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Discussione: borderline e senso di abbandono Rispondi alla discussione
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Oggi 05:22
claire
Re: borderline e senso di abbandono

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Penso che i disturbi di personalità abbiano spesso la componente dei traumi (percepiti, non per forza considerati realistici da esterni) infantili. La cosa strana è che a casa mia stare male non è mai stato permesso, se stavo male venivo sgridato abbondantemente perché non si poteva stare male, perché stare male non era un diritto, solo i bambini africani che bevono dalle pozze hanno il diritto di soffrire, quindi non so da dove derivi questo mio meccanismo secondo cui sto male = la gente mi vuole bene.
Forse è questo....prova a togliere il non dalla penultima riga e metterlo nell'ultima prima del mi. ( psicologia ignorante delle 5 di mattina.
Oggi 00:16
Sikerhoof
Re: borderline e senso di abbandono

Mi affeziono facilmente (anche se non lo do a vedere), ma paradossalmente tendo a evitare i legami per paura di soffrire un eventuale fine del rapporto.
Ieri 22:30
Xchénnpossoreg?
Re: borderline e senso di abbandono

Tendo a preannunciare gli abbandoni, a volte li vedo arrivare da lontano.
Mi è capitato, anche in momenti apparentemente sereni, di chiedermi "a quando?".
Perché c'è sempre un quando, è solo questione di tempo.
E l'altra domanda che solitamente mi faccio è un vago "e poi?".
E poi niente, bisogna solo adattarsi alla nuova realtà.
Non c'è altro da fare.

Probabilmente ragiono così perché tra lutti e situazioni che si sono chiuse ho collezionato un buon numero di abbandoni.
Ormai li considero una parte inevitabile dell'esistenza.

Quello che mi fa specie è che, nonostante tutte le mie consapevolezze, non so ancora come difendermi. Vorrei poter costruire muri più alti, essere più fredda e gestire tutto con un discreto distacco, ma finisco sempre per patirci troppo.
Perlomeno soffro senza darlo a vedere. Daje

Per il resto no, tendo a lasciare tantissimo spazio agli altri.
Considero lo spazio personale sacro e non mi piace fare pressioni.
Mi è capitato di riceverne e, nella maggior parte dei casi, ho fatto il possibile per risultare rassicurante. In tutto questo, però, non devo intravedere un tentativo di manipolazione. Quando capita divento di ghiaccio e non mollo la posizione. Non mi faccio imbrigliare o dirigere da nessuno.

Ps. non sono border.
Ieri 18:07
Dimar
Re: borderline e senso di abbandono

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Inizierò ad aprire qualche discussione introspettiva sulla salute mentale, anche a costo che non partecipi nessuno in modo da evitare che questo diventi un forum di attualità.

Soffro di disturbo borderline di personalità e uno dei tratti è il senso di abbandono spesso esagerato e causato da piccoli dettagli. Basta che la mia persona di riferimento risponda ad un messaggio dopo un po' di tempo, che abbia un atteggiamento un po' più scostante (magari c'ha i cazzi suoi) e io sviluppo una forte rabbia verso me stesso e un forte bisogno di farmi del male per tenere la persona vicina, quando avevo la ragazza a distanza dicevo che mi stavo per ammazzare solo perché pensavo che così mi sarebbe stata più vicina. Farmi del male o minacciare di farlo mi è sempre parsa l'unica modalità per ricevere affetto, probabilmente perché non penso di valere abbastanza (disturbo evitante) da poter essere amato essendo più sano. Questa instabilità emotiva nei rapporti mi ha portato a preferire la solitudine e qui subentra l'evitamento.

Voi che rapporto avete con l'abbandono? Ne soffrite, pur magari non in modalità esacerbata da un vero e proprio disturbo?
È brutto se passi da un estremo all'altro, ovvero che o ti preoccupi troppo e la prendi male oppure ti isoli che è la cosa peggiore. Magari qualcuno avesse un amico o un partner che è sempre con te, sempre presente, ma proprio così non è possibile. Non è nemmeno cattiveria, nessuno può pensare a te 24 ore su 24 e ognuno di noi ha i propri spazi oppure non volendo possiamo anche commettere errori ma non per forza sono persone ostili. Poi purtroppo è anche pieno di persone inaffidabili ma credo che se pretendi troppo rischi di allontanare le persone.
I gesti estremi invece non servono a niente, anzi è il contrario. Quando ti vedono troppo preso da un rapporto e dici di fare brutti gesti, ti prendono per pazzo e si allontanano, purtroppo le persone non vogliono problemi altrui. Se ti fai del male allontani soltanto gli altri.
Ieri 15:34
Unleash
Re: borderline e senso di abbandono

