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Discussione: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi? Rispondi alla discussione
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10-06-2010 23:00
Robedain
Re: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi?

Quote:
Originariamente inviata da Dekker83 Visualizza il messaggio
Chissa perchè mi ritrovo molto in quello che dici....anche io ultimamente penso al suicidio come unica soluzione per terminare questa sofferenza indicibile, ma poi penso che nonostante abbia una personalità difficile, tutti i sacrifici fatti fin'ora sarebbero assolutamente persi(la laurea, le lingue conosciute e le varie esperienze lavorative all' estero).....credo che l' unica possibile soluzione sarebbe cambiare posto....e cmq l' ho fatto ma gli spettri del passato purtroppo sono dentro di me ed ovunque vada mi seguono come un' ombra.....cmq il suicidio sembra la soluzione ma non lo è...anzi è solo da perdenti
Guarda, nella mia esperienza personale, partire e cambiare contesto (sono stato all'estero per circa 2 anni), nonostante fossi in un ambiente che mi piaceva sotto molti aspetti, non è servito a molto...
Voglio dire che pur allontanandomi dall'originario contesto familiare che non sopportavo più, la mia situazione non è cambiata, i miei problemi sociali non li ho risolti (e partivo con questa speranza, tra le tante che avevo allora).
Penso che finchè non attuerai un cambiamento interiore, non potrai influenzare ciò che vivi all'esterno...
10-06-2010 02:17
Dekker83
Re: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi?

Chissa perchè mi ritrovo molto in quello che dici....anche io ultimamente penso al suicidio come unica soluzione per terminare questa sofferenza indicibile, ma poi penso che nonostante abbia una personalità difficile, tutti i sacrifici fatti fin'ora sarebbero assolutamente persi(la laurea, le lingue conosciute e le varie esperienze lavorative all' estero).....credo che l' unica possibile soluzione sarebbe cambiare posto....e cmq l' ho fatto ma gli spettri del passato purtroppo sono dentro di me ed ovunque vada mi seguono come un' ombra.....cmq il suicidio sembra la soluzione ma non lo è...anzi è solo da perdenti
10-06-2010 01:28
Winston_Smith
Re: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi?

Quote:
Originariamente inviata da caostotale23 Visualizza il messaggio
C'è di peggio...
Questo non serve a risolvere il suo problema (spero l'abbia risolto, visto che è un post vecchio di due anni e più).
10-06-2010 00:44
caostotale23
Re: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi?

Quote:
Originariamente inviata da Unlovable81 Visualizza il messaggio
Per far capire meglio la mia situazione: è da quando sono piccolo che non vado in vacanza, da 5 anni che non faccio sesso, da 2 anni che non esco con una ragazza, da sempre che passo il capodanno da solo, da 4 anni che non do un esame all'università.
C'è di peggio...
09-06-2010 23:30
Black Moon
Re: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi?

Quote:
Originariamente inviata da Stark Visualizza il messaggio
Anche io spesso ho voglia di mollare tutto, ma non di sucidarmi.

Ho voglia di andarmene da questo fottuto paese ( inteso come nazione ).

Ultimamente cullo molto questa idea : ricominciare una nuova in un nuovo stato, ricominciare da zero.


Devo '' solo '' trovare il coraggio per farlo.
anche io sto in un paesino di c*cc*. Vorrei ricominciare da zero in un altro posto. Ormai le persone, anche se mi vedono diversa, più calma, sempre male mi trattano.
09-06-2010 22:12
Gandalf
Re: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi?

Anche io spesso ho voglia di mollare tutto, ma non di sucidarmi.

Ho voglia di andarmene da questo fottuto paese ( inteso come nazione ).

Ultimamente cullo molto questa idea : ricominciare una nuova in un nuovo stato, ricominciare da zero.


Devo '' solo '' trovare il coraggio per farlo.
09-06-2010 21:09
Black Moon
Re: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi?

E poi ero io che avevo certi pensieri eh
09-06-2010 21:08
Black Moon
Re: Perchè spesso ho voglia di mollare tutto e suicidarmi?

