Anche io ho sempre avuto poca autostima, quindi probabilmente quando avrò la pelle cadente sul viso e sul collo (le parti impossibili da nascondere) farò fatica a guardarmi allo specchio, oppure mi si sarà ridotta così tanto la vista che il problema non sussisterà, chi lo sa. Però c è anche un aspetto positivo. Mi è successo in un paio di occasioni che vedere i cambiamenti del mio corpo mi portasse a prendere delle decisioni importanti su cui ero titubante, ad esempio la prima volta che mi sono vista un capello bianco.
No quote
17-10-2025 11:38
Dimar
In effetti da quello che ho capito ti senti a disagio, valuti chiunque in una buona condizione ma soltanto tu non ti accetti. Ognuno di noi è fatto in un certo modo e gli altri lo notano, ma a meno che non cerchi il partner, agli altri non interessa per come sei fatto ma per quello che fai.
L'estetica prima o poi va a finire, nessuno muore con un corpo di 20 anni.
Come ti ha già detto Claire, che da quello che scrive è esperta in sfigataggine, ora o hai perso il passato oppure non hai colpe, il passato è ormai passato, meglio guardare avanti. Tanto se non ti accontenti della tua condizione, lo stesso non migliora niente.
17-10-2025 01:32
whatever83
Re: Il tempo che passa
Quote:
Originariamente inviata da Keith
Ma tipo io non ho mai attratto neanche da giovane..certo magari 15 anni fa a qualcuna piacevo ogni 10 anni, ora zero assoluto perché faccio schifo al cazzo, ma la differenza alla fine è minima, non ne ho risentito molto.
Preciso che per "capacità di attrarre fisicamente" intendo non la capacità di suscitare attrazione a prima vista, ma la proprietà di non essere scartati a prima vista, e quindi, potenzialmente, la capacità di suscitare attrazione fisica dopo essersi fatti conoscere.
17-10-2025 00:47
Keith
Re: Il tempo che passa
Quote:
Originariamente inviata da whatever83
Invecchiando non è che ci si imbruttisca al punto da fare schifo, così da sentirsi a disagio quando si va in giro. Quello che succede è di perdere la capacità di attrarre fisicamente, così che quando si va in giro si è invisibili al sesso opposto (o il proprio, a seconda delle preferenze). L'impatto psicologico dipende da quanto il senso della propria vita è legato alla capacità di attrarre fisicamente.
Ma tipo io non ho mai attratto neanche da giovane..certo magari 15 anni fa a qualcuna piacevo ogni 10 anni, ora zero assoluto perché faccio schifo al cazzo, ma la differenza alla fine è minima, non ne ho risentito molto.
16-10-2025 23:44
Patatrac!
Re: Il tempo che passa
Sicuramente uno che ha vissuto la sua vita e che ha fatto le sue esperienze quando aveva l'età giusta per farle, accetta meglio (o riesce a fregarsene) l'imbruttimento dovuto alla vecchiaia. In giro ci stanno un sacco di panzoni 50enni 60enni sposati e con i figli grandi, se ne fregano altamente di non essere più figli come una volta e se le femmine non li guardano più. Se invece a 50 anni sei ancora a zero è più difficile da accettare, specialmente se da giovane non eri brutto, forse uno che era brutto anche da giovane riesce accettare meglio ciò perchè non ha perso niente.
Ma quando si invecchia il problema non è tanto il fatto di imbruttirsi fisicamente, il problema principale sono le magagne dovute alla vecchiaia che spuntano come funghi sempre più velocemente dopo una certa età.
Almeno una volta avevano la consolazione che con l'arrivo della vecchiaia si andava in pensione, adesso non ti rimane neppure quello.
16-10-2025 23:38
Michael Noir
Re: Il tempo che passa
Quote:
Originariamente inviata da Mollusco
Ti riferisci alle possibilita' sociali o a quelle professionali?
entrambe...
ha voglia la società a dire che c è sempre tempo, che ci sono sempre possibilità di svolta etc etc (non si contano i post/reel/video motivazionali in merito in cui incappo giornalmente).. la realtà è che non è così e la vita è fatta di tappe che se non si raggiungono entro un certo limite temporale sarà poi non dico impossibile, ma estremamente più difficile raggiungere (e alle volte proprio impossibile).
Esempi banali e terra terra: se a 40 anni hai fatto 20 anni l operaio, col caz che finirai mai a fare l impiegato a meno di un abnorme botta di culo (pur magari avendone le qualifiche e le capacità); a 70 anni non starai mai con una 20enne, se non lo fai nel range di età "accettabile", cioè per tempo, stai fresco.