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Originariamente inviata da Melmoth Visualizza il messaggio
.
Io a volte penso che la mia depersonalizzazione sia dovuto a queste dinamiche e non al disturbo bipolare come mi hanno detto... Mi succede di provare sensazione di irrealtà e di crisi di identita quando ci sono cambiamenti o mi rendo conto della mia vita senza relazioni.
Ieri 15:13
Unleash
Re: borderline e senso di abbandono

Quote:
Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
.
Ti sconsiglio di dire robe in giro, parlo per esperienza.
Ieri 15:04
juan
Re: borderline e senso di abbandono

Quote:
Originariamente inviata da Unleash Visualizza il messaggio
Io non credo molto alle etichette in ambito psicologico (non psichiatrico/biologico), perchè la personalità è troppo complessa per essere racchiusa in una parola. Detto questo, anche io penso di avere determinati tratti quando entro in una fase depressiva o energica, infatti il cosidetto borderline si confonde col bipolarismo e viceversa.
La psicologa da cui andavo 2 anni fa, mi fece i test di personalità e avevo svariati punti in evitante e borderline poi c'era anche un pò di tratti schizoide, ma alla fine, come mi disse lei, io fin da piccolo mi sono adattato in quel modo per sopravvivere psichicamente a vari traumi (bullismo, abbandono materno etc), poi mettici anche che ho disturbi psichiatrici genetici e si crea una situazione molto degradata.
Sì di base sono d'accordo. Soprattutto per i disturbi di personalità. Non è strano che ognuno di noi possa rispondere a tratti di diversi disturbi. A me hanno detto evitante, poi disturbo dell'umore, poi border. Magari tutti e tre.
Alla fine per me le etichette servono per essere legittimato nella società. Perché se dico che non funziono bene la gente pensa ''che palle è pigro finge di avere problemi'' invece se uno che ha studiato psichiatria e psicologia mette nero su bianco che ho un disturbo allora nessuno può dire nulla. Poi ad esempio adesso che sto facendo l'iter per l'invalidità, una diagnosi serve per forza.
Vabbè alla fine il problema di tutto è che in casa mia è vietato stare male quindi adesso ho bisogno di sentirmi dire che posso stare male alla luce del sole. Non a caso da quando sono seguito non mi vergogno più di niente. Vado dal barbiere e dico ''eh sai la mia psicologa...'' ''eh sai gli psicofarmaci...'' perché boh sono stufo di soffrire nel mio angolo.
Ieri 14:59
Melmoth
Re: borderline e senso di abbandono

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Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
Per quanto so che si deve stare attenti con le autodiagnosi, ho comunque sospettato a lungo (in realtà lo sospetto tuttora) di avere (anche) tratti borderline.

In parte mi rivedo nelle cose che descrivi, basta che l'altra persona non sia costantemente presente per farmi scattare la paranoia dell'abbandono. Non reagisco però con pratiche di autolesionismo, ma con continue pressioni verso l'altro persona perché si faccia sentire, perché sia più presente, ecc. Arrivo anche a colpevolizzarla per l'assenza, mettendo in atto anche strategie aggressivo-passive e manipolatorie pur di farla sentire in colpa (queste sono strategie che metteva in atto abbondantemente mia madre con noi figli). In pratica finisco per diventare soffocante e con modalità di relazionarmi tossiche. Che poi, quando l'altra persona prova a venirmi incontro e diventa più presente a quel punto agisco in modo che si allontani, perché mi sento soffocato io.
Un pò mi ci ritrovo in queste dinamiche.

