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Discussione: Matrimonio? le catene del nostro mondo Rispondi alla discussione
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02-07-2010 15:14
cancellato3349
Re: Matrimonio? le catene del nostro mondo

i matrimonio serve solo a pararti le spalle se succede qualcosa ad uno dei cognugi.
si hanno dei diritti che fan comodo.
mia madre doveva sposarsi cn mio padre..sempre a rimandare..poi è morto e a lei nn è toccato un accidente..nn sapeva come mandare avanti la casa e la famiglia,oltre a dover pensare al dolore e alla perdita del compagno...dopo vario tempo gli toccò una pensione miserissima che serviva per dar da vivere ai figli.(noi eravamo figli leggittimi,lei non era considerata la moglie quindi nn gli spettava niente) quando tutti abbiamo ragiunto la maggiore età ce l'hanno tolta.
se si fossero sposati nn avremmo avuto tutti questi problemi...
25-05-2008 10:47
clizia
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Originariamente inviata da bardamu
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Originariamente inviata da clizia
Resta il fatto che mi dà comunque fastidio tutta questa retorica attorno al matrimonio, questa esaltazione un po' borghese della coppia....la coppia intesa come nucleo troppo chiuso mi sembra spesso limitante (oltre che soffocante) e la trovo anche in contraddizione con quella che io reputo essere vera apertura mentale, oltre che a contravvenire un'idea più vasta di solidarietà umana, ovvero quella di cui parla Leopardi nella ginestra...
Sei una donna da sposare :lol: :lol: :lol:
Appunto, proprio da SPOSARE!!
In realtà era questo lo scopo del mio "prolisso trattato" vs il matrimonio, mica un altro..... :wink:
ehhehehhe
24-05-2008 23:57
bardamu
Quote:
Originariamente inviata da clizia
Resta il fatto che mi dà comunque fastidio tutta questa retorica attorno al matrimonio, questa esaltazione un po' borghese della coppia....la coppia intesa come nucleo troppo chiuso mi sembra spesso limitante (oltre che soffocante) e la trovo anche in contraddizione con quella che io reputo essere vera apertura mentale, oltre che a contravvenire un'idea più vasta di solidarietà umana, ovvero quella di cui parla Leopardi nella ginestra...
Sei una donna da sposare :lol: :lol: :lol:
24-05-2008 15:27
clizia A mio parere gli uomini cercano da sempre – attraverso la creazione di apposite istituzioni o tramite la diffusione di certi “miti sociali” - di dare stabilità e parvenza di immutabilità a tutte quelle realtà che – proprio perché umane – sono, per forza di cose, destinate a consumarsi o quanto meno a subire i contraccolpi di quella mutevolezza che non è altro che il cuore pulsante dell’esistenza stessa.
La precarietà è qualcosa che fa parte di noi e – per utilizzare termini cari alla filosofia esistenzialista – l’uomo non è altro che un “per sé” e non un “in sé”, qualità questa appartenente solo alle cose o alle realtà ormai cristallizzate e provviste di quella staticità mancante invece all’essere umano, che, giorno dopo giorno, costruisce faticosamente la sua identità (sempre liquida) attraverso scelte e prove giornaliere.

Fondamentalmente sono contraria anch’io al matrimonio proprio perché ha la pretesa di dare fissità a quel “per sé” di cui parla Sartre, illudendolo di essere un “in sé”, ovvero ente provvisto di qualità fisse e stabili.
Il dramma della condizione umana è invece proprio quello di doversi riconquistare giorno dopo giorno, faticosamente.

Qui si parla di matrimonio e amore, ma il discorso che fa Sartre sull’amicizia è benissimo applicabile anche alla sfera sentimentale ed io lo condivido in pieno.
Esempio: se io e Piero siamo stati amici oggi, questo non vuol dire che lo saremo anche domani, e ciò nella misura in cui ogni rapporto va sempre costruito di volta in volta, sulla fatica giornaliera. Ogni rapporto va continuamente rigenerato e non esiste l’idea che un sentimento possa vivere di rendita su ciò che è stato conquistato precedentemente.
I rapporti umani sono appunto così, instabili, e la sfida più grande dell’uomo è accettare il fatto che ci si debba mettere in discussione, senza mai credere che si sia conquistati un affetto, la stima di qualcuno, un’identità una volta per tutte.

È la fatica del vivere: nulla ci è dovuto, nemmeno l’amore e ogni giorno deve essere ricostruito pezzetto per pezzetto, con impegno e coscienza.

Mettere una firma che valga da qui alla morte mi sembra ridicolo, perchè contravverrebbe proprio all’idea della necessità intima e reale di doversi conquistare qualcosa tutti i santi giorni, senza dare nulla per scontato.
Questi tentativi di conferire stabilità a cò che è transeunte, mi sembrano solo specchio del timore degli esseri umani ad accettare il loro destino di esseri mutevoli, oltre che a rivelare il timore di doversi continuamente mettere in discussione.
La sfida più grande è anche accettare con serenità che un legame possa rompersi e morire, forse anche perchè alcuni legami che possono avere un significato in un determinato periodo della nostra vita, possono anche perderlo in seguito.

Questo discorso, però, non va scambiato con l’atteggiamento di chi pensa che, a partire da questa consapevolezza, non debba poi impegnarsi per la solida costruzione di un qualcosa che non sia effimero.

Dalla mia esperienza di figlia non battezzata di una famiglia di atei per scelta, posso dirvi che, talvolta, proprio quando non ci si permette il lusso di ADAGIARSI su riti e regole apparenti, si è portati maggiormente a lavorare su se stessi, proprio in virtù dell’assenza di punti di riferimento CONCRETI.
È così che sei obbligata a costruirti una legge etica interiore, che ti porta sempre a metterti indiscussione, visto che ti è preclusa la possibilità-salvagente (e anche un po’ ipocrita) di nasconderti come gli altri, dietro falsi riti o regole, volte solo a nascondere magari magagne e contraddizioni.
Ad esempio, sono sempre stata l’allieva più educata di tutte, nonostante non avessi come gli altri bambini degli appigli “oggettivi” per mostrare di credere in certi ideali che gli altri sbandieravano tanto solo attraverso la retorica. Gli altri ragazzi, invece, adagiandosi su regole e istituzioni, erano molto meno portati a mettersi in gioco con la propria coscienza, perché delegavano all’esteriorità dei riti la fatica della scelta e della coerenza.
Se compivo qualcosa di sbagliato quello che a casa mi si rivolgeva era sempre un appello alla COSCIENZA.