Ti puoi laureare anche a 80 anni, certo, ma non te ne farai mai nulla in ambito lavorativo per ovvie ragioni.. e così via discorrendo
Sono più giovane di te (ho 34 anni), ma sto già notando i primi effetti dell’invecchiamento sulla mia psiche, pur avendo ancora tutti i capelli (e nessun capello bianco).
In realtà penso anche di dimostrare qualche anno in meno, però c’è poco da fare: gli anni passano e il corpo cambia.
Anch’io mi percepisco come se il tempo si fosse fermato a quando avevo vent’anni, e già faccio fatica a vedermi nei panni di un adulto, figuriamoci di una persona anziana.
Forse il nostro cervello è rimasto indietro rispetto al corpo (magari per mancanza di esperienze) o forse perché soffriamo un po’ della "sindrome di Peter Pan"
Quindi avvertiamo di più questa discrepanza tra come ci sentiamo e l’immagine che ci rimanda lo specchio.
16-10-2025 14:04
Unleash
Re: Il tempo che passa
Ho 28 anni e mi sento così: vedo gli altri tutti sereni, vedo alcuni pelati, obesi, o comunque con difetti di cui IO ho paura (sono ex obeso) che sono a loro agio. Io sto diradando molto e sono sempre focalizzato sui miei difetti, divento proprio ossessivo e non riesco a stare a mio agio.
Invidio davvero chi ha la mente pulita e vive sereno. Per esempio, uno con cui ho lavorato al supermercato era obeso e pelato, ma aveva quel carisma e quella sicurezza in sé stesso che lo hanno reso uno dei migliori lì dentro. Ha pure avuto molteplici relazioni. Una volta mi ha detto: "Devi starti tranquillo, ti fai troppe paranoie". Infatti, molti dei miei errori sul lavoro erano dovuti al fattore mentale e paranoico. Quando ero a contatto con i clienti ero titubante e parlavo piano. Mi concentravo su come apparivo loro e molte volte sbagliavo. La mia mente non è mai riuscita del a focalizzarsi sui compiti da svolgere, piuttosto pensavo a quanto mi vedessero strano le persone, e poi cominciavo a sentirmi in un film e mi veniva la derealizzazione (guardando indietro ero così in ansia che dissociavo per non sentire le palpitazioni etc)...
La mia malattia è questa e tutto il lavoro che sto facendo su me stesso da quattro anni ha solo svelato la punta dell'iceberg. Questo cervello me lo dovrò portare per sempre, perché, pur sapendo tutto ciò, gli schemi neuronali continuano a esserci e non si scappa dalla testa.
Questo per dire che è una questione di come ti percepisci e questo si riflette su tutto. Per esempio, se il mio collega fosse stato paranoico come me, sarebbe stato licenziato o messo da parte, come è successo a me. Invece, grazie alla sua autostima, è stato uno dei migliori, non solo sul lavoro.
16-10-2025 13:37
whatever83
Re: Il tempo che passa
Invecchiando non è che ci si imbruttisca al punto da fare schifo, così da sentirsi a disagio quando si va in giro. Quello che succede è di perdere la capacità di attrarre fisicamente, così che quando si va in giro si è invisibili al sesso opposto (o il proprio, a seconda delle preferenze). L'impatto psicologico dipende da quanto il senso della propria vita è legato alla capacità di attrarre fisicamente.
16-10-2025 12:42
claire
Re: Il tempo che passa
Quote:
Originariamente inviata da Michael Noir
Oltre al declino psicofisico tutte le possibilità in qualsiasi ambito vanno assottigliandosi e a diminuire ogni giorno che passa
Quello si, ci sono degli "adesso non posso" che diventano "mai più". Quello dispiace.
16-10-2025 12:34
Keith
Re: Il tempo che passa
Quote:
Originariamente inviata da Michael Noir
Invecchiare è sempre stata una delle mie "paure" più grandi....
Oltre al declino psicofisico tutte le possibilità in qualsiasi ambito vanno assottigliandosi e a diminuire ogni giorno che passa
Si, ma per certi versi si matura pure se da giovani non lo si era. Si può imparare a rimanere calmi, a elaborare strategie. Io ho visto un po' di maturazione in me, certo poi ci sta che diminuisce un po' la vista, la velocità nel correre, ci sta, sono cose normali.
16-10-2025 12:30
Mollusco
Re: Il tempo che passa
Quote:
Originariamente inviata da Michael Noir
Invecchiare è sempre stata una delle mie "paure" più grandi....
Oltre al declino psicofisico tutte le possibilità in qualsiasi ambito vanno assottigliandosi e a diminuire ogni giorno che passa
Ti riferisci alle possibilita' sociali o a quelle professionali?
