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10-04-2007 21:10
calimero
Quote:
Originariamente inviata da pisendlav
Quote:
Originariamente inviata da calimero
diritto allo studio per tutti, sarà la vita lavorativa a fare la selezione naturale
E se a 35 anni scopri che devi ricominciare? Che ne sarà di te? E se in questa situazione si trovassero in tanti? Non si può pensare chi se ne frega. Esiste una responsabilità politica. Il danno deve essere evitato finchè si è in tempo. Se si rende la vita difficile all'università si fa selezione (avanti chi non trova che sia poi così difficile), si evita il peggio agli altri.
a 35 anni mica stai ancora studiando
se non fai studiare aumenti il numero dei disoccupati
perchè l'italia x i lavori da poco ormai usa gli stranieri
a 35 anni puoi essere fuori dal mondo del lavoro solo se ti chiudon la ditta
e se non hai la laurea di certo è peggio ancora
cioè, studi e poi non trovi lavoro, ok male, ma hai uno strumento in più per trovarlo
non studi e non trovi lavoro, ancora peggio
10-04-2007 21:00
pisendlav
Quote:
Originariamente inviata da calimero
diritto allo studio per tutti, sarà la vita lavorativa a fare la selezione naturale
E se a 35 anni scopri che devi ricominciare? Che ne sarà di te? E se in questa situazione si trovassero in tanti? Non si può pensare chi se ne frega. Esiste una responsabilità politica. Il danno deve essere evitato finchè si è in tempo. Se si rende la vita difficile all'università si fa selezione (avanti chi non trova che sia poi così difficile), si evita il peggio agli altri.
10-04-2007 20:32
calimero tanto per confermare che il numero chiuso è il male
leggete qua:
http://tinyurl.com/ywo4my

come al solito ci sono università che se ne approfittano e lo usano perchè sono incapaci di gestire gli iscritti

diritto allo studio per tutti, sarà la vita lavorativa a fare la selezione naturale

cmq a progettare lo impara anche chi programma senza scuola, ormai ci sono un sacco di siti che spiegano le basi molto bene, e non dimenticate i colleghi più anziani
nulla è paragonabile all'esperienza sul campo
l'unico vantaggio dell'universitario, è che anche iniziando dopo 5 anni ed essendo meno bravo del lavoratore con esperienza, alla lunga, quando impara, può avere posizioni più alte, non tanto per i meriti (che sono raggiunti anche da chi si autoforma) ma per il pezzo di carta
anche se non è sempre così, e ci sono programmatori senior e capi progetti con solo il diploma, che sono dei mostri
dipende da dove lavori, più è grande e prestigioso il posto e più cura alla forma
10-04-2007 14:02
reyds Hai ragione nel dire che tra una persona che programma da 5 anni e uno che si laurea in 5, il primo se lo magna in quanto ad abilità.
Il problema e' che la laurea non insegna a programmare ma a progettare. Tanto alla fine, la maggior parte dei laureati diventa comunque programmatore.

Il numero chiuso.... E' diventato il modo per far pagare le tasse universitarie solo a chi puo permettersele. Prendi la scuola normale superiore di Pisa, e' a numero chiuso. Ma chiusa a chi non ha le capacita per entrarvi. Ecco quale dovrebbe essere la ragione del numero chiuso.
Il test di ammissione dovrebbe evitare che si formino migliaia di laureati, molti dei quali hanno scelto la materia per moda o per ripiego.

Come ho gia detto, interessa la capacita di raggiungimento degli obbiettivi. Ti danno un lavoro, e tu lo porti a termine entro un limite. Chi ha raggiunto l'obbiettivo della laurea dovrebbe riuscire a raggiungere qualsiasi altro obbiettivo.
06-04-2007 22:59
calimero non credo che dopo sei mesi il secondo batterà il primo
informatica è molto generica e vasta, non mi pare sia specializzata davvero in qualcosa (come ogni altra facoltà)
chi studia il corso specialistico per un determinato linguaggio e ci lavora da anni, non viene raggiunto molto facilmente dal neolaureato, che cmq ha bisogno anche lui di molta esperienza prima di padroneggiare un determinato linguaggio, affrontare i vari intoppi, ecc... tutte cose che per la maggior parte non vengono trattate a scuola
il fatto che una scuola sia difficile non vuol dire per forza che ti prepari bene, perchè magari hai perso mesi a studiare che scarpe portava chi ha inventato i computer o tutta la storia dall'età della pietra, che per carità, è interessante e utile per capire, ma ai fini pratici...