Per carità, non dico che anche quelli che decidono di trovare appiglio in regole e tradizioni non possano avere lo stesso rigore, anzi; volevo solo sottolineare che proprio quelle persone che magari decidono di affidarsi solo alle loro risorse interiori di coscienza, impegno e volontà, sono più protese a portare avanti con coerenza la loro scelta, senza che ci sia un’istituzione o un regola a farti da “pungolo” per mantenere vivo un amore, un’amicizia, l’idea di rispetto per l’altro ecc.

Tutto questo discorso va quindi sicuramente a sfavore del matrimonio come istituzione, anche se mi rendo conto che, vivendo all'interno di una società, il matrimonio possa comunque servire per tutelare i propri diritti e quelli dei figli.
Resta il fatto che mi dà comunque fastidio tutta questa retorica attorno al matrimonio, questa esaltazione un po' borghese della coppia....la coppia intesa come nucleo troppo chiuso mi sembra spesso limitante (oltre che soffocante) e la trovo anche in contraddizione con quella che io reputo essere vera apertura mentale, oltre che a contravvenire un'idea più vasta di solidarietà umana, ovvero quella di cui parla Leopardi nella ginestra...
19-05-2008 17:31
cancellato2488
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Originariamente inviata da bardamu
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Originariamente inviata da Lice
Sui bambini in particolare vorrei fare un'esempio...
Ciò che mi spaventa è che, un bambino nato al di fuori dell'ambito del matrimonio, possa continuare a chiedersi se il giorno dopo mamma e papà continueranno a stare insieme...
Tu o altri mi potreste rispondere che basterebbe far capire al bambino dai propri genitori che sposati o no, mamma e papà staranno insieme...ma continuo a pensare che quel bambino andrà a scuola e forse paragonando i propri genitori a quelli sposati si chiederà perchè mamma e papà non lo hanno fatto...ecco perchè ritengo in ogni caso importante una formalizzazione davanti alla legge delle coppie di fatto, in modo che all'interno della società divengano una realtà riconosciuta.[/b][/i][/color]
Su questo non sono d'accordo. E' come comprare un gioco diseducativo ad un bambino perchè gli altri ce l'hanno e altrimenti lui si sente diverso. Se la motivazione del matrimonio è "non far sentire il figlio diverso" allora è veramente debole. Come ha detto giova nella società odierna è relativamente normale per un bambino che i genitori non siano sposati o siano divorziati, basta che il figlio sia amato, il resto non conta nulla. Che valori si trasmettono al proprio figlio se si fanno le cose solamente per omologarsi agli altri e non sentirsi diversi? Altro esempio sono quelli che pur non essendo credenti battezzano i figli e gli fanno fare tutta la trafila di sacramenti e catechismi vari, perchè altrimenti gli altri chissà cosa pensano. Tutto questo perbenismo di facciata, questa omologazione di convenienza, mi da fastidio. Incontro la donna della mia vita? Ci vado a vivere assieme, ci faccio dei figli e firmo qualche carta per garantire a lei e al bambino sostentamento nel caso mi succedesse qualcosa. Stop. Se l'amore dura ok, se non dura, ognuno per la sua strada. Se c'è gente che crede in Dio o che si vuole ingabbiare in qualche modo facciano pure, ma non mi vengano a dire che mi devo sposare altrimenti il mio amore non è sancito e non mi voglio prendere delle responsabilità e mi piacciono le cose comode ecc. Soprattutto non mi vengano ad impedire concretamente di praticare la mia scelta, opponendosi agli strumenti di tutela delle coppie di fatto. Questa è INTOLLERANZA.
c'è poco altro da aggiungere
19-05-2008 14:40
bardamu
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Originariamente inviata da Lice
Sui bambini in particolare vorrei fare un'esempio...
Ciò che mi spaventa è che, un bambino nato al di fuori dell'ambito del matrimonio, possa continuare a chiedersi se il giorno dopo mamma e papà continueranno a stare insieme...
Tu o altri mi potreste rispondere che basterebbe far capire al bambino dai propri genitori che sposati o no, mamma e papà staranno insieme...ma continuo a pensare che quel bambino andrà a scuola e forse paragonando i propri genitori a quelli sposati si chiederà perchè mamma e papà non lo hanno fatto...ecco perchè ritengo in ogni caso importante una formalizzazione davanti alla legge delle coppie di fatto, in modo che all'interno della società divengano una realtà riconosciuta.[/b][/i][/color]
Su questo non sono d'accordo. E' come comprare un gioco diseducativo ad un bambino perchè gli altri ce l'hanno e altrimenti lui si sente diverso. Se la motivazione del matrimonio è "non far sentire il figlio diverso" allora è veramente debole. Come ha detto giova nella società odierna è relativamente normale per un bambino che i genitori non siano sposati o siano divorziati, basta che il figlio sia amato, il resto non conta nulla. Che valori si trasmettono al proprio figlio se si fanno le cose solamente per omologarsi agli altri e non sentirsi diversi? Altro esempio sono quelli che pur non essendo credenti battezzano i figli e gli fanno fare tutta la trafila di sacramenti e catechismi vari, perchè altrimenti gli altri chissà cosa pensano. Tutto questo perbenismo di facciata, questa omologazione di convenienza, mi da fastidio. Incontro la donna della mia vita? Ci vado a vivere assieme, ci faccio dei figli e firmo qualche carta per garantire a lei e al bambino sostentamento nel caso mi succedesse qualcosa. Stop. Se l'amore dura ok, se non dura, ognuno per la sua strada. Se c'è gente che crede in Dio o che si vuole ingabbiare in qualche modo facciano pure, ma non mi vengano a dire che mi devo sposare altrimenti il mio amore non è sancito e non mi voglio prendere delle responsabilità e mi piacciono le cose comode ecc. Soprattutto non mi vengano ad impedire concretamente di praticare la mia scelta, opponendosi agli strumenti di tutela delle coppie di fatto. Questa è INTOLLERANZA.
19-05-2008 13:26
cancellato2488
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Originariamente inviata da Lice
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Originariamente inviata da giova88
Trovo di cattivo gusto il dover formalizzare un amore per avere il diritto di visitare il proprio partner all'ospedale, per questioni di eredità, per mille altri diritti e doveri.

