| silenzio |
Re: Fine della cultura comune?
In fondo è la stessa storia, solo portata avanti con mezzi diversi. Prima c'era la TV che era la regina della comunicazione, proponeva, anzi, imponeva mode e prodotti, comportamenti e scelte. Oggi questa forma di conformismo viene portata avanti da Internet, ma non è cambiato nulla.
Cambiare tutto perchè nulla cambi, è sempre stata la tecnica di chi controlla la società. C'è un'immagine che viene diffusa, c'è un popolo che la guarda e che si conforma a quell'immagine credendo che sia figa, che sia "cool", che sia addirittura indispensabile per avere successo, per sentirsi parte di un gruppo, di una comunità. Ma alla fine si diventa solo parte di un sisema di controllo che decide come deve evolvere l'immagine, non certo la sostanza, perchè dietro quell'immagine non c'è nulla, c'è il vuoto, quel vuoto che negli anni '90 si sentiva sempre dentro di sè, dentro quell'inconscio che sapeva guardare oltre l'apparenza e che con quella sensazione cercava di dire ad ogni persona che c'era qualcosa che non andava, che la strada era sbagliata, inutile, dannosa.
Non si è atomizzato nulla, ci sono dei modelli prevalenti e tutti si devono adeguare, la massa è informe e va quindi conformata, nella distorta filosofia di chi comanda.
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