Una ragazza che mi piaceva sospetto ne soffrisse. Oltre alla paura dell'abbadono e all'essere volubile, soffriva di un forte senso di vuoto e diceva di avere un'identità instabile. Alla fine me ne sono allontanato, putroppo era molto destabilizzante avere a che fare con lei.
Ieri 14:56
juan
Re: borderline e senso di abbandono

Quote:
Originariamente inviata da claire Visualizza il messaggio
Sul senso di abbandono irrazionale in età adulta e la reazione eccessiva a piccoli episodi, credo che più che il disturbo border, sia riconducibile al vissuto prima infanzia. Non è una certezza e men che mai nel tuo caso specifico, ma è un'ipotesi da considerare.
Penso che i disturbi di personalità abbiano spesso la componente dei traumi (percepiti, non per forza considerati realistici da esterni) infantili. La cosa strana è che a casa mia stare male non è mai stato permesso, se stavo male venivo sgridato abbondantemente perché non si poteva stare male, perché stare male non era un diritto, solo i bambini africani che bevono dalle pozze hanno il diritto di soffrire, quindi non so da dove derivi questo mio meccanismo secondo cui sto male = la gente mi vuole bene.
Ieri 13:19
claire
Re: borderline e senso di abbandono

Sul senso di abbandono irrazionale in età adulta e la reazione eccessiva a piccoli episodi, credo che più che il disturbo border, sia riconducibile al vissuto prima infanzia. Non è una certezza e men che mai nel tuo caso specifico, ma è un'ipotesi da considerare.
Ieri 12:10
Unleash
Re: borderline e senso di abbandono

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
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Io faccio così, una persona si allontana e allora ci sto male ma bene allo stesso tempo perchè sento emozioni e poi quando si fa risentire non mi interessa più.
Mi infastidisce il fatto che devo sempre avere questo pattern, ma roba passata, ora ho chiuso con rapporti e provare a fare ciò, sto nel mio, tanto la mia vita sta cadendo a pezzi.
Ieri 12:08
cuginosmorfio
Re: borderline e senso di abbandono

Mi è capitato un caso simile ma era (è) narcisismo possessivo: io invitavo a compiere il gesto, tanto era solo un bluff.
Eventualmente non me ne sarebbe importato nulla: siamo 8 miliardi. Anche troppi.

Se capita a me di essere abbandonato, avanti a tutta dritta. Dignità prima di tutto (che non significa viverla con il vacuo motto cerebroleso del "chi non mi vuole non mi merita")
Ieri 12:05
Unleash
Re: borderline e senso di abbandono

Io non credo molto alle etichette in ambito psicologico (non psichiatrico/biologico), perchè la personalità è troppo complessa per essere racchiusa in una parola. Detto questo, anche io penso di avere determinati tratti quando entro in una fase depressiva o energica, infatti il cosidetto borderline si confonde col bipolarismo e viceversa.
La psicologa da cui andavo 2 anni fa, mi fece i test di personalità e avevo svariati punti in evitante e borderline poi c'era anche un pò di tratti schizoide, ma alla fine, come mi disse lei, io fin da piccolo mi sono adattato in quel modo per sopravvivere psichicamente a vari traumi (bullismo, abbandono materno etc), poi mettici anche che ho disturbi psichiatrici genetici e si crea una situazione molto degradata.
Ieri 11:54
Axolotl~
Re: borderline e senso di abbandono

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Originariamente inviata da juan Visualizza il messaggio
Sì, fai bene. Io prima di avere la diagnosi dicevo tipo ''non starei mai con una border'' poi ho ricevuto la diagnosi ed ero tipo ''hell no'' e alla fine ho unito i puntini e mi sono accorto che effettivamente questa cosa è un problema e che tante persone si sono allontanate per la mia tossicità. L'importante è lavorarci con la terapia, poi si vede come va, già ammettere che c'è un problema è un grande passo.
Sì, lavorarci è un grande passo, ma io mi sento soffocata anche da legami "normali" per questo dico estremo opposto, come hor ha usato metodi usati in famiglia , l'instabilità della mia mi ha fatto prendere le distanze dai rapporti profondi .
Ieri 11:45
juan
Re: borderline e senso di abbandono