Il matrimonio è una firma...
non è altro...

se ami non lo fai (o non lo dovresti fare per soldi), se ami ami sia se fai una firma sia se non la fai.
Quote:
Originariamente inviata da giova88
Il matrimonio è un atto formale. E' un documento notarile.Distrugge il concetto d'amore.
Per quanto mi riguarda io faccio una netta distinzione tra matrimonio religioso e matrimonio civile...

Nel matrimonio religioso, se contratto da credenti, l'unione della coppia sancita di fronte al proprio Dio (e non mi riferisco solo al matrimonio cattolico ma anche a quello di altre fedi) , non ha ovviamente solo lo scopo di essere riconosciuti come coppia dalla società civile con le conseguenze burocratiche che esso comporta.

Invece il matrimonio civile lo equiparo in sostanza alla convivenza...
Vorrei farti notare che si stanno battendo politicamente da un sacco di tempo affinchè alle coppie di fatto vengano riconosciuti quei diritti/doveri che le coppie sposate hanno...
Quindi anche moltissime persone contrarie al matrimonio desiderano una "formalizzazione" del loro amore dinanzi alla società.


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Originariamente inviata da giova88
Puoi mettere su famiglia? lo puoi fare benissimo anche senza mettere firme.
Quote:
Originariamente inviata da giova88
L'amore è libertà, è fiducia, rispetto ed è sempre e comunque (o viceversa può tornare ad essere il nulla):
Mettiamo il caso che tu appartenga alla categoria di quelli a cui non interessa che siano riconosciuti diritti alle coppie di fatto, perchè l'amore è totalmente slegato da tutto ciò che è burocrazia...

Anche in quel caso ci sono delle cose su cui vorrei riflettessi e mi auguro che tu non ti offenda se ti dico che mi sembra tu l'abbia messa giù in modo semplicistico.
Quella burocrazia che ti è invisa serve anche a tutelare i soggetti più deboli all'interno della coppia (come una moglie disoccupata con prole ed i bambini stessi).

Sui bambini in particolare vorrei fare un'esempio...
Ciò che mi spaventa è che, un bambino nato al di fuori dell'ambito del matrimonio, possa continuare a chiedersi se il giorno dopo mamma e papà continueranno a stare insieme...
Tu o altri mi potreste rispondere che basterebbe far capire al bambino dai propri genitori che sposati o no, mamma e papà staranno insieme...ma continuo a pensare che quel bambino andrà a scuola e forse paragonando i propri genitori a quelli sposati si chiederà perchè mamma e papà non lo hanno fatto...ecco perchè ritengo in ogni caso importante una formalizzazione davanti alla legge delle coppie di fatto, in modo che all'interno della società divengano una realtà riconosciuta.


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Originariamente inviata da giova88
Cosa cambia nella relazione prima e dopo il giorno di matrimonio? Aumenta l'amore? spero di no...
Escludendo la parte di popolazione che per la propria fede religiosa (come prima non mi riferisco solo ai cattolici) è contraria al sesso pre-matrimoniale...direi proprio che non cambia un bel niente tra il prima ed il dopo matrimonio, al massimo si andrà a vivere insieme...se non lo si è già fatto.

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Originariamente inviata da giova88
per me l'amore non ha
regimi
sotto cui stare.
Quote:
Originariamente inviata da giova88
Il matrimonio è un atto formale.E' un documento notarile. Distrugge il concetto d'amore.
Dì la verità...il fatto che tu ti sia definito abbastanza anarchico ed il fatto che tu abbia usato la parola "regimi" per indicare ciò a cui si piega l'amore per chi si sposa, non è casuale, eh? :lol:

Comunque tu hai la libertà di esprimere il tuo sentire come meglio credi ed ovviamente ti auguro di innamorarti di ragazze che la pensino come te, altrimenti sarebbe un bel problema...ma arrivare a dire in toto che "il matrimonio distrugge il concetto d'amore" non sembra più l'affermazione di una tua idea personale, ma una realtà oggettiva...


Quote:
Originariamente inviata da calipelo
il matrimonio è il sogno irrealizzabile
una sorta di unione
inattaccabile
Inattacabile?
La quotidianità ci dice il contrario, purtroppo...
I divorzi aumentano ogni anno...è un dato di fatto, quindi la solidità di una coppia non è necessariamente influenzata in modo positivo dal vincolo matrimoniale...


Quote:
Originariamente inviata da calipelo
e ovviamente considero chi non vuole prendersi questa responsabilità, una che non vuole prendersi responsabilità, impegni, quindi una persona da evitare come la peste
Senza dubbio vi è una quota di persone che non desiderano sposarsi per il motivo da te citato...ma non credo tutte.
Comunque se la pensi così è ovvio che per te sia meglio orientarti verso delle ragazze che la pensino allo stesso modo...


Quote:
Originariamente inviata da calipelo
e visto quanto io odi chi tradisce, son favorevole anche alla lapidazione x l'adulterio :lol:
Questa è pesantina...anche con una faccina sorridente alla fine...

Quote:
Originariamente inviata da calipelo
regolarizzazione è bene,
la coppia aperta è il male
Farei una distinzione nettissima tra chi non vuole sposarsi e chi vuole una coppia aperta...
Insomma cali...non tutti quelli che non si sposano e fanno parte di una coppia desiderano che la propria coppia sia libera e che ciascuno dei due partner abbia la libertà di copulare con chiunque, quando ne ha voglia... :?