Quote:
Originariamente inviata da Unlovable81 Visualizza il messaggio
Ho quasi 27 anni e ogni giorno che passa mi convinco sempre più che il suicidio sarebbe la mia soluzione ideale..
Vita sociale: non ho amici, a parte 2 ragazzi con cui ogni tanto esco ma sono più le volte in cui non riesco a trovare qualcuno con cui passare un po' di tempo.. Questo perchè dai 15 ai 20 anni circa mi sono isolato un po' dagli altri e continuo a pagarne le conseguenze. Difficile farsi una compagnia dopo i 20 anni.
Lavoro-scuola: l'anno scorso decisi di abbandonare l'università, dopo essermi trascinato per 5 anni. Dopo un buon inizio, ho cominciato a frequentare sempre meno, ero arrivato al punto di provare un'ansia insopportabile tra gli altri universitari. Nel frattempo ho fatto lavoretti deprimenti, ma che mi hanno permesso di non chiedere più soldi ai miei. Quest'anno mi sono nuovamente iscritto. Riparto da zero. Intanto sto finendo un corso di formazione post diploma che spero possa darmi la possibilità di trovare lavori migliori. Quello di cui mi sono reso conto è che non combinerò mai nulla se non riuscirò ad arrivare ad una stabilità mentale. Qualche miglioramento l'ho fatto, ma oggi mi sembra di essere punto a capo.
Per circa 3 anni sono stato "in cura" presso uno psicologo e uno psichiatra. La diagnosi è che non sono depresso. Cmq per un po' ho seguitato ad assumere leggeri psicofarmaci (xanax). Ma per la troppa sonnolenza, li ho abbandonati.
Ho fatto un po' di autoanalisi leggendo molti libri a riguardo. Ho fatto un po' di chiarezza e qualche piccolo miglioramento l'ho avuto.
Per far capire meglio la mia situazione: è da quando sono piccolo che non vado in vacanza, da 5 anni che non faccio sesso, da 2 anni che non esco con una ragazza, da sempre che passo il capodanno da solo, da 4 anni che non do un esame all'università. Il pensiero di queste cose e di tutti gli altri rimpianti che mi porto dietro mi fanno venire voglia di suicidarmi..
Quello che mi fa paura è che mi sento fuori tempo massimo per cambiare sto mio carattere che mi crea un muro tra me e le altre persone, per laurearmi, per farmi degli amici, per diventare adulto (le persone notano le mie insicurezze da dodicenne), per non morire di rimpianti.
come ti capisco..
26-01-2008 20:01
Unlovable81 mi state rubando il topic..
26-01-2008 18:55
Jolly_joker_3
Quote:
Originariamente inviata da new
Ecco, io non riesco a fare questo. Non riesco a utilizzare lo studio come metodo di evasione dalla solitudine. Anzi, la solitudine mi fa passare la voglia di studiare.
Precisamente quello che accade anche a me...oltre al senso di solitudine aggiungerei (...e, forse, incide più quest'ultimo...) la depressione.
Quote:
Originariamente inviata da new
Credo che la solitudine del tuo amico, fosse una solitudine interiore, non "materiale", e non dovuta alla fs. Hai scritto che giocava con i suoi amici. Un fs questo non può farlo.
E' quello che ho pensato anch'io...
Quote:
Originariamente inviata da new
E' facile a dirsi... l'uomo, come le altre specie, è un'animale sociale e ha bisogno di interagire con i suoi simili. Di relazionarsi con loro, condividendo pensieri ed esperienze. E quando le pecore lì fuori ti trovano diverso, e ti respingono o ti ignorano, soffri. Non c'è niente da fare. A meno che tu sia privo di sentimenti.
Mi hai levato le parole di bocca...sono colpito.
26-01-2008 18:18
Jolly_joker_3
Quote:
Originariamente inviata da Chitto
Dici che fingi di scrivere messaggini... perché lo fai? Non serve che dimostri nulla a nessuno. Tu esisti per te stesso, non per gli altri. Nessuno ha mai deciso come deve essere la vita, e, nella tua vita, c'è una sola persona che può deciderlo, e quello sei tu.
Mi ricorda una frase dal film "Forrest Gump": <<Non permettere mai a nessuno di dirti che è migliore di te, Forrest. Se Dio avesse deciso che saremmo dovuti essere tutti uguali...avrebbe dato a tutti un apparecchio alle gambe...>>.
26-01-2008 17:49
Jolly_joker_2
Quote:
Originariamente inviata da new
Un fs è già tutte queste cose per gli altri. Quindi che cambia?
Da vivo e fs sei uno smidollato, debole, e pezzo di merda ignorato. E da ex fs morto, verrai "ricordato" (se sarai ricordato. E massimo per mezza giornata, poi tornerai nel dimenticatoio dove vivono gli sfigati), o compatito, da quelle poche persone che hai conosciuto, come uno smidollato, debole, pezzo di merda, e in più esaltato. Ma non sarai più in vita per soffrirne.
A parte che adoro questo stile catastrofistico...temo d'essere d'accordo.
Quote:
Originariamente inviata da new
Giusto. Ma il fatto di essere in vita, non ti rende automaticamente vincitore.
Anche questo è vero...se, poi, uno è cresciuto frequentando, assiduamente, una "scuola" fatta per insegnargli che è solo un perdente...
26-01-2008 17:03
pure_truth Voglio ringraziare Chitto per aver poratato a mia conoscenza la storia di Ciro,quel ragazzo suicidatosi dopo aver aperto un blog in cui lo annunciava...ho letto quel che ancora si può leggere...davvero incredibile,e toccante.

