvi sul lastrico, dandovi scarsa o nulla possibilità di ripresa; è sufficiente leggere commenti di avvocati per vedere come, in sede di separazione, l'obiettivo di molte donne sia quello di annientare e distruggere l'ex compagno ed obiettivamente, che a farlo possa essere un'ochetta con zero cervello è un qualcosa di estremamente schifoso e ripugnante. Non fraintendete, non voglio criminalizzare tutto il genere femminile (reputo positive le conquiste ottenute dalle donne); tuttavia, è un dato di fatto che gli stronzi piacciono e anche parecchio e visto che di solito, chi si somiglia si piglia (gli opposti che si attraggono non funziona, è solo curiosità iniziale e basta), è facile dedurre, per la proprietà transitiva, che, di solito sono proprio le donne le prime ad essere "stronze". Quello che mi domandavo è: ma non è che queste sono cose che dentro, a livello inconscio, sappiamo già e che ci tengono lontani dall'altro sesso? Anche i discorsi riguardanti il matrimonio con annesso rischio di povertà e la sessualità (con inevitabili paragoni nei confronti di partner passati che la vostra compagnia potrebbe trovare più appaganti di voi), anche se prematuri all'inizio di una relazione, sono presi in seria considerazione dall'introverso o dal fobico e possono rappresentare un ostacolo insormontabile fin da subito. Insomma, non è che inconsciamente ci proteggiamo? Sia a livello economico che a livello di autostima, evitando i giudizi negativi dell'amata, che possono dare il definitivo colpo di grazia ad una situazione interiore già abbastanza compromessa?



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