Quote:
Originariamente inviata da bardamu2
Se ci si vuole prendere impegni ci sono tantissimi modi diversi: comunione dei beni, scritture private, assicurazioni varie.
Mi hai fatto venire in mente Vittoro Sgarbi... :lol:
Anche se è un personaggio contradditorio, mi è venuto in mente quando parlò della compagna che ha da molti anni ed il fatto che le abbia garantito tutele per il futuro, tramite scritture private...

P.S. Forse non dovevo citare come esempio una coppia aperta...calinero mi menerà! :lol: :lol: :lol:

P.P.S. barda ti auguro di arrivare all'età di Sgarbi con altrettanti capelli... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Quote:
Originariamente inviata da calipelo
ciò che piace invece a me del matrimonio è il concetto del "finchè morte non vi separi"
Quote:
Originariamente inviata da calipelo
chi si intromette in una coppia sfruttando un momento di debolezza o di crisi, x me va disintegrato...
Sinceramente su questo punto ho una visione un pò diversa...
Anche a me, moralmente, non piace chi ci prova con persone che SONO fidanzate...però tendo a vedere tale evento in chiave diversa...
Se la coppia è solida, se idealmente deve durare finchè morte non la separi...come si fa ad avere una riprova di questa presunta solidità se non viene mai toccata da eventi esterni...
Se davvero i partner sono innamorati, allora una profferta amorosa giunta allimprovviso, dovrebbe suscitare al massimo una specie di "lusinga"...o come la chiamo io "vanità di essere amati senza amare...conosciuta e presto dimenticata".
Non dovrebbe far capitolare la coppia...se è costruita su fondamenta solide.
Ricordi la favola dei 3 porcellini?
L'unica casa che rimase in piedi fù quella costruita con i mattoni...mentre quelle di paglia e legno vennero spazzate via dal lupo...
Esattamente come una coppia la cui unione è cementata dall'amore dovrebbe resistere a "tentazioni" esterne...
Lice premesso allora che per me il matrimonio religioso è quasi peggio di quello civile...consacrazione davanti a Dio...
ma...io se esiste davvero qualcuno dopo voglio che abbia la faccia tosta per dire "giova...il mondo l'ho fatto così per questo e questo..."--> e anche in quel caso ne avrei tante da dirne...

E premesso che nell'amore tra un essere vivente ed un altro per me un Dio deve centrare poco e nulla (io amo te e non i ltuo Dio - sempre se esiste e se è così se ne riparlerà dall'altra parte).

Ci sono coppie che lottano per la legalizzazione? beh certo...e fanno bene. Perchè in questa squallida società o fai firme o non hai il diritto nemmeno di vedere il tuo parente 5 minuti prima della sua morte (squallore...e non è nemmeno detto).
Ma queste coppie non lottano per una firma...lottano per i diritti...il che è differente.
Pretendono diritti (come è giusto che sia) anche da conviventi e/o omosessuali.

Ora veniamo alla questione burocrazia: tutelare bimbi e moglie? ecco arrivati al nodo. Il problema non è la coppia, ma è la società.
Non si devono tutelare le coppie...si devono tutelare i singoli individui.
Hai presente una bella società utopica prospettata da marx o dagli anarchici? Solidarietà? uguaglianza economica? Brava...il problema non è la coppia, ma bensì è che c'è gente che ha molta carta inchiostrata (detti soldi= che se li vuole tenere ben stretti e in questo modo vuole far girare l'intero sistema intorno ai suoi soldi.

Basterebbe dire "ok, da oggi non si gira più intorno alla carta inchiostrata e da oggi non esiste che tu hai 28 ville ed io a malapena arrivo a fine settimana (nemmeno mene)".

La burocrazia deriva tutta dalla disuguaglianza che si vuole mantenere nonostante tutto nella nostra società. E la burocrazia e la finta giustizia è uno dei pochi mezzi che hanno per prendere in giro le persone ed illuderle.
Ti danno lo zuccherino per illuderti che anche tu sei protetto e difeso e per non farti capire che sei tu (e come tu ogni individuo) a far girare l'ecosistema.
Tu accetti lo zuccherino e loro non temendo ribaltamenti possono continuare a girare intorno ai loro soldi facendo la parte di quelli che proteggono i "deboli".
In una vera società (quale dovrebbe essere la società costituita dal patto sociale dell'uomo) non dovrebbero sussistere soggetti deboli (almeno economicamente); ma soggetti più o meno uguagli che si aiutano.

Un bambino nato al di fuori del matrimonio? guarda che in italia c'è un divorzio ogni 4 minuti...quelli come li chiami? bimbi con i genitori?
Il bimbo si chiederà cosa? Perchè non sono sposati? ma guarda io fino a 10 anni nemmeno mi passava dall'anticamera del cervello il fatto che i miei fossero sposati o meno (ed erano sposati civilmente ovviamente).
E non lo fossero stati? guarda che al bimbo interessa vedere al mattino mamma e papà...lui della firma e di tutta quella burocrazia nemmeno ci pensa...

X la questione regimi- anarchia beh Lice hai ragione :P

Io dico che il matrimonio distrugge il concetto d'amore dal momento che lo si pretende.
Io da essere vivente se amo una persona nemmeno penso al fatto di dover formalizzare. Come se voglio l'eutanasia minimament epenso al fatto che sia legale o meno nel nostro paese (dal momento che la voglio e non faccio male diretto a nessuno, nessun essere può limitarmi se non le persone che amo e i loro consigli/supporto).

Hai presente il primo amore da ragazzina? (quello dei film americani per intenderci se non l'hai vissuto).
Ecco quello è l'amore vero. Quello in cui sei una ragazzina e pensi alla persona che hai a fianco come il principe azzurro che è arrivato per portarti in salvo.
Ecco l'amore è quello. E se pensi all'amore così chi ti sta intorno, leggi, matrimoni, si, no , forse, ma...,amici, amiche, genitori, sorelle ti interessano poco e nulla.
L'amore è il risvegliarsi e non vedere l'ora di vedere quella persona e entragli negli occhi non perchè lo stabilisce un contratto (che comunque ad oggi puoi sempre spezzare), ma perchè sei tu e lo è il tuo cuore.
E se le cose sono così e quell'amore è vero non c'è bisogno di firme per farlo durare per sempre.