http://www.merateonline.it/Finestra_...2&Sezione=MAIN
26-01-2008 16:03
vetro
Quote:
Mi rendo conto di essere una nullità guardando i vari fotolg, myspace blog degli altri.. Tutti sorridenti, con tanti amici, un sacco di cose da fare e da dire..
Non capita anche a voi?
La vita è fatta di momenti felici e di tristezza.Siamo noi a doverci costruire un po' di serenita' e di felciita' e quando questo succede la immortaliamo con delle foto per autocelebrare quel momento.Non ti hanno mai scattato delle foto durante le gite o a scuola?
Quando il nostro stato d'animo è triste vediamo felicita' ovunque.
26-01-2008 15:35
Unlovable81
Nullità

Mi rendo conto di essere una nullità guardando i vari fotolg, myspace blog degli altri.. Tutti sorridenti, con tanti amici, un sacco di cose da fare e da dire..
Non capita anche a voi?
20-01-2008 17:05
Chitto2
Quote:
Originariamente inviata da ilfede
Proprio oggi un tipo lasciato dalla moglie ha ucciso la figlia e si è suicidato pugnalandosi al CUORE.........fate voi...
Non conosco il caso specifico, quindi mi è difficile dirti perché lo ha fatto. In genere, chi uccide i propri figli o il proprio compagno/a perché soffre di depressione, lo fa perché, al contrario di quello che comunemente si può immaginare, li ama.

Li uccide, per impedire loro di soffrire come lui/lei.

Si è vero, a "mente fredda" sembra un assurdo controsenso... quasi un insulto. Ma chi soffre un sacco a volte vede la realtà in modo un po' diverso dagli altri.

Quote:
Originariamente inviata da ilfede
ps: chitto hai il record di lunghezza dei post hehe
Me lo dicono in tanti.
20-01-2008 16:59
Chitto2
Quote:
Originariamente inviata da Swathi
Ciao Chitto!No,non ho 12 anni!
Si lo immaginavo, per questo non mi tornava e ti ho chiesto maggiori dettagli.
Comunque ho imparato a non sottovalutare le persone giovani, spesso dimostrano di avere più cuore e buon senso dei così detti adulti.

Quote:
Originariamente inviata da Swathi
In questo periodo e in altri in cui sto un pò così mi sento come se li avessi.In
Non dirlo a me, io sono un 12enne che non è mai cresciuto. Pensa che a volte gioco ancora ^_^

Quote:
Originariamente inviata da Swathi
questi giorni sono molto giù di corda ,come si dice posso dire cose in modo anomalo rispetto a quando ci sono di più con la testa.Sì,è vero sono stata in
Esatto. È "l'inganno" della depressione e dello star male. Quando si sta male spesso si vedono i problemi molto più grandi di quello che sono davvero. È quindi bene ritardare alcune decisioni per quando si sta un po' meglio.