16-10-2025 12:30
Keith
Re: Il tempo che passa
Quote:
Originariamente inviata da Rockson
Per voi com'è? Lo chiedo soprattutto a quelli sopra una certa età.
Io pure avevo questo problema, diciamo che in me c'è stato un picco di malessere, come lo hai tu adesso, e poi è andato scemando.
Non erano tanto i primi capelli bianchi a darmi malessere, quento quelli che venivano dopo e si iniziavano a vedere delle zone. Ora che per metà la testa è bianca.. pazienza, ci ho fatto l'abitudine, molti mi ritengono ancora più giovane dell'età che ho in quanto nonostante i segni dell'età ho ancora l'espressione da cazzoncello.
16-10-2025 12:29
Mollusco
Re: Il tempo che passa
Dal punto di vista estetico grossi problemi non ce ne sono, ho perso molti capelli ma non sono inguardabile, sono nella media, senza infamia e senza onore.
Il mio problema e' l'autostima che va male a prescindere dall'aspetto e dall'eta' (ho 52 anni) perche' e' sempre stata cosi', anche quando avevo 20 anni e non ero affatto male, anzi.
16-10-2025 12:22
Michael Noir
Re: Il tempo che passa
Invecchiare è sempre stata una delle mie "paure" più grandi....
Oltre al declino psicofisico tutte le possibilità in qualsiasi ambito vanno assottigliandosi e a diminuire ogni giorno che passa
16-10-2025 12:11
Rockson
Re: Il tempo che passa
Certo che li accetto gli anziani, ho il massimo rispetto per loro, ma io non riesco a vedere me stesso e accettarmi come anziano, anche se attenzione, ancora non lo sono (ma manca poco). Io ho sempre avuto il massimo rispetto per gli altri, di qualunque età, ma poco per me stesso. Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te stesso, soprattutto mai offendere o prendere in giro. Ma il problema del vedersi così per me è senza dubbio legato alla timidezza, anche alla mancanza di fiducia in se stsssi. Cioè la persona sicura di sé si vede probabilmente bella anche se non lo è, o comunque dato che è sicura se ne frega del suo aspetto fisico.
16-10-2025 11:38
claire
Re: Il tempo che passa
Boh a me non sembra tanto slegata la percezione di sé e il non accettarsi fisicamente con il non aver raggiunto certi obiettivi.
Poi boh, non sono del mestiere
Hai provato a non giudicare male a tua volta le persone mature? Spesso chi giudica se stesso lo fa anche con gli altri. Magari senza dirlo, ma per stare terra terra, se ti schifa vedere un anziano, ovvio che ti schiferai di te che invecchi. Infatti dici che non sai come fanno ad accettarsi... Eh come fanno? Pensano ad altro e spostano l'attenzione via dai giudizi estetici.
16-10-2025 11:20
Rockson
Re: Il tempo che passa
La questione dell'aver perso tempo è slegata, tutti in un modo o nell'altro penseranno di aver perso tempo per qualche motivo. No no, è proprio un fatto estetico, fino a pochi anni fa potevo guardarmi allo specchio, quasi mi piacevo, ora mi faccio davvero schifo, e obiettivamente farò schifo anche agli altri com'è ovvio che sia. Non è una sensazione, è un fatto dovuto all'età, ma che attenzione, vale per tutti. Certo c'è chi può essere più o meno accettabile, su di me non lo vedo accettabile, e chissà come sarebbe più avanti, sicuramente peggio di adesso.
Il tempo perso ok, non ho realizzato nulla, non mi sono sposato, non ho avuto figli, questo è già un fallimento, ma non c'entra nulla con l'aspetto fisico. D'altronde ho pensato agli hobby, alla "spensieratezza", è stata una scelta non un caso, non sfortuna, ma non c'entra nulla con la sensazione di sentirsi a disagio andando in giro perché si è brutti o inguardabili.
16-10-2025 11:12
claire
Re: Il tempo che passa
Ti disagia essere maturo "perché"?
Che in genere si è più belli da giovani lo sappiamo tutti ma pochi si ammazzano dopo i 40, quindi la questione sarà più complessa.
Senti di aver "perso tempo"? Se l'hai perso per davvero nel senso che hai rimorsi si quello che realmente potevi fare ma hai scelto di non fare...devi lavorare sul perdonatelo perché indietro non torna. Se invece era tempo che non potevi trascorrere meglio di come hai fatto, non hai perso tempo, anche se non hai raggiunto le tappe" standard"... perché ti senti a disagio? É il tempo migliore di sempre per non essere standardizzati, su questo siamo abbastanza fortunati.
Spunti della psicologa della mutua.
Questa discussione ha più di 20 risposte.
Clicca QUI per visualizzare l'intera discussione.