Quote:
Originariamente inviata da Axolotl~ Visualizza il messaggio
Non è colpa vostra e sicuramente sentite tanta sofferenza, ma nel mio caso se qualcuno si comportasse così ( ed è successo) la cancello dalla mia vita.
Sì, fai bene. Io prima di avere la diagnosi dicevo tipo ''non starei mai con una border'' poi ho ricevuto la diagnosi ed ero tipo ''hell no'' e alla fine ho unito i puntini e mi sono accorto che effettivamente questa cosa è un problema e che tante persone si sono allontanate per la mia tossicità. L'importante è lavorarci con la terapia, poi si vede come va, già ammettere che c'è un problema è un grande passo.
Ieri 11:41
juan
Re: borderline e senso di abbandono

Quote:
Originariamente inviata da Hor Visualizza il messaggio
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Grazie di esserti aperto in maniera sincera (non quoto perché sì).
Ieri 11:32
Axolotl~
Re: borderline e senso di abbandono

Io sono all'opposto, i legami mi soffocano, se mi fanno pressione reagisco male perché devo essere libera. Non è colpa vostra e sicuramente sentite tanta sofferenza, ma nel mio caso se qualcuno si comportasse così ( ed è successo) la cancello dalla mia vita. I ricatti e pressioni sono il modo perfetto per creare una reazione di salvataggio dove io devo uscirne. Quindi , no non ho paura dell'abbandono, a volte è sollievo.
(Non giudico nessuno , sto solo dicendo come funziona su di me)
Ieri 11:27
Hor
Re: borderline e senso di abbandono

Per quanto so che si deve stare attenti con le autodiagnosi, ho comunque sospettato a lungo (in realtà lo sospetto tuttora) di avere (anche) tratti borderline.

In parte mi rivedo nelle cose che descrivi, basta che l'altra persona non sia costantemente presente per farmi scattare la paranoia dell'abbandono. Non reagisco però con pratiche di autolesionismo, ma con continue pressioni verso l'altro persona perché si faccia sentire, perché sia più presente, ecc. Arrivo anche a colpevolizzarla per l'assenza, mettendo in atto anche strategie aggressivo-passive e manipolatorie pur di farla sentire in colpa (queste sono strategie che metteva in atto abbondantemente mia madre con noi figli). In pratica finisco per diventare soffocante e con modalità di relazionarmi tossiche. Che poi, quando l'altra persona prova a venirmi incontro e diventa più presente a quel punto agisco in modo che si allontani, perché mi sento soffocato io.
Sono modalità di relazionarmi che so essere sbagliate, ma fatico molto a controllarle, anche se devo dire che mi sembra di essere migliorato col tempo. Diciamo che ho imparato a non assillare le altre persone, a tenere presente che sono modalità di interazione che disturbano l'altra persona. Quel che non è cambiato è che comunque ci sto male. Poi magari in realtà non sono granché migliorato, perché i rapporti umani che ho attualmente sono davvero minimali, e magari se ritrovassi un'altra persona disposta a starmi vicino ci ricascherei da capo.

Comunque tutto questo è anche uno dei grossi motivi per cui sul lungo periodo gran parte delle persone mi hanno abbandonato, allontanandosi.
Ma hanno anche ragione, so di avere delle modalità d'interazione che non possono funzionare e che il problema è al 90% mio.
Ieri 11:19
juan
borderline e senso di abbandono

Inizierò ad aprire qualche discussione introspettiva sulla salute mentale, anche a costo che non partecipi nessuno in modo da evitare che questo diventi un forum di attualità.

Soffro di disturbo borderline di personalità e uno dei tratti è il senso di abbandono spesso esagerato e causato da piccoli dettagli. Basta che la mia persona di riferimento risponda ad un messaggio dopo un po' di tempo, che abbia un atteggiamento un po' più scostante (magari c'ha i cazzi suoi) e io sviluppo una forte rabbia verso me stesso e un forte bisogno di farmi del male per tenere la persona vicina, quando avevo la ragazza a distanza dicevo che mi stavo per ammazzare solo perché pensavo che così mi sarebbe stata più vicina. Farmi del male o minacciare di farlo mi è sempre parsa l'unica modalità per ricevere affetto, probabilmente perché non penso di valere abbastanza (disturbo evitante) da poter essere amato essendo più sano. Questa instabilità emotiva nei rapporti mi ha portato a preferire la solitudine e qui subentra l'evitamento.

Voi che rapporto avete con l'abbandono? Ne soffrite, pur magari non in modalità esacerbata da un vero e proprio disturbo?



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