Quote:
Originariamente inviata da Swathi
India in un ashram unico al mondo ai piedi dell'Himalaia,ai confini col Nepal dove fu trovato Babaji.E' stata un'esperienza unica e che mi ha toccato molto nel cuore e nello spirito.Quando vedi come vivono gli indiani e quanta dignità possiedano nonostante l'estrema povertà(parlo di quelli poveri e lì esistono o i poverissimi o i ricchi sfacciati ma sempre dignitosi per l'esperienza fatta da me)non si riesce a non esserne estremamente colpiti.Specialmente poi vedendo i bambini che quando ti guardano negli occhi sembra abbiano una saggezza che ti fa credere siano molto più adulti e maturi della loro età e poi ogni indiano quando l'incontri ti sorride e ti saluta col cuore con il loro "namaste"!(tradotto come che tutto ti vada per il meglio più che un semplice ciao se ricordo bene)Torni a casa e rimani in trance per un pò perchè passi da un riuscire a vivere e con gioia con pochissimo al nostro eccesso di tutto,riesco a esprimerlo così oggi,non sto bene perchè ho degli effetti collaterali dei farmaci e faccio fatica a coordinarmi,ho la mente in subbuglio e ho difficoltà coi tasti del pc.Spero di averti chiarito.Un saluto.
Capisco. Bé, mi fa piacere che hai trovato un po' di conforto nella cultura indiana e soprattutto che hai potuto fare un'esperienza che probabilmente molti di noi non potranno mai fare. Sei fortunata da questo punto di vista. Fanne tesoro, non tutti hanno la fortuna di incontrare persone speciali, e luoghi "magici" come quelli che hai descritto. Quello che hai vissuto mostra che la vera felicità deriva da piccole cose che però per noi sono importanti. La felicità sta dentro di noi, non fuori da noi. A volte ci serve solo qualcuno con cui condividerla per poterla riconoscere. È una di quelle poche cose che più condividi e più ne hai. Una delle poche cose che i soldi, la ricchezza e il lusso non possono comprare né vendere. È una di quelle cose che trovi naturalmente negli occhi di un bambino e che piano piano, crescendo, dimentica di avere.

Ti consiglio un libro se vuoi: L'arte della felicità (Mondadori se non erro)
È un'intervista a Tenzin Gyatso (il Dalai Lama) da parte di uno psichiatra [non amo molto gli psichiatri a dire il vero] sull'argomento. Non so che opinione hai del Dalai Lama, ma penso sia affascinante il modo aperto e sincero con cui pensa.
20-01-2008 16:56
ilfede Condivido in parte quello scritto da molti............. ma dimenticate sempre che stiamo parlando di esseri umani e non di lavatrici...........

l'uomo e la donna "purtroppo" hanno sentimenti,cervello e tutto il resto.......e certe cose come la vita non si possono analizzare così a mente fredda........Proprio oggi un tipo lasciato dalla moglie ha ucciso la figlia e si è suicidato pugnalandosi al CUORE.........fate voi...

ps: chitto hai il record di lunghezza dei post hehe
20-01-2008 16:25
Chitto2
Quote:
Originariamente inviata da new
Se sei deciso ad ucciderti, lo trovi il modo per far sì che questo accada purtroppo.
Perché? Pensi che coloro che sono finiti in ospedale dopo un tentato suicidio non volessero davvero farla finita? Forse alcuni si... ma sei sicuro che sia un concetto generalizzabile a tutti?
Ci sono molte cose che possono andare storte e non tutte dipendono da te.

Poi, naturalmente, potrebbe anche andarti dritta. Per esempio, non so se hai conosciuto Ciro, io in un certo senso sì.
Aveva un blog, si chiamava "primadipartire". Lo aveva scritto come sua ultima testimonianza al mondo. Aveva deciso di uccidersi, e voleva che gli altri partecipassero a questa sua scelta.
Leggevo di tanto in tanto il suo blog, poi un giorno compare il messaggio post-datato (ovvero inserito ma pubblicato automaticamente solo qualche ora dopo) in cui salutava tutti. Dopo aver scritto il post, e istruito il blog alla pubblicazione postuma, ha preso una sedia. Si è incamminato lungo un ponte del suo paese, è salito sulla sedia e si è gettato nel fiume.
http://www.lucacicca.it/2007/04/17/h...rimadipartire/

È un peccato che quel blog non ci sia più... lo hanno cancellato, quasi a voler cancellare completamente la memoria di Ciro e la sua sofferenza.