Obbligare a sposarsi è come portare fiori e cioccolatini a S. Valentino e x la festa delle donne: lo fai perchè lo senti dentro o perchè l'insulsa società ha stabilito che quello è il giusto giorno per far fare la parte della finta meravigliata a lei e del romanticone a lui (mentre loro giustamente si riempiono le tasche dei soldi del vostro sudore)?
Ecco...per come la penso io, beh preferisco scriverti 1500 poesie al giorno, portarti 364 mazzi di fiori al giorno, abbracciarti e coccolarti per 364 giorni e trattare quel giorno come tutti gli altri.

Perchè? perchè se ami, ami sempre e non hai bisogno di date, firme,feste e festine per dimostrarlo, ma semplicemente te lo dice il cuore e sei disposto a piegarti in 4.


Ecco: se ami e vuoi amare a vita non hai bisogno di firme per farlo...il tuo cuore non va a firme...va ad emozioni e non c'è bisogno di una firma per amare una persona a vita.
19-05-2008 09:20
thx1138 Brava Lice. Ti quoto alla grande!

rob
19-05-2008 03:02
Lice
Quote:
Originariamente inviata da giova88
Trovo di cattivo gusto il dover formalizzare un amore per avere il diritto di visitare il proprio partner all'ospedale, per questioni di eredità, per mille altri diritti e doveri.

Il matrimonio è una firma...
non è altro...

se ami non lo fai (o non lo dovresti fare per soldi), se ami ami sia se fai una firma sia se non la fai.
Quote:
Originariamente inviata da giova88
Il matrimonio è un atto formale. E' un documento notarile.Distrugge il concetto d'amore.
Per quanto mi riguarda io faccio una netta distinzione tra matrimonio religioso e matrimonio civile...

Nel matrimonio religioso, se contratto da credenti, l'unione della coppia sancita di fronte al proprio Dio (e non mi riferisco solo al matrimonio cattolico ma anche a quello di altre fedi) , non ha ovviamente solo lo scopo di essere riconosciuti come coppia dalla società civile con le conseguenze burocratiche che esso comporta.

Invece il matrimonio civile lo equiparo in sostanza alla convivenza...
Vorrei farti notare che si stanno battendo politicamente da un sacco di tempo affinchè alle coppie di fatto vengano riconosciuti quei diritti/doveri che le coppie sposate hanno...
Quindi anche moltissime persone contrarie al matrimonio desiderano una "formalizzazione" del loro amore dinanzi alla società.


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Originariamente inviata da giova88
Puoi mettere su famiglia? lo puoi fare benissimo anche senza mettere firme.
Quote:
Originariamente inviata da giova88
L'amore è libertà, è fiducia, rispetto ed è sempre e comunque (o viceversa può tornare ad essere il nulla):
Mettiamo il caso che tu appartenga alla categoria di quelli a cui non interessa che siano riconosciuti diritti alle coppie di fatto, perchè l'amore è totalmente slegato da tutto ciò che è burocrazia...

Anche in quel caso ci sono delle cose su cui vorrei riflettessi e mi auguro che tu non ti offenda se ti dico che mi sembra tu l'abbia messa giù in modo semplicistico.
Quella burocrazia che ti è invisa serve anche a tutelare i soggetti più deboli all'interno della coppia (come una moglie disoccupata con prole ed i bambini stessi).

Sui bambini in particolare vorrei fare un'esempio...
Ciò che mi spaventa è che, un bambino nato al di fuori dell'ambito del matrimonio, possa continuare a chiedersi se il giorno dopo mamma e papà continueranno a stare insieme...
Tu o altri mi potreste rispondere che basterebbe far capire al bambino dai propri genitori che sposati o no, mamma e papà staranno insieme...ma continuo a pensare che quel bambino andrà a scuola e forse paragonando i propri genitori a quelli sposati si chiederà perchè mamma e papà non lo hanno fatto...ecco perchè ritengo in ogni caso importante una formalizzazione davanti alla legge delle coppie di fatto, in modo che all'interno della società divengano una realtà riconosciuta.


Quote:
Originariamente inviata da giova88
Cosa cambia nella relazione prima e dopo il giorno di matrimonio? Aumenta l'amore? spero di no...
Escludendo la parte di popolazione che per la propria fede religiosa (come prima non mi riferisco solo ai cattolici) è contraria al sesso pre-matrimoniale...direi proprio che non cambia un bel niente tra il prima ed il dopo matrimonio, al massimo si andrà a vivere insieme...se non lo si è già fatto.

Quote:
Originariamente inviata da giova88
per me l'amore non ha
regimi
sotto cui stare.
Quote:
Originariamente inviata da giova88
Il matrimonio è un atto formale.E' un documento notarile. Distrugge il concetto d'amore.
Dì la verità...il fatto che tu ti sia definito abbastanza anarchico ed il fatto che tu abbia usato la parola "regimi" per indicare ciò a cui si piega l'amore per chi si sposa, non è casuale, eh? :lol:

Comunque tu hai la libertà di esprimere il tuo sentire come meglio credi ed ovviamente ti auguro di innamorarti di ragazze che la pensino come te, altrimenti sarebbe un bel problema...ma arrivare a dire in toto che "il matrimonio distrugge il concetto d'amore" non sembra più l'affermazione di una tua idea personale, ma una realtà oggettiva...


Quote:
Originariamente inviata da calipelo
il matrimonio è il sogno irrealizzabile
una sorta di unione
inattaccabile
Inattacabile?
La quotidianità ci dice il contrario, purtroppo...
I divorzi aumentano ogni anno...è un dato di fatto, quindi la solidità di una coppia non è necessariamente influenzata in modo positivo dal vincolo matrimoniale...


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Originariamente inviata da calipelo
e ovviamente considero chi non vuole prendersi questa responsabilità, una che non vuole prendersi responsabilità, impegni, quindi una persona da evitare come la peste
Senza dubbio vi è una quota di persone che non desiderano sposarsi per il motivo da te citato...ma non credo tutte.
Comunque se la pensi così è ovvio che per te sia meglio orientarti verso delle ragazze che la pensino allo stesso modo...