insomma io sono per l'autoformazione, grazie al contatto col mondo del lavoro si può autoformarsi o farsi formare a sbafo (che è meglio) su tematiche specifiche, e metterle subito alla pratica, rafforzare il ricordo con la pratica, cosa che all'uni non fai, perchè dopo un esame devi fare tutt'altro e molte cose entrano per un mese da un'orecchio e escono quasi tutte il mese dopo dall'altro

poi vabbè, ho anche io intrapeso il mondo universitario, forse per puro spirito sportivo, o perchè il pezzo di carta fa figo, o per interesse per la materia, o per tutte queste cose più altre, quindi non sono di parte, anzi, vedendo cosa ogni tanto mi tocca studiare, posso dire che è come la immaginavo, piena di cose inutili, dove conta solo imparare a memoria e capire conta poco

e no, niente numeri chiusi blocca diritto di studio, niente innalzamento del livello di difficoltà, la vita dovrebbe essere bella e facile per tutti, troviamo un vero modo per risolvere i problemi del lavoro, non giriamoci attorno togliendo psicologi disoccupati facendoli diventare disoccupati di altre facoltà di ripiego
molti fanno scienze politiche ed altre facoltà come un ripiego, magari perchè le considerano più facili, ma poi che faranno nella vita?
c'è gente che non passa un'esame d'ammissione in una facoltà e poi si iscrive ad un'altra completamente differente... non ha senso ciò

abbasso il numero chiuso e le non soluzioni
06-04-2007 22:47
pesco
Quote:
Originariamente inviata da calimero_altri7mex
Quote:
Originariamente inviata da reyds
All'universita si puo misurare la propria capacita nel raggiungere degli obbiettivi. E' necessario avere costanza nello studio e avere un gruppo di amici con cui condividere informazioni (studiare insieme). Purtroppo la carriera universitaria non va daccordo con la fobia sociale. Per questo motivo invece di 3, sono necessari 6 anni per laurearmi.
Alla facolta di informatica, alla quale sono iscritto, le formule alla lavagna sono il pane quotidiano... nel futuro difficilmente le usero', il senso di tutto e' dimostrare di aver capito come si utilizzano.

Ormai ho preso coscienza del fatto che la laurea non e' un punto di arrivo ma un punto di partenza....
la laurea in generale è organizzata male, ti devi studiare 1000 per sapere 10
stai tranquillo che il tuo lavoro di informatico lo farà meglio uno non laureato
anzi, se metti una persona che programma da 5 anni e uno che si laurea in 5, il primo se lo magna in quanto ad abilitàil secondo forse avrà + metodo, ma ormai non vale più questa cosa, con tutti le informazioni che si trovano in internet, e nelle librerie, nei corsi di specializzazione, la laurea spesso è solo un semplice pezzo di carta

l'ideale sarebbe che inventassero davvero una scuola che ti prepari al lavoro e non un accozzaglia di nozioni che servono a farti maturare con lo studio di programmi che non si usano più da 10 anni
(mi ricordo il pascal alle superiori, che con la scusa di insegnare a programmare spiegavano un programma che ormai non usava più nessuno)
ma dopo 6 mesi il secondo batterà il primo.............
già solo per il fatto che, chi si laurea in tempo in ingegneria(a Torino poi non so...), o è un genio o uno che vive per il successo in quel campo....

...un mio amico che è uscito con 100 dal liceo ci metterà quasi un anno in più
06-04-2007 22:29
poiuyt
ciao

Quote:
Originariamente inviata da Luna
Io ti consiglio di scegliere pensando al lavoro che vorrai fare e che sarai in grado di fare. Io mi rendo conto ora di aver fatto uno sbaglio scegliendo scienze della comunicazione. Nonostante mi sia piaciuta e mi sia laureata nei tempi giusti, ora che mi trovo a lottare per un lavoro ho capito che non fa x me e che avrei dovuto fare qualcos'altro.
è la solita storia di medicina e psicologia.ce ne sono troppi!ci vuole un numero chiuso molto selettivo anche in scienze della comunicazione.ciao.
06-04-2007 22:13
Luna Io ti consiglio di scegliere pensando al lavoro che vorrai fare e che sarai in grado di fare. Io mi rendo conto ora di aver fatto uno sbaglio scegliendo scienze della comunicazione. Nonostante mi sia piaciuta e mi sia laureata nei tempi giusti, ora che mi trovo a lottare per un lavoro ho capito che non fa x me e che avrei dovuto fare qualcos'altro.
06-04-2007 19:52
calimero_altri7mex
Quote:
Originariamente inviata da reyds
All'universita si puo misurare la propria capacita nel raggiungere degli obbiettivi. E' necessario avere costanza nello studio e avere un gruppo di amici con cui condividere informazioni (studiare insieme). Purtroppo la carriera universitaria non va daccordo con la fobia sociale. Per questo motivo invece di 3, sono necessari 6 anni per laurearmi.
Alla facolta di informatica, alla quale sono iscritto, le formule alla lavagna sono il pane quotidiano... nel futuro difficilmente le usero', il senso di tutto e' dimostrare di aver capito come si utilizzano.