Ricordo le cattiverie che gli scrivevano, dicevano che cercava solo attenzione, dicevano che non si sarebbe mai ucciso per davvero. Ma lo ha fatto, davvero, è stato anche sui giornali.

Poi ricordo la disperazione di alcuni di quegli utenti che non gli hanno creduto, di tutti quegli utenti che lo sfidavano ad uccidersi davvero, che lo hanno insultato sino al giorno prima di togliersi la vita. Hanno imparato una lezione importante quel giorno, in un modo orribile, ma forse era quello che si meritavano per come si erano comportati. Penso che passeranno anni prima che possano dimenticarsi di lui.

Ad ogni modo, la morte di Ciro ha avuto conseguenze devastanti anche fra i suoi famigliari e amici. Penso che valga la pena riflettere bene prima di prendere una decisione simile. E bisogna anche stare molto attenti a non farsi influenzare troppo da ciò che la gente ignorante dice. Molti di loro fanno affermazioni senza conoscerne davvero le conseguenze, senza nemmeno sapere davvero ciò di cui parlano.

Il mio consiglio è di pensare un po' più a te stesso, e un po' meno all'opinione altrui. Sembra difficile farlo... quasi impossibile per chi è dotato di una certa sensibilità... ma purtroppo questo mondo e per lo più crudele e quasi mai giusto. In molti soffrono perché per una ragione o per l'altra non si sentono apprezzati/capiti dalla società. Il trucco, sta nel capire che in realtà, che che se ne dica, la società non esiste, è un concetto astratto e nulla più. Come non esiste una morale comune. O un'idea della massa. Esistono solo individui che loro malgrado si trovano a dover condividere spazi e libertà con altri. Individui che a volte si lasciano condizionare dalla stampa o da altri individui che si ritengono in diritto di decidere ciò che è giusto anche per gli altri (questi sì, abusando della libertà altrui).

Pensa a te stesso prima come individuo. Agisci come un individuo. Fai agli altri ciò che vorresti sia fatto a te. Ma non piegarti al volere di qualcuno solo perché è più grande di te, o più forte. Nessuno ha il diritto di dirti come devi vivere. Nessuno, mai! Non permettergli di farlo.

Quote:
Originariamente inviata da new
Ecco, io non riesco a fare questo. Non riesco a utilizzare lo studio come metodo di evasione dalla solitudine. Anzi, la solitudine mi fa passare la voglia di studiare.
Capisco questo. Ma vedi, per lui la fisica e la matematica erano un hobby, qualcosa che amava fare. Non studiava perché era obbligato a farlo, ma perché lo faceva stare bene.

Io per esempio ho sempre amato i computer. Da quando avevo 11-12 anni passo più tempo al computer che a fare altro. Non lo faccio perché qualcuno mi obbliga, ma perché mi piace farlo. Mi fa stare bene. Capisci ciò che intendo? Ognuno di noi è diverso. Magari a te piace giocare a palla piuttosto, o cimentarti in uno sport, oppure postare su un forum, o aiutare qualcun altro, o dedicarti ad una religione. Non ha importanza, fai solo quello che ti fa stare meglio.

Quote:
Originariamente inviata da new
Credo che la solitudine del tuo amico, fosse una solitudine interiore, non "materiale", e non dovuta alla fs. Hai scritto che giocava con i suoi amici. Un fs questo non può farlo.
È vero. Sono cose diverse. Ma il punto in comune è la depressione che ne deriva. Il mio amico aveva bisogno di qualcuno che dimostrasse affetto nei suoi confronti e di qualcuno con cui lui si trovasse a suo agio sia da un punto di vista personale che intellettivo. Quando ha risolto questi problemi, trovando entrambe queste cose in me, non voleva più uccidersi, non stava più male. O meglio, ogni tanto era giù, ma questo è normale. Abbiamo pianto diverse volte assieme. Ma non era più solo, e questo gli bastava per stare bene. Aveva poi anche il bisogno di qualcuno che lo trattasse come persona, e non come un oggetto, come una proprietà privata (i genitori erano esempi di animali di rara stronzaggine), e con me trovò anche questo.