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Originariamente inviata da calipelo
e visto quanto io odi chi tradisce, son favorevole anche alla lapidazione x l'adulterio :lol:
Questa è pesantina...anche con una faccina sorridente alla fine...

Quote:
Originariamente inviata da calipelo
regolarizzazione è bene,
la coppia aperta è il male
Farei una distinzione nettissima tra chi non vuole sposarsi e chi vuole una coppia aperta...
Insomma cali...non tutti quelli che non si sposano e fanno parte di una coppia desiderano che la propria coppia sia libera e che ciascuno dei due partner abbia la libertà di copulare con chiunque, quando ne ha voglia... :?


Quote:
Originariamente inviata da bardamu2
Se ci si vuole prendere impegni ci sono tantissimi modi diversi: comunione dei beni, scritture private, assicurazioni varie.
Mi hai fatto venire in mente Vittoro Sgarbi... :lol:
Anche se è un personaggio contradditorio, mi è venuto in mente quando parlò della compagna che ha da molti anni ed il fatto che le abbia garantito tutele per il futuro, tramite scritture private...

P.S. Forse non dovevo citare come esempio una coppia aperta...calinero mi menerà! :lol: :lol: :lol:

P.P.S. barda ti auguro di arrivare all'età di Sgarbi con altrettanti capelli... :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Quote:
Originariamente inviata da calipelo
ciò che piace invece a me del matrimonio è il concetto del "finchè morte non vi separi"
Quote:
Originariamente inviata da calipelo
chi si intromette in una coppia sfruttando un momento di debolezza o di crisi, x me va disintegrato...
Sinceramente su questo punto ho una visione un pò diversa...
Anche a me, moralmente, non piace chi ci prova con persone che SONO fidanzate...però tendo a vedere tale evento in chiave diversa...
Se la coppia è solida, se idealmente deve durare finchè morte non la separi...come si fa ad avere una riprova di questa presunta solidità se non viene mai toccata da eventi esterni...
Se davvero i partner sono innamorati, allora una profferta amorosa giunta allimprovviso, dovrebbe suscitare al massimo una specie di "lusinga"...o come la chiamo io "vanità di essere amati senza amare...conosciuta e presto dimenticata".
Non dovrebbe far capitolare la coppia...se è costruita su fondamenta solide.
Ricordi la favola dei 3 porcellini?
L'unica casa che rimase in piedi fù quella costruita con i mattoni...mentre quelle di paglia e legno vennero spazzate via dal lupo...
Esattamente come una coppia la cui unione è cementata dall'amore dovrebbe resistere a "tentazioni" esterne...
19-05-2008 01:42
seroadrenalino
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Originariamente inviata da harvest
Il matrimonio è morto .
3 parole che riassumono il concetto......per noi mici prigroni è l'ideale...altro che post bardamati ed hurryuppati....
18-05-2008 19:45
bardamu3
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Originariamente inviata da calimeno
maddai su fai il serio giova, ora se volessi fare della psicologia avrei il motivo della tua paura del matrimonio, e conoscendo qualcosa di barda potrei fare inferenze azzardate pure sul suo caso...ma farei il vostro stesso errore, quindi, ciascuno sulla propria strada
Falle, mi interessano davvero, non sono ironico. Per confrontarsi come persone non serve aver studiato per forza psicologia. La base è la mentalità aperta e il sapersi mettere in discussione, non avere una laurea appesa alla parete. Screditarci additando una presunta mancanza di preparazione è solo un diversivo che attui per evitare di esporti. Perchè errore? Ma tu credi che nessuno che non sia uno psicologo ti possa capire? Se non è sfiducia nelle persone questa...
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Originariamente inviata da calimeno
io cerco il matrimonio che forse non esiste e voi la coppia libera, o quello che è, ma basta con tirare in mezzo fattori psicologici sulla mia persona, please
La tua persona sono principalmente le tue idee, limitarle alla sola manifestazione pratica è parecchio sterile come discussione, dato che sono tutte collegate alla tua visione globale del mondo. Siamo esseri tutto sommato coerenti. Più che altro ti da fastidio parlare di te in maniera intima e non facendolo lo mostri comunque, inutile nascondersi.
Non sto cercando di attaccarti, davvero.
18-05-2008 19:42
calimeno se mai accadrà ti manderò i confetti :lol:

ps bello il paragone con mussolini ed hitler, meglio esser paragonato a loro che ai deboli che si son fatti plagiare da loro (milioni di persone?) 8)
18-05-2008 19:34
cancellato2671
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Originariamente inviata da calimeno
maddai su fai il serio giova, ora se volessi fare della psicologia avrei il motivo della tua paura del matrimonio, e conoscendo qualcosa di barda potrei fare inferenze azzardate pure sul suo caso...
ma farei il vostro stesso errore, quindi, ciascuno sulla propria strada, io cerco il matrimonio che forse non esiste e voi la coppia libera, o quello che è, ma basta con tirare in mezzo fattori psicologici sulla mia persona, please
oh come vuoi tu...contento tu...che te devo di' ? sei felice? ti senti apposto? credi di poterti realizzare così con le idee che hai (tutto sommato c'era un mussolini o hitler che con le loro idee 20 mila volte più folli credevano di aver ragione)...contento tu finchè non fai danni ad altre persone ti lascio libero (basta che non obblighi me a tue scelte).
Ripeto...quando troverai qualcuno che condivide le tue idee per starti vicino vengo e ti stringo la mano (e voglio pure guardare bene l'altra persona per capire s eha bevuto o meno )
18-05-2008 19:29
Milo Per me il matrimonio è sinonimo di sicurezza e stabilità emotiva...a me sembra una cosa bella ma solo se si trova la persona giusta se non si è convinti è meglio lasciar stare....
18-05-2008 19:23
calimeno maddai su fai il serio giova, ora se volessi fare della psicologia avrei il motivo della tua paura del matrimonio, e conoscendo qualcosa di barda potrei fare inferenze azzardate pure sul suo caso...
ma farei il vostro stesso errore, quindi, ciascuno sulla propria strada, io cerco il matrimonio che forse non esiste e voi la coppia libera, o quello che è, ma basta con tirare in mezzo fattori psicologici sulla mia persona, please
18-05-2008 19:15
cancellato2671
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Originariamente inviata da bardamu3
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Originariamente inviata da calimeno
questo è quello che probabilmente la tua psicologa ha detto di te, o magari sono tue riflessioni
ma la psiche umana è troppo complessa perchè tu possa generalizzare il tuo modello su di me, pecca di validità esterna, come se fosse un libro di Morelli, prendo però atto che:
1) hai usato il condizionale in alcuni punti
2) posti spesso con hurry up
A livelli così bassi si può benissimo generalizzare, anzi si deve. Sei tu stesso che ti applichi un modello generale ogni volta che ti definisci sociofobico. Io so come lavorano queste paure perchè le ho vissute e le vivo, non perchè me l'abbiano detto o abbia cercato di immaginarmelo. Questa tua stessa risposta e praticamente tutti i tuoi post indicano chiaramente quanto tu sia sempre ostinatamente sulla difensiva. Il mio intento è unicamente quello di darti un punto di vista esterno, che possa aiutarti a capire come vieni percepito da fuori e magari farti riflettere sulle tue idee, come io rifletto sulle mie leggendo gli altri. Se lo prendi come un attacco personale non serve a nulla. Morelli non si basa su alcuna personalizzazione, i suoi scritti sono diretti a migliaia di persone differenti, le mie parole unicamente a te. Ti ho visto dal vivo, ho letto centinaia di post tuoi, parecchie persone mi hanno parlato di te: qualche idea la posso azzardare, considerando il fatto che le nostre paure sono fatte della stessa materia. Sarà anche che per certi versi mi ricordi molto mio padre. Mi raccontò mia madre che prima di sposarla le fece promettere di smettere di frequentare le sue amiche. Quando mia madre me lo raccontò ero piccolo, ma già allora mi sembrava una cosa assurda, non ne capivo il motivo. In vita mia non li ho mai visti baciarsi o tenersi per mano, soltanto litigare.
Tornando a te la cosa che spicca di più è il tuo continuo dare la colpa agli altri per le tue sofferenze, volerti mostrare forte e sicuro in un mondo che ti ostacola e ti sfida ogni secondo. La tua diffidenza traspare in ogni tua parola, nelle barriere che vuoi alzare fra sociofobici ed estroversi, nella misoginia latente, nell'ossessione per la privacy, nelle regole dei raduni...non ti fidi di nessuno e non ci vuole Freud per capirlo. Vorrei solo evitarti di finire come mio padre e magari mettere al mondo un figlio con dei problemi come me, non sono solo i geni la causa di tutto. Se vuoi prenderla come una sfida a chi è più intelligente o migliore dell'altro fai pure, ma non è questo il mio intento. Sei molto combattivo, e questa è una bella qualità, ma il nemico è più dentro di te che fuori.
quoto...anche io non sono riuscito a capire per anni perchè mia madre e mio padre si ostinassero a stare insiene...l'unica frase di mia madre "farlo per i figli...-oppure peggio ancora...- farlo perchè se no poi che figura ci facciamo con la gente (cioè vi rendete conto...roba da aristocrazia medievale addirittura :lol: ).
Litigate, bastonate,insulti, mio padre che non spiaccicava mai una parola (per la sua idea duro=faccio i cazzi miei), che pensava "donna ai fornelli e uomo servito", qualche tradimento...e intanto sempre lì...
ho passato i primi 12-13 anni della mia vita facendo finta che io non esistessi...litigavano davanti a me ed io giù con la testa sui libri/tv ecc...ecc...
sono arrivato a 14-15 anni e mi sono detto "sti qui sono malati e se devo finire io così spero davvero che qualcuno mi spari prima o abbia la dignità per farlo per lo meno da solo".
Sono arrivato a 14-15 anni e mi sono rotto le balls di stare ad ascoltare le loro stronzate, i loro "tu non devi andare dietro a tuo padre" o "tua madre vuole mettersi i pantaloni invec eche la gonna" e intanto in tutto questo non capivano che la loro vita era 'na vita davvero schifosa (da vergognarsi) e che io ormai me ne fregavo di loro (e anzi pregavo Dio (da ateo) che uno dei due avesse almeno un minimo di dignità, soprattutto mia madre, per dire basta).
Sono arrivato a 15 anni e mi sono rotto le balls anche delle loro regole assurde e delle loro cavolate...dei loro "tu devi stare dalla parte di uno o dell'altro"...roba che per fare contento mia madre mi toccav anon incrociar elo sguardo di mio padr eper mesi e mesi (e poi dopo 6 mesi che io non gli davo confidenza guarda un po' tutti con il sorrisino ed io come un coglione che per una volta pensavo di aver fatto la cosa più giusta con il cuore mi ritrovavo costretto a parlare con qualcuno che non cagavo più da mesi per l'amore di mia madre).
Mi sono talment erotto le scatole che dopo l'ennesima litigata da manicomio/folli e i conseguenti mesi di separati in casa (compreso me) ho detto "m'avete rotto...io in mezzo alla vostra schifezza non ci sto...volete fare per 6 mesi la scenetta dei separati in casa e poi ritornare agli abbracci aspettando un altra scena da scannamento? fatelo...per me siete 2 marionette e non capite un cavolo della vita".
Grazie a Dio ora è oltre 1 anno e mezzo di totale pace (o quasi) da quando mio padre ha fatto i bagagli.
Questa è la vita.