Ormai ho preso coscienza del fatto che la laurea non e' un punto di arrivo ma un punto di partenza....
la laurea in generale è organizzata male, ti devi studiare 1000 per sapere 10
stai tranquillo che il tuo lavoro di informatico lo farà meglio uno non laureato
anzi, se metti una persona che programma da 5 anni e uno che si laurea in 5, il primo se lo magna in quanto ad abilità
il secondo forse avrà + metodo, ma ormai non vale più questa cosa, con tutti le informazioni che si trovano in internet, e nelle librerie, nei corsi di specializzazione, la laurea spesso è solo un semplice pezzo di carta

l'ideale sarebbe che inventassero davvero una scuola che ti prepari al lavoro e non un accozzaglia di nozioni che servono a farti maturare con lo studio di programmi che non si usano più da 10 anni
(mi ricordo il pascal alle superiori, che con la scusa di insegnare a programmare spiegavano un programma che ormai non usava più nessuno)
06-04-2007 18:16
reyds All'universita si puo misurare la propria capacita nel raggiungere degli obbiettivi. E' necessario avere costanza nello studio e avere un gruppo di amici con cui condividere informazioni (studiare insieme). Purtroppo la carriera universitaria non va daccordo con la fobia sociale. Per questo motivo invece di 3, sono necessari 6 anni per laurearmi.
Alla facolta di informatica, alla quale sono iscritto, le formule alla lavagna sono il pane quotidiano... nel futuro difficilmente le usero', il senso di tutto e' dimostrare di aver capito come si utilizzano.

Ormai ho preso coscienza del fatto che la laurea non e' un punto di arrivo ma un punto di partenza....
06-04-2007 02:47
pisendlav
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Alucard
poi le materie che studio le trovo interessanti, e puoi anche attualizzare le cose che studi, non sono cose astratte, non sono numeri su una lavagna, sono cose reali.
Quei numeri sulla lavagna sono più reali di quanto tu possa immaginare!
05-04-2007 21:08
calimero ansomma alucard
va bene che ingegneria astronucleare è troppo difficile
ma passare a scienze poliche?
centra na pippa
e poi che fai?
è una di quelle facoltà che sono un po' discutibili sotto l'aspetto lavoro
insomma, che vuoi fare da grande?
04-04-2007 23:29
Lost
Quote:
Originariamente inviata da trentina
io ho fatto una scuola professionale... quindi niente università. non è che sia mai stata una cima nello studio, quindi credo non ne sarei portata...
Stessa cosa anch'io
04-04-2007 23:15
pesco
Quote:
Originariamente inviata da pisendlav
Quote:
Originariamente inviata da pesco
non vivrò per lavorare, lavorerò per vivere.................

è dura l'università, camminare alieno e sentirsi in colpa perché oltretutto il dolore nascosto dovrà essere gioia per altri.............

questa è solo la mia malata esperienza.......può anche essere bellissimo!!!!!!!!
Hai ragione Calimero . Perchè Pesco ci fai rileggere 2 volte i discorsi per capirli? Non puoi essere più diretto e meno enigmatico? :wink:

A parte queste bischerate, perchè dici che ti fa sentire in colpa un sentimento che trovi bellissimo?
NB Ma c'ho capito qualcosa? 8O
perché così posso esprimermi liberamente...


cmq hai capito bene
è che mi accorgo che non sono felice pur se un giorno sarò medico;
non che volessi fare un altro lavoro....ma è proprio il rapporto con l'ambiente, forse perché ancora non ho una posizione sicura, che mi svuota
04-04-2007 23:09
gio1
Quote:
quindi il neurologo per me è come un cacciatore senza fucile, trova la bestia ma non può catturarla, questo perchè ha scelto la via più farmacologica della psicologia
Scusa Calimero, attenzione a non confondere il neurologo con la figura dello psichitra. Si tratta di due figure che seguono percorsi differenti. Il neurologo è specializzato in malattie del sistema nervoso (encefalopatie, demenze, disturbi dell'equilibrio, malattie virali, batteriche, prioni ecc...del snc, e moltissime altre), che mai potrebbe affrontare con la psicologia. Ecco perchè ha scelto, e conosce, la via farmacologica. In genere i neurologi conoscono poco di psichiatria e meno ancora di psicologia.
Il fatto che poi molti si curano dal neurologo per malattie psichiatriche è un altro discorso. E poi lo stesso medico potrebbe avere due specializzazioni. Ciao
04-04-2007 22:17
Alucard
Re: ciao

Quote:
Originariamente inviata da poiuyt
per fare ingegneria ci vogliono i controcoglioni nel senso che non devi uscire di casa e devi stare tt il giorno davanti ai libri.ciao.