Quindi, se stare insieme agli altri ti fa paura... prova anziché "scappare" da essa ad affrontarla. A gradini. Incrementando il "livello di difficoltà" a piccoli passi. Come ho già suggerito altrove... se ti fa paura stare assieme agli altri, prova magari a costringerti ad andare a bere un caffé in un bar della tua città. Da solo, magari con un libro o un giornale che ti faccia compagnia.
Fa paura? Si, forse un po' si. Ma provaci ugualmente. Scegli un giorno e obbligati ad andare. La volta dopo sarà un pochino, proprio un pelino, meno difficile farlo... provaci, dico davvero, non hai nulla da perdere... a parte gli 80 centesimi del caffé.

Quote:
Originariamente inviata da new
E' facile a dirsi... l'uomo, come le altre specie, è un'animale sociale e ha bisogno di interagire con i suoi simili. Di relazionarsi con loro, condividendo pensieri ed esperienze. E quando le pecore lì fuori ti trovano diverso, e ti respingono o ti ignorano, soffri. Non c'è niente da fare. A meno che tu sia privo di sentimenti. Che tu ci creda o no il parere e l'attenzione nei nostri confronti delle pecore lì fuori per noi è importante. L'uomo non è fatto per vivere da eremita.
È normale soffrire quando si viene respinti. Ma secondo me vale comunque la pena di provarci. Forse arrendersi sembra la scelta più ovvia, meno faticosa... ma alla lunga i problemi, se non li si affronta, tendono a comportarsi come il sassolino che cade dalla cima di una montagna scatenando una valanga.
Più tempo passi isolato dagli altri, e più difficile sarà uscirne.

Bisogna anche avere una certa quantità di menefreghismo secondo me. Non menefreghismo verso gli altri, ma menefreghismo verso quelli che ci vogliono male. Se qualcuno ride alle tue spalle, lascia che rida, dopotutto lo fa perché evidentemente non ha il coraggio di guardarsi dentro, e secondo me una persona simile fa davvero pena... molto più della persona di cui si prende gioco. Ricordati che in genere sono gli stronzi quelli che non stanno mai male, stare male di tanto in tanto... dimostra solo che hai un cuore ed un cervello funzionanti.
20-01-2008 14:42
Swathi Ciao Chitto!No,non ho 12 anni!In questo periodo e in altri in cui sto un pò così mi sento come se li avessi.In questi giorni sono molto giù di corda ,come si dice posso dire cose in modo anomalo rispetto a quando ci sono di più con la testa.Sì,è vero sono stata in India in un ashram unico al mondo ai piedi dell'Himalaia,ai confini col Nepal dove fu trovato Babaji.E' stata un'esperienza unica e che mi ha toccato molto nel cuore e nello spirito.Quando vedi come vivono gli indiani e quanta dignità possiedano nonostante l'estrema povertà(parlo di quelli poveri e lì esistono o i poverissimi o i ricchi sfacciati ma sempre dignitosi per l'esperienza fatta da me)non si riesce a non esserne estremamente colpiti.Specialmente poi vedendo i bambini che quando ti guardano negli occhi sembra abbiano una saggezza che ti fa credere siano molto più adulti e maturi della loro età e poi ogni indiano quando l'incontri ti sorride e ti saluta col cuore con il loro "namaste"!(tradotto come che tutto ti vada per il meglio più che un semplice ciao se ricordo bene)Torni a casa e rimani in trance per un pò perchè passi da un riuscire a vivere e con gioia con pochissimo al nostro eccesso di tutto,riesco a esprimerlo così oggi,non sto bene perchè ho degli effetti collaterali dei farmaci e faccio fatica a coordinarmi,ho la mente in subbuglio e ho difficoltà coi tasti del pc.Spero di averti chiarito.Un saluto.
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