Cali: tu non vorresti risposte nemmeno da uno psicologo in carne in ossa.
E parere del tutto personale...ci sono persone che hanno un cuore ed una testa per capire i problemi ed aiutare quasi megli di uno psicologo.
Rimani della tua idea.
Quando trovi qualcuno che la condivide così tanto da vivere il resto della vita insieme a te fammi un fischio.
18-05-2008 19:10
calimeno ahahahah siamo passati dal topic del matrimonio a lezioni di psicologia popolare
suvvia ragazzi, non vi ho chiesto di farmi il quadro clinico, non avete le basi per farlo
concludiamo questo siparietto con un generico "abbiamo vedute diverse su amore e matrimonio"?
18-05-2008 19:01
bardamu3
Quote:
Originariamente inviata da calimeno
questo è quello che probabilmente la tua psicologa ha detto di te, o magari sono tue riflessioni
ma la psiche umana è troppo complessa perchè tu possa generalizzare il tuo modello su di me, pecca di validità esterna, come se fosse un libro di Morelli, prendo però atto che:
1) hai usato il condizionale in alcuni punti
2) posti spesso con hurry up
A livelli così bassi si può benissimo generalizzare, anzi si deve. Sei tu stesso che ti applichi un modello generale ogni volta che ti definisci sociofobico. Io so come lavorano queste paure perchè le ho vissute e le vivo, non perchè me l'abbiano detto o abbia cercato di immaginarmelo. Questa tua stessa risposta e praticamente tutti i tuoi post indicano chiaramente quanto tu sia sempre ostinatamente sulla difensiva. Il mio intento è unicamente quello di darti un punto di vista esterno, che possa aiutarti a capire come vieni percepito da fuori e magari farti riflettere sulle tue idee, come io rifletto sulle mie leggendo gli altri. Se lo prendi come un attacco personale non serve a nulla. Morelli non si basa su alcuna personalizzazione, i suoi scritti sono diretti a migliaia di persone differenti, le mie parole unicamente a te. Ti ho visto dal vivo, ho letto centinaia di post tuoi, parecchie persone mi hanno parlato di te: qualche idea la posso azzardare, considerando il fatto che le nostre paure sono fatte della stessa materia. Sarà anche che per certi versi mi ricordi molto mio padre. Mi raccontò mia madre che prima di sposarla le fece promettere di smettere di frequentare le sue amiche. Quando mia madre me lo raccontò ero piccolo, ma già allora mi sembrava una cosa assurda, non ne capivo il motivo. In vita mia non li ho mai visti baciarsi o tenersi per mano, soltanto litigare.
Tornando a te la cosa che spicca di più è il tuo continuo dare la colpa agli altri per le tue sofferenze, volerti mostrare forte e sicuro in un mondo che ti ostacola e ti sfida ogni secondo. La tua diffidenza traspare in ogni tua parola, nelle barriere che vuoi alzare fra sociofobici ed estroversi, nella misoginia latente, nell'ossessione per la privacy, nelle regole dei raduni...non ti fidi di nessuno e non ci vuole Freud per capirlo. Vorrei solo evitarti di finire come mio padre e magari mettere al mondo un figlio con dei problemi come me, non sono solo i geni la causa di tutto. Se vuoi prenderla come una sfida a chi è più intelligente o migliore dell'altro fai pure, ma non è questo il mio intento. Sei molto combattivo, e questa è una bella qualità, ma il nemico è più dentro di te che fuori.
18-05-2008 18:38
cancellato2671 nono cali caro tu pensi al matrimonio perchè te la fai letteralmente sotto...
forse è la tua stessa sociofobia che ti fa sentire il bisogno di limiti, di manette...
hai talmente paura di non essere considerato "vincente" dalla persona che ami che saresti disposto a legarla a te contro la sua stessa volontà pur di sapere che ogni mattina l'avrai sempre al tuo fianco (roba del tipo paese islamico...).
E dunque, visto che temi che domani la tua cara metà si svegli e si accorg adi quanto tu possa essere inutile, insignificante, non capace di comprenderla,incoraggiarla,amarla sei pronto a costringerla a te a vita.
Questo non è amore...e sono ben felice di "sputare" sugli stereotipi positivi del matrimonio (se queste sono le basi su cui parte di chi come te lo sostiene).

Tu hai talmente tanta paura che non ti fidi nemmeno della persona che ami.
Sai cosa significa il termine "amore"? Cosa significa completarsi con una persona ed avere un'intesa?
Significa essere leali, rispettare le sue scelte e cercare di capire/comprendere, cercare di sostenerla in ogni passo.
Significa che hai talmente tanta fiducia in lei che la lasci anche andare via 1 mese con le amiche (o i fratelli o la famiglia) senza alcuna preoccupazione...anzi sei tu il primo a dirle "va, vai e rilassati e tra 1 mese io sarò sempre quio ad aspettarti...e se hai bisogno uno squilli e sono disposto a farmi 1000km per raggiungerti".
Questo è quello che dovrebbe legare 2 persone.

L'ahi detto tu...amare è dare e ricevere fiducia: alquanto in contrasto con la tua idea di matrimonio non credi.
E' come dire "mi fido di te e so che non mi farai mai del male, ma per sicurezza la pistola alla tempia te la tengo puntata comunque".
Il discorso è quello: "ti amo così tanto e ho tanta fiducia in te (quindi so che non mi tradirai e so che mi saprò fare sempre e comunque amare) che ti lego con una firma a me a vita (e se la infrangi mi legittimi pure a punirti)".
La tua è follia pura.
O almeno...non è follia...però semplicemente fossi io una donna non ti permetterei mai di dire una cosa del genere (ma nemmeno da ragazzo lo farei).
18-05-2008 18:27
calimeno
Quote:
Originariamente inviata da bardamu3
Non si può scegliere come vivere l'amore, se lo vivessi in un altro modo per me non sarebbe più tale. Non è questione né di responsabilità né di convenienza o mancanza di volontà, la discussione nasce proprio da questo. La questione è la tua mancanza di fiducia nelle persone, che poi si rispecchia nel tuo desiderio di controllare, possedere ed eventualmente incolpare gli altri, che non si conformano alla tua visione del mondo. Probabilmente è una reazione che hai maturato come antidoto alla paura, diametralmente opposta alla mia, che invece era (ed è ancora in tante cose) quella di farmi controllare dagli altri. Io sono quello troppo duttile, tu quello troppo rigido.
questo è quello che probabilmente la tua psicologa ha detto di te, o magari sono tue riflessioni
ma la psiche umana è troppo complessa perchè tu possa generalizzare il tuo modello su di me, pecca di validità esterna, come se fosse un libro di Morelli, prendo però atto che:
1) hai usato il condizionale in alcuni punti
2) posti spesso con hurry up
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