Infatti. Qui, per alcuni esami, posso "permettermi" di non studiare tutto il semestre e prepararmi l'esame tre settimane prima dell'appello, ad ingegneria non si può fare.
04-04-2007 22:03
poiuyt
ciao

per fare ingegneria ci vogliono i controcoglioni nel senso che non devi uscire di casa e devi stare tt il giorno davanti ai libri.ciao.
04-04-2007 21:50
Alucard
Re: Università

Quote:
Originariamente inviata da Crisalide
Tra qualche mese arriverà anche per me il momento dell'iscrizione all'università...e voi quale facoltà frequentate o quale vi sarebbe piaciuto frequentare? perchè l'avete scelta?

Mi piacerebbe sentire le vostre esperienze, per poter decidere al meglio :wink:

Nel 2003 mi sono iscritto ad ingegneria aerospaziale, attirato dal miraggio di una professione prestigiosa, e anche stimolante, perchè la materia mi interessava. Tempo due mesi, e mi son reso conto di aver fatto i conti senza l'oste, ovvero le materie da studiare, pensavo di essere in grado di affrontarle ma ad un certo punto si son rivelate troppo grandi per me. Sono stato malissimo, anche perchè quel periodo ha coinciso con la fase in cui stavo peggio, mi sono allontanato dagli amici, non uscivo più, ecc, a fine anno volevo cambiare, ma mia madre si oppose, così grazie a lei mi son fatto un altro anno ad ingegneria, un anno perso in più. Solo allora l'ho convinta che sarebbe stato meglio se cambiassi, così a settembre 2005 lascio ingegneria, con all'attivo 4 esami, più una idoneità di inglese, per passare a scienze politiche.


Ora mi trovo bene, in primo luogo per l'ambiente, il clima è diverso, qui gli studenti se la tirano di meno, ad ingegneria erano tutti tesi e seri, poi le materie che studio le trovo interessanti, e puoi anche attualizzare le cose che studi, non sono cose astratte, non sono numeri su una lavagna, sono cose reali.


Alla fine mi sento soddisfatto, e non sento intorno a me un'aura di fallimento, o l'idea di aver fatto una cazzata, come era quando stavo nell'altra facoltà. Il problema è il post laurea, però... :roll:
04-04-2007 20:09
calimero_altri7mex
Quote:
Originariamente inviata da poiuyt
si ma lo psichiatra puo' solo prescrivere farmaci invece lo psicologo ha un range di lavori molto piu' vasto.inoltre le psicoterapie stanno diventando sempre di piu' scientifiche.non so se lo sai ma negli states ogni persona su tre va mensilmente dallo psicologo.io dello psichiatra non me ne faccio niente.i psicofarmaci li prendo dal medico di base.ciao.
non credo che lo psichiatra possa prescrivere solo medicine
io lo vedo come uno psicologo avanzato e completo
quello che non fa è la psicologia del lavoro, la psicologia sociale e altre psicologia più comportamentali
ma non sto dicendo a priori che medicina > psicologia
anzi, a me fa schifo la psicologia neurologica, è una cosa che chiunque può fare, basta imparare a memoria e fare 2+2
a me piace la psicologia dove c'è la legge di campo

quello che sto dicendo è che nella parte neurologica, seppur a psicologia si hanno più sbocchi, sono cmq cose limitanti, sono solo studi e rilevazioni
e sono tutte cose che poi portano all'assunzione delle medicine, e bisogna appoggiarsi allo psichiatra, quindi il neurologo per me è come un cacciatore senza fucile, trova la bestia ma non può catturarla, questo perchè ha scelto la via più farmacologica della psicologia

e sta sicuro che i medici non la mollano mica tanto facilmente l'esclusiva di poter prescrivere i farmaci
04-04-2007 01:46
pisendlav
Quote:
Originariamente inviata da pesco
non vivrò per lavorare, lavorerò per vivere.................

è dura l'università, camminare alieno e sentirsi in colpa perché oltretutto il dolore nascosto dovrà essere gioia per altri.............

questa è solo la mia malata esperienza.......può anche essere bellissimo!!!!!!!!
Hai ragione Calimero . Perchè Pesco ci fai rileggere 2 volte i discorsi per capirli? Non puoi essere più diretto e meno enigmatico? :wink:

A parte queste bischerate, perchè dici che ti fa sentire in colpa un sentimento che trovi bellissimo?
NB Ma c'ho capito qualcosa? 8O
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