io non mi sento fobico perchè non temo il confronto con la gente, anzi quando sono con molte persone mi piace il confronto di idee.
La mia timidezza sorge solo nel dialogo singolo con una persona,specialmente se è una ragazza con la quale vorrei provarci(anche se credo che la fonte maggiore del mio disagio in questo caso sia la consapevolezza di non poter raggiungere il mio scopo,più che la timnidezza).
Il punto è che io mi sento diverso dai miei coetanei(o comunque da quelli della mia generazione) perchè innanzitutto adoro la tranquillità,ho dei valori che ormai tanti non sanno nemmeno che esistano come termini:la correttezza e la sincerità;odio la musica a tutto volume e di conseguenza le discoteche;sono un tipo puntuale;adoro pianificare il più possibile gli appuntamenti della mia vita e quindi non sopporto la disorganizzazione ecc.
Tirando le somme: non mi sento affatto bloccato dalla fobia nel mio stile di vita,faccio ciò che mi piace fare.
A me interesserebbe conoscere il vostro punto di vista in merito:siete diversi,o vi piacerebbe fare tutto ciò che fanno i normaloni,ma paure e fobie vi bloccano,oppure siete a metà tra le due opzioni?
Sono più o meno come te, mi sento bene sopratutto in gruppo (dove posso sia starmene sulle mie senza sentire il peso del mio silenzio, sia intervenire senza troppo "impegno") mentre in compagnia di 1-2-3 persone tendo essere sempre il laconico della situazione. Per il resto, però, sono molto disorganizzato. Tendo a prendere le cose con leggerezza (a meno che non ci sia di mezzo il cuore) e nelle giuste situazioni amo la confusione (e la musica ad altissimo volume ) più di ogni altra cosa, forse anche troppo.
Per quanto riguarda la sincerità tendo a essere sempre sincero, ma ogni tanto sento che, in fondo, lo sono per una piccola parte anche perchè non ho il coraggio di giocare un pò sporco.
O'finale, la mia fobia di incarna nell'ossessione di essere qualcuno e di avere qualcosa da offrire agli altri. Per ora, mi sento una persona eternamente sullo sfondo, in tutto.
03-09-2010 11:27
Andrea8888
Re: per fobia o per diversità?
Il mio problema è l inverso con le singole persone, a patto che io sia molto in confidenza, riesco a essere me stesso e parlare senza problemi.Appena il "gruppo" si allarga a più di 3 persone, me compreso, non favello più(cit.)...con le ragazze il problema principale è invece nell impatto più che in seguito.
03-09-2010 10:55
Labocania
Re: per fobia o per diversità?
Quote:
Originariamente inviata da sfigato15
io non mi sento fobico perchè non temo il confronto con la gente, anzi quando sono con molte persone mi piace il confronto di idee.
La mia timidezza sorge solo nel dialogo singolo con una persona,specialmente se è una ragazza con la quale vorrei provarci(anche se credo che la fonte maggiore del mio disagio in questo caso sia la consapevolezza di non poter raggiungere il mio scopo,più che la timnidezza).
Il punto è che io mi sento diverso dai miei coetanei(o comunque da quelli della mia generazione) perchè innanzitutto adoro la tranquillità,ho dei valori che ormai tanti non sanno nemmeno che esistano come termini:la correttezza e la sincerità;odio la musica a tutto volume e di conseguenza le discoteche;sono un tipo puntuale;adoro pianificare il più possibile gli appuntamenti della mia vita e quindi non sopporto la disorganizzazione ecc.
Tirando le somme: non mi sento affatto bloccato dalla fobia nel mio stile di vita,faccio ciò che mi piace fare.
A me interesserebbe conoscere il vostro punto di vista in merito:siete diversi,o vi piacerebbe fare tutto ciò che fanno i normaloni,ma paure e fobie vi bloccano,oppure siete a metà tra le due opzioni?
Comunicare con gli estroversi, per noi è un'impresa. A me piacerebbe poter parlare con loro di argomenti con un minimo di articolazione
03-09-2010 10:48
zitello
Re: per fobia o per diversità?
Quote:
Originariamente inviata da sfigato15
io non mi sento fobico perchè non temo il confronto con la gente, anzi quando sono con molte persone mi piace il confronto di idee.
La mia timidezza sorge solo nel dialogo singolo con una persona,specialmente se è una ragazza con la quale vorrei provarci(anche se credo che la fonte maggiore del mio disagio in questo caso sia la consapevolezza di non poter raggiungere il mio scopo,più che la timnidezza).
Il punto è che io mi sento diverso dai miei coetanei(o comunque da quelli della mia generazione) perchè innanzitutto adoro la tranquillità,ho dei valori che ormai tanti non sanno nemmeno che esistano come termini:la correttezza e la sincerità;odio la musica a tutto volume e di conseguenza le discoteche;sono un tipo puntuale;adoro pianificare il più possibile gli appuntamenti della mia vita e quindi non sopporto la disorganizzazione ecc.
Tirando le somme: non mi sento affatto bloccato dalla fobia nel mio stile di vita,faccio ciò che mi piace fare.
A me interesserebbe conoscere il vostro punto di vista in merito:siete diversi,o vi piacerebbe fare tutto ciò che fanno i normaloni,ma paure e fobie vi bloccano,oppure siete a metà tra le due opzioni?
Io sono quasi l'inverso: comunico bene con individui, ma odio ferocemente qualunque tipo di gruppo, a meno che non sia una pura folla senza volto. Peggio che peggio con chi personalmente non conosce, però si considera meno estraneo di altri, come i dottori che chiamano caro collega uno mai visto.
26-08-2010 07:44
barclay
Re: per fobia o per diversità?
Quote:
Originariamente inviata da sfigato15
A me interesserebbe conoscere il vostro punto di vista in merito:siete diversi,o vi piacerebbe fare tutto ciò che fanno i normaloni,ma paure e fobie vi bloccano,oppure siete a metà tra le due opzioni?
Direi che io sono a metà strada: se una cosa non mi piace non la faccio e me ne frego del fatto che la fanno tutti gli altri. Riguardo al dialogo preferisco sempre quello 1:1 di qualunque sesso sia l'interlocutore. Ultimamente sono riuscito a liberarmi di parte delle paranoie sul parlare in pubblico.
26-08-2010 01:59
Solo97
Re: per fobia o per diversità?
Quote:
Originariamente inviata da sfigato15
io non mi sento fobico perchè non temo il confronto con la gente, anzi quando sono con molte persone mi piace il confronto di idee.
La mia timidezza sorge solo nel dialogo singolo con una persona,specialmente se è una ragazza con la quale vorrei provarci(anche se credo che la fonte maggiore del mio disagio in questo caso sia la consapevolezza di non poter raggiungere il mio scopo,più che la timnidezza).
Il punto è che io mi sento diverso dai miei coetanei(o comunque da quelli della mia generazione) perchè innanzitutto adoro la tranquillità,ho dei valori che ormai tanti non sanno nemmeno che esistano come termini:la correttezza e la sincerità;odio la musica a tutto volume e di conseguenza le discoteche;sono un tipo puntuale;adoro pianificare il più possibile gli appuntamenti della mia vita e quindi non sopporto la disorganizzazione ecc.
Tirando le somme: non mi sento affatto bloccato dalla fobia nel mio stile di vita,faccio ciò che mi piace fare.
A me interesserebbe conoscere il vostro punto di vista in merito:siete diversi,o vi piacerebbe fare tutto ciò che fanno i normaloni,ma paure e fobie vi bloccano,oppure siete a metà tra le due opzioni?
Mi ritrovo un pò in quello che dici. Ai normaloni più che certi gusti e abitudini ruberei alcune abilità comunicative di base e la capacità di empatia. In linea generale è più probabile riscontrare delle "diversità" come le tue nei fobici piuttosto che in altri, ma fobia non è sinonimo di diversità, è ovvio.
25-08-2010 22:29
logger99
Re: per fobia o per diversità?
Quote:
Originariamente inviata da sfigato15
io non mi sento fobico perchè non temo il confronto con la gente, anzi quando sono con molte persone mi piace il confronto di idee.
La mia timidezza sorge solo nel dialogo singolo con una persona,specialmente se è una ragazza con la quale vorrei provarci(anche se credo che la fonte maggiore del mio disagio in questo caso sia la consapevolezza di non poter raggiungere il mio scopo,più che la timnidezza).
Il punto è che io mi sento diverso dai miei coetanei(o comunque da quelli della mia generazione) perchè innanzitutto adoro la tranquillità,ho dei valori che ormai tanti non sanno nemmeno che esistano come termini:la correttezza e la sincerità;odio la musica a tutto volume e di conseguenza le discoteche;sono un tipo puntuale;adoro pianificare il più possibile gli appuntamenti della mia vita e quindi non sopporto la disorganizzazione ecc.
Tirando le somme: non mi sento affatto bloccato dalla fobia nel mio stile di vita,faccio ciò che mi piace fare.
A me interesserebbe conoscere il vostro punto di vista in merito:siete diversi,o vi piacerebbe fare tutto ciò che fanno i normaloni,ma paure e fobie vi bloccano,oppure siete a metà tra le due opzioni?
posso chiedere quanti anni hai?
25-08-2010 21:49
krool
Re: per fobia o per diversità?
Interessante...
Anche a me piace il confronto di idee fra più persone, ma fra i miei coetanei vedo che la tendenza è:
1) fare i fighi e quelli che sanno tutto, ripetendo frasi ad effetto sentite qua e là
2) dare retta solo a chi fa la voce grossa
Per questo non vi partecipo mai. Nei dialoghi singoli non ho quasi mai problemi ma NON riesco a farmi nuovi amici o ad approcciare ragazze... Mai. Gli unici amici che ho li ho conosciuti a scuola (quindi per forza di cose).
25-08-2010 21:36
sfigato15
per fobia o per diversità?
io non mi sento fobico perchè non temo il confronto con la gente, anzi quando sono con molte persone mi piace il confronto di idee.
La mia timidezza sorge solo nel dialogo singolo con una persona,specialmente se è una ragazza con la quale vorrei provarci(anche se credo che la fonte maggiore del mio disagio in questo caso sia la consapevolezza di non poter raggiungere il mio scopo,più che la timnidezza).
Il punto è che io mi sento diverso dai miei coetanei(o comunque da quelli della mia generazione) perchè innanzitutto adoro la tranquillità,ho dei valori che ormai tanti non sanno nemmeno che esistano come termini:la correttezza e la sincerità;odio la musica a tutto volume e di conseguenza le discoteche;sono un tipo puntuale;adoro pianificare il più possibile gli appuntamenti della mia vita e quindi non sopporto la disorganizzazione ecc.
Tirando le somme: non mi sento affatto bloccato dalla fobia nel mio stile di vita,faccio ciò che mi piace fare.
A me interesserebbe conoscere il vostro punto di vista in merito:siete diversi,o vi piacerebbe fare tutto ciò che fanno i normaloni,ma paure e fobie vi bloccano,oppure siete a metà tra le due opzioni?